Mettere alla gogna(*) pubblica delle persone perché si esprimono pubblicamente contro il riconoscimento dei diritti degli omosessuali pur essendo omosessuali mi pare un'operazione priva di senso.
Lo avrebbe, un senso, se quegli individui riuscissero in qualche modo ad ottenere per se stessi ciò che vogliono impedire agli altri gay: sposarsi in comune, adottare dei figli, entrare nell'asse ereditario del(la) compagno (a) e via discorrendo.
Siccome, però, i politici in questione quei diritti non li esercitano, al pari di tutti gli altri omosessuali, l'unica cosa che si può concludere è che le loro battaglie politiche si rivolgono in primo luogo contro loro stessi; che ai divieti -invero, a mio parere, odiosi- che cercano di perpetuare costoro si sottomettono per primi, senza colpo ferire e senza pretendere privilegi; che della loro omosessualità hanno fatto una questione privata, da esercitare nel segreto delle mura domestiche, esattamente come vorrebbero che facessero tutti gli altri, con ciò dimostrando -sia pure attraverso una posizione che personalmente ritengo aberrante- il massimo della coerenza.
L'ormai celeberrima lista dei politici gay e omofobi, quindi, può servire al massimo a dimostrare che i soggetti in questione sono degli autolesionisti.
Mi pare un po' pochino, sinceramente, per rivelare arbitrariamente al paese gli affari loro.
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(*) A beneficio di chi ha avanzato riserve in proposito, nella circostanza per "gogna" si intende la rivelazione pubblica dell'orientamento sessuale di un individuo contro la sua volontà, e non la circostanza che si tratti di un orientamento omosessuale. Così, tanto per sgomberare il campo da equivoci.
Sono solo parzialmente d'accordo a questo giro. La questione è articolata.
RispondiEliminaÈ una mossa corretta? So-and-so. Lo sputtanamento, sotto qualunque forma, è raramente corretto.
È utile? Avrebbe potuto esserlo, e in questo posso contestarti. Questi politici negano diritti a una classe che include anche loro, dimostrando quindi una perversa coerenza, ma bisogna considerare che vari di questi politici hanno tali diritti in ogni caso, in virtù del fatto che _se li possono permettere_: il vil denaro e il peso del nome gli concede opportunità negate ai comuni cittadini, e quindi in tal senso loro HANNO diritti che negano ad altri. In ogni caso, oltre a negare questi diritti - che è sicuramente il punto più importante - sono tra quelli che denigrano, insultano, dicono cose false e parziali sulla condizione omosessuale, cosa che, di fronte a una evidente prova della loro stessa omosessualità, non potrebbero più fare e/o li renderebbe ridicoli nel farlo. Quindi, in tal senso, avrebbe utilità come mossa.
Dico tuttavia "avrebbe" utilità perché, nel voler fornire una lista del genere, bisognerebbe fornire anche dei motivi per cui crederci. Quindi, o un nome che sostenga tali asserzioni, ovvero una prova "ad auctoritatem", che vale quel che vale ma è comunque qualcosa, o delle prove più o meno dimostrabili di un qualunque genere ("è stato visto a trombare a destra e a manca nella dark room del locale X la data Y"? non saprei, onestamente). Senza, è proprio la chiacchiera più pura. Domani metto un sito su wordpress, la chiamo listaouting, e scrivo dieci nomi a caso: stesso valore.
Il massimo che ci si può quindi aspettare da questa azione, al momento attuale, è quella di far parlare la gente. Che, in un periodo del genere, per carità, è pur sempre qualcosa, ma certo non ci sarà un effetto-Praunheim: http://it.wikipedia.org/wiki/Rosa_von_Praunheim
La lista, per come è stata pubblicata, si è dimostrata un'operazione davvero stupida. Troppo stupida per essere vera. Ma mettiamo che sia autentica... secondo te se ne dedurrebbe unicamente che la differenza tra Gasparri o Volonté e Nichi Vendola è la tendenza o meno all'autolesionismo?
RispondiEliminaScusami "non mi convince" da te mi sembra un po' poco.
RispondiEliminaQuesti della lista usano il metodo Boffo uguale a come lo ha fatto Feltri (nel suo caso, per ragioni meno ideali ma è uguale).
E' come se dessero del frocio a Scastichella per farlo menare dagli amichi suoi.
