Chi l'ha detto? /5: Il Papa alla Sapienza

E così, ridendo e scherzando, siamo arrivati alla tappa numero 5 del nostro grande concorso a premi. Si tratta di una puntata un po' particolare, giacché, come potrete riscontrare, l'argomento delle dichiarazioni sulle quali sarete interrogati non è una tematica di carattere generale, ma un episodio specifico: la tentata visita del Papa alla Sapienza dello scorso mese di gennaio e le furibonde polemiche che seguirono al rifiuto da parte di professori e studenti. Mentre ricordo a chi si fosse attardato che è sempre possibile cimentarsi con i quiz precedenti cliccando qua (provvederò coscienziosamente ad aggiornare la classifica con i risultati dei nuovi partecipanti), e che per partecipare è necessario scrivere il punteggio ottenuto nei commenti, ribadisco che al vincitore finale del gran premio (al termine delle dieci tappe previste) sarà inviato un libro scelto da me. Che altro dire? La solita raccomandazione: giocate, giocate, giocate! E ascoltate un po' di musica, ogni tanto, che non fa mai male.

28 ottobre 2008

Per una volta, non c'è manco da ridere

Seguitemi con attenzione, e se vi sfugge qualcosa cliccate pure sui link che troverete nel post: vi assicuro, gente, che stavolta ne vale davvero la pena.
Correva il mese di giugno e i giornali, qualcuno lo ricorderà, davano conto della vicenda di Davide Marasco, il bimbo nato con la Sindrome di Potter ai cui genitori il Tribunale di Bari aveva sottratto la patria potestà, onde consentire che venisse accuratamente torturato senza fastidiose rotture di coglioni. Come ricorderete, il piccolo Davide morì nel successivo mese di luglio, dopo un ineccepibile calvario minuziosamente procuratogli dalle amorevoli cure che gli vennero inflitte, senza che i genitori potessero pronunciarsi in alcun modo, fino all'ultimo giorno di vita; in tale occasione non potei fare a meno di scrivere un post, nel quale mi premuravo di ricordare le parole che l'Onorevole Luca Volontè aveva scritto poco più di un mese prima (proprio nei giorni in cui al padre e alla madre di Davide veniva sottratto il diritto di decidere sulla sorte del figlio), in un raccapricciante articolo eloquentemente intitolato "L'incredibile cinismo di quei genitori di Foggia". Oggi, nell'aprire GMail come faccio tutte le mattine, trovo nella casella della posta in arrivo la notifica di un commento che qualcuno ha pensato di lasciare proprio in fondo a quel post. La cosa, capirete, mi meraviglia un po': chi si diletta con un blog, infatti, sa bene che ricevere un commento a un post che si è scritto mesi prima è circostanza assai rara, per non dire unica. Lo stupore, tuttavia, va sfumando man mano che leggo, per lasciare il posto a una roba che non saprei descrivere in modo compiuto, ma che mi si agita tra l'esofago e la bocca dello stomaco, procurandomi un bruciore lungo lo sterno e una sorta di rabbiosa malinconia. Non vi dico altro, amici miei: mi limito a incollare il commento qua sotto, dedicandolo (senza alcuna soddisfazione, ma piuttosto con una certa amarezza) all'Onorevole Volontè. Al posto del quale, oggi, mi affretterei a infilarmi sotto un mattone di quelli belli grossi. Saluti.
Sono la mamma di Davide, ringrazio tutti per il vostro intervento soprattutto se è contro quell'ignorante di Volontè. Dove ha sentito che prima del trapianto dovevano passare 10 anni? Il bambino doveva arrivare a 10kg! E dove ha letto che noi non volevamo salvarlo? Noi non potevamo! Saremmo andati anche in capo al mondo se fosse stato necessario! Credo proprio che Volontè oltre ad imparare a scrivere deve anche imparare a leggere e soprattutto a capire. Guarda che gente abbiamo al parlamento!!!

Questo post è un appello: chiedo una mano a tutti i blogger

Allora, gente, sarò sintetico. Conoscete già Giulia Innocenzi, e sapete quanto abbia dovuto sbattersi, affrontando ostruzionismi di ogni genere e specie, per candidarsi alle primarie dei giovani PD. Quello che vedete qua sopra è il suo spot elettorale, girato da Claudio Lazzaro, lo stesso regista del film "Nazirock" che Giulia riuscì coraggiosamente a far proiettare alla casa del cinema di Roma, dovendo superare anche in quel caso una sfilza di ostacoli che lévati (d'altra parte si sa, di certe cose è meglio non parlare). Orbene, secondo me sarebbe il caso che all'interno del PD (specie tra i giovani) si iniziasse a parlare di temi sin qui del tutto silenziati (laicità, diritti civili, libertà di ricerca scientifica, testamento biologico, contraccezione, fecondazione assistita, eutanasia e chi più ne ha più ne metta), e quindi che questo video venisse diffuso il più possibile affinché si sappia che c'è ancora chi è disponibile a fare di quegli argomenti il piatto forte del proprio programma politico. Quello che vi chiedo è di scrivere un post sul vostro blog inserendo il video dello spot (potete scaricare il codice per postare il filmato cliccando qua), e di invitare i vostri lettori, qualora siano a loro volta titolari di un blog, a fare altrettanto; oppure, se proprio non avete tempo, di scrivere quattro righe linkando questo post. Mi raccomando, gente, ché qua rischiamo di sorbirci un'altra generazione di politici del tutto identica alla precedente. Provare per credere. Grazie per quello che vorrete fare.

