Nel frattempo quelli come me, che hanno la sventura di fare i commercialisti e avrebbero bisogno di accedere al sito dell'Agenzia delle Entrate (ovviamente intasato da fare schifo) per scaricare una cazzo di circolare, ottengono questa simpatica schermata:
Indipendentemente dal merito: aprire un sito a parte no, eh?
30 aprile 2008
A volte subentrano
Casse accese, amici miei: è un momento da festeggiare a tempo di musica.
Flash movies are fun to make at Toufee.com |
Quante volte, figliolo?
Dal Catechismo della Chiesa Cattolica:
2352. Per masturbazione si deve intendere l'eccitazione volontaria degli organi genitali, al fine di trarne un piacere venereo. Sia il Magistero della Chiesa – nella linea di una tradizione costante – sia il senso morale dei fedeli hanno affermato senza esitazione che la masturbazione è un atto intrinsecamente e gravemente disordinato.Dal sito dell'AdnKronos:
La masturbazione riduce il rischio di sviluppare il cancro alla prostata. E' quanto emerge da uno studio di ricercatori del Cancer Council Victoria di Melbourne (Australia), che hanno arruolato mille uomini con questo problema e 1.250 sani, intervistandoli sulle loro abitudini sessuali. I benefici maggiori si ottengono soprattutto se le eiaculazioni più frequenti sono avvenute fra i 20 e i 50 anni d'età.
29 aprile 2008
Come dimostra l'esperienza
Dalle "Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali", a cura della Congregazione per la Dottrina per la Fede:
Come dimostra l'esperienza, l'assenza della bipolarità sessuale crea ostacoli allo sviluppo normale dei bambini eventualmente inseriti all'interno di queste unioni. Ad essi manca l'esperienza della maternità o della paternità. Inserire dei bambini nelle unioni omosessuali per mezzo dell'adozione significa di fatto fare violenza a questi bambini nel senso che ci si approfitta del loro stato di debolezza per introdurli in ambienti che non favoriscono il loro pieno sviluppo umano.Dal sito dell'ANSA:
NEW YORK, 28 APR - Una bimba americana è morta di diabete mentre i genitori pregavano per il miracolo senza rivolgersi ai medici. Dale e Leilani Neumann, questi i nomi della coppia che ha negato le cure alla figlia, sono stati incriminati per omicidio colposo. I Neumann credono alla lettera della Bibbia e sono convinti che le guarigioni vengano solo da Dio, come ha testimoniato la madre della bimba morta. Madeline non era mai stata visitata da un medico dall'età di 3 anni.Per gentile concessione del torto. A buon rendere.
Pronti-aiposti-dipartenza-via!
Roma, 28 aprile 2008, ore 20:05:
(Adnkronos) - Gianni Alemanno è stato eletto sindaco di Roma con il 53,66 % dei voti al secondo turno delle elezioni comunali della Capitale, secondo i dati definitivi forniti dal Campidoglio. Il candidato del centrosinistra, Francesco Rutelli, ha ottenuto il 46,34 % dei voti.Roma, 28 aprile 2008, ore 20:33:
(Adnkronos) - ''Nel momento in cui vengo eletto sindaco di Roma dal suffragio degli elettori rivolgo il mio deferente saluto a Lei, Santità, Vescovo di questa città, assicurando piena collaborazione con la comunità cattolica per il bene di tutti i cittadini romani''. Questo è il testo del telegramma inviato dal nuovo sindaco di Roma Gianni Alemanno a Benedetto XVI.
28 aprile 2008
Onanismo di coscienza
Bisogna riconoscere che i nostri amici hanno una gran fantasia.
L'ultima trovata consiste nell'aspettare che una minorenne arrivi al pronto soccorso chiedendo la pillola del giorno dopo, e a quel punto divertirsi a negargliela, blaterando che per ottenerla dovrebbe presentarsi accompagnata dal padre.
Si tratta, ovviamente, di una fregnaccia in piena regola; la quale, tuttavia, è generalmente sufficiente a fare in modo che la malcapitata si metta a frignare e a scongiurare, fornendo al sadico di turno materiale in abbondanza per farsi le seghe per una settimana di seguito.
