24 novembre 2011

Illusioni fiscali

Da commercialista: ridurre l'acconto dell'IRPEF dal 99% all'82% significa semplicemente far pagare qualche euro in meno alle persone oggi, e poi farglielo ripagare in più, tale e quale, a giugno, quando dovranno versare il saldo delle imposte.
Siccome conosco i miei polli, e so che certi meccanismi tendono a non essere affatto chiari, ho il sospetto che una considerevole quota di contribuenti si limiterà a prendere atto del fatto che a dicembre gli sarà rimasto in tasca qualche soldo che non prevedeva di avere e lo spenderà per i regali di natale: poi, a giugno, quando si renderà conto concretamente che quei soldi non li ha più ma deve comunque pagarli, piangerà lacrime di coccodrillo.
Mi pare, insomma, che si tratti di una misura che ha l'unico scopo di illudere le persone per favorire un aumento dei consumi nell'immediato: e poi tra sei mesi, tanto per cambiare, si vedrà.
Non so, da un governo di soloni come questo mi aspetterei qualcosina in più.

11 commenti:

  1. Non è proprio così inutile: per esempio se sei un dipendente che ha altre fonti di reddito, o un autonomo, e a causa della crisi nel 2012 guadagnerai di meno, non paghi quanto previsto sulla base del reddito del 2011 che sarebbe -in questa ipotesi di guadagno inferiore- troppo, per poi aspettare il credito nell'anno ancora dopo.

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  2. Sbagliato: la legge dà anche oggi la possibilità di ridurre l'acconto sulla base della previsione di un minor reddito 2011. Cioè: non esiste l'obbligo pedissequo di pagare l'acconto col metodo storico, ma è legittimo -ripeto, anche prima di questo decreto- farlo sulla scorta delle previsioni di reddito.

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  3. Proprio sbagliato: se chi non ha un reddito fisso (autonomi, negozianti, ecc.) paga il 99% poi spesso puo' trovarsi in credito d'imposta e in Italia vai a farti rimborsare...

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  4. Ruggero, non è così. Ripeto: attualmente non è obbligatorio pagare il 99%, perché GIA' ADESSO è possibile pagare meno sulla scorta di una previsione, che peraltro il 30 novembre può essere fatta già con esattezza. Oltretutto, anche qualora si andasse a credito, ormai vige il meccanismo della compensazione: il credito, cioè, non deve essere chiesto a rimborso, ma può essere DA SUBITO utilizzato per compensare altre imposte (IVA ecc.) e anche contributi INPS.

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  5. dicevo la stessa cosa ieri
    http://macemartello.blogspot.com/2011/11/il-gioco-di-prestigio-di-monti.html

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  6. È vero che esiste già la facoltà di ridursi l'importo di acconto, solo che se - per una qualsiasi ragione - la stima di diminuzione finisce con l'essere eccessiva, e l'acconto risulta insufficiente anche di un solo euro, sono dolori!

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  7. Stavolta dissento: la possibilità esiste solo a certe condizioni, e per chi lotta di mese in mese, non sempre riuscendo a mettere da parte i soldi per le tasse (anzi, a volte dovendoseli pure far prestare, mannaggialipescetti), doverne tirar fuori meno (senza dover implorare il commercialista) fa la differenza. Poi ovvio che il totale resta uguale, ma più è spalmato e meno chance ho di dover andare a strozzo. E dico davvero.

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  8. a me pare utile

    quest’anno ho guadagnato di meno, quindi può essere che poi il conguaglio sia comunque leggero e, magari, nel frattempo, non devo sconfinare sul fido per pagare

    è utile, anche se non è ovviamente il rimedio d'ogni problema

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  9. a parte se sia giusto o meno, se sia conveniente a chi e quando, è una decisione presa dal governo precedente, che questo ha solo reso efficace...
    che già mi immagino cosa sarebbe stato detto se non l'avesse fatto...

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  10. Da commerciante ti dico che se rendi più agile (anche se di poco) il periodo pre natalizio, incentiverai le vendite, questo vuol dire mettere qualche litro di benzina in una macchina economica del tutto al secco. In fondo l'economia si basa proprio su questo, la circolazione dei soldi e dei capitali.

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  11. "In fondo l'economia si basa proprio su questo, la circolazione dei soldi e dei capitali." no! L'economia si basa sull'ingolfare la gente di beni accessori e superflui: produci-consuma-crepa.
    Ed è sbagliato.
    PUNTO.
    Basta ne ho fin sopra i capelli di questo modo di pensare... a tutti i livelli!!!!!

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