12 ottobre 2010

Avanti il prossimo (52)

A beneficio di tutti coloro (ovviamente anonimi, il che la dice lunga) i quali, evidentemente ignorando in cosa consista lo stato di diritto e disponendo di un vocabolario piuttosto rudimentale, insistono a dare del "buonista" a chi si sforza, sia pure nel suo piccolo, di sottolineare l'importanza della legalità, mi corre l'obbligo di ribadire quanto segue.
Chi commette dei reati va certamente punito, ma tale punizione deve aver luogo secondo quanto previsto dalla legge: ciò equivale a dire che le carceri nelle quali i detenuti vengono ammassati strafottendosene dei limiti massimi di capienza, delle norme igieniche e delle altre condizioni previste dai regolamenti sono tanto illegali quanto i comportamenti di chi si ritrova a viverci dentro.
Il resto sono chiacchiere, e talora, consentitemelo, contumelie da cialtroni: che non cancello unicamente perché la sola idea di maneggiare certa roba mi fa un po' senso.
  1. Pierpaolo Ciullo, 39 anni - 2 gennaio - carcere di Altamura, asfissia con gas;
  2. Celeste Frau, 62 anni - 4 gennaio - carcere Buoncammino di Cagliari, impiccagione;
  3. Antonio Tammaro, 28 anni - 7 gennaio - carcere di Sulmona, impiccagione;
  4. Giacomo Attolini, 49 anni - 8 gennaio - carcere di Verona, impiccagione;
  5. Abellativ Sirage Eddine, 27 anni - 14 gennaio - carcere di Massa, impiccagione;
  6. Mohamed El Aboubj, 25 anni - 16 gennaio - carcere S. Vittore di Milano, asfissia con gas;
  7. Ivano Volpi, 29 anni - 20 gennaio - carcere di Spoleto, impiccagione;
  8. Detenuto tunisino, 27 anni - 22 febbraio - carcere di Brescia, impiccagione;
  9. Vincenzo Balsamo, 40 anni - 23 febbraio - carcere di Fermo, impiccagione;
  10. Walid Aloui, 27 anni - 23 febbraio - carcere di Padova, impiccagione;
  11. Alessandro Furuli, 42 anni - 24 febbraio - carcere di Vibo Valentia, impiccagione;
  12. Roberto Giuliani, 47 anni - 25 febbraio - carcere di Rebibbia (Roma), impiccagione;
  13. Giuseppe Sorrentino, 35 anni - 7 marzo - carcere di Padova, impiccagione;
  14. Angelo Russo, 31 anni - 10 marzo - carcere di Poggioreale a Napoli, impiccagione;
  15. Detenuto italiano, 47 anni - 27 marzo - carcere di Reggio Emilia, asfissia on gas;
  16. Romano Iaria, 54 anni - 3 aprile - carcere di Sulmona, impiccagione;
  17. Carmine B., 39 anni - 7 aprile - casa circondariale di Benevento, impiccagione;
  18. Daniele Bellante, 31 anni - 13 aprile - carcere di Rebibbia a Roma, impiccagione;
  19. Giuseppe Palumbo, 34 anni - 23 aprile - carcere di Firenze, impiccagione;
  20. Gianluca Protino, 34 anni - 26 aprile - carcere di Teramo, impiccagione;
  21. Eraldo De Magro, 57 anni - 6 maggio - carcere di Como, impiccagione;
