La notte a ritmi folli
ora dop'ora sale,
e sopra il mortale
ronzan e svolazzan le zanzar;
ma per le vie del corpo
nel proseguir di pace
va 'l rosso odor vivace
i voli a risvegliar.
Giran su' vape accesi
l'alate svirgolando:
sta il dormiglion russando
sul letto a rimirar
sulle bluastre vene,
stormi d'insetti neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero succhiar.
Bastarde...
Complimenti per la composizione dal grande valore evocativo.
RispondiElimina"ronzan e svolazzan le zanzar" è un po' lungo, come metrica ci starebbe meglio il solo "svolazzan le zanzar".
RispondiElimina(un rompiscatole di passaggio)