Dopo il 1993 quasi tutti i partiti sono stati d'accordo nel reintrodurre il finanziamento pubblico abrogato dal referendum chiamandolo rimborso elettorale, ma allo stesso tempo si sono ben guardati dall'idea di rendicontarlo puntualmente dimostrando che il suo ammontare corrispondesse esattamente a quanto speso per le elezioni e restituendo l'eventuale differenza.
Ciò significa che le organizzazioni politiche hanno di fatto sancito -pubblicamente e oltre ogni ragionevole dubbio- che fosse giusto usare quei quattrini non soltanto per finanziare le competizioni elettorali, ma anche -e direi soprattutto- per sostenere le proprie spese di funzionamento; e che gli organi di informazione hanno avallato questa interpretazione, giacché non mi risulta che dal 1993 ad oggi abbia avuto luogo una campagna permanente e instancabile dei giornali e delle televisioni per contestare la situazione e cercare di modificarla.
Se si dà per buono questo sistema -cosa che, ripeto, i partiti e i media hanno fatto per vent'anni- non vedo perché pagare la casa a Calderoli rappresenti uno scandalo: si tratta di una spesa di funzionamento come un'altra, che la Lega ha liberamente deciso di erogare perché la riteneva utile; cosa che peraltro accade spessissimo nelle imprese, che sostengono ingenti costi per fare in modo che i propri dirigenti possano soggiornare in questa o quest'altra città, in ragione dei loro obiettivi strategici.
La vera domanda, insomma mi pare questa: i soldi del rimborso elettorale, una volta incassati, sono e rimangono soldi dei partiti?
Se la risposta è no, allora Bossi ha torto quando dice che i partiti ne possono fare quello che vogliono; se invece la risposta è sì, Bossi ha ragione da vendere.
Ebbene, sapete cosa? Siete stati voi, partiti e mezzi di informazione, a rispondere di sì a quella domanda, pressoché all'unisono e per vent'anni filati.
Il che equivale a dire che siete stati voi a dare ragione a Bossi.
Invece di scandalizzarvi fuori tempo massimo, prendetevi le vostre responsabilità.
Condivido l'impostazione aggiungerei solo che però a doversi prendere la sua responsabilità è anche la maggioranza degli italiani che per 20 anni se ne è strafottuta di lottare questo sistema salvo poi svegliarsi di colpo a comando dei mass media....
RispondiEliminaSon daccordo col senso generale, ma a livello logico il discorso contiene un errore: il fatto che non si voglia rendicontare l'economia di un partito, non significa accettare qualsiasi uso dei rimborsi.
RispondiEliminaTeoricamente i partiti dovrebbero prendere esattamente quanto spendono per le campagne elettorali. Non ci dovrebbe essere nulla in piu'. E' questo lo scandalo, che poi il surplus lo usino per pagare case o altro, non importa.
Detto in altre parole, il punto e' che i lingotti e i diamanti semplicemente rendono evidente l'abuso (in mancanza di altri mezzi come un rendiconto), che e' l'essersi presi troppi soldi.
I soldi dono pubblici sino a quando non vengono dati alla Lega (o qualsiasi altro partito). Poi, essendo i partiti libere private assciazioni di privati cittadini che si "associano" per svolgere una funzione "pubblica"... fanno ciò che meglio credono (e, in tanto letame, un affito vero ad un ministro non mi pare scandaloso...). Dovrebbero essere semmai gli iscritti alla Lega a protestare...
RispondiEliminaMi piacerebbe fare l'elenco di tutte quelle sigle di partiti che dal referendum del '93 ad oggi hanno creato e poi gonfiato il mostro dei "rimborsi elettorali", ma faccio prima a dire: TUTTI, tranne quei rincoglioniti dei RADICALI.
RispondiEliminaMa mi preme di più fare una domanda ai lettori di blog: ma perché voi, gente per bene che votate NO al finanziamento pubblico al 92% poi votate quei partiti a struttura necessariamente ladresca o vi preparate a spostare il vostro voto ai nuovi ciarlatani che, come i leghisti, pensano che basti essere onesti oggi per restarlo anche domani senza dotarsi di uno statuto di partito aperto e "alieno" come quello del PR?
Caro Metil, il tuo ragionamento potrebbe funzionare con altri partiti, ma non funziona per nulla nel caso della Lega! I Leghisti per 20 anni hanno vinto le elezioni al grido di "basta Roma ladrona" - come lo conciliano ora questo slogan con l'uscita di Bossi che dice che lui «i soldi se vuole li butta dalla finestra»? Che differenza c'è fra il politico romano che ruba i soldi pubblici , e il Bossi padano che si arroga il diritto di buttarli dalla finestra??
