In Italia l'eutanasia è vietata: quindi chi se lo può permettere se ne va in Svizzera a fare il suicidio assistito.
In Italia la fecondazione artificiale è consentita solo entro certi limiti, e comunque mai alle coppie omosessuali o ai single: quindi chi se lo può permettere si reca in Belgio, in Olanda o in Slovenia e aggira il problema.
In Italia le carceri sono delle vere e proprie bolge infernali: quindi chi se lo può permettere paga un buon avvocato e riesce quasi sempre a farsi dare i domiciliari o a godere di rinvii e prescrizioni.
In Italia le coppie omosessuali non possono contrarre matrimonio: quindi chi se lo può permettere si sposa in Spagna, o in Islanda, e poi incarica un legale di fare casino alla Corte di Giustizia Europea per chiedere che il matrimonio venga riconosciuto anche qua.
In Italia funziona così: i diritti non spettano, si comprano.
Senza nemmeno il periodo dei saldi.
A riguardo, Facci ha scritto un interessante post (sintetizzato da questo, praticamente):
RispondiEliminahttp://www.ilpost.it/filippofacci/2011/11/30/il-suicidio-come-privilegio/
in italia si comprano tutto....se paghi una cena ad una ragazza la prima volta che ci esci te la da sicuramente....quasi come in tailandia o indonesia o brasile.....infatti non è piu di moda pagare le prostitute o scegliere di avere una relazione normale,senza contratti,chi la vuole va in spagna,svizzera,francia,germania...dove le puttane sono puttane(legalmente riconosciute)e le donne sono donne...
RispondiEliminaQuasi nella totalità dei casi è cosi', ma se invece uno è disabile anche se ha i soldi a chi scrive a Dio!
RispondiEliminabeh, se proprio dobbiamo essere pignoli, c'è da dire che i gay pur con i soldi, pur facendo casino alla Corte di Giustizia Europea, ancora non sono riusciti a farsi riconoscere in italia. chi può e vuole deve starsene in un altro paese!
RispondiEliminaNon solo in Italia, ma OVUNQUE i diritti si comprano, e comunque non sempre si ottengono, pur pagando!
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