27 ottobre 2008

Metrica democratica

Dal blog di Fausto Raciti, candidato Segretario alle primarie del PD Giovani:
Sono di ritorno dalla manifestazione nazionale del Pd, dove ho passato la giornata nello spezzone dei Giovani democratici. Era, permettetemi di dirlo senza falsa modestia, quello meglio organizzato del corteo.
Cominciamo bene...
Eravamo in tanti oggi, e belli.
Insomma, belli...
Ci siamo ritrovati e, come sempre, riconosciuti.
Per la serie "Avevamo appuntamento alle due, ed eccoci qua!" "Incredibile!" "A proposito, tu sei Fausto, vero?" "Eccerto, sono io!" "Ti riconosco!" "Anch'io!". Ho i brividi lungo la schiena, gente...
La manifestazione è stata enorme e coinvolgente come non se ne vedevano da un pò e, in tutta onestà, che fossero 10 milioni o 15 persone, non mi interessa nemmeno granché.
A parte l'accento al posto dell'apostrofo, tra dieci milioni e quindici una certa differenza ci sarebbe, a voler essere pignoli. Ma insomma, sorvoliamo.
Il messaggio intanto.
Bene, sentiamo il messaggio.
Una piazza di gente arrabbiata e frustrata dal Governo, attraversata dalle inquietudini.
Ecco, tanto per non sbagliarsi il messaggio inizia dagli altri: siamo in piena linea PD, a quanto pare...
Ma per niente aggressiva, una piazza di speranza.
Vediamo un po' in cosa sperano, dai.
Tantissimi giovani, tantissima gente normale, più una manifestazione di un pezzo di società che non di un partito.
Chissà cosa propone, lui, a 'sto pezzo di società. Adesso vedrai che lo dice.
Il Pd ha tirato fuori il meglio di sé e, sulla proposta politica, ha dimostrato di essere vitale, responsabile e con le idee chiare su cosa avrebbe fatto se fosse andato al governo e cosa potrebbe fare se ci andasse in futuro.
Perfetto! Vediamo questo meglio di sè: fuori le idee chiare, dai!
Su scuola, lavoro, crisi dei mercati finanziari ottimo.
Ottimo cosa?
Partito all’opposizione ma forza di governo.
Ah ecco...
In una parola riformista.
In una parola ci siamo, ma in più parole 'sto riformismo come si declinerebbe?
E’ iniziata l’opposizione nel Paese.
Ah, è iniziata? Alla buon'ora!
Per me la notizia del giorno è che in piazza c’erano i Giovani democratici. In tantissimi.
Be', era una manifestazione del PD... La notizia sarebbe stata se ci fossero stati quelli di Azione Giovani, non trovi?
Non è una banalità.
Ah, no?
Significa semplicemente che non c’è intoppo organizzativo, difficoltà logistica, pigrizia politica, che può fermare la nascita di un soggetto giovanile che, prima di nascere ufficialmente, sta già dimostrando di essere vero, in campo, e con una propria riconoscibilità.
La nascita prima di nascere: siamo sull'esoterico eh?
Insomma, non una piccola burocrazia.
Per essere piccola, infatti, non è piccola per niente...
Valga come lezione per chi, in queste settimane, ha voluto (per superficialità o malafede) vedere il contrario e utilizzarlo per tornaconto personale.
Capito? Che vi serva di lezione! E non permettetevi più!
PS. E’ iniziata oggi, ufficialmente, la mia campagna elettorale.
Ah, ecco, era ora. Magari finisce anche che dici qualcosa...
Daremo insieme, nei prossimi giorni, la punteggiatura alla politica. Intanto, vi riporto il comunicato di lancio.
Vediamo 'sta punteggiatura, va'.
LA PUNTEGGIATURA DELLA NUOVA POLITICA Disorientati, incazzati, impauriti. Ma sempre pieni di speranza. Questi sono i giovani a cui si indirizza la campagna di Fusto Raciti, che per rappresentare il loro stato d’animo – in un momento in cui il Presidente del Consiglio minaccia di mandare la polizia a sgomberarli da scuole e università – sceglie di andare all’essenziale.
Ah che bello, andiamo all'essenziale finalmente!
Per restituire senso all’azione e slancio alle idee bisogna ripartire dall’abc, dalla punteggiatura della politica.
Devi aver invertito i termini: senso alle idee e slancio all'azione non sarebbe più appropriato? Ma che importa, non vedo l'ora di leggere le proposte!
L’incazzatura è la sensazione prevalente e il punto esclamativo è la metrica più essenziale e pulita per rappresentarlo.
Per essere essenziale è essenziale, e magari pure pulito, 'sto punto esclamativo. Sta di fatto che non è una metrica. Ma si sa, quando uno è giovane...
Naturalmente questo implica uno stile sobrio e minimalista e un tono voce al contempo asciutto e radicale, che vincoleranno iconograficamente il resto della campagna.
Sublime. Questa deve averla copiata dal supplemento culturale di Vogue...
Ora è essenziale partire.
Sarebbe pure ora, non è che manchi molto alle primarie sai?
Dare un segno di attenzione e sensibilità – di empatia – ai giovani e giovanissimi che si trovano a vivere questi mesi di confusione, ansia e preoccupazione crescente per il futuro.
Se questo è l'andazzo, lo credo bene che sono ansiosi e preoccupati...
Poi bisogna articolare una risposta / proposta.
Già che c'eri potevi mettere anche "disposta" e "nascosta", tanto fanno rima anche loro, sono chic e non impegnano...
Così abbiamo deciso di lanciare il “!” tramite una campagna teaser di comunicazione virale.
Inspiegabilmente il post, ancora una volta, finisce qua. Secondo me 'sto Raciti deve avere un software che gli interrompe gli interventi a metà, impedendo ai giovani di bearsi leggendo le puntuali proposte che avrà certamente elaborato. Voi che ne dite, sarà colpa della Gelmini?