Questa lista è una gran brutta pagina e segna l'abbrutimento a cui la destra altrofoba ci ha portato, ci stanno facendo assomigliare a loro.
Uhm. No, non sono d'accordo.
RispondiEliminaCioè, anch'io sono contrario alla pubblicazione di quella lista, ma non per lo stesso tuo motivo.
Questi politici (sempre che sia vero il fatto che siano omosessuali, cosa che non è provata in alcun modo dalla lista) non sono solo autolesionisti, ma con la loro posizione arrivano a ledere anche i diritti degli omosessuali che invece quei diritti li vogliono.
La lista vorrebbe dimostrare l'incoerenza e l'ipocrisia di queste persone, che dato il loro ruolo pubblico è "sensato" smascherare. Ho virgolettato la parola sensato per intendere che non è necessariamente anche giusto. Può essere giusto o meno, fatto sta che uno scopo, un senso, ce l'ha.
Nonostante questo, personalmente sono contrario a questa lista, perché ho proprio paura che sarà strumentalizzata e usata CONTRO la causa omosessuale, arrivando così a suscitare l'effetto contrario a quello voluto.
Posso già sentir parlare le persone superficiali o ingenue, che se già prima non erano molto a favore dei gay, dopo questa uscita lo saranno ancora meno perché... "avete sentito quel che hanno fatto? Hanno detto questo e questo... Sono cose che non si fanno eh!"
Mi vien da pensare che la lista diventa degna di nota e scomoda a causa della mentalita' omofobica diffusa che loro stessi contribuiscono ad alimentare con le loro scelte politiche. Che interesse avrebbe suscitato una lista di 10 politici eterosessuali,avremmo parlato di lesione della privacy se fosse stata pubblicata?
RispondiEliminabah.
RispondiEliminahttp://jackilnero.wordpress.com/2011/09/23/just-another-porcata-pubblicitaria/
E se fosse vero lo scopo, sarebbe una stupidaggine portarlo avanti cosi, non ha nessun peso/senso/valore
Anche a me convince pochissimo la pubblicazione di questa lista.
RispondiEliminaIo sono dell'opinione che le preferenze sessuali di ognuno, finchè su tratta di cose effettuate tra persone adulte e consenzienti, sono affari personali.
Se devo criticare queste persone lo faccio per il loro operato politico, poi che siano omosessuali o meno non mi deve interessare.
Già ho perplessità sull'incipit: "mettere alla gogna mediatica". Come se rendere pubblico l'orientamento sessuale sia disonorevole. "Sai, tizio fa sesso solo con le bionde". Sai che pubblico ludibrio?
RispondiEliminaUn eventuale problema sarebbe quello della privacy. Ma anche qui, parliamo di personaggi pubblici che si occupano anche, proprio in quanto funzionari pubblici, di quelle stesse materie, quindi l'interesse generale mi pare che giustifichi il palesamento.
Aggiungo infine che il problema della coerenza secondo me non si limita all'aspetto che sottolinei. C'è di più: il fatto che alla radice di certe scelte politiche censorie dei diritti e delle scelte degli omosessuali vi è spesso a monte, almeno da una parte di questi personaggi, un discorso pubblico morale e sociale per cui, di fatto, l'unione omosessuale viene dipinta come "inferiore" a quella eterosessuale, almeno da certi punti di vista e per certi aspetti. È quindi di interesse comune sapere che alcuni di quegli stessi personaggi, che affermano ciò e deliberano in funzione di ciò, preferiscano intrattenersi essi stessi in relazioni disutili (secondo il loro discorso pubblico) alla società. Ed inoltre tutto ciò stimola la domanda: perché quando affermano queste cose non sottolineano candidamente che "anche io sono omosessuale, ma nonostante questo credo che ...". Questa sarebbe coerenza di un personaggio pubblico, che molto stranamente si rivolge a "gli omosessuali" e non dicendo "noi omosessuali".
@paolo de gregorio: è disonorevole rendere pubblico l'orientamento sessuale di chiunque, qualunque esso sia, senza il suo consenso. Tale è, per l'appunto, la gogna.
RispondiEliminaPenso che con quello che sta accadendoci intorno, un bel "chissenefrega" sia il commento più adeguato.
