05 aprile 2012

Meglio io dopo un paio di birre

Delle due l'una: o stabiliamo che ciascuno è libero di guidare nelle condizioni che preferisce finché non compie effettivamente qualche manovra rischiosa, e allora occorre mettere in soffitta gli etilometri, i test del capello e tutti le altre diavolerie del genere, oppure scegliamo -comprensibilmente- di evitare i principali fattori di rischio che potrebbero rendere un automobilista pericoloso, ma in tal caso è assai probabile che i novantenni -indipendentemente dal loro nome e cognome- si vedano rifiutato il rinnovo della patente, poiché anche i loro riflessi, sia pure per ragioni diverse dagli ubriachi, tendono ad essere un tantino appannati.
Perché in tutta onestà, a prescindere dal caso particolare della Hack che pure comprendo, credo di essere molto meno pericoloso io dopo aver bevuto un paio di birre rispetto a un novantenne medio del tutto sobrio.
Altrimenti mi sorge il sospetto che ad essere giudicato non sia semplicemente l'oggettivo grado di rischio che si ricollega ad una determinata condizione, ma il motivo per cui quella condizione si è determinata: vale a dire, in una parola, lo stile di vita degli individui.
Dopodiché, se gli anziani vogliono farsi esaminare ad uno ad uno per accertare che nel caso specifico i fattori di rischio esistano effettivamente, trovo giusto che possano farlo: ma se tanto mi dà tanto la stessa possibilità dovrebbe essere data a chi ha bevuto un bicchiere in più.
Insomma: se uno è pericoloso è pericoloso, a prescindere dal fatto che lo sia diventato perché si è sbronzato o perché è un po' in là con gli anni.
Trattare le due situazioni in modo differenziato per una questione di riguardo mi sembra, come dire, un tantino da stato etico.

21 commenti:

  1. se uno è pericoloso è pericoloso

    Giusto, giustissimo. Però la cosa va valutata, non è che uno non possa nemmeno tentare di farsi valutare

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  2. Allora anche uno che ha bevuto deve avere la possibilità di farsi valutare. Cosa che non c'è.

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  3. Parrebbe tu stia dicendo meglio giovani e ubriachi che vecchi e rincoglioniti. Francamente non mi sembra proprio la soluzione migliore.

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  4. In effetti hai ragione, il peggiorare dei riflessi con la vecchiaia dipende da persona a persona, ma lo stesso vale per l'alcol.
    Però penso anch'io che per i novantenni (e giù di lì) non si dovrebbe non rinnovare "senza appello" la patente, solo fare controlli più severi e più frequenti. Lo stesso però vale per la giuda in stato di ebbrezza, il test con l'etilometro è sbagliato poiché valuta solo quanto hai bevuto, non quanto l'alcol abbia influito sui tuoi riflessi. Andrebbe rivisto anche questo sistema.

    In un mondo ideale, poi, si dovrebbe più puntare sulla responsabilità personale: se non ti senti in forma non guidi oppure vai piano perché rischi di fare male a qualcuno, non per paura di perdere la patente. Ma non siamo in un mondo ideale, purtroppo.

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  5. Infatti, credo si dovrebbe poter sostenere un test oggettivo in ogni caso.
    Superi i novanta?
    Te lo faccio difficile e te lo faccio ripetere ogni sei mesi.
    Superi di tanto il limite alcolemico?
    Ti rendo il test ancora più difficile rispetto a chi è arrivato poco oltre la soglia.

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  6. Avessi confidenza con l'esimia Hack le direi col tono da nipote:"beh dai, ma perchè proprio tu devi prendere la macchina e inquinare, altro che patente, fai vedere come sai andare ancora in bici..." :)

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  7. Scusa ma stavolta hai detto una cavolata, a giudicare da come è stata riportata la notizia (http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/04/04/news/niente-patente-per-la-hack-troppo-anziana-non-la-visito-1.3769332).

    Qua c'è un'anziana che deve rinnovare la patente, va dal medico e questo rifiuta. Cioè vien meno al suo dovere. Non l'ha respinta perché incapace di guidare, cosa che sarebbe sacrosanta, ma s'è rifiutato di fare il suo lavoro.