23 ottobre 2008

Anonima querele

Il solito cuor di leone che non si firma mi scrive nei commenti al mio ultimo post sui preti pedofili:
Comunque tutte queste diffamazioni anche se sono ragazzate andrebbero segnalate a chi di dovere. Ti confesso che sto seriamente valutando se farlo. Qualcuno dovrà pur tutelare il buon nome degli uomini di buona volontà.
Caro amico anonimo, ti invito a segnalare pure a chi di dovere che su questo blog si diffamano i preti sostenendo che la pedofilia, nella loro categoria, è un comportamento decisamente ricorrente. Già che ci sei, mostra alle autorità competenti anche questo post, così capiscono quante stronzate dico. Mi raccomando, fammi sapere com'è andata.

22 ottobre 2008

Trenta giorni ha novembre...

A quanto pare si prospetta un periodo davvero entusiasmante.

A voce/6: PCC (Pedofilia Clericalmente Corretta)

Oggi, come a volte mi capita, avevo poca voglia di scrivere: ma il tema è interessante, specie se affrontato da un giornale come Avvenire e da un editorialista come Rondoni. Per cui, gente, se vi va ascoltatemi qua sotto premendo il tasto play: alla fine del mio sproloquio, tra parentesi, troverete una sorpresa musicale niente male. Saluti, e buon ascolto.
name="movie"/>

21 ottobre 2008

Copia e incolla democratico

Dal blog di Fausto Raciti, candidato segretario alle primarie dei giovani PD:
Si sono finalmente riaccesi i riflettori su scuola e università.
Toh. Mi sa che questo è uno cazzuto, 'sti riflettori deve averli accesi lui.
Lo ha fatto, del tutto involontariamente, il Ministro Gelmini.
Ah, ecco, dicevo io...
Da anni politici, intellettuali, giornalisti, sprecano fiumi d’inchiostro per predicare la centralità del sapere per lo sviluppo del Paese, per la crescita sociale e civile dell’Italia.
Ahimè, è proprio vero. Questo però ha l'aria di essere uno che ha poco tempo da perdere, e ancora meno inchiostro da sprecare: che piglio, che determinazione, che spirito d'iniziativa! Peccato non avere più vent'anni, a un tipo del genere darei una mano volentieri.
Fin’ora è stata solo la retorica di una politica senza capacità di riforma e di visione.
Mica male: niente spreco di inchiostro, niente retorica: 'st'intervento promette proprio bene...
Se volete, il problema è semplicissimo: ciascuno schieramento politico, in un Paese in emergenza permanente, è spinto a badare alle contingenze elettorali: è disponibile a spendere risorse economiche e credibilità alla sola condizione di un immediato ritorno elettorale. Ragione per cui è meglio, quando si può, mettere una mancia di qualche euro in tasca subito agli italiani che non progettare investimenti a lungo termine.
Parole sante. Lo dicevo io, che questo ha le idee chiare: sentiamo 'sto progetto a lungo termine, dai, che all'improvviso mi sento un ragazzino!
Il sapere, per inciso, è esattamente quello che si definisce un investimento a lungo termine. Innalzare l’obbligo scolastico, finanziare l’autonomia degli istituti e delle università, investire sulla ricerca, non ha un immediato ritorno elettorale; vedere i risultati di queste scelte significa aspettare anni. Ma significa anche cambiare il volto di un paese, riaffermare un’idea di futuro, consegnare a chi verrà dopo una società più giusta. Tutto quello che in Italia la politica non sa e non vuole fare, tutto quello che la sinistra dovrebbe fare.
Ottimo. Niente ritorni elettorali, investimenti a lungo termine, società più giusta. Erano anni che aspettavo un politico così...
Il Ministro Gelmini ha deciso di trattare il sapere come un arido capitolo di bilancio sul quale risparmiare risorse. Ha in testa un modello educativo costruito sulla centralità del risparmio.
Mmm certo, ma io lascerei da parte un attimo la Gelmini per arrivare al punto...
Tornare al maestro unico significa risparmiare affermando un modello di scuola antiquato, dove un maestro corrisponde ad una sola verità, e dove il tempo pieno rischia di non esserci più.
Già. Invece tu cosa propon...
Separare gli studenti italiani dagli extracomunitari è una stupidaggine che puzza di razzismo e che uccide la scuola dell’integrazione e le esperienze importanti cresciute nell’ombra, ma che consentirebbero a questo Paese di evitare il dramma delle banlieues francesi.
Sì, ma tu intendo, cosa vorresti far...
Trasformare le università italiane in fondazioni di diritto privato significa non solo voler tagliare la spesa, significa non aver capito che l’autonomia egli atenei italiani funziona se gli organi di governo sono democratici, cosa che un ente privato non garantisce. Per non parlare del diritto allo studio che non c’è, dei tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario, delle tasse universitarie che, con le fondazioni, sarebbero fuori controllo.
Ah, ho capito, si parte dal negativo per arrivare alla fase affermativa. Ora arriva il programma, gente, e io non sto nella pelle!
Mi spaventerei se tacessimo,
Appunto.
se lasciassimo al solo sindacato i compito di fare muro,
E noi non lasciamoglielo.
se accettassimo l’idea che, essendo un problema di risorse, riguarderebbe solo i docenti e la loro controparte al governo.
Ci mancherebbe altro, no che non l'accettiamo!
Siamo di fronte invece ad una questione cruciale per l’Italia,
Giusto.
dove scuola e università riproducono esattamente le condizioni sociali delle famiglie di provenienza degli studenti, senza modificarle minimamente. Dove la crescita economica o non è sviluppo o non c’è, dove il lavoro che esprime valore aggiunto e qualità è un privilegio per pochi fortunati.
Bene, e per risolvere tutta 'sto casino? Adesso vedrai che lo scrive...
Il 25 ottobre il sapere dovrà stare in cima all’agenda del Partito democratico che va in piazza per parlare all’Italia,
Ah, ho capito, prendiamo il sapere e lo mettiamo in cima...
magari anche a quelle migliaia di studenti che in questi giorni stanno facendo assemblee nelle loro scuole e nelle loro università, che le stanno autogestendo o occupando.
Be', certo, bisogna parlare anche a loro, ci mancherebbe...
Tanti di loro sono o saranno Giovani democratici, pur non avendo tessera, se riusciremo insieme ad offrire un’idea alternativa di Paese,
E allora, cazzo, offriamogliela...
partendo dal diritto al sapere, dalla riforma della didattica, dal rafforzamento della loro presenza nei luoghi in cui si decide nelle scuole e nelle università. Da qui si deve partire per costruire l’Italia dei meriti e dei talenti di cui abbiamo parlato in campagna elettorale.
Fantastico! Partiamo da qui, dai!
Forse così un giorno non sarà più retorica.
Clicco e riclicco, ma stranamente il post finisce qua: il nostro amico Fausto dev'essersi scordato di incollare la parte in cui spiega quello che vuole fare. D'altronde, a forza di fare molto e chiacchierare poco, va finire che uno si dimentica le cose più importanti...

