
D'altra parte le accuse formulate ipotizzano soltanto che sia stato pestato a sangue dalle guardie e poi abbandonato dai medici che avrebbero dovuto curarlo, finché non ci ha lasciato le penne.
C'è una differenza abissale, no?
Si tratta di qualcosa di drammatico, il fatto che Cucchi ha subito dei traumi senza i quali non si sarebbe in qualche modo avviata la sequenza di eventi che ha determinato il ricovero, il suo rifiutare cibo e acqua, e il determinarsi di quella condizione clinica che ha portato al decesso.Dagli atti della Commissione:
Quando è stato soccorso, «intorno alle 6:05 del 22 ottobre», Stefano Cucchi mostrava «una rigidità dei muscoli del collo e una incipiente rigidità dell'articolazione temporo-mandibolare», segni «di un incipiente rigor mortis» che «secondo l'esperienza comune, si manifestano nel corso di due o tre ore rispetto al momento in cui il soggetto è morto. Pertanto pensiamo che il paziente fu rianimato per precauzione e non perchè ancora vivo e che probabilmente la sua morte si deve a due o tre ore prima» e «probabilmente anche il medico che amministrava queste misure sapeva già che il paziente era morto e da tempo».In estrema sintesi: prima pestato a sangue, poi rianimato per finta quando i medici sapevano già che era morto.
Screditare la Chiesa e una certa condotta aggressiva è nel DNA genetico degli ebrei, ce lo ha dimostrato la storia.Ecco. Geneticamente anticattolici e aggressivi. Cominciamo bene...
Ed oggi alcune reazioni scomposte lo confermano. Io non accuso tutto il mondo ebraico, ma frange particolari ed estremiste. Questo non mi fa cancellare il mio giudizio negativo sulle leggi razziali che furono una vergogna ed un insulto all'umanità.Vediamo se ho capito: Donna Assunta si guarda bene dell'accusare tutti gli ebrei e si pronuncia assai negativamente sulle leggi razziali, ma intanto parla di "DNA", e tanto per non essere fraintesa ci mette accanto un "genetico" che non servirebbe (il DNA, fino a prova contraria, è sempre genetico) ma che sicuramente rafforza il concetto.
"Il popolo italiano è triste e confuso, il popolo italiano ha perso la sua umanità. Insieme possiamo ridare al triste popolo italiano un sorriso per il futuro."Ronald Samako, fondatore di Poveri Voi, la prima ONG africana che porta aiuta umanitari all'Italia.
Sacerdoti | € 315.000.000 |
Culto e pastorale | € 271.000.000 |
Edilizia di culto | € 130.000.000 |
Carità | € 115.000.000 |
Terzo mondo | € 80.000.000 |
Beni culturali | € 70.000.000 |
Fondo di riserva | € 3.000.000 |
Totale dei fondi assegnati | € 984.000.000 |
Il prof. Vladimir Putin terrà una lezione a Villa Gernetto, l'università liberale di Berlusconi.Durante la lezione si assisterà alla resurrezione dei giornalisti morti ammazzati e all'apertura delle gabbie militari in Cecenia.
È un'indecenza, una vergogna. Il Carroccio tornerà in piazza. El Sisi ha detto chiaramente che in via Pino si potrà pregare. Questo significa che, come abbiamo sempre ipotizzato, il centro culturale islamico è solo un paravento che maschera quello che in realtà è un luogo di culto. Il portavoce della comunità islamica ha fatto affermazioni irrispettose delle regole e dei cittadini comaschi, evidenziando una palese violazione delle finalità del centro culturale. Questa è un'evidente presa in giro.
Grazie alla nostra incertezza gli islamici fanno ciò che vogliono. Non mi sembra un bel segnale per chi dichiara di voler rispettare le leggi e di volersi integrare. Siamo molto preoccupati per il quartiere e per la situazione che rischia di andarsi a creare attorno al centro culturale islamico. Vigileremo, per ora non possiamo fare altro. Chiediamo la collaborazione dei cittadini perché segnalino qualsiasi problema e difficoltà.Ora, può darsi che sia io ad avere qualche deficit di comprensione, ma la domanda è: che differenza fa? Cioè, per quale motivo una moschea dovrebbe essere più offensiva di un semplice centro culturale? Perché ai cittadini comaschi dovrebbe interessare il fatto che dentro a un edificio si chiacchieri di Maometto o si preghi? In che modo una circostanza del genere potrebbe nuocere all'integrazione? Dove sarebbero, abbiate pazienza, l'indecenza e la vergogna?