Si dà il caso, però, che non tutte le minorenni siano disponibili a farsi intimidire, e men che meno ad entrare nell'immaginario erotico di un medico ospedaliero qualsiasi; e che una diciassettenne di Francavilla, per niente rassegnata all'idea di lasciarsi mettere i piedi in faccia dall'onanista di turno, faccia un colpo di telefono alla locale cellula dell'Associazione Coscioni, ottenendo il duplice risultato di uscire dall'ospedale con la ricetta che le era dovuta, e di costringere chi gliela negava a soddisfare le proprie fantasie mediante l'acquisto di apposito materiale pornografico.
Oppure ad andarsene a nanna senza la pippa della buonanotte.
L'ultima trovata consiste nell'aspettare che una minorenne arrivi al pronto soccorso chiedendo la pillola del giorno dopo, e a quel punto divertirsi a negargliela, blaterando che per ottenerla dovrebbe presentarsi accompagnata dal padre.
Si tratta, ovviamente, di una fregnaccia in piena regola; la quale, tuttavia, è generalmente sufficiente a fare in modo che la malcapitata si metta a frignare e a scongiurare, fornendo al sadico di turno materiale in abbondanza per farsi le seghe per una settimana di seguito.
Si dà il caso, però, che non tutte le minorenni siano disponibili a farsi intimidire, e men che meno ad entrare nell'immaginario erotico di un medico ospedaliero qualsiasi; e che una diciassettenne di Francavilla, per niente rassegnata all'idea di lasciarsi mettere i piedi in faccia dall'onanista di turno, faccia un colpo di telefono alla locale cellula dell'Associazione Coscioni, ottenendo il duplice risultato di uscire dall'ospedale con la ricetta che le era dovuta, e di costringere chi gliela negava a soddisfare le proprie fantasie mediante l'acquisto di apposito materiale pornografico.
Oppure ad andarsene a nanna senza la pippa della buonanotte.
27 aprile 2008
Esemplificazioni dell'adagio "disse la vacca al mulo, oggi ti puzza il culo" /19
Dal sito della Repubblica:
Da Wikipedia:
Da Wikipedia:
Gli Ordini mendicanti sono ordini religiosi nati tra l'XII ed il XIII secolo in seno alla Chiesa cattolica ad opera di Domenico di Guzmán, fondatore dell'Ordo Praedicatorum, e Francesco d'Assisi, fondatore dell'Ordo Minorum.Che sia un problema di violazione del copyright?
25 aprile 2008
24 aprile 2008
Soccorso Civile si rifà il trucco
Dal momento che vi ammorbo un giorno sì e l'altro no parlandovi di Soccorso Civile, vi segnalo che ho appena finito di lavorare a quella che gli anglofoni definirebbero un'operazione di restyling.
Già che ci siete (sempre che ne abbiate voglia, si capisce), perché non ci fate un salto e mi dite com'è venuto?
Resto in attesa del vostro parere.
Già che ci siete (sempre che ne abbiate voglia, si capisce), perché non ci fate un salto e mi dite com'è venuto?
Resto in attesa del vostro parere.
Pusher terapeutico
Consentitemi un paio di parole, tutt'altro che scherzose, sulla sentenza di stamattina, con cui la Cassazione ha stabilito che coltivare la cannabis in casa è sempre reato.
Non starò qua a ripetere che a mio parere il consumo di droghe leggere andrebbe legalizzato, né a rilevare che la pronuncia costituisce, in buona sostanza, la condanna di uno stile di vita inoffensivo nei confronti di se stessi e degli altri (il che, sia detto per inciso, in uno stato di diritto dovrebbe essere inammissibile); sono cose già dette, sulle quali, vista l'aria che tira, dovremo combattere ancora un bel po' prima di cavare un ragno dal buco.
Ma c'è di più.
Non so se siete al corrente del fatto che i dolorosissimi sintomi di alcune gravi malattie (AIDS in testa) possono essere ridotti attraverso l'utilizzo di farmaci (peraltro assai costosi) sintetizzati dalla cannabis; e che tale riduzione diventerebbe decisamente più rilevante se coloro che soffrono di quelle malattie potessero utilizzare la cannabis naturale.
Sta di fatto che la sentenza della Cassazione, impedendo la coltivazione domestica, pone quei malati e i loro familiari davanti a una scelta tutt'altro che semplice: o rinunciare agli effetti benefici della cannabis, oppure procurarsela rivolgendosi al mercato nero della droga.