Chi l'ha detto? Classifica aggiornata dopo la tappa n. 4

Eccovi, amici miei, la classifica del concorso "Chi l'ha detto?" aggiornata dopo la quarta puntata. Come potrete verificare, il tentativo di fuga di Eugenia prende corpo; alle sue spalle il gruppo si sbriciola e si allunga, ma qualcuno sembra nelle condizioni di resistere allo strappo: Engine, Firetrip e Marlow continuano ad azzeccare una media di almeno dieci risposte a quiz, il che lascia presagire una battaglia ancora aperta. Come sempre vi raccomando di comunicarmi eventuali errori, vi ripeto che al vincitore finale del concorso sarà inviato un libro scelto da me, e vi ricordo che chi non avesse ancora fatto in tempo a cimentarsi con le domande delle prime quattro tappe è sempre in tempo a farlo cliccando qua: sarà mia cura aggiornare la classifica con nuovi i punteggi. In attesa della quinta puntata, buona consultazione a tutti! 4.500: Eugenia; 4.100: Engine, Firetrip; 4.000: Marlow, Sherasade; 3.900: AleG, Shaadow; 3.700: Boga; 3.400: Aioros; 3.300: Mariuzzoweb; 3.200: Vittorio; 3.100: Poverobucharin; 2.800: Leilani; 2.900: Gabriele; 2.300: df1989, Josè, MZ, PaoloC, Raser; 2.200: Fabio, Marta, Restodelmondo, Skoptes, Vaal; 2.100: Acidqueen, Roberto58; 2.000: AF, Dysnomia, Luca, Masque; 1.900: Anellidifumo, Oz, Slobodanmilosevic; 1.800: LeoSpal; 1.700: FuffaForte, Mar; 1.600: MatteoGe; 1.300: Nuanda; 1.200: DK; 900: Kore, Mayhem; 700: Astridnausicaa; 500: Enigmista; 200: Hooverine.

20 ottobre 2008

Generatore automatico di anatemi di Joseph Ratzinger sul Testamento Biologico

Joseph Ratzinger sul testamento biologico:
È innegabile che si debba rispettare l'autodeterminazione del paziente, senza dimenticare però che l'esaltazione individualistica dell'autonomia finisce per portare ad una lettura non realistica, e certamente impoverita, della realtà umana.
Come esimersi, amici miei, dal rispolverare la vecchia idea del generatore automatico? Lo trovate nella colonna in alto a destra: ricaricate la pagina e divertitevi ad essere brutalizzati con parole sempre nuove. Si sa, a noi piace tanto...

17 ottobre 2008

Chi l'ha detto? /4: Pillola del giorno dopo

E così, amici miei, siamo arrivati alla quarta tappa del nostro grande concorso. Il tema che ho scelto per oggi è uno di quegli argomenti su cui i nostri amici catechisti hanno avuto modo di sbizzarrirsi di brutto: la contraccezione d'emergenza, o pillola del giorno dopo, che in Italia (grazie agli anatemi di questi scalmanati) deve tuttora essere prescritta da un medico (con tutte le mortificazioni che ne conseguono, leggi obiezione di coscienza, negazione dei diritti, mortificazione delle donne eccetera), mentre nei paesi civilizzati è ormai diventata un normale farmaco da banco liberamente accessibile a tutti. Detto ciò, vi ricordo brevemente le regole del gioco:
  1. dopo aver completato il quiz, scrivete il punteggio ottenuto nei commenti;
  2. se avete scoperto solo ora il concorso, o se non avete avuto tempo di cimentarvi con i quiz precedenti, potete farlo cliccando qua: sarà mia cura aggiornare il vostro punteggio e farvi entrare in classifica, sia pure in ritardo;
  3. il premio per il vincitore finale (al termine delle dieci tappe previste) sarà un libro scelto da me.
Che altro dire? Giocate, giocate, giocate. E ravvedetevi, una buona volta. Ah, una cosa. Se vedrete apparire sullo schermo delle paroline incomprensibili, non preoccupatevi: stavolta, per variare un po', i numeri delle domande sono scritti in notazione Maya. Che volete farci, sono proprio uno snob della peggiore specie...