Importo complessivo dell’8 per mille | € 897.077.477 |
Contribuenti che hanno espresso la scelta | 39,62% |
Contribuenti che non hanno espresso la scelta | 60,38% |
Gettito IRPEF corrispondente alle scelte espresse | € 355.422.084 |
Gettito IRPEF corrispondente alle scelte non espresse | € 541.655.363 |
Beneficiario | % relativa al 39,62% | % sul totale |
Chiesa Cattolica | 87,25% | 34,57% |
Stato | 10,28% | 4,08% |
Valdesi | 1,27% | 0,51% |
Comunità Ebraiche | 0,42% | 0,16% |
Luterani | 0,31% | 0,12% |
Avventisti | 0,27% | 0,10% |
Assemblee di Dio | 0,20% | 0,08% |
TOTALE | 100,00% | 39,62% |
Beneficiario | Fondi da scelte espresse | Fondi da scelte non espresse |
Chiesa Cattolica | 310.105.768 | 472.594.304 |
Stato | 36.537.390 | 63.644.505 |
Valdesi | 4.513.860 | 0 |
Comunità Ebraiche | 1.492.773 | 2.274.953 |
Luterani | 1.101.808 | 1.679.132 |
Avventisti | 959.640 | 1.462.469 |
Assemblee di Dio | 710.844 | 0 |
TOTALE | 355.422.084 | 541.655.363 |
Allora, Gianfranco, parliamoci chiaro: sono venuto da te martedì, e davanti a Zagor mi hai detto: punto primo, mi sono pentito di avere collaborato a fondare il Trio Lescano; punto secondo: voglio fare un gruppo penitenziale diviso. Queste cose diciamocele tra noi, facciamo le zingarate fuori porta, ma tu alle zingarate fuori porta non hai mai voluto partecipare, visto che non hai partecipato nemmeno, per essere super partes, alla gita a Ischia con l'aliscafo! Se vuoi fare queste inseminazioni ti accogliamo a calci in culo: ma le fai da uomo politico nel partito e non da Presidente della Corte d'Appello!
Se fai politica, lascia la Camera.P.S. Vince Fini 2 a 0, perché oltre a quanto detto sopra, ha mostrato anche un grande stile ecosostenibile: il suo discorso era scritto a penna su fogli riciclati dalla rassegna stampa.
A Mogliano Veneto il 25 aprile il sindaco leghista vieta Bella Ciao.
Sarà sostituita con la più attuale: “Ehi, gran gnocca!”
La Chiesa non ha mai cambiato idea: i divorziati che si sono risposati una seconda volta civilmente non possono accostarsi alla comunione. Con la separazione dalla seconda moglie, Berlusconi è quindi tornato ad una situazione, diciamo così, ex ante.Vediamo se ho capito bene: se uno divorzia, poi si risposa e si ferma là, allora la comunione non gliela si può dare; se invece divorzia, si risposa e ridivorzia allora sì, perché nel momento in cui prende l'ostia è tornato alla "situazione, diciamo così, ex ante".
L'unico uccello a cui sparerei è quello di Italo Bocchino.Si vede che oltre a quella della delicatezza, oggi è pure la giornata nazionale del doppio senso.
Del carcere si parla per levarci di torno un fastidio, per non rendere giustizia a chi è stato offeso né a chi l'offesa l'ha recata. Se ne parla per rendere nebulosa e poco chiara ogni analisi, un messaggio annichilente che impedisce di intervenire. Il detenuto non è un numero, invece la realtà che deborda da una prigione è riconducibile all'umiliazione che produce il delitto, ogni delitto nella sua inaccettabilità. Risocializzare, reinserire, non sono solamente termini e concetti trattamentali da seguire e svolgere, essi purtroppo stanno a sottolineare l'inadeguatezza al dettato Costituzionale, per l'impossibilità di rendere fattivo l'intervento rieducativo, non usare questi strumenti e di contro incancrenire la convivenza, equivale a dichiarare fallito l’ideale della promozione umana.
Basterebbe osservare volti e mani di detenuti in qualche carcere, per rendersi conto del livello di abbrutimento raggiunto, di quanto questa situazione di indifferenza e solitudine imposte, di mancata applicazione di quella famosa declinazione a nome rieducazione, risulti deleteria per la persona ristretta. Un carcere che non ha più al suo interno spinta a rinnovarsi, un carcere popolato di uomini vestiti di paura e stanchezza, con la sola aspettativa di scontare in fretta la propria condanna, e ciò senza alcuna consapevolezza del presente, senza vista prospettica, senza figura del futuro.
