Vorrei segnalare a tutti coloro che nei giorni scorsi si sono sperticati in appassionate adesioni alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne le brevi riflessioni che seguono.
Esercitare violenza nei confronti di qualcuno non consiste soltanto nel picchiarlo, ammazzarlo, torturarlo, perseguitarlo, stuprarlo, ridurlo fisicamente in schiavitù: costituisce violenza, evidentemente, anche privare quell'individuo della possibilità di esercitare i propri diritti fondamentali, primo tra tutti quello di disporre del proprio corpo, senza dover subire divieti, ostacoli e condizionamenti.
Ne consegue che mettere i bastoni tra le ruote alle donne che vogliono abortire, cercare di evitare che possano farlo senza dolore, porre limiti ai presidi medici che potrebbero risolvere i loro problemi di fertilità, rendere difficoltoso l'accesso alla contraccezione d'emergenza, essendo con ogni evidenza atti che tendono a privare le donne stesse del diritto di autodeterminarsi, costituiscono inequivocabilmente violenza nei loro confronti: con l'aggravante che tale violenza non viene posta in essere da un delinquente, da uno stupratore, da uno stalker, da un marito manesco, ma nientepopodimeno che dallo Stato.
Ebbene, il fatto che nel coro degli aderenti alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne ci fossero, in certi casi addirittura schierati in prima fila, numerosi esponenti di partiti politici che hanno fattivamente contribuito a determinare la privazione di quei diritti, e quindi a perpetrare quella violenza, è letteralmente ridicolo.
Gli altri aguzzini, almeno, hanno avuto la decenza di far finta di niente.
Gli orchi non sempre abitano in foreste, spesso molto spesso, sono fra di noi, in questo caso siedono negli scranni del Parlamento
RispondiEliminahai ragione su tutta la linea. Quello di cui parli è doppiopesismo, moralismo, ecc
RispondiElimina"Ne consegue che mettere i bastoni tra le ruote alle donne che vogliono abortire"
RispondiEliminaci andrei piano, visto l'uso da decerebrati che si vorrebbe fare di questo strumento
D'accordissimo! Non nego che speravo di leggere un po' più di commenti sotto a questo post, però... Ciao Ale!
RispondiEliminaLa questione degli scarsi commenti è seria. Purtroppo le questioni legate all'aborto sono ormai derubricate o a problema esclusivamente femminile (traduz. le donne se lo sono cercato e se ne occupino loro) o come si vede da un commento precedente ,la disinformazione e la propaganda clericale e la debolezza dell'informazione laica hanno creato danni notevoli alle donne e alla percezione della drammaticità della situazione vissuta dalle stesse. Il dramma dell'aborto ( che rimane e rimarrà sempre tale) da nessuna di noi è visto come contraccezione né tanto meno come passatempo, vorrei sottolinearlo una volta per tutte.Lo sottolineo perché ho letto e non solo qui commenti in cui si vorrebbe sostenere la tesi delle donne che abortiscono per gioco.
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