Come eravamo /2

E se domani, si presentassero una "squadriglia" di deputati in kilt scozzese, con "gonne scozzesi", e dicessero di trovarsi in imbarazzo nei bagni maschili? Ci troveremmo un foltissima schiera di uomini nei bagni delle donne.
(Luca Volontè, 5 maggio 2006)

16 ottobre 2008

Esemplificazioni dell'adagio "disse la vacca al mulo, oggi ti puzza il culo" /24

Abbiate pazienza, gente: ma quando ti tocca leggere roba del genere, val bene la pena di rispolverare una rubrica che era ferma da giugno...

Anonima anatemi

Un simpatico anonimo (o più simpatici anonimi mossi dai medesimi intendimenti: sapete com'è, certi personaggi è difficile distinguerli l'uno dall'altro quando hanno un nome e un cognome, figurarsi se non si firmano) mi lascia sul blog la seguente successione di ameni commenti:
  1. Come ho già scritto altre volte su questo sito ci sono dei toni irriverenti che sono offensivi verso la comunità dei credenti e verso la figura del santo padre. Passi per l'insistenza morbosa su argomenti sessuali e scabrosi ma spesso si rasenta la blasfemia che è una cosa che ferisce chi ha la fede. Non si offenda la chiesa!
  2. Non si offende il papa! Punto e basta! Vergogna!
  3. Siti come questi andrebbero chiusi! Dovrebbe essere, anzi è reato scrivere certe cose contro la religione!
Siccome sono notoriamente un pervertito, mi prendo la libertà di partire dal fondo, invitando i nostri amici crociati, allorché abbiano ravvisato nei contenuti di questo blog gli estremi per procurarne la chiusura, ad attivarsi presso le autorità preposte affinché diano corso con tutta sollecitudine al prospettato provvedimento. Andando a ritroso, e passando quindi al punto 2), mi corre l'obbligo di comunicare formalmente che non mi vergogno affatto: prova ne sia che ho l'abitudine di firmare quello che scrivo, al contrario dei miei solerti commentatori, che per inciso invito a risparmiarsi locuzioni quali "punto e basta" e simili, almeno fino alla (da loro) auspicata restaurazione di un regime teocratico con tanto di Santa Inquisizione al seguito; ovvero, alternativamente, a trasferirsi armi e bagagli in paesi nei quali simili atteggiamenti trovano più puntuale e rigorosa applicazione. Quanto al primo punto, infine, detto che in quanto a morbosa insistenza sulle tematiche sessuali i beniamini dei nostri amici anonimi non sono secondi a nessuno, mi limito a rilevare che da queste parti le esortazioni effettuate utilizzando l'imperativo sono tutt'altro che ben accette: suggerisco ai miei gentili commentatori, pertanto, di riservare simili comportamenti a situazioni e contesti ad essi più congeniali, giacché a casa mia, per dirla com'è, faccio come mi pare e piace. Saluti.

15 ottobre 2008

Moltiplicazione clericale

Dal messaggio della CEI in vista della Giornata per la Vita 2009:
C’è, poi, chi vorrebbe rispondere a stati permanenti di sofferenza, rea­li o asseriti, reclamando forme più o meno esplicite di eutanasia. Vo­gliamo ribadire con serenità, ma anche con chiarezza, che si tratta di risposte false: la vita umana è un bene inviolabile e indisponibi­­le, e non può mai essere legittima­to e favorito l’abbandono delle cu­re, come pure ovviamente l’acca­nimento terapeutico, quando ven­gono meno ragionevoli prospetti­ve di guarigione. La strada da per­correre è quella della ricerca, che ci spinge a moltiplicare gli sforzi per combattere e vincere le pato­logie - anche le più difficili - e a non abbandonare mai la speranza.
«Scusi, vescovo». «Dimmi, figliolo». «Allora, mi sembra di capire che avete aperto alla ricerca scientifica...» «Certamente: quella è la vera strada da percorrere, l'eutanasia e l'interruzione delle cure sono risposte false!» «Ma a me era sembrato che quando si parlava della ricerca sulle staminali embrionali...» «Eh no, quelle no, per carità! Anche la ricerca, capirai, ha dei confini: essa è buona ma deve essere svolta entro limiti eticamente accettabili!» «Ecco, appunto. Quanto agli sforzi per combattere le patologie...» «Ah, be', quanto a quelli puoi stare sicuro, figliolo, non ci risparmiamo!» «Ma a me pareva che sul preservativo, che pure è molto efficace per combattere l'AIDS...» «Eh, ma quello è un altro discorso, ci mancherebbe! Quella non è mica una cura, è un presidio, e per di più diabolico! L'AIDS va combattuto con una sana concezione del matrimonio, mica con mezzi che favoriscono comportamenti sessualmente disordinati!» «Infatti. E poi, anche sul vaccino contro l'HPV...» «Figurati! Volete vaccinare le minorenni contro un virus mortale sessualmente trasmissibile, autorizzando implicitamente le giovani a comportamenti immorali, e noi dovremmo approvare?» «Non fa una grinza. E la diagnosi preimpianto, da cui si potrebbe vedere se uno ha una malattia genetica e quindi risparmiargli una vita di sofferenze...» «Ah, per carità, scherzi? Si tratta di pratiche contrarie alla vita, che invece va accolta nelle condizioni in cui il buon Dio ha deciso di donarcela». «Capisco». «Bene, figliolo, ne sono lieto». «...» «...» «Vescovo?» «Sì, figliolo». «A me pare che 'sti sforzi, per carità, per moltiplicarli li moltiplicate, ma mica per combattere le patologie o favorire la ricerca. Piuttosto per fare in modo che la ricerca non progredisca, e che le malattie non possano essere guarite...» «...» «...» «Ascolta, figliolo...» «Sì?» «Posso essere sincero?» «Ci mancherebbe altro». «Ricordi cosa ebbe a dire il Santo Padre qualche tempo fa?» «Su due piedi, vescovo, mi sfugge». «Perché non leggi, figlio mio. Orbene, il Pontefice disse: "L'uomo che soffre ci appartiene"». «Ah, ecco. E quindi?» «Abbi pazienza, figlio mio: tu di solito vai in giro a regalare le tue cose al primo stronzo che passa?» «Per la verità, no». «Ecco, allora vedi di farla finita. E smettila, una buona volta, di scassare il cazzo».