Il tutto, presumibilmente, con buona pace dei vicini di casa, che non saranno più costretti a vedere quelle fastidiose piantine nei vasi del balcone di fronte, e potranno quindi astenersi dalla faticosa operazione di recarsi dai carabinieri a sporgere denuncia.
Commentate voi, ché io ho i conati.
E manco una canna per farmeli passare.
Per gli amanti del genere, qua la versione ufficiale.
Non starò qua a ripetere che a mio parere il consumo di droghe leggere andrebbe legalizzato, né a rilevare che la pronuncia costituisce, in buona sostanza, la condanna di uno stile di vita inoffensivo nei confronti di se stessi e degli altri (il che, sia detto per inciso, in uno stato di diritto dovrebbe essere inammissibile); sono cose già dette, sulle quali, vista l'aria che tira, dovremo combattere ancora un bel po' prima di cavare un ragno dal buco.
Ma c'è di più.
Non so se siete al corrente del fatto che i dolorosissimi sintomi di alcune gravi malattie (AIDS in testa) possono essere ridotti attraverso l'utilizzo di farmaci (peraltro assai costosi) sintetizzati dalla cannabis; e che tale riduzione diventerebbe decisamente più rilevante se coloro che soffrono di quelle malattie potessero utilizzare la cannabis naturale.
Sta di fatto che la sentenza della Cassazione, impedendo la coltivazione domestica, pone quei malati e i loro familiari davanti a una scelta tutt'altro che semplice: o rinunciare agli effetti benefici della cannabis, oppure procurarsela rivolgendosi al mercato nero della droga.
Il tutto, presumibilmente, con buona pace dei vicini di casa, che non saranno più costretti a vedere quelle fastidiose piantine nei vasi del balcone di fronte, e potranno quindi astenersi dalla faticosa operazione di recarsi dai carabinieri a sporgere denuncia.
Commentate voi, ché io ho i conati.
E manco una canna per farmeli passare.
Per gli amanti del genere, qua la versione ufficiale.
Long, long, long
Fatemi capire: il tizio che ha scritto il titolo ha seri problemi con l'italiano, oppure la professoressa partecipava alla gara?
23 aprile 2008
Devo essere io, che non capisco più l'italiano /6
Silvio Berlusconi a Nuova Spazio Radio:
Da 21 anni la Lega è un partito democratico. Nei cinque anni in cui è stata al governo non c’è mai stato un solo episodio in cui la Lega abbia causato ritardi o abbia detto no al presidente del Consiglio.Dal Garzanti Online:
DemocraticoBoh, fate un po' voi...
Che si ispira ai principi della democrazia; chi ha idee democratiche o si comporta in modo democratico.
Schiavo
Si dice di chi è soggetto alla volontà o alla forza altrui e non può disporre liberamente di sé.
Esempio fascista
Cinque per mille o cinque su mille?
22 aprile 2008
There's still something that you're dying to tell me
Chi arrossisce è già colpevole; l'innocenza vera non si vergogna di nulla.
(Jean-Jacques Rousseau, 1712 - 1778)
(Jean-Jacques Rousseau, 1712 - 1778)
Riassunto delle puntate precedenti:
Nel gennaio del 2005 la Corte distrettuale della contea di Harris (Texas) inquisisce il Cardinale Joseph Ratzinger con l'accusa di aver favorito la fuga del seminarista Juan Carlos Patino-Arango, colpevole di avere abusato sessualmente di tre chierichetti della parrocchia di San Francesco di Sales di Houston. Il 19 aprile dello stesso anno Ratzinger diventa Papa, e il successivo 19 agosto l'Ambasciata del Vaticano a Washington invia una richiesta ufficiale al Ministero della Giustizia americano, affinché quest'ultimo interceda presso il tribunale: in ragione di tale intervento, e sulla scorta della considerazione che il Papa, in quanto capo di Stato estero, gode di una totale immunità, l’azione processuale penale nei suoi confronti viene sospesa, anche perché dichiarata incompatibile con gli interessi di politica estera degli Stati Uniti.Marina Corradi su Avvenire di ieri:
L’aereo era appena decollato da Fiumicino, e già parlando con i giornalisti il Papa aveva pronunciato quelle parole, direttamente in inglese, perché arrivassero senza mediazioni al grande popolo che lo aspettava al di là dell’Oceano: "I am ashamed", "io mi vergogno". Poi, nel Nationals Stadium di Washington gremito di folla: "Nessuna mia parola potrebbe descrivere il dolore e il danno recati dagli abusi pedofili". E ieri, nella cattedrale di San Patrizio, ancora è tornato a parlare dello scandalo che ha investito la Chiesa cattolica americana. Chi si aspettava parole diplomatiche o minimizzanti, ha dovuto ricredersi.Non saprei: magari (la butto là, eh?) che in ragione di quella insopportabile vergogna ha deciso di lasciarsi processare.
