10 febbraio 2010

Frocio = bastardo


Pizza

Enrico Pizza, per la cronaca, è l'assessore gay aggredito qualche giorno fa a Udine da un branco di squadristi.

Secondo gli estensori delle simpatiche scritte disseminate per la città, si tratta di un bastardo semplicemente perché è omosessuale. E magari anche perché non si è lasciato menare come si deve.

L'occasione mi è gradita per ringraziare tutti coloro che continuano a contribuire fattivamente ad un dibattito sereno, aperto e responsabile sul tema dell'omosessualità.

8 commenti:

  1. Hanno ottimi esempi da seguire sia in politica che nella chiesa e possono sentirsi giustificati tutti i giorni, con la libertà di fare ciò che vogliono a chi vogliono, visto che l'omofobia è promossa proprio da coloro che dovrebbero aiutare a eliminarla.

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  2. Segnalo anche il sito dauomo.com - so che non è una novità - che recentemente ha incollato il banner della Carfagna (contro l'omofobia), dimostrando in sostanza di avere fatto uso spregiudicato e ipocrita di slogan anti-gay, poi rimossi quando probabilmente gli è arrivata una qualche diffida... Di questi tempi l'omofobia paga. Ancora più squallido di quelli che la teorizzano, secondo me.

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  3. Loro sono il partito dell'amoore.. dovrebbero sapere che l'amoore è amore in ogni caso.Che tristezza..perseguitare le brave persone e premiare i manigoldi del cattivo esempio, Trovo alquanto normale insegnare ai miei figli a stare alla larga dai furbi ladri opportunisti e bugiardi e rispettare tutti gli altri indistintamente. Il colore della pelle e l'orientamento sessuale sono solo dettagli irrilevanti.

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  4. facebook sta a tartaglia come la Chiesa sta agli squadristi

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  5. Il pesce puzza dalla testa:
    "Quando vedo le belle donne perdo il filo". Silvio Berlusconi si interrompe mentre parla dal palco. Il premier lascia intendere che proprio la presenza della candidata alla presidenza della Regione Lazio lo abbia distratto, ma è convinto di non essere il solo a subire il fascino femminile. "Gli italiani sono tutti così, o preferite quegli altri, Marrazzo per esempio?"

    "Quegli altri", e non i padri di famiglia e sposi esemplari e devoti come Marrazzo, sentitamente ringraziano.

    http://roma.repubblica.it/dettaglio/in-mille-al-party-renata-silvio-berlusconi:-abbiamo-gia-vinto/1856310

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  6. www.gionata.org
    perché la chiesa non sono solo loro... :)
    grazie,
    Valentina

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  7. Non fraintendermi Valentina, trovo molto positiva l'iniziativa e credo che ognuno col proprio corpo e il proprio credo possa fare quello che vuole fino a quando non impone nulla agli altri.

    Non so se tu o chi fa parte di quel gruppo ha una risposta per questa mia domanda, non vuole essere una provocazione ma una normalissima domanda.

    Perché questo gruppo di omosessuali vuole per forza piegare una religione al proprio essere? Non si può semplicemente credere in Dio dimenticandosi di quella istituzione, quell'etichetta, che ha infangato il nome di Dio stesso e tutti i giorni addita proprio loro "diversi"?

    Se non vogliono limitarsi ad un credo personale, non avrebbe più senso fondare una nuova religione, più liberale adatta a loro, ma basata sempre su Cristo e il suo Dio?

    Chiedo non per criticare, sia mai, ma per mia curiosità e per capire se mi sono perso un passaggio.

    Perché il cristianesimo è ed è sempre stato una SELEZIONE delle parole di Cristo, dei suoi predecessori e dei suoi seguaci e allo stesso tempo un CALDERONE di tutto e di più, anche concetti contrari.

    La stessa definizione di cristianesimo non può includere gli omosessuali perché sia la chiesa che i testi scelti non sono applicabili al loro modo di essere.

    Poi ripeto, ognuno fa quello che vuole ma è come se una congrega di Streghe volesse piegare il cristianesimo al loro gruppo, quando sia i testi stessi che la chiesa sono una minaccia al loro essere.

    Oppure come se un nero voglia entrare a far parte di un gruppo razziale. E' brutto da dire, ma la chiesa e il cristianesimo non sono tolleranti come dovrebbero essere, non parlo delle parole di Cristo, ritengo che esse siano diverse da ciò che la chiesa ne ha fatto nel corso dei secoli, per chi ci crede ovviamente.

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