Buio, controbuio, over/ 6

E il primo che si azzarda a dire che sono razzisti è un negro.

14 ottobre 2008

Come eravamo /1

La tolleranza verso gli intolleranti è totale e quindi direbbe un bambino, i tolleranti nascondono la loro stessa intolleranza dietro il manipolo di farfalle o black-block.
(Luca Volontè, 15 novembre 2005) Cliccare qui per un'appropriata colonna sonora.

13 ottobre 2008

Buio, controbuio, over /5

Ho l'orribile sensazione che 'sta rubrica sia destinata a diventare un evergreen...

Chi l'ha detto? Classifica aggiornata dopo la tappa n. 3

Eccoci alla classifica del concorso "Chi l'ha detto?" aggiornata dopo la terza puntata. C'è una fuga, come potrete riscontrare: Eugenia cerca di staccare gli avversari e prendersi il premio che nell'edizione precedente le era sfuggito per un niente; alle sue spalle un terzetto, composto da AleG, Engine e Firetrip, e quindi Marlow a chiudere la combriccola di quelli che hanno azzeccato una media di almeno dieci risposte a quiz. Per il resto, la classifica si va sgranando (salvo qualche piccola ammucchiata qua e là): ma siamo all'inizio, gente (le tappe saranno in tutto dieci), e quindi c'è possibilità di recupero per tutti. Come sempre (che palle, eh?) vi raccomando di comunicarmi eventuali errori, vi ripeto che al vincitore finale del concorso sarà inviato un libro scelto da me, e vi ricordo che chi non avesse ancora fatto in tempo a cimentarsi con le domande delle prime tre tappe è sempre in tempo a farlo cliccando qua: avrò cura aggiornare la classifica con nuovi i punteggi. In attesa della quarta puntata, buona consultazione a tutti! AGGIORNAMENTO: Sherasade mi segnala che avevo imperdonabilmente perso per strada un commento; il che, come vedete, cambia il vertice della classifica, nel quale si attesta una coppia di fuggitive. 3.300: Eugenia, Sherasade; 3.100: AleG, Engine, Firetrip; 3.000: Marlow; 2.800: Boga, Shaadow; 2.500: Gabriele, Mariuzzoweb, Vittorio; 2.600: Aioros; 2.300: Poverobucharin; 2.200: Leilani; 2.100: Restodelmondo; 2.000: AF; 1.900: Oz; 1.800: PaoloC; 1.700: df1989, Fabio, FuffaForte, MZ; 1.600: Josè, Marta, Masque, Skoptes, Vaal; 1.500: Raser, Slobodanmilosevic; 1.400: Acidqueen, Luca, Roberto58; 1.300: Dysnomia, Nuanda; 1.200: DK, LeoSpal, Mar; 1.100: MatteoGe; 900: Mayhem; 700: Anellidifumo, Astridnausicaa; 500: Enigmista; 300: Kore; 200: Hooverine.

10 ottobre 2008

Chi l'ha detto? /3: Eutanasia

Ed eccoci alla terza puntata del nostro concorso a premi. Stavolta il gioco è dedicato all'eutanasia (parola peraltro divenuta addirittura impronunciabile) e alle opinioni dei nostri amici catechisti in merito alla sua eventuale legalizzazione. Vi ricordo che per essere inclusi nella classifica dovete lasciare il vostro punteggio nei commenti, che se non lo avete ancora fatto potete cimentarvi con i quiz precedenti cliccando qua, e che il premio in palio per il vincitore finale al termine delle dieci tappe previste sarà un libro scelto da me. Nient'altro da aggiungere, se non la solita esortazione: giocate, giocate, giocate. E pentitevi, miscredenti che non siete altro.

09 ottobre 2008

Freestyle

Dal sito di Luca Volontè:
Ora che in Inghilterra è casual, va di moda l'arma bianca chissà quando arriverà in Italia e i Casalesi di Sandokan colpiranno a colpi di sciabola.
Ho recentemente avuto conferma del fatto che le maestre elementari, allorché si trovino nella condizione di dover incoraggiare gli alunni più timidi, siano tuttora solite ricorrere alla consueta formula: "suvvia, caro, dillo con parole tue!" Mi punge vaghezza che il nostro amico, qualche anno fa, abbia ricevuto la stessa esortazione. In tal caso, deve averla presa alla lettera. E da allora non ha più smesso.

