29 settembre 2009

Fabrizio, ma è un supplizio!


Come si dice? Tre indizi fanno una prova? Be', dopo i primi due, questo ha tutta l'aria di essere il terzo.

In relazione all’intervista apparsa in data odierna a pagina 15 del Corriere della Sera a firma Fabrizio Roncone dal titolo «Romano si muova, noi presto in piazza», tengo a precisare che il nome di Daniele Capezzone non è mai stato pronunciato nel corso dell’intervista, nè sono state poste domande, dirette od indirette sull'operato dello stesso, motivo per il quale il giudizio che mi viene attribuito rispetto alla segreteria dell'onorevole Capezzone non risponde minimamente al mio. Inoltre alla domanda del giornalista se prima vi fosse stata attenzione solo al Palazzo rispondevo espressamente di «No» evidenziando peraltro la necessità di rilanciare il movimento. Mi preme sottolineare, infine, la sgradevolezza di quanto accaduto poiché, a conclusione dell'intervista, per ben tre volte ho chiesto ed ottenuto la rilettura completa del pezzo ed in nessuna delle domande e delle risposte che mi sono state lette dal signor Roncone è stato chiamato in causa il nome di «Daniele Capezzone» nè il concetto che successivamente mi è stato falsamente attribuito nell'intervista pubblicata.

Maria Antonietta Farina Coscioni, Corriere della Sera, 8 novembre 2006.

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