19 novembre 2011

Di questa sinistra non ne posso più

A quanto pare la sinistra, oggi, è diventata questa.
La sinistra dell'orgoglio di essere italiani, del tricolore, dell'inno di Mameli, del patriottismo: roba che quando ero un ragazzo sapeva di vecchio, di reazione, di polvere, che apparteneva al repertorio dei fascisti e che noi volevamo superare, sognando di spalancare gli occhi sul mondo e di liberarci dalla prigione dei confini nazionali.
La sinistra seriosa della costituzione, delle istituzioni, del presidente della repubblica che è l'unico serio: e invece noi, ragazzi di sinistra di qualche anno fa, la costituzione aspiravamo a cambiarla, le istituzioni volevamo rinnovarle, il presidente lo ascoltavamo con bonaria sopportazione, come si ascolta un vecchio trombone che alla sua età cosa vuoi che ne sappia, di cosa è diventato il mondo.
La sinistra giustizialista, manettara, moralista, bacchettona, soporifera, plumbea, che a me pare una brutta copia della destra e che si rivolta autistica nella sua noia infinita, nel suo contegno da pensionata inacidita, nel grigiore dei suoi mantra da sussidiario elementare.
A quanto pare la sinistra, oggi, è diventata questa.
E io, che continuo a ritenermi di sinistra, non riesco più a riconoscermici, a sopportarla, ad ascoltarne le lamentazioni senza provare un senso di disagio sempre più marcato.
Questa sinistra mi dà la nausea, perché credo che sia l'esatto contrario di quello che la sinistra dovrebbe essere.
Davvero, non ne posso più.
Sent from my Blackberry®

29 commenti:

  1. Più difficile è capire dove porterà tutto questo. La sinistra che descrivi ha perso innanzitutto il fascino identitario, poi s'è uniformata alla politica melmosa di stile ex-DC, ora sta aspettando un Renzi che ne certifichi la morte.

    RispondiElimina
  2. Il PD non è più di sinistra, l'IDV non lo è mai stato, SEL l'ha giusto messo nel simbolo per controbilanciare il nome del monarca.
    Rimane la FdS, oltre a qualche partito minore, perchè non cominciamo a chiedere a loro di unirsi e poi smettiamo di dare spazio mediatico agli altri?

    RispondiElimina
  3. L'ipotesi fondante del post, ossia che il PD sia una forza di sinistra, è tutta da dimostrare.

    RispondiElimina
  4. 'A bello! È normale per gli anziani diventare conservatori col procedere dell'età! E i ggggggiovani preferiscono Skrillex al palazzo della Regione. E quando succede il contrario, vuol dire che son cresciuti male. E si vede, visto che quelli sono fedelissimi alla linea.
    Ma nessuno negli ultimi vent'anni è riuscito a proporgli qualcosa di meglio della catchy-culture mediasettiana e mondadoregna.

    RispondiElimina
  5. Non ho capito, però, se sei nostalgico di una sinistra capace di governare (magari dinamica e propositiva), o solo del movimentismo (più o meno di sinistra).

    rita

    RispondiElimina
  6. quella che era la sinistra, dagli anni '90 in poi ha perso la propria dimensione ideologica e ora è confusamente in cerca di una collocazione nello spettro politico. nel frattempo, lo spettro è lei.