  22. Vasiline Ivanov Kirilov, 33 anni - 8 maggio - carcere di San Vittore a Milano, impiccagione;
  23. Domenico Franzese, 45 anni - 16 maggio - carcere Cavadonna di Siracusa, impiccagione;
  24. Aldo Caselli, 44 anni - 20 maggio - carcere di Reggio Emilia, impiccagione;
  25. Detenuto extracomunitario, 30 anni - 29 maggio - carcere di Lecce, impiccagione:
  26. Alessandro Lamagna, 34 anni - 6 giugno - carcere di Salerno, impiccagione;
  27. Francisco Caneo, 48 anni - 12 giugno - carcere Opera di Milano, impiccagione;
  28. Luigi Coluccello, 34 anni - 15 giugno - carcere di Lecce, impiccagione;
  29. Antonio Di Marco, 43 anni - 15 giugno - carcere Bicocca di Catania, asfissia con gas;
  30. Thomas Göller, 43 anni - 23 giugno - semilibertà a Bolzano, ?;
  31. Yassine Aftani, 22 anni - 27 giugno - questura di Agrigento, impiccagione;
  32. Marcello Mento, 37 anni - 29 giugno - carcere circondariale di Giarre (CT), impiccagione;
  33. Santino Mantice, 25 anni - 1° luglio - carcere di Padova, impiccagione;
  34. Antimo Spada, 35 anni - 14 luglio - carcere delle Vallette di Torino, impiccagione;
  35. Rocco Manfrè, 65 anni - 18 luglio - carcere di Caltanissetta, impiccagione;
  36. Italo Saba, 53 anni - 18 luglio - carcere di Sassari, impiccagione;
  37. Andrea Corallo, 39 anni - 23 luglio - carcere Bicocca di Catania, recisione della carotide con un rasoio;
  38. Corrado Liotta, 44 anni - 27 luglio - carcere di Siracusa, impiccagione;
  39. Mohamed Hattabi, 43 anni - 5 agosto - carcere di Brindisi, impiccagione;
  40. Riccardo Greco, 50 anni - 11 agosto - carcere di Rebibbia a Roma, impiccagione;
  41. Ramon Berloso, 35 anni - 20 agosto - ospedale di Udine, impiccagione;
  42. Matteo Carbognani, 34 anni - 22 agosto - carcere di Parma, impiccagione;
  43. Raffaele Panariello, 30 anni - 25 agosto - carcere di Sulmona, asfissia con gas;
  44. Ivan Maggi, 22 anni - 8 settembre - carcere di La Spezia, impiccagione;
  45. Francesco Consolo, 32 anni - 9 settembre - carcere di Poggioreale a Napoli, asfissia con gas;
  46. Detenuto marocchino, 22 anni - 22 settembre - carcere di Venezia, impiccagione;
  47. Bruno Minniti, 23 anni - 23 settembre - carcere di Reggio Calabria, impiccagione;
  48. Ajoub Ghaz, 26 anni - 26 settembre - carcere di Ancona, avvelenamento con farmaci;
  49. Mirco Sacchet, 27 anni - 27 settembre - carcere di Belluno, impiccagione;
  50. Antonio Granata, 35 anni - 5 ottobre - carcere di Poggioreale a Napoli, impiccagione;
  51. D.M., 28 anni - 8 ottobre - carcere di Siracusa, impiccagione;
  52. D.B.C., 42 anni - 12 ottobre - carcere di Ravenna, impiccagione.
Grazie a Cristina per la segnalazione.

