10 febbraio 2009

Il fondo del barile /9

Qualche mese fa, lo ricorderete, vi esortavo a denunciare i medici che non prescrivono la pillola del giorno dopo e i farmacisti che si rifiutano di venderla. Ebbene, se ingrandite l'immagine tratta dal Corriere della Sera di oggi cliccandoci sopra, e vi leggete con attenzione l'articolo al centro, potrete gustarvi un esempio di denuncia che definirei illuminante; se poi vi rimane qualche secondo per leggere la colonna di sinistra, potrete riscontrare che tutto mi si può dire, tranne che non dia il buon esempio.

6 commenti:

  1. Bravo!!!
    Comunque questi medici obiettori ci coscienza mi stupiscono parecchio. Essendo medici dovrebbero saperlo che ci sono donne che, in caso di gravidanza, potrebbero rischiare la vita, per problemi di salute vari. Queste donne normalmente sono molto attente a usare contraccettivi tra i più sicuri, ma anche questi a volte fanno cilecca. Se la donna in questione teme che il contraccettivo non abbia funzionato, può solo ricorrere alla pillola del giorno dopo. Non dargliela equivale a portarla nella condizione, molto più grave, di dover in seguito ricorrere all'aborto. Non è un controsenso, da parte di questi bigotti?
    E poi, visto che sempre di medici stiamo parlando, dovrebbero ben sapere che la pillola del giorno dopo non è abortiva, si discute forse di salvaguardare uno spermatozoo? A che livelli di assurdità vogliamo arrivare? mah...

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  2. Mi danno fastidio perché queste perosne passano come persone costrette a diventare complici id un omiciido. Ma fanno parte di una coportazione protetta dallo stadio e con un preciso ruolo sociale.

    Volete essere protetti dallo stato? Sentite di avere un ruolo sociale? Allora non potete fare gli individualisti. Non potete prendere quello che vi pare e lasciare cio che non vi pare!
    Avete dei doveri di servizio pubblico.

    Nemo pro parte testatus pro parte intestatus decedere potest.

    Candide

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  3. esiste la libertà di non dare tale pillola

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  4. @anonimo: nella tua fantasia, forse, sì. In Italia, invece, no. Pregasi mettere a freno fantasia o trasferirsi in altro paese più adatto a smanie teocratiche e fondamentaliste incontrollate.
    Oppure, se sei farmacista, cambiare mestiere.

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  5. @ anonimo

    certo che esiste, la libertà di violare la legge esiste sempre, ma se si vive in uno Stato se ne pagano le conseguenze e lo si accetta ... Le consiglio la lettura di Antigone (Sofocle, ha presente?)

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  6. Giusto esiste la libertà di scegliere di non dare la norlevo! Pensate che ridere se un domani un medico obiettore di coscienza testimone di geova (e un tantinello schizzato) non autorizzasse una trasfusione...

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