Allora, gente, la questione è questa: ritengo che la
Marcia per la Vita sia una manifestazione
fondamentalista; legittima, naturalmente, ma fondamentalista. Non può essere definito altrimenti un contesto nel quale
l'aborto viene equiparato all'omicidio, e quindi -più o meno implicitamente- alle
donne che abortiscono viene attribuita la qualifica di
assassine.
Ebbene, da candidato nella Lista Civica per Marino al 2° Municipio di Roma, sono rimasto molto meravigliato quando il mio candidato Sindaco, ieri, l'ha definita "
giusta": è un aggettivo che non condivido neppure in minima parte, dal quale mi dissocio senza riserve.
Riccardo Magi, il candidato radicale al Consiglio Comunale,
si è già espresso in modo molto chiaro sulla vicenda: ma credo valga la pena che la mia voce si aggiunga alla sua.
Io, come ho già avuto modo di dire più di una volta, trovo la Marcia per la Vita una manifestazione
terrificante: e oggi lo ribadisco con la massima chiarezza, certo di parlare anche a nome degli altri candidati radicali
nei municipi, promettendo che se sarò eletto farò di tutto, nei limiti di quanto mi sarà possibile, per costituire un presidio vivente contro tutti gli integralismi e contro gli attacchi alla libertà di scelta delle donne sul proprio corpo.
Perché, da radicale, so bene una cosa: la legalizzazione dell'aborto è stato lo strumento attraverso il quale siamo riusciti a sconfiggere la piaga dell'aborto clandestino. E a far calare drasticamente, checché ne dicano, il numero degli aborti. Chi si batte per abrogare quella legge non vuole che gli aborti cessino: vuole semplicemente renderli criminali; consegnare le donne all'illegalità; lasciarle davvero sole, per poi colpevolizzarle e trattarle da assassine.
Non è antiabortista, chi vuole abrogare la legge 194. Manco per niente. A prescindere da quello che blatera.
Ed è bene che una buona volta lo si dica con chiarezza.
Tutto qua.
Update:
Francesca Battistelli, anche lei candidata nella Lista Civica Marino al 2° municipio, si associa al contenuto di questo post. Non è la prima volta che ci troviamo d'accordo: se avete in mente di votare me, ricordate che potete votare anche lei.