08 ottobre 2008

Condivisione anonima

In una giornata infernale, nella quale ero già rassegnato a non trovare il tempo di scrivere uno straccio di post, un anonimo (eh, 'sti anonimi, se non ci fossero bisognerebbe inventarli) mi giunge in soccorso come un principe azzurro dalla bionda chioma e dall'immacolato mantello. Vi riporto qui di seguito il suo commento al mio post di ieri sulle dichiarazioni di Luca Volontè:
che discorsi, un refuso può capitare a tutti la forma di volontè sarà sbagliata ma il contenuto merita una riflessione la pillola fa male, è risaputo che ha molte controindicazzioni, e inoltre è un metodo che riguarda poco la coppia, è gestita solo da una delle due metà i metodi naturali sono parte di una gestione a due della vita di coppia e sono da preferirsi perchè sono espressione di amore e condivisione
Andiamo per ordine. Innanzitutto, dice il nostro amico, un refuso può capitare a tutti. Ed infatti, allo scopo di esemplificare brillantemente l'affermazione appena partorita, poche righe più in là spara subito un bel "controindicazzioni" con due zeta: tanto per dimostrare che il buon esempio, a voler impiegare una manciata di buona volontà, si può dare in qualsiasi circostanza. Ma non divaghiamo, ché c'è pure da rilevare qualcosina sul merito. La pillola anticoncezionale, sostiene il nostro ospite, è una pratica che viene gestita soltanto dalla donna, e quindi non reca alcuna condivisione all'interno della coppia. Invece, aggiungo io, annotare diligentemente le date delle mestruazioni, esaminare colore e consistenza del muco vaginale, infilarsi un termometro su per la fica allo scopo di misurarne la temperatura (i cosiddetti metodi naturali, badate, consistono in queste edificanti operazioni, come ho avuto modo di spiegare qua) sono operazioni che si conducono in due? In caso affermativo, ne converrete, saremmo di fronte a casi di notevole perversione, dinanzi ai quali altre forme di più ordinaria collaborazione (da me, lo confesso, prestata più di una volta) consistenti nel buttare là un distratto "a proposito, stasera l'hai presa, la pillola?", verrebbero ridotte al rango di graziose orazioni, da recitarsi sottovoce prima che il sonno intervenga a chiudere la giornata. Detto questo, gente, arriviamo al punto. I cosiddetti metodi naturali, afferma il nostro amico, sono espressione di condivisione e di amore. Per esclusione, quindi, si deve giungere alla conclusione che quelli artificiali non lo siano: il che equivale a dire che ogni qual volta vi siete infilati un preservativo (o avete aiutato il vostro partner a farlo), che avete mandato giù la pillola (o l'avete amorevolmente portata sul comodino della vostra compagna prima di addormentarvi), che vi siete fatti insieme il giro d'Italia, magari di notte, per farvi prescrivere una scatola di Norlevo dribblando schiere di medici integralisti disposti a tutto pur di appiopparvi una bella gravidanza indesiderata, non stavate condividendo un bel cazzo di niente. E soprattutto, dice il nostro ospite, non vi amavate. Come sarebbe a dire, chi l'ha stabilito? Lo dicono, tutti i giorni, il nostro amico anonimo ed i suoi crociati sodali: gente che se la gode ad prelevare il muco con le dita per poi annusarlo con cupidigia, e a infilare termometri lunghi una spanna, con tanto di tacche in rilievo, in ogni buco disponibile. Date retta, amici miei, fidatevi. Questa è gente che la sa lunga...

06 ottobre 2008

Tre meno meno

Dal sito di Luca Volontè:
I metodi naturali sono molto più sicuri di ogni altro metodo chimico. Gli ginecologi della Sigo ne sono ampiamente a conoscenza.
Ok, ragazzi, facciamo una cosa. Per cominciare ci dividiamo in due squadre: una setaccia tutte le pubblicazioni scientifiche, per trovare un medico secondo il quale il metodo Ogino-Knauss sia più sicuro del preservativo; l'altra, invece, scartabella tutte le grammatiche italiane pubblicate nel dopoguerra, per cercare un caso in cui davanti alla parola "ginecologi" si possa usare l'articolo "gli". Dopodiché ci riuniamo, magari davanti a una birra, e leggiamo riga per riga la Costituzione. Tanto per verificare se da qualche parte non dica che, dovendo leggere una stronzata, si abbia almeno il diritto che sia scritta in italiano.

Money, get away

A tale proposito, proporrei di inserire in calce al 740, al posto del riquadro dell'8 per mille, un bel "Salve Regina". Chissà se il nostro amico mascherato sarebbe d'accordo...

