Sinteticamente, perché ci terrei a conoscere la vostra opinione: per come la vedo io
condannare all'ergastolo una persona per un reato che ha commesso quando aveva quindici anni, precludendogli in tal modo la possibilità di ravvedersi dopo un errore commesso in età così giovanile, è un'
aberrazione.
Non ho difficoltà a dirlo chiaramente:
quale che sia il reato.
A voi.
Completamente d'accordo. Io sarei per l'abolizione dell'ergastolo.
RispondiEliminal'ergastolo non esiste, se non siamo capaci di avere una detenzione ribilitativa, meglio la pena di morte. C'è il destino della società in palio
RispondiEliminaSpero di aver colto il senso del tuo intervento come una provocazione...
RispondiEliminaovvio. ma il problema c'è e questo episodio dimostra come si tenda ad aumentare l'entità delle condanne invece di affrontarlo
RispondiEliminaFrancamente limiterei l'ergastolo anche per gli adulti e soltanto per reati connessi alla mafia.
RispondiElimina'Incorregibile' è la gente che costruisce scuole e ospedali senza cemento o con sostanze pericolosissime ma economiche, in quanto, con cognizione di causa e lucidamente, sacrificano la vita altrui (compresa quella di bambini), per il proprio tornaconto economico.
Per me molto peggio della pedofilia.
Ting ha ragione, sembrano le grida manzoniane.
RispondiEliminaSmantellare il sistema penale delle moderne democrazie (non dimentichiamoci che gli altri sono peggio) è cosa tutt'altro che facile, posto che un sistema penale deve esserci in uno stato di diritto.
Il problema è che quello attuale conserva una natura punitiva, da cui ci si aspetta un effetto dissuasivo; aspettativa delusa e quindi doppiamente inutile.
L'ergastolo, come la stessa pena di morte, è una resa, una rinuncia a riconoscere nell'altro un proprio simile.
Oltretutto è' discriminatorio come il discorso che avevi già affrontato sul sequestro dell'auto in caso ebbrezza: per una cazzata uguale ti potrebbero sequestrare un vecchio pandino o una Ferrari. Qui se la cazzata te la fai a 15 anni paghi per tutta la vita; se te la fai a 85...beh, fai un po' tu.
RispondiEliminaè vero: è un'aberrazione.
RispondiEliminaSarebbe meglio dargli subito la pena di morte e via.
Ergastolo e pena di morte negli Stati Uniti vengono inflitti solo a chi non può permettersi degli avvocati decenti. L'avete visto "Dead man walking" con Sean Penn e la solita incommensurabile Susan Sarandon? Quel film è un pugno nello stomaco: e la spiega tutta.
RispondiEliminaNotare gli stati in cui pena di morte ed ergastolo minorile vigono ancora. I soliti, di destra, ultracristiani, bible belt ecc.
È un fatto culturale che noi europei non concepiamo. Ed il concetto di carcere riabilitativo non appartiene all'intransigenza cristiana ortodossa. Non mi meraviglierei se il 90% di quei condannati fosse nero.
c'è ancora molta strada da fare. Ecco perché Obama è un miracolo. Noi europei non riusciamo a cogliere appieno il valore di ciò che è accaduto in America meno di 12 mesi fa.
Attendo ansioso il commento di Saccente.Visto che lui è strenuo difensore dela vita a tutti i costi un suo pensiero mi piacerebbe averlo.
RispondiEliminaDati alla mano gli stati come Texas,California l'ecologica, Oklahoma, la razzistissima Arkansans, l'intollerante Tennesee, il fighetto Colorado, le schiaviste Alabama,Georgia e FLorida sono feudi della destra repubblicana legata a perle di gruppi massonici come Skulls and Bones. Ma soprattutto legatissimi ai gruppi di matrice ultra cattolica, gi stessi che vorrebbero imporre nei libri di testo il creazionismo. Dottor Saccente, come ci puo' spiegare che gli Stati che applicano la pena di morte sono anche queli che,nella maggior parte dei casi, sono fortemente dediti all'adorzione di un ragazzo sulla croce?
pardon adorazione.......
RispondiEliminaMi piacerebbe saperne di più. Magari c'è qualche motivo che sfugge. Dare un ergastolo per uno stupro a un minorenne quando qui da noi uno stupratore si fa solo qualche anno, che poi finisce ai domiciliari se uno è incensurato e sceglie il rito abbreviato mi sembra davvero folle. Siamo sicuri che non ci siano altri motivi? Magari si tratta di decine di stupri, 20 rapine a mano armata, risse, violenze, pestaggi etc. In un caso come questo parlare di riabilitazione sarebbe improbabile. Se al 99% sai che crescerà uno psicopatico che ammazzerà qualcuno, l'ergastolo potrebbe essere una soluzione accettabile. Bisognerebbe davvero saperne di più.
RispondiEliminaCiao!
Una domanda:
RispondiEliminaMa sono l'unico a pensare che se Roman Polansky ha davvero stuprato una minorenne allora deve pagare? O valeva solo per Michael Jackson sta teoria?
"Ma sono l'unico a pensare che se Roman Polansky ha davvero stuprato una minorenne allora deve pagare?"
