L'Italia dei Valori ha annunciato che voterà contro il cosiddetto "decreto svuota-carceri", cioè contro il provvedimento che cerca di rimediare in qualche modo alla vergognosa situazione in cui sono costretti a vivere i detenuti italiani, nonostante la fiducia posta dal governo.
Ciò significa, se la politica non è diventata definitivamente una barzelletta, che quelli dell'IdV non ritengono una priorità l'esigenza di far cessare una situazione che nella maggior parte dei casi assomiglia molto da vicino alla tortura.
Devo ricordarmene, la prossima volta che qualcuno mi parlerà dell'improcrastinabile urgenza di mettere il paese nelle mani della "coalizione progressista".
scusa ma potresti anche riportare le ragioni per cui l'IdV vota contro. Anche a me a dir la verita' non sembra una brillantissima idea di mettere in circolazione dei delinquenti.
RispondiEliminadai lascia stare ... "il provvedimento che cerca di rimediare in qualche modo alla vergognosa situazione in cui sono costretti a vivere i detenuti italiani" ... dai veramente non scherziamo. sappiamo gia chi uscirebbe , e sappiamo che è un provvedimento del cazzo , perche un vero provvedimento avrebbe 1) cercato di mettere a posto le strutture inutilizzate(e ce ne sono tante) 2) abrogato le leggi che ti fanno andare in galera se sei clandestino e ti beccano senza biglietto sull'autobus...tanto per citarne una. Cosa doveva votare l'IDV , l'ennesima toppa, senza piano futuro? sarebbe stato piu progressista? Ah ...non voto IDV.
RispondiEliminaIo invece condivido in toto il post...
RispondiEliminaSe è progressista fottersene del problema, cercando di mettere periodicamente una pezza alle conseguenze, meglio non essere progressisti.
RispondiEliminaSono d'accordo con l'IDV. Ogni 4 o 5 anni si fa un amnistia, un condono o altro. Se non c'è la certezza della pena, non c'è deterrente per chi delinque ne giustizia per chi è stato 'offeso'. Il problema delle carceri esiste da anni e continuando ad accettare queste 'soluzioni d'emergenza' non si fa mai nulla di risolutivo. Se le carceri sono piene e in condizione miserrime, annulliamo l'ordine degli armamenti militari per ben 26miliardi e usiamoli per ristrutturare le carceri e assumere personale qualificato! Richiamiamo i militari dalle missioni di guerra e impieghiamoli per la sorveglianza e la gestione dei detenuti in lavori socialmente utili. Basta amnistie e condoni. LA MERITOCRAZIA SI RISTABILISCE PREMIANDO CHI FA BENE MA ANCHE PUNENDO CHI SBAGLIA!! E i problemi non si risolvono procrastinando all'infinito!
RispondiEliminaCaro Metil, credo che si possa essere progressisti anche credendo che il problema del sovraffollamento delle carceri si debba risolvere costruendo nuove carceri, studiando forme di detenzione alternative, depenalizzando tutta una serie di reati ridicoli. E non con indulti, amnistie e decreti svuota carceri.
RispondiEliminaIl recente indulto e le sette amnistie dal 1946 al 1990 hanno per caso risolto il problema del sovraffollamento delle carceri ? No, perché un palliativo attenua ma non interviene sulla causa del problema. Anzi, spesso questo palliativo ha ingigantito il problema.
Non è detto che tu sia piu’ progressista di coloro che identifichi come pseudo-progressisti o "pregressiti una sega" perché vorresti mettere a piede libero dei delinquenti. Perché, parliamo pur sempre di delinquenti, delinquenti che dovrebbero certamente vivere meglio nelle carceri, nelle carceri appunto, non in giro.
Per finire, io non mi sento meno progressista di te pur sostenendo le mie tesi, insomma, non mi sento "progressista una sega".
Gio' Chianta
Non è una pezza è un rimedio contro le "porte girevoli" inventate dal governo berlusconi che oltre a far subire l'onta del carcere per poche ore a tanti poveri cristi costa molto alle casse dello stato. Ma l'IDV come partito attiva delle riflessioni interne sui vari temi? Quello che ho appena esposto l'ho appreso, per puro caso, accompagnando un amico ad un seminario del tanto vituperato PD
RispondiEliminasi parla di "mettere in circolazione dei delinquenti"
RispondiEliminadisinformazione pura
"Perché, parliamo pur sempre di delinquenti, delinquenti che dovrebbero certamente vivere meglio nelle carceri, nelle carceri appunto, non in giro."