    RispondiElimina
  7. Caro Metilparaben,
    mi piace conoscerti sotto questo nome e non per il tuo vero nome, visto che seguo e apprezzo il tuo blog da molto tempo per il suo contenuto, mentre di te non so nulla.
    Pochissime volte ho postato un commento ritenendo inutile non potere aggiungere qualcosa che aumentasse il valore aggiunto dei tuoi post.
    Ma oggi faccio una eccezione riguardo al tuo post “di questa sinistra non ne posso più”, perché mi è parso di cogliere un pensiero latente di questo tipo (se ho capito bene): “la sinistra di oggi è diventata di destra (semplifico), la mia idea di sinistra è un’altra”.
    Posto che sono abbastanza d’accordo con te, dovremmo anche tenere conto che stiamo giudicando quella sinistra che è al potere, in parlamento ecc. Vedo che alla base ci sono ancora persone che pensano e credono alla sinistra come diversa anche se non possono farsi sentire. Ma questa è un’altra storia.
    Rimango al discorso che la sinistra ufficiale ti fa venire la nausea; a me invece non fa né caldo né freddo, strano se detto da me che per tanti anni ho militato nella sinistra e per giunta quella più importante, PC, PDS ecc. ma non PD.
    Da tempo avevo avviato una riflessione tra me e me (sennò che riflessione sarebbe!), come ultimo episodio, avendo avuto a che fare per lavoro con Coop bianche e rosse e nere e vedendo che già da tempo agiscono in base ad un accordo con il quale hanno creato un raggruppamento tra di loro con un unico presidente che le rappresenta. Significato: oggi contano molto di più gli interessi da difendere propri e dei soci (nessun valore negativo in ciò) rispetto alle ideologie.
    Le ideologie o comunque le idee di ognuno su cose importanti, sono personali e non vengono più raccolte da nessuno a livello più alto. Nessun partito, gruppo può pretendere di rappresentare al 100% le mie idee e nel fare questo quindi chiedermi una adesione a priori sulla fiducia.
    Semplicemente non gliela do io e così fan molti.
    Se un tal partito o personaggio (politico e non) fa delle affermazioni e promuove delle azioni che ritengo giuste, gli dico bravo, chiunque egli sia, ma la mia affermazione si limita a questo momento specifico: ma non per questo ha la mia adesione a tutto quello che fa o dice: se domani dice una cosa che per me è una cazzata, penso che è una cazzata e lo peso per ciò.
    Una sinistra (ma che senso ha questo aggettivo, serve solo ad identificare una posizione in Parlamento?) come quella di oggi la giudico per i suoi atti e basta. L'importante è avere gli elementi per potere "criticare" cioè come dicevano i greci, ascolto, analizzo i pro e i contro e mi faccio la mia idea. Certo per fare questo occorre informarsi ed è la cosa più difficile.

    Nella mia mente esiste sempre immutata “La Mia Ideologia” (che definisco come credere in idee generali di giustizia, solidarietà, comprensione dell’umanità, e tramite le quali nel passato avevo creduto che bastassero per cambiare il mondo) rimane mia, nella mia mente e basta, ma per me è la cosa più importante.

    RispondiElimina
  8. di base sono d'accordo con te... temo che alcune delle cose che critichi alla sinistra sono dovute al fatto che l'agenda politica l'ha fatta B. e loro si sono messi sulla difensiva. esempio: la difesa della costituzione avviene per colpa di attacchi da destra, la sinistra manettara è una reazione al berlusconi che fa leggi per non essere condannato, ecc. Non li assolvo, è colpa anche loro se l'agenda politica l'ha sempre dettata B., ma gli dò una pur minima attenuante. Ora però non ci sono più scuse...

    RispondiElimina
  9. i politici non crescono sugli alberi.

    Se la sinistra si è svuotata di certe sensibilità sarà pur colpa di qualcuno. magari qualcuno che ha mollato per molto tempo (e magari continua tuttora a bestemmiare in panciolle sul divano).

    RispondiElimina
  10. Parole sante (sono diventata ciellina come vedi).

    RispondiElimina
  11. mancando una destra seria, tocca alla sinistra recitare tutte le parti in commedia

    RispondiElimina
  12. la sinistra rischia di perdere le prossime elezioni a mi parere perchè è troppo legata al concetto sinistra/destra... ecco.. io preferisco il buon senso.. e basta vedere i sondaggi degli italiani, il governo monti è il più appoggiato.. segno che gli italiani sono più colti e intelligenti del politico di turno..

    RispondiElimina
  13. già mi sembra il tempo per non chiamarla più sinistra....all'orizzonte vedo una stagione centrista.

