Mi piacerebbe sapere se tutte le donne che si sono sentite offese nella loro dignità a causa dell'utilizzo -effettivamente maschilista, lo preciso a scanso di equivoci- del corpo femminile in televisione quando Belen ha mostrato un pezzetto di coscia -la sua- sul palco dell'Ariston si siano altrettanto infuriate nel 2004, allorché il parlamento del nostro paese approvò una norma che ficcava letteralmente le mani nelle loro -di tutte, nessuna esclusa- parti intime legiferando impunemente sulle loro ovaie, sul loro utero e sulla loro possibilità di riprodursi.
Perché se così non fosse -e purtroppo credo proprio che non sia così, perché altrimenti i referendum abrogativi di quella legge non solo avrebbero raggiunto il quorum, ma sarebbero stati un successo senza precedenti- se ne dovrebbe dedurre che alcune nostre connazionali si infuriano quando si dà loro un buffetto, e poi fanno come se niente fosse quando qualcuno le taglia a fette con l'accetta.
Grazie per la domanda, nemmeno un po'. E poi basta con 'sto contraltare di Margherita Hack o Rita Levi Montalcini, come se non si potesse essere allo stesso tempo belle e intelligenti.
RispondiEliminaIl punto pero' e' che quella legge l'hanno affossata tante donne, mica solo quelli che vogliono vedere la farfalla di Belen, e sono le stesse donne che guardano solo il loro pezzettino di orticello e ritengono giusta solo la loro visione della vita.
Ciao,
RispondiEliminahai ragione, ci sono molte donne che pensano che solo la loro visione della vita sia corretta, e credono sia giusto imporle alle altre, senza considerare che stanno tagliando un pezzetto della loro libertà.
Mia madre, all'epoca (lei è totalmente disinteressata alla politica), fece "campagna" con le sue amiche e colleghe, dicendo semplicemente a quelle contrarie: ma se tua figlia si trovasse in questa situazione, tu non vorresti che avesse la scelta di avere un figlio? le diresti di andare all'estero? la maggior parte delle volte la risposta era sì.
Ma prima nn se ne rendevano conto. Oggi credo ci sia molta più consapevolezza delle donne, e credo (spero) che se ci fosse oggi lo stesso referendum, le donne sarebbero meglio informate e più compatte (tutte le associazioni e movimenti nuovi sono nati ultimamente).
A me non crea problemi se un gay vuole sposare il propio/a compagno. Se per loro e' importante, lo facciano pure, a me non cambiano la vita, ma forse cambia la loro.
RispondiEliminaPerche' invece bisogna fare una campagna di sensibilizzazione per informare che alcune donne vorrebbero poter concepire in provetta? Mi sfugge davvero.
Semplicemente all'epoca non potevo votare. Saluti
RispondiEliminaIl punto è che secondo me le 'offese' sono più o meno le stesse che hanno votato al referendum, cioè pochissime. Per quanto mi riguarda a quei referendum votai SI, mentre non mi sento affatto offesa dalla farfallina di belen, piuttosto da tutto il contorno di una trasmissione in cui un gruppo di anziani sbavavano dietro a delle donne che potrebbero essere le loro nipoti.
RispondiEliminabisogna considerare la massiccia campagna di "diffamazione" dei referendum, che erano stati presentati come la porta da cui sarebbero passati sperimentazioni selvagge sui feti e sulle donne stesse... come dice Claudia, anche io lasciavo incredule le mie amiche quando spiegavo loro di cosa si trattava effettivamente. Spero anche io che oggi il voto avrebbe un esito diverso
RispondiEliminaQuesto post me lo ha letto il mio fidanzato ieri e pensavo di non poterti rispondere in alcun modo (ti credevo ancora su tumblr), invece scopro che sei su blogspot e questo mi facilita le cose. Ti ripeto quanto detto a lui. La tua osservazione è interessante, ma permettimi di dissentire. Premetto che la televisione di tette e culi non la riesco più a vedere dopo la presa estrema di coscienza che mi è arrivata dall'incontro televisivo con Lorella Zanardo, in un'Infedele di qualche anno fa. Mi permetto di ricordarti però, come già accennato qui sopra, che il referendum fallì per un astensionismo crescente da nord verso il sud del paese. Dove evidentemente il parroco o il marito, indicano ancora per chi o cosa votare. Inoltre, l'argomento non era nemmeno di facile approccio, le questioni mediche mettono sempre molta gente in soggezione (la generazione dei nostri genitori in particolare) e nelle condizioni di pensare che "i medici o chi scrive le leggi, sapranno pur cosa fare meglio di loro". Ricordo che all'epoca anche io dovetti spiegare meglio a mia madre di che si trattava e lei, una volta capito, andò a votare pure se cattolica praticante. Detto questo non penso che chi guarda la farfalletta di Belen a Sanremo e si scandalizza sia la stessa persona che si mobilito per votare e far votare. Quelle donne li, Sanremo non lo hanno manco cagato, te lo assicuro. Mi permetto di aggiungere che il referendum fallì perchè - ricordiamoci - molte persone non hanno/avevano gli strumenti per informarsi e comprendere tematiche così squisitamente tecniche. Penso però che molta strada sarà stata fatta da allora, anzi ne sono certa. Comunque grazie per le tue osservazioni e i tuoi post. Federica
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