Che cosa può dire di più forte un uomo?
Ma dipende dall'uomo, naturalmente.
21 aprile 2008
Se tornassi
Non c'è niente da fare: sono proprio un sentimentale del cazzo.
P.S. Si prega di accendere le casse: stavolta la musica è davvero essenziale.
Caro amico, ti scrivo
Mi scuserete se quest'oggi sarò un po' lungo: l'argomento, d'altra parte, è di quelli davvero importanti, e vale la pena di consumare qualche riga in più per cercare di essere chiari.
Il testamento biologico è l'espressione di volontà da parte di una persona (testatore), resa in condizioni di lucidità mentale, in relazione alle terapie che intende o non intende accettare nell'eventualità in cui dovesse trovarsi nell'impossibilità di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, o patologie che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione.
La legge italiana, com'è noto, non ha ancora riconosciuto la validità del testamento biologico, ragion per cui le dichiarazioni anticipate di trattamento eventualmente lasciate da un cittadino italiano non possono essere ritenute vincolanti sul piano giuridico: ciò non toglie che il documento, ove esistente, costituirebbe comunque un importante riferimento per il medico, che potrebbe tenerlo in considerazione nel determinare la propria linea di condotta, oltre a dover comunque giustificare la sua eventuale decisione di non seguirne le indicazioni, rispondendone innanzitutto alla persona indicata nel documento come il garante dell’attuazione della volontà del testatore (fiduciario).
Orbene, siccome lasciare che qualcun altro decida al vostro posto non mi pare esattamente il massimo della vita, vi suggerirei di seguire il consiglio dell'Associazione Luca Coscioni (della cui Giunta lo scrivente si onora di far parte), che si può sinteticamente riassumere come segue:
Io, da parte mia, tocco ferro (e non soltanto quello, capirete); ma prima (o durante, compatibilmente con la nota esigenza di avere le mani libere mentre si fanno certi scongiuri) scendo alla posta e mando una bella lettera.
Che volete, ho il viziaccio di voler decidere quello che voglio e quello che non voglio.
Il testamento biologico è l'espressione di volontà da parte di una persona (testatore), resa in condizioni di lucidità mentale, in relazione alle terapie che intende o non intende accettare nell'eventualità in cui dovesse trovarsi nell'impossibilità di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, o patologie che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione.
La legge italiana, com'è noto, non ha ancora riconosciuto la validità del testamento biologico, ragion per cui le dichiarazioni anticipate di trattamento eventualmente lasciate da un cittadino italiano non possono essere ritenute vincolanti sul piano giuridico: ciò non toglie che il documento, ove esistente, costituirebbe comunque un importante riferimento per il medico, che potrebbe tenerlo in considerazione nel determinare la propria linea di condotta, oltre a dover comunque giustificare la sua eventuale decisione di non seguirne le indicazioni, rispondendone innanzitutto alla persona indicata nel documento come il garante dell’attuazione della volontà del testatore (fiduciario).
Orbene, siccome lasciare che qualcun altro decida al vostro posto non mi pare esattamente il massimo della vita, vi suggerirei di seguire il consiglio dell'Associazione Luca Coscioni (della cui Giunta lo scrivente si onora di far parte), che si può sinteticamente riassumere come segue:
- se volete indicare quali terapie intendete o non intendete accettare nella deprecabile eventualità in cui vi doveste trovare nell’incapacità di esprimere il vostro consenso informato, preparate il vostro testamento biologico, prendendo spunto dal facsimile che potete scaricare qua;
- prendete carta, penna e calamaio e scrivete una bella lettera al Sindaco del vostro Comune (qua potete trovarne un modello), comunicandogli che in allegato gli inviate il vostro testamento biologico: a noi punge vaghezza che il destinatario non potrà fare finta di non averla ricevuta, specie se gliela fate recapitare per raccomandata (magari corredata da un bell'avviso di ricevimento, ché non si sa mai);
- mandate una copia del tutto, per opportuna conoscenza, anche all'Associazione Luca Coscioni: tanto perché qualcun altro sia a conoscenza della vicenda, nella malaugurata ipotesi che quelli del Comune decidano di fare orecchie da mercante.
