23 febbraio 2009
Ferrara: tre contro uno
Mentre vado in ufficio, ho l'abitudine di sentire Radio 24. Peccato che da qualche settimana, in probabile ossequio alla novella temperie cultural-politica, a noi, poveri ascoltatori indifesi, è stata imposta la somministrazione di una forte dose mattutina di Giuliano Ferrara, che, con il suo "Parliamo con l'Elefante", ha sloggiato il povero Alessandro Milan, costringendolo allo slot antelucano delle 7:30.
L'Elefante (quello con le "maiscola", non l'innocente pachiderma) può essere definito in molti modi, ma certo non un osservatore indipendente: tanto per
attenersi ad un tema a me particolarmente caro, è chiaro a tutti come egli sia schierato in modo esplicito e tetragono sul fronte della revanche cattolica oltranzista: eppure, secondo i miei calcoli, da inizio anno ci ha inferto ben 5 puntate dedicate (in modo più o meno diretto) al caso di Englaro (ricordate? era proprio lui, Giuliano Ferrara, il promotore della indecente messinscena delle bottigliette d'acqua per Eluana!).
Questa mattina, con la puntata era dedicata al "testamento biologico" (se così si può chiamare quella massa informe che il Senato ha approvato qualche giorno fa), Ferrara ha raggiunto il suo capolavoro di equilibrio ed equidistanza: l'ateo devoto, infatti, ha chiamato in trasmissione Calabrò (l'autore del testo) e Eugenia Maria Roccella Cavallari, protagonista di un tragico quanto inspiegabile percorso a ritroso dalle file radicali a quelle del più bieco oscurantismo papista; unica voce dissonante, quella del povero Gad Lerner (e non so se il fatto che a difendere la laicità abbiano volutamente, dico, chiamato un ebreo... ma forse sono io che sono paranoico).
Ebbene, lo confesso: stamattina, dopo aver sentito Ferrara, ovvero tanti chilogrammi di coerenza, criticare Beppino Englaro (definito "vecchio socialista mangiapreti") non ho resistito, ho spento la radio, autoconsegnandomi al silenzio mentre mestamente guidavo fino al parcheggio. Perdonatemi, non ce l'ho fatta.
Da solo
RispondiEliminalungo l'autostrada
alle prime luci del mattino.
A volte spengo anche la radio
e lascio il mio cuore incollato al finestrino.
Lo so
del mondo e anche del resto
lo so
che tutto va in rovina
ma di mattina
quando la gente dorme
col suo normale malumore
mi può bastare un niente
forse un piccolo bagliore
un'aria già vissuta
un paesaggio o che ne so.
E sto bene
Io sto bene come uno quando sogna
non lo so se mi conviene
ma sto bene, che vergogna.
(Metil-Gaber)
ciao
Edoardo-Alteredo
Qualcuno allora che capisce la mia sofferenza c'è. Orario delle circa 9 è sia quello in cui ascolto la radio in treno per andare in università, sia quello per andare al tirocinio la mattina in macchina. Questo cambiamento di palinsesto mi ha devastato. Io adoro radio24, ascolto dal programma di pallacanestro, alla musica classica, agli approfondimenti di economia volentieri, mai lamentata di un programma. Ma Ferrara alle 9.00 di mattina è qualcosa di tragico, come iniziare male la giornata. Tremendo. E così ho smesso di ascoltarla pure io in quella fascia oraria :(
RispondiEliminaA volte parto prima apposta per ascoltare Milan e poi dopo le 9 faccio pausa forzata al bar a leggere giornali!
Spegnere è la scelta giusta, il problema è che ormai capita troppo spesso..
RispondiEliminache tristezza. Meno male che a quell'ora su radiodue c'è il ruggito del coniglio. Ve lo consiglio, almeno si comincia la giornata con un sorriso e non con i deliri da santa inquisizione di questo novello torquemada!
RispondiEliminada quando è cambiato il direttore, scacciato santalmassi, s'è presa questa piega.
RispondiEliminaa me è capitato più volte di spegnere la radio.
non riuscendo più ad ricevere decentemente il segnale di RR ho perso la compagnia mattutina di Bordin, mi consolavo con notiziario e rassegna stampa, ma il nuovo palinsesto è troppo per le mie capacità di sopportazione.
ci restano Nicoletti, Barisoni e Pistolini.
che sfacelo
RispondiEliminahai fatto quello che andava fatto.
RispondiEliminafortunatamente vivendo spesso in giappone mi e' risparmiato questo supplizio.... comunque conoscendo il soggetto.... sono solidale con voi!!!!
RispondiEliminatenere acceso e capire esattamente quello che dice è la scelta giusta, in modo da non sbagliarsi e sapere bene da quale altra parte stare .....
RispondiElimina