In una sola parola senza speranza. Chi conosce poco del carcere, di questa condizione inumana, dove è vietato persino sentirsi utili, responsabili, con delle prospettive, ebbene a costui sfugge il senso di questo arbitrio. Forse qualcuno pensa che inchiodare il detenuto in uno stato di inazione e alienazione, comporti la fatica minore. Nuovamente è un inganno, perché quel detenuto non è in una situazione di attesa dove il tempo serve a ricostruire e rigenerare, è l'esatto contrario: quel detenuto non attende domani, egli è fermo a ieri, a un passato riprodotto e mascherato, a tal punto, che tutto rincula a ieri, come se fosse possibile bloccare il tempo, come se delirare fosse identico a ben sperare. Se riconosco il diritto alle regole da rispettare, quel diritto a sua volta disciplina i rapporti con l'altro, e implica il riconoscimento di tutte le persone, finanche del detenuto.
Ho l'impressione che il carcere italiano sia un involucro premeditatamente chiuso alle idee, ai cambiamenti, a tutt'oggi non lo si riesce a piegare a nessuna utilità sociale, anzi rimane il maggior riproduttore di sub-cultura: entrano uomini ed escono bambini, pacchi bomba senza fissa dimora. Se non sarà inteso come ripristino di un senso di giustizia e di possibilità a riconquistare la propria dignità, esso sfibrerà gli uomini ristretti rendendoli insensibili alla necessità di ricucire quello strappo dolente causato con il proprio comportamento.
Bordin: Tu dici: c'è stata un'unità, non sono emerse critiche sostanziali, non ci sono state posizioni contrapposte. Questo è sicuramente vero. Però, appunto, pescando, giusto per amor di dibattito e cercando spunti, un paio di cose forse si possono trovare. Da un lato la questione dell'informazione televisiva, un intervento di Giulia Innocenzi, che si è tirata diverse critiche, e la questione ancora della proposta di regolamento, poi approvata, da parte della Commissione di vigilanza, su stesura di Marco Beltrandi. Ha creato un po' di dibattito, a un certo punto, ecco.Unica riflessione: ma a cosa serve un comitato se non a discutere di posizioni, in quanto tali potenzialmente divergenti, che fanno crescere il movimento attraverso il confronto? Basta così poco, e cioè la critica al regolamento Beltrandi, per essere considerati un corpo estraneo?
Pannella: Sì. Io l'ho trovato evocato in due o tre interventi al massimo. Cioè sul piano di non avere forse calcolato le reazioni.
Bordin: Io ne ho citato uno solo, quindi figuriamoci.
Pannella: Sì, tu dicevi giustamente. Ma io dico forse altri due o tre. Però, diciamo che Giulia Innocenzi era in un contesto così che ha fatto dire ad altri, a alcuni compagni negli interventi successivi, che si sapeva che spesso può accadere che se si pensa di inserire un virus in altri corpi, poi ci si accorge che è l'altro corpo che si immette nel nostro. Ed è francamente cosa che a proposito di Giulia Innocenzi io mi sento tranquillamente, in proprio, di dire che questa osservazione è a iosa legittimata. Per l'intervento nel suo complesso. Ma infatti, devo dire lo ritenevamo in molti piuttosto scontato e non vale la pena, appunto, di dargli troppo valore. Però fai bene a sottolineare anche questa osservazione, che è stata fatta.
Bordin: Era solo per cercare così degli spunti. Poi passiamo naturalmente ad altro.
P.S. Tutto ciò che è stato trascritto sopra potrebbe essere sovvertito se quell'"in proprio" fosse "improprio", come ha trascritto Radio Radicale. Riascoltandolo, e inserendolo nel contesto, tuttavia, sembra proprio essere "in proprio". Anche perché altrimenti la frase non avrebbe senso.
Nuestra fuerza es la Padania. La gente del norte está cansada de una Italia que trapichea, despilfarra y cuesta mucho, una Italia que ya no siente como su nación. El norte quiere ser dueño de su propia casa y que su casa obtenga reconocimiento.Si vede che i valori dell'identità nazionale gli interessano solo quando si tratta di difendere il crocifisso davanti ai giornalisti di casa nostra.