    L'esempio che fai per chi beve è completamente diverso, perché falso: se bevi ti viene ritirata la patente *dopo* una valutazione, visto che ti fanno l'etilometro.

    Equivalente al caso del mancato rinnovo sarebbe che in modo totalmente arbitrario ti ritirassero la patente, rifiutando di farti fare il test dell'etilometro.

    Se ti fermano ti ritirano la patente *solo* dopo averti valutato...

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  8. Hack contesta che non le abbiano neanche fatto la visita medica. Su questo ha ragione. E' come se ti sospendessero la patente non perché hai bevuto ma perché esci da un bar.

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  9. No. Non valutano un'emerita ceppa. Misurano solo il tasso alcolemico. E ritirano la patente a persone che sarebbero benissimo in grado di guidare. Nessuno propone che di costoro siano effettivamente valutati, al di là del numero, i riflessi e la capacità di concentrazione.

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  10. La storia dei riflessi è inesatta. Ovvero quello che non capiscono tutti i sostenitori del "test sui riflessi" è che, stando a quanto sostenuto in medicina*, il tasso alcolemico è esattamente correlato alla reattività. Quello che cambia tra i vari individui è la velocità a cui il tasso alcolemico sale, ovvero io mi sbronzo con due birre, una donna di quarantasei chili con una, ma entrambi abbiamo i riflessi appannati quando siamo sbronzi, e anche se non ci piace e ci sentiamo "perfettamente in grado di guidare" non lo siamo.

    Ma anche non fosse il paragone non regge. Ripeto, alla hack non è stata negata la patente perché incapace di guidare. È stata rifiutata la visita. Le avessero misurato la vista e trovata orba, sarebbe stato esattamente come per l'etilometro, anche se è abbastanza evidente che qualunque ostacolo uno possa trovarsi avanti su una strada è ben più visibile delle lettere sul tabellone con cui ti misurano la vista, per cui uno che vede come macchie nere le lettere della la terza riga potrebbe guidare benissimo.
    L'avessero visitata e giudicata incapace, sarebbe stato corretto.
    Invece il medico s'è rifiutato, è come se il carabiniere ti dicesse "io ti ritiro la patente perché sei veneto, e si sa che i veneti a cena bevono".

    Altro che stato etico...

    *che poi potrebbe essere falso, ma ha lo stesso grado di accettabilità di controllare la vista con un tabellone pieno di lettere

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  11. Metil lei avrebbe ragione in teoria ma proprio sul Corriere c'è questo articolo.

    http://www.corriere.it/salute/12_marzo_30/patente-anziani-faiella_bc3e236e-74da-11e1-9cbf-6c08e5424a86.shtml?fr=correlati

    Per rinnovare la patente gli ultraottantenni non dovranno più sottoporsi alla visita della commissione medica locale, come chi soffre di serie malattie che possono compromettere la sicurezza alla guida. L'obbligo, introdotto circa un anno e mezzo fa dal Codice della strada in seguito a una Direttiva europea, è stato ora abrogato dal decreto «Semplifica Italia» in vigore da febbraio (Gazzetta Ufficiale 33, del 9 febbraio, art. 11). Si torna così alle precedenti modalità di controllo dell'idoneità alla guida: ad accertare, ogni due anni, i requisiti psicofisici dei patentati over 80 saranno i medici abilitati, previsti dal l'articolo 119 del Codice della strada, per esempio il medico della sezione di medicina legale dell'Asl, l'ispettore medico delle Ferrovie dello Stato o il medico militare.

    Il medico probabilmente non è aggiornato sulle ultime novità legislative che come copiaincollato sopra lo obbligano ad effettuare la visita con validità di 2 anni. Preciso che ritegno questo ritorno al passato un errore. 2 anni sono tanti a quell'età, le capacità psico-fisiche peggiorano rapidamente.

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  12. Ma scusate, il medico non le ha negato la patente: ha solo detto che secondo lui a quell'età serve una visita di una commissione. Sinceramente mi pare un medico coscienzioso, ce ne fossero!