Chi l'ha detto? Classifica aggiornata dopo la tappa n. 2

Ecco a voi, cari amici, la classifica del concorso "Chi l'ha detto?" aggiornata dopo la seconda puntata. Mentre vi raccomando di comunicarmi eventuali errori, vi ribadisco che al vincitore finale del concorso sarà inviato un libro scelto da me, ricordandovi che chi non avesse ancora fatto in tempo a cimentarsi con le domande delle prime due tappe è sempre in tempo a farlo cliccando qua: mi premurerò di aggiornare la classifica con nuovi i punteggi. In attesa della terza puntata, buona consultazione a tutti! 2.200: Eugenia; 2.100: AleG, Engine; 2.000: Marlow; 1.900: Boga, Firetrip, Shaadow; 1.800: Aioros; 1.700: Gabriele, Mariuzzoweb; 1.600: Leilani, Restodelmondo, Vittorio; 1.500: Oz, Poverobucharin; 1.400: AF, Roberto58; 1.300: Fabio, MZ, PaoloC; 1.200: DK, Josè, Sherasade; 1.100: df1989, Dysnomia, Masque, Skoptes, Vaal; 1.000: Acidqueen, Marta; 900: LeoSpal, Nuanda; 800: Luca, Mar, MatteoGe; 700: Anellidifumo, Mayhem; 600: Raser; 500: Astridnausicaa, Enigmista; 400: Slobodanmilosevic; 300: Kore.

03 ottobre 2008

Buio, controbuio, over /4

Quando uno riesce a uscire dalle sue contraddizioni, va verso la libertà. Ma il razzista non vuole la libertà. Ne ha paura. (Tahar Ben Jelloun)
Cliccare qua per un'adeguata colonna sonora.

02 ottobre 2008

Musica, maestro

Siccome la musica è una delle passioni della mia vita, e lo spazio per postarla qua dentro (tra banner, gadget e cazzate varie) è diventato sempre più ristretto, ho avuto l'alzata d'ingegno di creare all'uopo un contenitore nuovo di zecca. Nel nuovo blog (che manco a farlo apposta si chiama Metilparamusic) provvederò a mettere più o meno tutti i giorni un assaggio della musica che ascolto: ragion per cui, se a qualcuno capiterà di passarci spesso (magari aggiungendo il feed al suo lettore, in modo da togliersi il pensiero di controllare) avremo l'occasione di scambiare qualche spunto diverso da quelli ai quali ci siamo (tristemente) abituati. Insomma, gente, fateci un salto, se vi va lasciate qualche commento (parlare di musica, ogni tanto, ci vuole proprio), qualche suggerimento o qualche richiesta, e se proprio vi dovesse piacere tornateci. Va da sé che da queste parti continuerò a dar conto delle solite cose. Saluti. Alessandro.

Chi l'ha detto? /2: Omofobia

Eccoci, amiche ed amici, alla seconda puntata del nostro nuovo concorso a premi. Siccome sono un tipetto metodico, mi sforzo di procedere con un certo ordine: dopo le affermazioni dei nostri paladini sulle unioni civili, passiamo ad una serie di gradevolissime esternazioni sul tema dell'omosessualità. Vi ricordo che per essere inclusi nella classifica dovete lasciare il vostro punteggio nei commenti (da queste parti ci si fida del prossimo), che se non lo avete ancora fatto potete cimentarvi con il quiz precedente cliccando qua, e che il premio in palio per il vincitore finale al termine delle dieci tappe previste sarà un libro scelto da me. Nient'altro da aggiungere, se non il consueto invito: giocate, giocate, giocate. E per l'amor di Dio, non lasciatevi andare al vizio. Questa, come avrete capito, è gente che non scherza...

BarCamp "Esperimenti Democratici"

Per BarCamp s'intende un incontro caratterizzato dalla mancanza di una scaletta prefissata di relatori, nel quale non esiste un pubblico passivo: sono i partecipanti all'evento, infatti, a proporre in prima persona una presentazione o un tema di dibattito, al quale seguirà una discussione con i presenti. Sabato 4 ottobre, a Roma, ci sarà il BarCamp "Esperimenti Democratici": io ci andrò (gentilmente invitato dagli amici che l'hanno organizzato) per parlare di Soccorso Civile e dei blog, ma si parlerà di mille altre cose. Datemi retta: ne vale davvero la pena. Venite?

01 ottobre 2008

Buio, controbuio, over /3

Dalla Repubblica.it:
L'hanno fermato all'uscita da scuola, braccato, pestato: un piede sopra alla testa, le manette e poi le botte, anche all'interno della macchina di servizio. Sette agenti della polizia municipale di Parma – questa la denuncia fatta in mattinata ai carabinieri del Comando locale – hanno aggredito alle 18,25 di ieri al parco cittadino ex Eridania Bonsu Emmanuel Foster, giovane studente ghanese di 22 anni – riducendolo con un occhio nero, una gamba malmessa (il ragazzo zoppica) e diverse lesioni, come testimonia il referto ospedaliero. (...) Il giovane racconta di essere stato insultato: insulti razzisti. Gli è stato negato il permesso di telefonare a casa: solo alle 23 è arrivato il padre dello studente. Senza spiegazioni plausibile davanti a quell'occhio nero "mi hanno detto che era caduto ed era stato fermato perché non voleva dare le sue generalità" ha detto il padre, il giovane è stato rilasciato. E la polizia ha consegnato alla famiglia Bonsu una busta del Comune di Parma contenente i verbali con scritto sopra: "Emmanuel negro". (...) Emmanuel chiede più volte di telefonare. "Mi è stato negato, ma sono maggiorenne e ne avevo diritto. Mi dicevano "negro muoviti" e poi…poi alle 22 hanno chiamato mio padre.
Mi sono permesso di incollare gli stralci più significativi, ma credetemi: vale la pena di leggerla tutta, questa edificante impresa dei vigili urbani di Parma. Qualche giorno fa mi chiedevo quante volte dovrò ancora vergognarmi, per essere nato in un paese che si è ridotto così. Mi punge vaghezza, tuttavia, che farei prima a contare quelle in cui non sarò costretto a farlo.