Io, da parte mia, tocco ferro (e non soltanto quello, capirete); ma prima (o durante, compatibilmente con la nota esigenza di avere le mani libere mentre si fanno certi scongiuri) scendo alla posta e mando una bella lettera.
Che volete, ho il viziaccio di voler decidere quello che voglio e quello che non voglio.
19 aprile 2008
Some of them want to get used by You
Mi trovavo in una chiesa.
Si celebrava un funerale.
Ero insieme a Luca Volontè.
Chiacchieravamo sottovoce.
Mi sono svegliato chiedendomi perché mai mi parlasse ancora, dopo tutto quello che avevo scritto di lui.
Qualcuno, per pietà, mi dica che cazzo succede.
Grazie.
[Eurythmics, "Sweet Dreams (Are Made of This)", da "Sweet Dreams", 1983]
Si celebrava un funerale.
Ero insieme a Luca Volontè.
Chiacchieravamo sottovoce.
Mi sono svegliato chiedendomi perché mai mi parlasse ancora, dopo tutto quello che avevo scritto di lui.
Qualcuno, per pietà, mi dica che cazzo succede.
Grazie.
[Eurythmics, "Sweet Dreams (Are Made of This)", da "Sweet Dreams", 1983]
Automatic blogging
Insomma, ogni tanto mi piacerebbe anche poter aggiungere qualcosina di mio.
Eccheccazzo: sono un blogger, dopotutto.
Eccheccazzo: sono un blogger, dopotutto.
18 aprile 2008
Cinderella man
Chiariamo subito una cosa: non è, onestamente, che io sia un gran pugile.
Non sono per niente bravo a schivare i cazzotti, incasso abbastanza bene da prenderne sempre due o tre più del dovuto, e come se non bastasse ho l'imperdonabile vizio di rialzarmi, quando invece mi converrebbe restare giù e aspettare buono buono che l'arbitro arrivi a contare fino a dieci.
Non desterà meraviglia, dati questi presupposti, il fatto che finisca spesso e volentieri per prenderle.
Normalmente, però, la cosa non mi preoccupa: sono uno di quegli scemi per i quali le cose che contano davvero sono aver combattuto come potevo, stringere la mano all'avversario alla fine dell'incontro e avere abbastanza forza nelle ginocchia per tornarmene a casa a farmi una birra fredda.
Succede, però, che il tizio che mi capita di fronte interpreti la cosa come una debolezza, e che si metta in testa di darmi una lezione, incastrandomi nell'angolo e divertendosi a giocare al gatto col topo.
A me la cosa, comprensibilmente, non diverte nemmeno un po'.
Così, mentre quello mi si fa incontro per completare l'opera sorridendo ai flash dei fotografi, tiro il gomito appena indietro, fletto il pettorale sinistro come una fionda, poi lo scarico e mollo un gancio, che generalmente mi esce dalla mano pesante come uno straccio bagnato; parte quasi da solo, quel gancio, esce facile facile dalla spalla, mi ruota il torace prendendosi tutta la forza che ho ancora in corpo, arriva pulito con il rumore di un guscio di noce che si rompe, lasciandomi una sensazione di dolore nel polso e un formicolio sulle nocche.
E' un gran bel gancio, quello, non c'è dubbio: quando arriva, dicono (e dicono bene), fa male davvero: spezza il fiato, annebbia la vista, piega le ginocchia.
In un repertorio da mezzasega, è l'unico colpo da fuoriclasse.
E non mi piace per niente (ma proprio per niente) lasciarmelo scappare.
Però, a volte, devo.
Occhio, ché arriva.
Non sono per niente bravo a schivare i cazzotti, incasso abbastanza bene da prenderne sempre due o tre più del dovuto, e come se non bastasse ho l'imperdonabile vizio di rialzarmi, quando invece mi converrebbe restare giù e aspettare buono buono che l'arbitro arrivi a contare fino a dieci.
Non desterà meraviglia, dati questi presupposti, il fatto che finisca spesso e volentieri per prenderle.
