23 marzo 2012

Pedoni

Non possedendo più l'automobile e facendo volentieri quattro passi a piedi quando posso, essere un pedone mi capita un po' più spesso di prima.
Nondimeno, ogni volta che me ne vado in giro con la macchina del carsharing o col motorino non posso fare a meno di rilevare che i pedoni, quando ci si mettono, possono essere più pericolosi dei veicoli.
Proprio oggi, dopo aver rischiato la vita a causa loro un paio di volte, rimuginavo sulle categorie più diffuse di pedoni pericolosi.
Eccovele.

Pedone che vive su Marte.
Se ne va in giro come se quello che succede nello spazio circostante, ivi compreso il centro esatto della carreggiata, non lo riguardasse affatto: ragion per cui i suoi movimenti, incluso l'attraversamento improvviso di strade ad alta percorrenza e/o a scorrimento veloce, sono completamente imprevedibili. Se dopo aver inchiodato per risparmiargli la vita gli fate notare con un colpetto di clacson che vi stava per finire sotto le ruote, riceverete in cambio lo sguardo incredulo di uno che era convinto di essere in un solarium. Rischi correlati: tamponamenti a catena, colpo di frusta.

Pedone diffidente.
Quando è in procinto di attraversare sulle strisce pedonali non si fida del fatto che vi fermiate neanche se glielo scrivete per raccomandata con avviso di ricevimento: potete fare cenni con la testa, sbracciarvi, gridare per dirgli passa, mi fermo, non ti metto sotto, ma lui non si muove finché non spegnete lo scooter, lo mettete sul cavalletto, scendete e vi stendete a terra per dimostrare in modo inequivocabile di essere inoffensivi. Rischi correlati: apatia, depressione.

Pedone che va e non va.
Opera prevalentemente nelle giornate piovose, in cui il fondo stradale è particolarmente sdrucciolevole. Si apposta al limitare delle strisce pedonali, attende il sopraggiungere di un motorino e a quel punto fa come per attraversare; quando il guidatore del mezzo è costretto a frenane rischiando di cadere, il pedone si ritrae, ma dà la sensazione di buttarsi di nuovo in mezzo alla strada appena il motorino riparte, causando una nuova frenata brusca e, a quel punto, fermandosi un'altra volta. Vi conviene schiantarvi subito e dargli soddisfazione, altrimenti non smette. Rischi correlati: scivolamento sui sanpietrini sotto lo scooter per decine o centinaia di metri.

Pedone che protesta a prescindere.
Ritiene che il fatto stesso di attraversare sulle strisce pedonali lo autorizzi a inveire contro le automobili che sopraggiungono, anche -e a volte specialmente- se esse si arrestano in modo ineccepibile per farlo passare: più vi fermate, più lui si imbestialisce, gesticolando in modo minaccioso e gridando frasi del tipo "aho, stronzo, sto sulle strisce". Probabilmente è mosso da un inconscio desiderio di essere investito. Rischi correlati: diverbi, risse, discese dall'automobile col cric in mano.

Pedone diagonale.
Particolarmente insidioso, basa il suo comportamento sul teorema di Pitagora: inizia attraversando regolarmente sulle strisce, ma per risparmiare terreno percorrendo l'ipotenusa anziché i due cateti prende progressivamente una direzione obliqua che lo porta ad occupare la sede stradale per circa venti minuti prima di approdare al marciapiede opposto. Rischi correlati: code, ingorghi, colpi di specchietto retrovisore.

Pedoni a schiera.
Si muovono in stormi come gli uccelli migratori: il primo attraversa sulle strisce, il secondo tre metri oltre, il terzo tre metri al di là del secondo e così via, paralizzando il traffico a ondate successive per centinaia di metri. Rischi correlati: orchite, investimento a cascata.

Pedone anti-marciapiede.
Nutre un'idiosincrasia per il marciapiede che aumenta in modo esponenziale al restringersi della carreggiata: più angusta è quest'ultima, più gli viene voglia di camminare in mezzo alla strada, preferibilmente di spalle rispetto al senso di marcia in modo da non accorgersi dei veicoli che sopraggiungono. Spesso rende più efficace la sua azione portando con sé oggetti ingombranti e sporgenti quali buste della spesa, valige, animali al guinzaglio, tavole di compensato. Rischi correlati: ingolfamento del motore, code, inquinamento acustico da clacson.

Pedone moviola.
Quando attraversa la strada i suoi movimenti assumono la velocità di un rallenty digitale di alta precisione, al punto che per cogliere il minimo segno di movimento è necessario riprenderlo con una telecamera e rivedere la scena accelerandola almeno sedici volte. Spesso si fa beffa dell'insofferenza degli automobilisti, e non di rado -circostanza peraltro non rilevabile dall'occhio umano- si ferma provocatoriamente in mezzo alla strada. Rischi correlati: rabbia, accessi d'ira, malattie cardiovascolari.

Pedoni a torrente.
Attraversano la strada in gruppi compatti da diecimila unità, pigiate tra loro come sardine, di tal che è impossibile trovare un varco utile al passaggio per decine di minuti. Si tratta in genere di turisti, spesso corredati di segni di riconoscimento a colori vivaci, particolarmente insidiosi in caso di giubileo, elezione del papa, mondiali di calcio e simili. Rischi correlati: bestemmia, strage.

15 commenti:

  1. Io incontro spesso i pedoni diagonale (in pratica degli alfieri) e ho rischiato spesso di cadere dalla moto con i pedoni marziani (che quando piove diventano ancora più pericolosi)

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  2. e i pedoni che stanno aggiornando il loro staTUS fb, scrivendo sms, scegliendo una canzone...e non guardano nemmen prima di buttarsi in mezzo alla strada, o non vedono che è rosso il semaforo.