RispondiEliminae quando hanno scontato la pena?
sono meno delinquenti del giorno prima?
ma facciamo che tenerli dentro a vita, và, è più sicuro...
In un paese decente, dovrebbe esserci una SANA via di mezzo tra il buttar fuori i delenquinti e il tenerli dentro torturati.
RispondiEliminaPossibile che le alternative siano solo queste?
Proprio non c'è modo di tenerli dentro in condizioni umanamente sopportabili?
In un paese decente, dovrebbe esserci una SANA via di mezzo tra il buttar fuori i delenquinti e il tenerli dentro torturati.
RispondiEliminaPossibile che le alternative siano solo queste?
Proprio non c'è modo di tenerli dentro in condizioni umanamente sopportabili?
Ok, ci rivediamo tra 1 anno, quando questi disgraziati saranno nuovamente in gabbia, e ci sara' qualche centinaia di vittime di reati in piu'.
RispondiEliminaLa situazione nelle carceri migliora costruendo nuove carceri, non liberando manigoldi e assassini. Il resto è ciccia.
RispondiEliminaIn tutti i commenti qui sopra non ho letto una sola idea credibile su come alleggerire ORA il sovraffollamento delle carceri, e mi astengo dal commentare alcune delle uscite qui sopra perché suonerei offensivo (e su questo blog sono ospite).
RispondiEliminaConcordo, ma con una precisazione a mio parere doverosa: Di Pietro non è progressista, non lo è mai stato. Di Pietro è di destra, una destra rispettabile e perlopiù onesta, ma pur sempre di destra. Votare contro un decreto che concede i domiciliari è perfettamente coerente con la sua cultura politica.
Io non gliene faccio una colpa, semplicemente non sarebbe da lui, essere un progressista non è nella sua natura e che io sappia lui non si definisce tale.
Per quanto concordi che l'IdV sia tutto fuorche' progressista, temo di dissentire quando affermi che questo provvedimento e' un "rimedio".
RispondiEliminaUn rimedio dovrebbe, beh, *rimediare*. Questo e' l'ennesimo provvedimento che ha lo scopo di tamponare una situazione che da decenni perdura e mai si risolve: servirebbe una profonda riforma del sistema carcerario e anche di quello penale.
io non ho un idea precisa a riguardo, forse alcuni aspetti sono condivisibili (maggiori fondi per i carceri).
RispondiEliminaAnche se non ho ben chiaro il fenomeno delle "porte girevoli", in che senso...?
Poi vorrei precisare che il carcere non è tanto una punizione, quanto un voler cercare di recuperare una vita.
Il decreto del governo, varato dal Consiglio dei ministri a metà dicembre, stabilisce una serie di misure per contrastare il sovraffollamento delle carceri italiane e prevede, tra l’altro, l’ampliament della possibilità di detenzione domiciliare, consentendo l’uscita progressiva dal carcere di circa 3.500 detenuti e innalzando fino a 18 mesi la pena residua coche si può scontare ai domiciliari. Altre misure introducono la possibilità dei domiciliari per gli arrestati in flagranza che siano accusati di alcuni reati minori, l’uso delle celle di sicurezza presso le caserme e le questure e la riduzionhe da 96 a 48 ore del tempo per la convalida dell’arresto da parte del magistrato. Il decreto assegna inoltre 57 milioni all’edilizia carceraria.
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=124&ID_articolo=1557&ID_sezione=274
Forse prima di parlare di delinquenti rimessi in libertà sarebbe il caso di sapere COSA comporta questo decreto.
Che poi sia una misura palliativa sono d'accordo.
perfettamente d'accordo con l'IDV, non si risolvono i problemi delle carceri mandando a casa i detenuti ma con provvedimenti a lungo raggio
RispondiEliminaMetil, se ti sta antipatico Di Pietro, dillo chiaramente, ce ne faremo una ragione.
RispondiEliminaMa è strano, nella stessa giornata, notare come prendi un solo pezzo di un discorso più ampio, pronunciato da Di Pietro, appunto, bollandolo con sarcasmo senza ulteriore approfondimento, e contemporaneamente leggere un'intervista a Capriccioli nella quale, del tutto acriticamente prendi per buone le sue pur oneste (forse) affermazioni.