    Scialuppe

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  13. è esattamente come tu sospetti.... dopo che ti viene ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza viene valutato il tuo stile di vita.
    So di cosa parlo perché è dal 2008 che sostengo esami del sangue prima di ogni visita.

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  14. I) Non è dato sapere, oltretutto, se la scienziata non sia dedita a un cicchetto ogni tanto. II) Pare che la commissione la possa valutare positivamente se monta un telescopio sul volante.
    Ciao

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  15. Allora anche uno che ha bevuto deve avere la possibilità di farsi valutare. Cosa che non c'è.

    Se io bevo mi fanno l'etilometro proprio per valutare se posso guidare o meno (anche se, personalmente, metterei il limite a 0). Così come c'è un parametro per l'alcol che viene valutato, ci deve essere anche una visita che valuti i vari parametri di idoneità alla guida. Se questa visita nemmeno c'è, vuol dire che si dà per assunto che una persona in buona salute non possa guidare.

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  16. Il pregiudizio si annida ovunque. Dire che in generale a 90 anni una persona ha i riflessi meno pronti di una persona più giovane è un pregiudizio enorme gravissimo fascista.

    OGNUNO HA I RIFLESSI CHE HA. Si fanno dei test e si controlla. Ma pensare che siccome Margherita Hack ha 90 anni dunque oggettivamente non può guidare mi sembra degno di Goebbels!

    VERGOGNA

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  17. d'accordissimo! vedi che a volte..se vuoi...

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  18. Il solito rumore per nulla. Rick sopra ha raccontato bene la situazione: una visita medica è obbligatoria per il rinnovo patente.

    La visita può essere svolta dal medico abilitato (medico legale dell'Asl, l'ispettore medico delle FS o medico militare) ma in talune condizioni psicofisiche (epilessia, menomazioni agli arti, difetto grave della vista...) la visita deve essere eseguita dalla Commissione Medica Provinciale. L'età sopra gli 80 anni era una di queste condizioni, ma è stata recentemente rimossa dall'elenco. Il medico non ne era evidentemente a conoscenza ed ha rinviato la Hack alla Commissione, come farebbe con me che ho una miopia di più di 5 diottrie per occhio (senza correzione). Mi dovrei sentire discriminato?

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  19. Mi aggiungo ai commenti x riportare l'opinione in proposito della mia arzillissima 82nne titolare: "non ho capito perchè non si è più troppo vecchi per andare in pensione ma si è sempre vecchi per guidare."
    Mi pare un signor ragionamento.

    Poi ho una domanda: ma la visita della Commissione Medica Provinciale è un esame della vista frettoloso come quello in scuola guida o una cosa almeno un po' più sensata?

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  20. Il punto su cui sbagli secondo me è questo: "Trattare le due situazioni in modo differenziato per una questione di riguardo mi sembra, come dire, un tantino da stato etico." Il diverso trattamento di una analoga condizione di pericolosità - su questo punto penso tu abbia ragione - deriva non da un giudizio etico su stili di vita ma dalla semplice realtà empirica che se vuoi le birre puoi evitare di berle mentre non puoi smettere di avere 90 anni: il diverso trattamento mi pare quindi un ragionevole bilanciamento di esigenze contrapposte (minimizzare il rischio di incidenti da un lato; non privare senz'altro alcuni cittadini della possibilità di usare l'automobile). Poi naturalmente si possono trovare punti di equilibrio diversi (per esempio al medico che si è rifiutato di visitare la Hack era concessa solo l'alternativa tra rinnovo per due anni e negazione: difficile dargli torto se ha optato per la seconda possibilità) ma mi pare poco produttivo pensare di risolvere situazioni concrete con ragionamenti astratti.

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  21. rinnovata oggi la patente. "legga li, legga la, firmi qua". Meno di un minuto. 88 euro. E questo garantisce che io guidi meglio di Margherita Hack ... ma suvvia, non diciamo scempiaggini.

    PS: fa piu` di un euro al secondo. Senza ricevuta fiscale, of course.

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