RispondiEliminaNo, non sei l'unico.
Un crimine è un crimine. e Polansky è un latitante da 30 anni.
con un mondo pieno di assassini/genocidi recidivi - e tecnicamente incensurati - a piede libero, condannare all'ergastolo degli esseri umani che ancora non hanno raggiunto l'età della ragione è un inconsapevole suicidio della coscienza collettiva, decretato però solo da alcuni. un'ingiustizia palese, oltre che un controsenso esistenziale.
RispondiEliminaDato che viene richiesta un'opinione personale, vorrei pensare che ravvedimento a parte (che è il minimo che deve essere preteso) dovrebbe essere anche contemplato un concetto di riparazione verso la parte lesa...non vedo cosa vi sia di sconvolgente in questo concetto. Vien da se che quando questo non sia possibile la parte lesa in se potrebbe sentirsi, come dire....indisposta? Continuando, mi domando quanti di quelli colpevoli di gravi crimini una volta riacquistata la libertà (non ho voluto usare la parola riguadagnata) si premurino di andare ad implorare il perdono dalle loro vittime. Se la società vuole dimostrarsi particolarmente civile ed illuminata eliminando il concetto punitivo, non deve e non può pretendere che questo sia accettato positiviamente da tutte le parti in causa. Anche il rispetto dei punti di vista fa parte di stato di diritto.
RispondiEliminatipo stupro di gruppo? non lo so ci sono reati che macchiano indelebilmente la coscienza di uomo e della società in cui vive.
RispondiEliminaScontata la pena può anche tornare, per me è tranquillo. Ma qualcosa rimane.
Piccolo ot, non so quale sia il metodo secondo il quale oggi viene deciso il periodo di carcerazione delle persone, ma mi era venuto in mente un piccolo sistema.
RispondiEliminaIn caso di omicidio colposo ( premeditato o meno), si prende l' età dell' assassinato, si fa una media della vita nella regione(o stato) aggiungendo 10 anni, e si detrae la differenza da quella.
Esempio: un 18enne uccide un 20enne. L' età media è di 60 anni?
aggiungi dieci e detrai, 50 anni di carcere, senza condizionali.La vita minima che avrebbe ancora potuto fare quella persona.
In caso di stupro una cosa analoga magari. raddoppiare l' età della vitttima e assegnarla come pena da scontare. Sopra i 30 anni senza il raddoppio.
Come disse Beccaria, la pena deve fare paura, essere un deterrente. Sapere che si passeranno 40 anni in carcere per aver fatto i cazzoni e poi dover uscire fuori e ritrovarsi soli come un cane, fa più paura della pena di morte ( che poi tanto tutti pensano che loro non verranno mai beccati)
Ovviamente in ogni caso, anche adesso basterebbe meno flessibilità e noncuranza, una rigidità maggiore.
@Martina: il discorso che "la legge NON è uguale per tutti" vale più ancora nel nostro paese, ne abbiamo un esempio evidente, no?
RispondiElimina@Martina2: "il concetto di carcere riabilitativo" il quale "non appartiene all'intransigenza cristiana ortodossa" appartiene forse a qualche cultura, etnia o religione su questa terra?
@Metil: si, letto l'articolo accetto il tuo disgustato disappunto. del resto, se diciamo no alla pena di morte e se chiediamo pene commisurate (e certe), non ha senso l'ergastolo per reati minori all'omicidio premeditato (dovremo stabilire una scala di valori, no?)
@Ozymandias: è evidente che il concetto di "riparazione di parte lesa" è inapplicabile, e che l'applicazione più vicina che conosco si chiama "legge del taglione", insomma, si spera di progradire.. a questo punto mettiamo un'assicurazione sui reati obbligatoria, così siamo a posto (provocazione)
@Tutti quelli che pensano al carcere o penitenziario come un posto dove i rei debbano essere rieducati per poter essere reinseriti nella società: ma intendete ciò nel senso di educarli, nei mesi od anni detentivi, a trovare uno sbocco lavorativo che possa essere di sostegno all'economia dello stato? tipo, andare ad asfaltare autostrade, aiutare nell'opera di ristrutturazione di edifici pubblici, specializzarsi nel settore dell'ecologia ed altri lavori "socialmente utili" impiegando quindi il tempo che dovrebbe servire per "espiare le proprie colpe e pentirsi" con cose più concrete e che concretamente educhino al lavoro, attraverso magari strutture cooperative, in collaborazione con l'ente pubblico deputato, che accolgano detenuti(in forma obbligatoria? non saprei.. sarebbe solo una chance in più) ed ex-detenuti (in forma assolutamente volontaria) per svolgere questi lavori, ovviamente senza percepire alcuno stipendio per i detenuti essendo in debito con la società???
se si, sono d'accordo con voi
@IMHO: Sempre va bene progredire, vi è da esserne saoddisfatti e ringalluzziti a tal punto da poter sermonare gli altri che hanno un diverso metro di giudizio. Ma per le vittime, chi si disturba a parlare? Riguardo l'assicurazione obbligatoria contro i reati...simpatica provocazione, mi auguro che non la legga che ha davvero subito qualcosa.
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