Normalmente, però, la cosa non mi preoccupa: sono uno di quegli scemi per i quali le cose che contano davvero sono aver combattuto come potevo, stringere la mano all'avversario alla fine dell'incontro e avere abbastanza forza nelle ginocchia per tornarmene a casa a farmi una birra fredda.
Succede, però, che il tizio che mi capita di fronte interpreti la cosa come una debolezza, e che si metta in testa di darmi una lezione, incastrandomi nell'angolo e divertendosi a giocare al gatto col topo.
A me la cosa, comprensibilmente, non diverte nemmeno un po'.
Così, mentre quello mi si fa incontro per completare l'opera sorridendo ai flash dei fotografi, tiro il gomito appena indietro, fletto il pettorale sinistro come una fionda, poi lo scarico e mollo un gancio, che generalmente mi esce dalla mano pesante come uno straccio bagnato; parte quasi da solo, quel gancio, esce facile facile dalla spalla, mi ruota il torace prendendosi tutta la forza che ho ancora in corpo, arriva pulito con il rumore di un guscio di noce che si rompe, lasciandomi una sensazione di dolore nel polso e un formicolio sulle nocche.
E' un gran bel gancio, quello, non c'è dubbio: quando arriva, dicono (e dicono bene), fa male davvero: spezza il fiato, annebbia la vista, piega le ginocchia.
In un repertorio da mezzasega, è l'unico colpo da fuoriclasse.
E non mi piace per niente (ma proprio per niente) lasciarmelo scappare.
Però, a volte, devo.
Occhio, ché arriva.
Non v'è povero quartiere che non mandi le sue schiere
Giancarlo Gentilini, vicesindaco di Treviso, dopo le elezioni:
Questa amministrazione va verso il ventennio leghista, e voi capite che il ventennio è una cosa che mi ricorda il passato, la maschia gioventù che lavorava, faceva il suo dovere e obbediva alle leggi.Capiamo, prosindaco. Eccome, se capiamo...
Pitch Black
Roma, 17 apr. (Adnkronos/Ign) - Un folto gruppo di ragazzi di età compresa tra i 20 e i 25 anni ha fatto irruzione, nella serata, nella sede del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli in via Efeso 2/a, mettendo a soqquadro l'ingresso dell'associazione, rovesciando scrivanie, estintori, divano, quadri e il materiale informativo dell'Associazione. Solo grazie all'intervento dei soci presenti al primo piano, i vandali si sono allontananti gridando improperi come "froci di merda" e inneggiando al Duce e ai campi di sterminio.
17 aprile 2008
Uno, due, tre, stella!
Su Avvenire di oggi Marina Corradi firma un articolo intitolato "Quel vizio antico di ritenersi migliori".
Il titolo mi fa già incazzare abbastanza da indurmi a non leggere il resto.
Saluti.
Il titolo mi fa già incazzare abbastanza da indurmi a non leggere il resto.
Saluti.
Dignità capitale
In linea di massima la cosa funziona così.
Si mettono nella stessa siringa un barbiturico tipo pentothal (per rendere il soggetto incosciente), una bella cucchiaiata di curaro (per paralizzargli tutti i muscoli e impedirgli di respirare), e secondo certe ricette anche una punta di cloruro di potassio (per provocargli l'arresto cardiaco).
Ora, voi mi insegnate che la medicina non è una scienza esatta: per cui può succedere che i vari farmaci non siano ben dosati e si ammalloppino in modo tutt'altro che simpatico nelle vene del condannato, il quale si trova a dover sopportare inenarrabili dolori; oppure, peggio, può capitare che il barbiturico non produca i suoi effetti per tempo, facendo sì che il malcapitato rimanga cosciente mentre il diaframma gli si paralizza, il soffocamento sopraggiunge e il cuore si blocca.
L'ultimo in ordine di tempo (era il 2006) si chiamava Raymond Landry, e a morire ci mise una quarantina di minuti buoni.
Cose che succedono.
Orbene, sta di fatto che ieri, proprio mentre la Corte Suprema degli Stati Uniti d'America decretava che questa pratica non costituisce un trattamento crudele e inumano, dichiarandola quindi conforme alla Costituzione, il Presidente dei medesimi Stati Uniti e il nostro amico vestito di bianco si intrattenevavo amabilmente, confermando il comune impegno per il rispetto della dignità della persona umana e per la difesa della vita.
Il tutto, si badi, nella stessa città.
Quando si dicono le coincidenze, eh?