17 commenti:

  1. sul sito di La Repubblica Bologna c'è scritto che, purtroppo siamo a quota 54.

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  2. Lo so, ma il mio conteggio dice 52. E gli altri due proprio non mi risultano, oppure sono casi ancora dubbi.

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  3. Questa è una strage che ogni anno si consuma nel nostro paese "civile". Non ci sono parole per la mancanza di impegno nel risolvere il problema; problema che si va a sommare agli altri innumerevoli problemi del nostro Stato. Mancano ovviamente quelli deceduti in circostanze, dirò così, strane; quando non uccisi dai loro carcerieri...

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  4. Il mio modesto contributo:
    le iniziali di quella persona sono D.B.C.
    Fonte:
    http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronaca/italia/105837/carceri-uilpa-detenuto-suicida-ravenna-2010.htm

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  5. Io sono per l'introduzione della pena di morte per i reati gravi (assassini, stupratori, pedofili ecc.), in tal modo si otterrebbero 3 importanti vantaggi:

    1) Diminuzione delle spese di mantenimento dei detenuti a carico dello Stato.

    2) Progressiva eliminazione del sovraffollamento delle carceri.

    3) Tanti posti letto liberi per nuovi inquilini.

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  6. metil ma di donne non ce ne sono? konni

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  7. per l'anonimo delle ore 17.52: il detenuto, al contrario di quanto la maggior parte delle persone pensano (e pensavo anch'io prima di lavorare in carcere) paga vitto e alloggio allo stato. Se il carcerato lavora durante la pena detentiva la quota del vitto e alloggio viene sottratta direttamente dalla sua busta paga in caso contrario la richiesta di spese pregresse verrà notificata a casa una volta che il detenuto avrà finito di scontare la pena. Si parla comunque di cifre modiche, sui 100 euro al mese. Su questo punto direi che sono d'accordo. Per quanto riguarda la pena di morte, cito invece l'articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti umani firmata a Parigi nell'anno 1948 "Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona". La pena di morte in Italia fortunatamente non c'è e la sua reintroduzione sarebbe un gravissimo errore: è troppo semplice evitare i problemi anziché affrontarli. E aggiungo che l'odio non porta da nessuna parte ma fa regredire al livello animale. Se il nostro sistema detentivo funzionasse le carceri avrebbero lo scopo di rieducare e prevenire ma a ben pochi politici interessa veramente l'argomento 'carcere'. Siamo tutti uguali e quando identifichiamo i carcerati come pazzi o animali o esseri umani non aventi diritto alla vita lo facciamo proprio per allontanare il più possibile l'idea che magari potremmo esserci noi -"gente normale"- dietro le sbarre.

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  8. Meno male che c'è gente come F., che ha ancora la forza di ribadire quello che troppi di noi danno per scontato.

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  9. Dai così risolviamo il problema dell'affollamento delle carceri !!!
    Giulio (TO)

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  10. @F

    Io non sono d'accordo, per me tutti gli argomenti che poggiano sulla tesi "il carcere deve avere lo scopo di rieducare" sono solo fuffa e bei discorsi che non hanno riscontro nella vita REALE.

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  11. All'anonimo delle 14:20
    Da dei conti fatti per il sistema americano è risultato che la pena di morte costa più del carcere a vita.
    E ovviamente non è un deterrente.

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  12. @Valentina

    E invece in Cina? Perche' io guardo al modello cinese...

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  13. @anonimo
    é veramente difficile avere dati precisi sulla pena di morte e di conseguenza sul suo effetto deterrente. Ti consiglio di cercare su nessunotocchicaino.it oppure su amnesty.it.
    Inoltre ti consiglio di dare un'occhiata anche al sito dell'associazione ristretti.it . Quest'ultima da la possibilità anche di partecipare come volontario o semplice spettatore alle varie attività che vengono svolte dentro il carcere Due Palazzi di Padova. Non so se sei della zona, eventualmente puoi informarti su altre associazioni operanti in altre carceri d'Italia. Nel caso in cui fossi interessato a conoscere la realtà carceraria (di Padova in questo caso) puoi contattarmi al mio indirizzo di posta elettronica e ti darò tutte le informazioni necessarie. Ti posso assicurare che come esperienza può darti molti spunti di riflessione (sia a favore che a sfavore della tua tesi, ovvio che poi ognugno ha le sue idee).

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  14. nel precedente commento intendevo dire che è veramente difficile avere dati precisi sulla pena di morte in Cina.
    francesca

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  15. Meno male che c'è gente come F., che ha ancora la forza di ribadire quello che troppi di noi danno per scontato.

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  16. Questa è una strage che ogni anno si consuma nel nostro paese "civile". Non ci sono parole per la mancanza di impegno nel risolvere il problema; problema che si va a sommare agli altri innumerevoli problemi del nostro Stato. Mancano ovviamente quelli deceduti in circostanze, dirò così, strane; quando non uccisi dai loro carcerieri...

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