RispondiEliminaSemi-OT: chi non era d'accordo erano, ovviamente, i Radicali. Bene, Staderini qualche giorno fa dice questo:
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/politica/2012/04/17/news/staderini_-33454766/index.html?ref=search
"la nostra posizione è chiara: non un euro dei soldi pubblici ai partiti, solo contributi privati e servizi offerti gratuitamente alla politica"
piu' sotto, sui 4 milioni di euro del PD alla Lista Pannella:
"Sono soldi previsti da un accordo elettorale. Con il Pd c'è stata un'intesa che prevedeva anche condizioni economiche".
Strano, con una tale chiarezza non hanno trovato un contribuente privato che li sostenesse.
Un blog è "un organo di informazione"? Metilparaben è un blog? Se le risposte sono affermative, quale campagna permanente e instancabile ha fatto per contestare la situazione e cercare di modificarla?
RispondiEliminaUn blog è "un organo di informazione"? Metilparaben è un blog? Se le risposte sono affermative, quale campagna permanente e instancabile ha fatto per contestare la situazione e cercare di modificarla?
RispondiEliminaE' colpa di noi cittadini!
RispondiEliminaE' questa classe politica che doveva legiferare mettendo ordine nel finanziamento pubblico ai partiti! Non possono dirlo dopo di rinunciare al finanziamento, si debbono migliorare prima le leggi o almeno proporlo con forza come fanno con quello che a loro fa comodo! Tutta la melma politica, della finanza, di certa imprenditoria è ancora, nonostante tutto ciò che accade, da molta parte di noi cittadini ancora giustificata. Ancora qualcuno giustifica l'ingiustificabile Silvio Berlusconi, giustifica gli scandalosi avvenimenti della sempre improponibile Lega...
In tutte le formazioni politiche c'è colui che si approfitta e fa il furbo ma solo nel PDL e nella LEGA si cerca di nascondere, di gridare al complotto... ai cattivi Tribunali... si facciano giudicare nei processi e non sfuggano da essi! come fanno tutti gli italiani... vergogna!!!
A questi signori, io dico con forza: evviva la prima Repubblica, evviva la DC, evviva il PSI, evviva il PCI, evviva il MSI, evviva il PRI! Non esiste confronto ne per lo stile ne per capacità e personalità politiche tra la prima e la seconda repubblica.
Questi fanfaroni, affaristi da quattro soldi, queste facce da schiaffi dovrebbero leggere il Vangelo prima di addormentarsi anziché pensare ai Bunga Bunga, ai diamanti, ai lingotti d'oro, alle Porche, ad abbindolare la povera gente, la gente perbene che si arrabatta per mangiare e far studiare i propri figli che se pur bravissimi non avranno mai collocazioni di rilievo alla Regione Lombardia come le varie Minetti, i Trota, gli amici di Rosy Mauro, i fratelli di La Russa, ecc..
Ma attenzione perché tutti i nodi vengono al pettine e questo è il momento delle decisioni importanti!
Hei_2010
Credo che il problema nasca da da un errore di base dell'elettore italiano. Per progredire occorre molta e buona politica. Purtroppo la buona politica richiede molta informazione, molto pensiero e molta applicazione. Allora è più facile dire: sono tutti dei profittatori incompetenti o in malafede: se ci fossi io (o i miei amici), allora sì... Così nasce la Lega, o il M5S e tantoaltro che chiamiamo antipolitica perchè propone scorciatoie inapplicabili, ma ricche di fascino: il fascino dell'idea che vi sia una soluzione semplicissima che era stata volutamente ignorata da quei mascalzoni. Idee che in Italia sono sempre esistite ed hanno sempre avuto un peso del 10-20%. Solo in un caso la reazione antipolitica e qualunquista ottenne percentuali significative: quando vennero organizzati due referendum, uno per abolire il finanziamento pubblico ai partiti, l'altro per abolire il ministero dell'agricoltura. Che bello, sembrava di poter tirare i sassi contro i vetri di una sede governativa, senza poter essere perseguiti in nessuna maniera.
RispondiEliminaNon fa una piega. Concordo in tutto ed estendo il ragionamenyo: detto questo, cosa possiamo fare? Sono stanco di indignarmi. Come girare pagina?
RispondiEliminaCredo sia questa la domanda essenziale oggi, non tanto se Bossi abbia o meno ragione. Non trovi?