Si mettono nella stessa siringa un barbiturico tipo pentothal (per rendere il soggetto incosciente), una bella cucchiaiata di curaro (per paralizzargli tutti i muscoli e impedirgli di respirare), e secondo certe ricette anche una punta di cloruro di potassio (per provocargli l'arresto cardiaco).
Ora, voi mi insegnate che la medicina non è una scienza esatta: per cui può succedere che i vari farmaci non siano ben dosati e si ammalloppino in modo tutt'altro che simpatico nelle vene del condannato, il quale si trova a dover sopportare inenarrabili dolori; oppure, peggio, può capitare che il barbiturico non produca i suoi effetti per tempo, facendo sì che il malcapitato rimanga cosciente mentre il diaframma gli si paralizza, il soffocamento sopraggiunge e il cuore si blocca.
L'ultimo in ordine di tempo (era il 2006) si chiamava Raymond Landry, e a morire ci mise una quarantina di minuti buoni.
Cose che succedono.
Orbene, sta di fatto che ieri, proprio mentre la Corte Suprema degli Stati Uniti d'America decretava che questa pratica non costituisce un trattamento crudele e inumano, dichiarandola quindi conforme alla Costituzione, il Presidente dei medesimi Stati Uniti e il nostro amico vestito di bianco si intrattenevavo amabilmente, confermando il comune impegno per il rispetto della dignità della persona umana e per la difesa della vita.
Il tutto, si badi, nella stessa città.
Quando si dicono le coincidenze, eh?
16 aprile 2008
Ultimissime dal Municipio
I bene informati, dal partito, mi comunicano che al Municipio I di Roma (così come, ahimè, in tutti gli altri municipi, nonché al Comune) la Lista Bonino non ha raggiunto la soglia minima necessaria per esprimere un consigliere: il che implica, evidentemente, che lo scrivente non è stato eletto, a prescindere dal numero delle preferenze ottenute, il quale peraltro ancora non è stato ancora reso noto; ma soprattutto (e questo è decisamente più grave) che nel consiglio comunale e nei consigli municipali di Roma non ci sarà un solo radicale.
Ciò detto, nei prossimi giorni mi informerò e vi comunicherò (sempre che abbiate voglia di saperlo, naturalmente) quanti pazzi scatenati abbiano avuto l'alzata d'ingegno di votare per me.
Per ora, pur non conoscendo il loro numero, li ringrazio.
Indistintamente, come direbbe Totò.
Ciò detto, nei prossimi giorni mi informerò e vi comunicherò (sempre che abbiate voglia di saperlo, naturalmente) quanti pazzi scatenati abbiano avuto l'alzata d'ingegno di votare per me.
Per ora, pur non conoscendo il loro numero, li ringrazio.
Indistintamente, come direbbe Totò.
C'è fila
Metilparaben: «Mi dà un calzone, per cortesia?»
Pizzaiolo: «Salsiccia e provola, spinaci e ricotta o prosciutto e mozzarella?»
Metilparaben: «Prosciutto e mozzarella, grazie».
Pizzaiolo: «Va bene tiepido o lo scaldo?»
Metilparaben: «Tiepido è perfetto, grazie».
Pizzaiolo: «Uno e settanta».
Metilparaben: «Ah, e una coca, anche».
Pizzaiolo: «Allora tre e venti».
Metilparaben: «Scusi, ha il resto di cento?»
Pizzaiolo: «Aspetti, vedo».
Avventore (dietro le spalle di Metilparaben, aggufato come un condor): «Quanto ce vo'? Io vado de corsa...»
Pizzaiolo: «Ecco qua, ottanta novanta eee cento...»
Metilparaben: «Grazie mille».
Pizzaiolo: «Grazie a lei. Ecco calzone e coca, metto in una bustina»?
Metilparaben: «No no, grazie, mangio tutto qua fuori».
Pizzaiolo: «...»
Metilparaben: «Scusi, e lo scontrino?»
Avventore (ancora aggufato): «Ah annamo bbene, guardi che io ciò fretta eh...»
Pizzaiolo: «Ma come, non gliel'ho fatto?»
Metilparaben: «Eh, non me lo ha fatto no...»
Avventore (estremamente aggufato, sbuffando): «Sta a vede' che mo perdemo 'n'artra mezzora per capi' se questo j'ha fatto lo scontrino o no...»
Pizzaiolo: «Scusi sa, ma lo vede che c'è fila?»
