Durante la mattinata di domenica 16 ottobre un'ascoltatrice ha telefonato in diretta a Radio Padania dicendo: «Si ha paura che scappa il morto? Io questo non lo capisco, non ce ne frega niente che scappa il morto». Il conduttore di turno, Alfredo Lissoni, gli ha risposto con nuncuranza: «Lei ha ragione».
Chiediamo a Radio Padania, emittente ufficiale della Lega Nord (partito che in Italia esprime il Ministro degli Interni) di dissociarsi pubblicamente dall'affermazione del suo conduttore e di scusarsi immediatamente per quanto da lui sostenuto.
Chiediamo altresì al ministro degli Interni Roberto Maroni di dissociarsi pubblicamente da quanto sostenuto dalla radio del suo partito.
Alessandro Capriccioli, Metilparaben
Arianna Ciccone, Valigia Blu
Francesca Fornario, Duemilaundici
Alessandro Gilioli, Piovono Rane
Luca Sappino, LS
Daniele Sensi, l'Anticomunitarista
Sent from my Blackberry®
Dovresti allargare la sottoscrizione a tutti, Alessandro. A blogger e non blogger.
RispondiEliminaIo intanto sottoscrivo.
Ministro: Si dissoci!
Giorgio Schiavinato
sì, aspetta e spera!
RispondiEliminaVedete... il problema non è realmente che ci scappi il morto. il morto già c'è scappato e non si tratta di una persona fisica, di un agente o di un manifestante e neanche di un passante che si trovava li nel posto sbagliato al momento sbagliato.
RispondiEliminaE' morta la decenza, è morta la civiltà, è morto l'ideale di lottare per qualcosa, è morto il diritto di manifestare... più una serie di dispersi che non sto a elencare per reale indignazione.
Tutto questo purtroppo è accaduto in Italia (che ancora mi ostino a scrivere con la maiuscola). Unico paese dove le manifestazioni sono scoppiate in violenza estrema. Tutto questo è frutto di una cultura che non esiste più, rovinata da noi stessi e da chi ha gestito questo paese negli ultimi 60 anni.
Quindi... gli italiani sono tutti morti ma non ho ancora visto questo titolo sulle testate.
Perché mai?
RispondiEliminaPrima o poi occorrerà che lo Stato risponda coi mezzi adeguati alla situazione.
Sabato hanno quasi ammazzato un poliziotto, e hanno bruciato la casa di un pensionato.
Ha senso chiedere alla polizia di assicurare l'ordine pubblico con un braccio legato dietro la schiena e arrabbiarsi se i violenti fanno danni nella più totale impunità?
Sottoscrivo!
RispondiEliminaSono d'accordo con P.M. Santore.
RispondiEliminaForse ammazzarli è un po' troppo ma manganellarli se assaltano la camionetta credo sia sacrosanto.
Mia nonna diceva che "mazz'e panella [il bastone e il cibo] fanno i figli belli, panella senza mazza fanno i figli pazzi"
E' ovvio che se io ho il "diritto" di fare il mio porco comodo senza che nessuno me lo impedisca ci saranno sempre più episodi come Roma.
La maggior parte di loro non sono disperati senza niente da perdere, sono ragazzini viziati che cercano di imitare Alex di Arancia Meccanica e scommetto che se al prossimo che tira una pietra contro un cellulare [o brucia un cassonetto o tira una molotov o qualsiasi altro gesto francamente aggressivo] gli arrivano tre poliziotti in tenuta antisommossa a picchiarlo sulla coscia [quel tanto che basta per non permettergli di rialzarsi e rompere i coglioni per 10 minuti buoni e per zoppicare quei 3-4 giorni così si ricorda la lezione senza lasciargli danni permanenti],se lo caricano in un cellulare diretto alla questura, gli affibbiano una bella accusa pesante tipo terrorismo [uno che da fuoco a un cassonetto per me è un terrorista!] e gli fanno passare la nottata in cella a Regina Coeli voglio vedere se qualcuno la manifestazione dopo si azzarda...
Dissociarsi? A Vieni via con me Maroni ha ottenuto di parlare.
RispondiEliminaPremerei quindi per un invito di uno dei firmatari di questo post da parte di Radio Padania per un intervento riparatore.
Senza interruzioni né contraddittorio. E nemmeno con i microfoni abbassati a tradimento.