RispondiEliminaTrovo ironica che, se non avessero alimentato il clima di odio ed intolleranza non avrebbero avuto problemi di sorta. Mi dispiace solo che non abbiano fornito prove.
RispondiEliminaBeh ma l'incoerenza è proprio questa. Populismo all'estremo per salvare il partito e la coalizione a discapito di tutto e tutti. Sono incoerenti x definizione. Difendono la religione cattolica perché ha radici italiane pur non comportandosi di conseguenza sulle dottrine del vangelo e urlando secessione. Perché stupirsi?
RispondiEliminaBé io penso che se secondo questi politici la sessualità è una questione privata, per coerenza avrebbero dovuto tacere sull'orientamento sessuale degli altri. Ora, visto che hanno fatto una serie di campagne omofobe, hanno trasformato la sessualità in una questione pubblica. Dunque, mi sembra giusto che tutto sia pubblico.
RispondiEliminaPubblicare la cosiddetta "lista outing" è stata, secondo me, una scelta infelice!
RispondiEliminahttp://mentialladeriva.blogspot.com/2011/09/la-stupida-lista-outing.html
Metil: condivido che questo outing non sia stata la scelta migliore (soprattutto per come è stato fatto, più che per il fatto in sé) ma 'disonorevole' mi pare esagerato.
RispondiEliminaSe li avessero accusati senza prove di qualcosa di illegale, tipo essere pedofili o evasori fiscali o di guardarsi i porni con l'iPad del lavoro, ecco, quello sarebbe disonorevole.
Visto che invece essere omosessuali è una cosa normale, sana e lecita, si tratta solo di puro e semplice gossip.
Se il gossip poi può ferire qualcuno direi che è un problema della società che questi signori hanno contribuito a creare piuttosto che di chi sputtana la loro ipocrisia.
Caro Alessandro,
RispondiEliminaciascun cittadino deve potersi sentir libero di comportarsi privatamente come meglio crede (seppur legalmente, ça va sans dire) e allo stesso tempo osteggiare la medesima condotta pubblicamente. Ma se quel cittadino svolge una carica pubblica di acclarata importanza - governatori, parlamentare, ministri... - e adotta una "doppia morale", o comunque si vergogna di ciò che fa intimamente, si rende ricattabile. Marrazzo docet. Inoltre, credo che moltissimi preferirebbe avere rappresentanti coerenti e sinceri.
Le associazioni LGBT hanno - ovviamente - preso le distanze da questa iniziativa, ma dubito che ogni associato (me compreso) sia davvero così personalmente dispiaciuto per questi dieci "autolesionisti". Mancano le prove, è vero, e manca di conseguenza l'attendibilità; si è trattato, in definitiva, di un mezzo molto discutibile per un fine auspicabile. Questo fine è duplice: avere rappresentanti politici coerenti e combattere l'autooccultamento forzoso che la società e gli stessi "gay occulti" che ci governano impongono a molti di noi.
La gogna è tale per chi prova vergogna o imbarazzo quando la sua sfera privata diventa pubblica. Chi ci governa, però, non può provare vergogna per se stesso. Ritengo poi personalmente molto sciocco vergognarsi di essere gay, lesbica o andare a trans; gli "accusati" in questione non si vergognerebbero di certo se Libero titolasse per assurdo (ma prima o poi lo farà) "Bersani scoreggia", "Fassino si tromba sua moglie", "Santoro rutta", "Fini ha un neo sul culo". Nel migliore dei mondi possibili nessuno si dovrebbe vergognare di dire: "sono gay".
Saluti.
p.s. Mi scuso per il linguaggio scurrile, volevo emulare Libero.
Scusa Metil, ma allora è una violazione di privacy, secondo le tue stesse parole in questa tua risposta. Non capisco cosa c'entri la gogna. La gogna per definizione è la messa in piazza di una persona per espiare una pubblica colpa. Quello che è stato "dato in pasto" alla piazza è l'orientamento sessuale. È una colpa? No!
RispondiEliminaChe debba solitamente essere una questione privata è un altro paio di maniche (e potremmo stare a discutere sull'interesse pubblico della notizia).
:) Con l'asterisco è più chiaro... (anche se personalmente non condivido l'uso circostanziale del termine, ma è poco rilevante).
RispondiEliminacerto che un politico non "trasparente" e' anche un politico ricattabile.