Da notare che i commenti, sia qui che nell'intervista, ti dovrebbero portare ad approfondire un po' i due argomenti: sei capace di valutazioni senz'altro più complete e meno umorali di quanto hai fatto finora.
Scusa Metil, se ti sta antipatico Di Pietro dillo chiaramente, ce ne faremo una ragione.
RispondiEliminaOggi leggo questo post dove prendi un pezzo del suo discorso, ne tiri fuori un commento sarcastico senza approfondimento alcuno, ma, contemporaneamente, pubblichi un'intervista a Iannone e ne accogli le tesi (anche condivisibili) fidandoti di quello che dice del tutto acriticamente.
Da notare che i commenti, in entrambi i casi, ti invitano proprio a questo: a fare cioè una valutazione più ampia di certe affermazioni, cosa che sicuramente è nelle tue capacità e costituisce una delle ragioni per cui ti si segue con attenzione.
Non concordo assolutamente con il post.
RispondiElimina1. il sovraffollamento delle carceri al momento attuale non è e non può essere in alcun modo la priorità del governo (specie di questo governo tecnico)
2. gli arresti domiciliari NON FUNZIONANO. Lavoro e vivo in una zona non proprie delle migliori di questo paese e conosco tante persone che stanno o si sono trovate ai domiciliari e credetemi sulla parola, fanno quello che vogliono, ricevono visite (che non potrebbero ricevere), escono per farsi una passeggiata ecc. ecc. e in alcuni casi addirittura delinquono mentre si trovano ai domiciliari.
3. La pena detentiva è molte cose: è una pena, cioè una punizione che la società ci impone per aver commesso atti che la stessa non approva, è un deterrente al fine di non farne commettere, è il saldo di un debito che un soggetto ha nei confronti della società della quale ha violato la legge ed infine ha anche valore riabilitativo. Gli effetti di questa legge ledono tutto ciò per cui esiste la pena detentiva.
4. il fine di questa legge è quello di decongestionare le carceri dal sovraffollamento. Mi potrebbe anche stare bene se nella stessa legge fossero previste azioni non solo finalizzate all'OGGI (alleggerire il sovraffollamento), ma anche (e soprattutto) al DOMANI (nuove strutture aumento del personale corsi di formazione per i detenuti ecc. ecc. ), ma ancora una volta del domani non si terrà conto.
5. così come i condoni sono un insulto verso chi le tasse le paga, così la svuota carceri è un insulto verso chi la legge la rispetta.
Per tutto questo condivido fortemente il NO dell'IDV a questa legge e questo non mi rende meno PROGRESSISTA di tutti coloro che l'approvano.
Classico tutto italiota.
RispondiEliminaLe carceri sono piene? Svuotiamole!
E sticazzi della riforma della giustizia, sticazzi dell'apertura di nuove strutture, magari più moderne, sicuramente più confortevoli.
Rimandiamoli tutti a casa e peschiamo dal mucchio dei reati minori. Così almeno si restituisce ai verdani e alle loro campagne elettorali la possibilità di campare per sei mesi un anno sui comunisti che rimettono in libertà i delinquenti.
Poi non stupitevi, se la gente crede al mostro verde.
Mandare a casa i detenuti aggira il problema.
RispondiEliminaQui leggo solo modi per prendersi in giro:
Carceri piene? Svuotiamole.
Spaccio di droga? Legalizziamola.
Disordini notturni? Chi se ne frega.
Fiumi di alcol in città? Lasciamoli ubriacare.
E giustamente poi ci si lamenta di tutto quello che non funziona.
Appoggiando l'anarchia la situazione non migliora mica. Peggiora.
Certi "rimedi" escogitati dalla politica sono talmente stupidi -non giusti o sbagliati, semplicemente stupidi- da farti rimanere di stucco: i parlamentari e i ministri non sono forse pagati da noi per trovare delle soluzioni possibilmente intelligenti ai problemi?
RispondiEliminaSe dobbiamo buttarli fuori perchè dentro non ci stanno più, allora tanto vale averli messi dentro.
Mai una volta che si pensa che beccare un delinquente non è che sia poi una passeggiata, c'è gente che rischia la vita per farlo.