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  3. Hai dimenticato un vero e proprio ibrido tra pedone e automobilista: il pedone che sta per scendere dalla macchina ( o sta per salirci).
    Hanno la agghiacciante abitudine di farlo con la portiera spalancata, e come se non bastasse spesso la spalancano all' improvviso. Una volta per evitarne uno sono dovuto entrare nella corsia opposta, che solo per fortuna era vuota in quel momento, e coem se non bstasse o dovuto virare istantaneamente con maestria per non mettere sotto un altro fottuto ritardato che aveva avuto la brillante idea di attraversare in quel punto ( perchè più vicino alla sua macchina) invece che andare alle strisce pedonali. A questo tipo di persone và tutto il mio disprezzo, sia come automobilista che come pedone.

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  4. Oddio, io sono il "Pedone che vive su Marte".
    Sarà forse per il mio passato da abitante della campagna.
    Da ciclista però devo dire che li adoro questi marziani, anche se portano qualche difficoltà in più :-)

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  5. eheh alcune vere.
    però il pedone diffidente ha tutte le ragioni per essserlo, se sto a bordo strada sulle strisce tu ti fermi e io passo, non il contrario, non è che mi devo buttare in mezzo di strada per farti capire che voglio passare. secondo te che è sto facendo lì a bordo strada? voglio passare o sto contando le strisce? :)

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  6. Hai dimenticato il pedone surrealista che infesta le piste ciclabili e fornisce risposte degne della Sfinge a chi gli dice di andare sui marciapiedi. Esempi di risposte sono
    - "vacci tu"
    - "non siamo mica in Olanda"
    - "si figuri se si puo` impedire ai pedoni di passare di qua"
    - "guarda che io vado sempre in bici"
    e altre varie e variegate.

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  7. Ricordiamo anche i due più classici tipi di pedoni che, perlomeno, mi tocca sopportare ogni giorno:

    Pedone Gandalf: si piazza davanti all'auto, fermo immobile, col palmo della mano rivolto verso il parabrezza già mezz'ora prima che sopraggiunga chicchessia, pensando NON PASSERAIIIIiii!!! con lo sguardo da duro e la convinzione di essere un super sayan...

    Pedone fedele: soprattutto anziano e appartenente al sesso femminile, si appresta ad attraversare strizzando gli occhi fino a far schizzare le pupille dalle orecchie e attraversa facendosi ripetutamente il segno della croce.

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  8. Mi sa tanto che come ogni scooterista romano, corri una cifra! :D

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  9. Ne ho aggiunto uno...
    Ciao

    http://www.ilcappellodelgiullare.it/levate-dar-cazzo/

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  10. Vincono le mamme che, per farsi strada, gettano in carreggiata il passeggino a mo' di striscia chiodata.

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  11. Non condivido l'assunto alla base di questo post .
    Pedoni pericolosi per automobilisti/motociclisti? certo ce ne saranno pure, ma la realtà in una città come Roma è ben diversa...in questo paradiso dei pedoni vengono investiti ogni anno circa 2500 persone , un terzo delle quali sulle strisce pedonali, e circa 100 perdono la vita. L'Italia è di gran lunga il paese più incivile d'Europa riguardo i diritti e la sicurezza dei pedoni, e Roma neanche a dirlo è la città più pericolosa d'Italia. I pedoni che esitano ad attraversare sulle strisce hanno ottime ragioni per diffidare degli automobilisti che alla faccia del codice della strada non danno alcuna precedenza sulle strisce e non si fanno scrupolo di passarti a tutta velocità ad un palmo di distanza.
    All'estero per una cosa del genere ti rifilano una multa da centinaia di euro e se investi un pedone sulle strisce procurandogli ferite anche minime ti sospendono la patente fino ad un anno. Da noi i vigili fanno finta di non vedere tanto sono assuefatti alla prepotenza diffusa degli automobilisti. Io sono stato investito a 11 anni ( sulle strisce...)con fratture varie agli arti, e nel corso degli anni ho rischiato almeno altre tre volte di finire all'ospedale, ed ovviamente ero sempre sulle strisce. Quella delle strade di Roma è il perfetto paradigma della società italiana, senza rispetto dei diritti altrui e in balia della prepotenza, dove le regole quando ci sono non vengono rispettate e nessuno risponde del proprio operato.
    Capisco il tono allegorico del post e non voglio polemizzare, mi piacerebbe solo che l'argomento venisse trattato anche nel suo aspetto meno folkloristico.
    E' la prima volta che commento e colgo l'occasione per farti i complimenti per il tuo lavoro....

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  12. ok, i pedoni che creano turbolenze non mancano mai, pero' anche se forse un po' OT non resisto a citare una tipologia di utenti stradali: quelli fermi allo stop. Da noi in Sardegna, perlomeno nell'ambito cagliaritano, una buona parte di miei conterranei hanno lo snervante vizietto di fare finta che non ti vedono arrivare e fanno finta che vogliono passare nonostante stai approssimandoti con precedenza all'incrocio, certo con la speranza che accondiscendi la loro distrazione, e ti fermi facendoli magari passare, e poi ancora facendo finta di farsi vedere spaventati perchè non ti fermi per farli passare. Con rincrescimento lo ammetto che vedo una patetica ignoranza di comportamento stradale, è come togliere sicurezza a chi guida, modi tristi di muoversi.

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  13. Racconto molto divertente, l` ho letto con gusto

    Gigi

    P.S.
    Alcuni dei miei messaggi nei giorni scorsi non sono passati (dopo tre-quattro giorni ancora non sono passati), mi chiedo se sia stato un errore del sistema o se siano stati cancellati.

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  14. Figurati che poi montano in macchina, si comportano allo stesso modo e diventando 100 volte più pericolosi.

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