RispondiEliminaSul concetto di massima coerenza che esprimi rimango perplesso, considerandola comunque una coerenza un po' anomala e perversa. Per il resto sono anche io molto dubbioso (per non dire estemamente contrario) alla citata lista.
RispondiEliminaSe servisse in modo comprovato a dimostrare la doppia morale, allora capirei e condividerei. Altrimenti condivido con chi dice che è metodo Boffo e niente di più.
Anche perché sulla scorta di quella lista sembra quasi che la cosa grave sia il fatto che ad essere omofobo sia un gay e non che il soggetto sia omofobo.
Quando io ed altri blogger ci siamo scontrati con Pontifex Roma, sito ultracattolico ed omofobo, dov'era listouting?
Sul punto direi che l'outing è qualcosa di tipico nelle democrazie lobbiste, non capisco come possa attecchire in Italia...
RispondiEliminaPer sdrammatizzare io ho scritto...
http://notiziedelfuturo.blogspot.com/2011/09/tante-altre-liste-da-fare.html
Trovo la pubblicazione della lista un gesto violento, e come tale non lo condivido. Punto. Indipendentemente dalla veridicità o meno della lista stessa.
RispondiEliminaAleG
"non mi convince"
RispondiEliminaTutto qui: non ti convince.
Era meglio che evitavi questo post.
http://politicieterosessualiomofili.wordpress.com/2011/09/25/lista-dei-10-politici-eterosessuali-omofili/
RispondiEliminahttp://wp.me/p1SLCv-3 lista dei politici eterosessuali omofili
RispondiEliminaMetilparalben, sostieni che ai politici gay ed omofobi non si può rimproverare un gran che perchè anche loro eventualmente non beneficiano di ciò che invece altri omossessuali reclamano come diritti, ed è giusto…
RispondiEliminaPerò faccio notare ad esempio che quei politici omosessuali non subiscono altresì ciò che devono subire gli omosessuali costretti a vivere in un paese in cui l’omofobia è presente anche grazie a quegli stessi politici. Perchè il parlamentare non rischierà di essere aggredito per le strade di Roma girando con la sua scorta, mentre l’omossesuale qualunque sì… E’ facile rinunciare a qualche diritto quando si può sopperire con il potere e la pecunia…
Siamo la società dei diritti concessi per censo.
RispondiEliminaGli individui di quella lista, se vogliono, possono ottenere ciò che non è concesso agli altri a causa della posizione sociale da loro occupata e del loro reddito. Cosa ha dovuto e voluto fare Englaro per ottenere ciò che era giusto? Ha dovuto aspettare 20anni che la magistratura decidesse. Cosa avrebbe fatto B. nella stessa situazione? In clinica privata avrebbe chiesto ai medici di chiudere un occhio e dichiarare il falso.
Un gay che non accetta la sua sessualità ma ricco vive la sua sessualità di nascosto e si crea una vita di facciata "normale" con moglie compiacente e figli. E coi soldi guadagnati dalla sua funzione pubblica "sistema" economicamente l'amante, di qualsiasi sesso questo sia.
Questi sono POLITICI e decidono della nostra vita, sono persone che per il loro ruolo dovrebbero assolutamente essere trasparenti, il loro agire e il loro pensare DEVONO essere coerenti.
Non ci trovo nulla di male nel fare l'elenco di politici non coerenti.
Non mi interessa che Marrazzo sia andato a trans. E' un suo problema privato.
Mi interessa che sia stato politicamente ricattabile su questo. Nel momento stesso che qualcuno scopre un fatto del genere il politico lo deve rendere pubblico e non farsi condizionare nelle sue scelte. E soprattutto SOSTENERE una politica diversa verso il mondo lgbt.
Scusate se ho mischiato fra loro fatti diversi, spero di aver fatto capire la mia indignazione verso questa classe politica.
Il post è già vecchiotto, ma ho notato che nessuno ha fatto presente che i politici GODONO ECCOME di diritti che poi negano ai cittadini omosessuali. A loro vengono rimborsate spese mediche per i conviventi mure uxorio (anche dello stesso sesso), possono estendere al convivente l'assistenza sanitaria integrativa e la pensione di reversibilità.
RispondiEliminaQuindi Metil, se non sbaglio la premessa era che se questo avvenisse in Italia, lo sputtanamento sarebbe corretto?