22 gennaio 2012

L'ennesima occasione persa

All'Assemblea Nazionale del PD che si è conclusa ieri Mina Welby ha cercato di presentare un ordine del giorno che impegnasse i parlamentari del Partito Democratico a non votare l'indecente sanatoria sulle affissioni politiche abusive contenuta nel milleproroghe: prima le hanno risposto che non era attinente alle questioni europee discusse in assemblea, e poi, quando l'ha modificato mettendo in luce che era attinente eccome, le hanno detto che non se ne poteva parlare perché era stato presentato in ritardo.
Io, personalmente, mi sarei aspettato che di fronte a una schifezza del genere il partito di quelli che stanno sempre a puntare il dito sulla disonestà degli altri avesse accolto la proposta di Mina indipendentemente dall'orario della sua presentazione, e che anzi l'avesse anticipata con prese di posizione pubbliche e inequivocabili sin dall'inizio dell'assemblea.
Invece, come al solito, nel PD si continua a nicchiare e ad attaccarsi ai cavilli: perdendo l'ennesima occasione per dimostrare ai cittadini che l'integrità di cui ci si ammanta abbia un minimo riscontro con la realtà.
E poi ci si lamenta quando si perdono le elezioni.

10 commenti:

  1. Come sempre il PD sembra ascoltare quello che dice la base, per poi fare tutto il contrario.

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  2. non è stato accolto perché WElby non fa parte dell'assemblea nazionale, non perché fuori orario. Speriamo che la sanatoria però venga comunque rimossa. Noi paghiamo sempre le nostre affissioni e chi non lo fa deve pagare.

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  3. Avvsio a tutti quelli del PD che fanno le pulci alle dichiarazioni di Grillo e del M5S: come la mettiamo con questa storia dei manifesti abusivi? Tutti zitti e contenti? Non vi stancate di mandare giu' rospi di continuo?
    No, il Movimento e' decisamente diverso, non ci sono dubbi.

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  4. Già, proprio così.
    Quelli che affermarono, all'indomani della rassegnazione dell'incarico da parte di Berlusconi, che "l'avevano fatto cadere loro"...
    Sì certo, come no... Fosse stato per il cosiddetto primo partito d'opposizione, Berlusconi starebbe ancora lì indisturbato, a fare abuso privato delle istituzioni.
    Quando non si conosce vergogna, non si conosce nemmeno il suo opposto: la dignità.

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  5. @Circolopdvalserina: vi pregherei di informarvi prima di parlare. Grazie.

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  6. La mia non è una domanda retorica, ma proprio una domanda per cercare di capire quello che non riesco a capire. Nella mia vita politica di cane sciolto, ho preparato ed attaccano centinaia di manifesti e manifestini. Ho sempre rifiutato di mettere i manifesti in luoghi pubblici, perché ritengo che comunque siano deturpanti. Li ho sempre messi in bar, circoli, case di amici, birrerie... e mai ho ritenuto, ci fosse o non ci fosse una normativa, che fosse giusto pagare un centesimo per l'affissione. Sia ben chiaro, non ritengo di essere un modello positivo da imitare, so anche di essere, per molti aspetti, un pessimo cittadino, e non vado a giustificari dicendo che gli altri sono peggio di me. Quindi si prega di non insultarmi, ma di rispondere alla mia domanda. Io potrei capire la posizione: nessun manifesto, perché se non è una volta, è l'altra, ci troveremo un manifesto che rovina la nostra città. Posso capire che ci sono delle regole che sarebbe bene rispettare, ma non riesco proprio a capire con quale criterio, con quale scala di valori, sulla base di quale visione d'assieme vi siano delle persone che ritengono speso utilmente il proprio tempo occupandosi del problema dei manifesti che non pagano la tassa comunale. Francamente mi sembra di vedere un gruppetto di amici che scappa in auto, dopo essere finito in mezzo ad una sparatoria di un gruppo malavitoso, e prima di accendere il motore si attarda ad allacciare le cinture di sicurezza. Grazie per un'eventuale spiegazione.

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  7. Il numero di post dedicato alle affissioni abusive di una campagna è sconcertante. Soprattutto da parte di persone vicine a un partito che si vanta delle proprie violazioni della legge.

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  8. @Alessandro Campi e @Willyco: il rispetto delle regole è il cuore della democrazia. Non esistono regole marginali, e se una forza politica ritiene che ce siano di sbagliate dovrebbe adoperarsi per cambiarle e non aggirarle alla meno peggio facendola franca a colpi di condoni.

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  9. @Willyco @Campi: ecco il benaltrismo in azione: sono "ben altri" i problemi dell'Italia. B. ha fatto "ben altri" disastri! Ecc.

    D'accordo: ma come posso io, potenziale elettore PD o elettore deluso, ritenere credibile un partito che a parole fa dichiarazioni roboanti su legalità, lavoro, regole, dignità e tutte quelle belle parole che riempiono la cassetta degli attrezzi di base di un politico navigato, ma che è del tutto sovrapponibile ad un PdL qualsiasi quando lo si coglie con le mani nel sacco su una sciocchezzuola come i manifesti elettorali abusivi ? Se il PD inciampa su cosucce come questa, come posso pensare che sarà rigoroso quando tratterà il conflitto di interessi di B. ? Con quale autorità morale potrà dire ai farabutti della destra (perché tali sono) "noi siamo migliori" ?

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  10. @Metil: concordo, questa questione doveve essere posta direttamente dalla dirigenza, non derubricata come una marachella.

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