    RispondiElimina
  14. beh dai, che ti aspetti, la sinistra di oggi e' una succursale di Goldman & Sachs

    RispondiElimina
  15. Credo che l'aggettivo migliore per definire la Sinistra attuale sia "populista".
    In particolare, per quel che riguarda la Costituzione, oggi sembra che si confonda la "difesa della Costituzione" con la "ibernazione della Costituzione".
    C'è tanta gente che si autodefinisce di sinistra solo perchè avversa a Berlusconi. Ma poi non vuole sentire parlare di diritti civili, difesa del lavoro, immigrazione, laicità dello Stato, ecc.
    Questa non è gente di Sinistra, ma i leader cavalcano l'onda e cercano di dare al popolino ciò che vuole.
    Populisti, appunto

    RispondiElimina
  16. Stai parlando della cosiddetta sinistra istituzionale? Perchè quella non è sinistra. Se vuoi una sinistra di sinistra, vai altrove, ce n'è tanta: dagli scout agli anarcoinsurrezionalisti passando per il commercio equo, i centri sociali, la finanza etica, le lotte antirazziste, i comitati ecologisti locali...
    Non contano quasi un cazzo in questa classe politica, purtroppo, questo è vero. Ma qualcosa si sta muovendo. I partiti sono superati e sclerotizzati, la società è viva. Prima o poi i partiti verranno mandati a casa e sostituiti da altre forme di democrazia.

    RispondiElimina
  17. @marco (20/11, 17:30):
    interessante commento. Concordo con te che un movimento politico (partito o altro) non possa mai rappresentare al 100% le tue(mie) idee, ma anche adattarsi all'idea che siamo limitati a concordare (o no) alle singole (dichiar)azioni dei politici "in quel momento specifico"...beh, non mi basta...a te?

    Fra i due estremi, ci sono mille casi...io auspico ad un riconoscermi sulle grandi linee guida per poi (ovviamente) discordare sui piccoli (e molti) punti del quotidiano...con questo 'quoto' il post, di questo PD non mi rappresenta quasi nulla!

    RispondiElimina
  18. Il biglietto di Letta a Monti dice molto più sul maggiore partito di sinistra che qualunque discorso. Il potere unisce, al di là delle sigle di facciata e delle finte litigate pubbliche.La grande presa in giro finirà soltanto se la gente si ribellerà tutta insieme, ma non so quanto dovremo aspettare.

    RispondiElimina
  19. scusate, ma dove sarebbe la sinistra giustizialista e manettara?
    quella del prescritto Massimo "modello Macerata con l'Unione Dei Carcerati" Baffetto, o quella del governatore Vendola che scriveva lettere contro i PM che gli insidiavano la giunta che includeva un infeffabile Tedesco?

    sinceramente, non apprezzo l'etichetta giustizialista: qualcuno sa cosa vuol dire? perché se vuol dire "infrangi la legge, devi risponderne", non mi sembra che ci sia niente da dire. Sinceramente "giustizialista" é un vocabolo che sta spesso sulla bocca dei destrorsi o centristi come Casini... a me sembra che uno che pensa di essere di sinistra non debba nemmeno usare il termine "giustizialista", che non ha senso (almeno per come mi sembra di intenderlo).

    RispondiElimina
  20. scusate, ma dove sarebbe la sinistra giustizialista e manettara?
    quella del prescritto Massimo Baffetto, o quella del governatore Vendola che scriveva lettere contro i PM che gli insidiavano la giunta che includeva un infeffabile Tedesco?

    sinceramente, non apprezzo l'etichetta giustizialista: qualcuno sa cosa vuol dire? perché se vuol dire "infrangi la legge, devi risponderne", non mi sembra che ci sia niente da dire. Sinceramente "giustizialista" é un vocabolo che sta spesso sulla bocca dei destrorsi o centristi come Casini... a me sembra che uno che pensa di essere di sinistra non debba nemmeno usare il termine "giustizialista", che non ha senso (almeno per come mi sembra di intenderlo).

    RispondiElimina
  21. E' solo aria fritta. Non esistono destra e sinistra ma solo verita' e menzogna. La vecchia sinistra, quella che a qualcuno (1% ?) piace ancora era piena di menzogne, fra cui il valore supremo del comunismo: la storia le ha dato torto ed e' sparita. Il nano ha fatto bene solo una cosa, ha tagliato le gambe al comunismo in Italia, cosa che ne' la DC ne gli ex fascisti potevano fare (ovvio no?). Questo e' un periodo d'oro per la sinistra democratica, perche' deve finalmente confrontarsi sul piano delle idee e della governabilita' e non piu' sulle esaltazioni e le chiacchere della piazza. O idee vere e convincenti o la morte.

    RispondiElimina
  22. La "sinistra" è diventata così per adeguarsi al cambiamento della destra (ora irrispettosa delle istituzioni, della costituzione ecc ecc...) e continuare ad opporvisi, per offrire un'alternativa.
    "A noi la costituzione non piace"
    "E allora noi ne diventiamo i paladini"
    Patetico, direi.

    Però si può essere patriottici senza essere nazionalisti, si può essere legalitari senza essere giustizialisti, si può avere una morale senza essere moralisti :-)

    RispondiElimina
  23. http://www.giornalettismo.com/archives/170031/la-vera-lettera-di-letta-a-monti/

    RispondiElimina
  24. Caro Marco
    Dopo le prime 4 righe non se ne poteva +
    Sei + tu che assomigli alla sinistra che la sinistra alla dx
    In conclusione non ho letto cosa hai scritto ma solo poche righe e sono bastate ad annoiarmi tipico della sinistra
    Concludo dicendo che sono di sinistra x chi mi crede

    RispondiElimina
  25. Io di questo sono stanco: vorrei che votare in modo intelligente fosse messo tra i doveri civili!
    Votare per B., per me, sfugge ad ogni logica. Ma votare per chi ti vende la stessa fuffa (ideologie di sinistra che roba e'? E' un marchio registrato?) da anni questo per me e' di gran lunga peggio. Peggio perche riesco a scorgere la logica contorta e spregevole: noi di sinistra siamo migliori. Non importa che ora abbiamo gli stessi ideali che avevano loro prima: noi TIFIAMO pd.

    Non dico che nessuno vota PD per buoni motivi, dico solo che chi vota QUESTO pd perche' e' di sinistra e' un idiota. Idiota ed e' pure dannoso per quelli che le riforme di sinistra le vogliono veramente. Il Pd queste cose le ha capite e le sfrutta per appiattire tutto.

    Come faranno ora che non c'e piu B?

    RispondiElimina
  26. mi ricorda Fossati:

    "di andare ai cocktails con la pistola non ne posso più...
    chissà le facce sapessero di agitarsi su una polveriera"

    RispondiElimina
  27. Secondo me il tuo prossimo post dovrebbe intitolarsi "Che cosa mi aspetto dalla sinistra" o "Come vorrei la sinistra". Perché uno dei mali maggiori della sinistra è stato ed è tuttora l'abitudine a definirsi per sottrazione. Anche io ho amato Montale, ma è troppo facile dire che cosa non ci piace. E parlare invece di che cosa ci piace?

    RispondiElimina
  28. La "sinistra" c'e' ancora come categoria del pensiero, ma non si identifica (piu') con un partito o un'area politica. Forse questo e' l'equivoco storico piu' grande, di cui si e' giovato prima il PCI e poi il PD. Il patrimonio di valori come la solidarieta', l'equita' o la giustizia dovrebbero essere di tutti, ma sono stati cavalcati (e quindi insudiciati) per puri fini di potere.
    Oggi ci resta solo l'indignazione e quell'idea di "sinistra" piu' volte tradita e mai veramente concretizzata.

    RispondiElimina
  29. Bello, tutto molto bello e condivisibile. Poi arrivi in fondo e leggi "sent from my Blackberry". E mi viene spontaneamente da chiedermi quanto sia di sinistra il Blackberry. Come cantava il buon Gaber "Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra?".

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.