Avventore (irrimediabilmente aggufato, ringhiando): «Ecco, glielo dica lei va'...»
Metilparaben: «Come sarebbe, c'è fila?»
Pizzaiolo: «Eh sì, c'è fila. Mo me posso mette a vede' se ho fatto lo scontrino o no? Ma nun lo vede che ciò er negozio pieno? Eppoi, insomma, tutta 'sta storia pe' tre euro?»
Metilparaben: «Guardi che glielo dico io che non me l'ha fatto...»
Avventore (aggufato al limite delle possibilità umane): «Aho e basta! E mica potemo sta' qua fino a dopodomani sa?»
Metilparaben: «...»
Pizzaiolo: «...»
Avventore (aggufato ma interdetto): «...»
Metilparaben: «Mi dà anche un supplì, per favore?»
Avventore (aggufatissimo, pronunciando una vaga bestemmia tra i denti): «Ahhh vabbe', allora qua famo notte...»
Pizzaiolo: «Ecco il supplì».
Metilparaben: «Grazie mille».
Pizzaiolo: «...»
Metilparaben: «Arrivederci».
Pizzaiolo: «...»
Avventore (sollevato): «Era ora, cazzarola. A me mi da due etti di quella con le alici e il pomod...»
Pizzaiolo: «Scusi, lei, dica? E i soldi?»
Metilparaben: «Ma come, non glieli ho dati?»
Pizzaiolo: «Eh non me li ha dati no...»
Avventore (scomposto, bestemmiando apertamente): «Aho e mo basta, ma che davero davero? Io tra dieci minuti devo anna' a lavora'!»
Metilparaben: «Ecco, glielo dica... Abbia pazienza, sa, ma non lo vede che c'è fila?»
Pizzaiolo: «Ma come sarebbe c'è, fila?»
Metilparaben: «Sarebbe che c'è fila. Eppoi, insomma, tutta 'sta storia per ottanta centesimi?»
Pizzaiolo: «Salsiccia e provola, spinaci e ricotta o prosciutto e mozzarella?»
Metilparaben: «Prosciutto e mozzarella, grazie».
Pizzaiolo: «Va bene tiepido o lo scaldo?»
Metilparaben: «Tiepido è perfetto, grazie».
Pizzaiolo: «Uno e settanta».
Metilparaben: «Ah, e una coca, anche».
Pizzaiolo: «Allora tre e venti».
Metilparaben: «Scusi, ha il resto di cento?»
Pizzaiolo: «Aspetti, vedo».
Avventore (dietro le spalle di Metilparaben, aggufato come un condor): «Quanto ce vo'? Io vado de corsa...»
Pizzaiolo: «Ecco qua, ottanta novanta eee cento...»
Metilparaben: «Grazie mille».
Pizzaiolo: «Grazie a lei. Ecco calzone e coca, metto in una bustina»?
Metilparaben: «No no, grazie, mangio tutto qua fuori».
Pizzaiolo: «...»
Metilparaben: «Scusi, e lo scontrino?»
Avventore (ancora aggufato): «Ah annamo bbene, guardi che io ciò fretta eh...»
Pizzaiolo: «Ma come, non gliel'ho fatto?»
Metilparaben: «Eh, non me lo ha fatto no...»
Avventore (estremamente aggufato, sbuffando): «Sta a vede' che mo perdemo 'n'artra mezzora per capi' se questo j'ha fatto lo scontrino o no...»
Pizzaiolo: «Scusi sa, ma lo vede che c'è fila?»
Avventore (irrimediabilmente aggufato, ringhiando): «Ecco, glielo dica lei va'...»
Metilparaben: «Come sarebbe, c'è fila?»
Pizzaiolo: «Eh sì, c'è fila. Mo me posso mette a vede' se ho fatto lo scontrino o no? Ma nun lo vede che ciò er negozio pieno? Eppoi, insomma, tutta 'sta storia pe' tre euro?»
Metilparaben: «Guardi che glielo dico io che non me l'ha fatto...»
Avventore (aggufato al limite delle possibilità umane): «Aho e basta! E mica potemo sta' qua fino a dopodomani sa?»
Metilparaben: «...»
Pizzaiolo: «...»
Avventore (aggufato ma interdetto): «...»
Metilparaben: «Mi dà anche un supplì, per favore?»
Avventore (aggufatissimo, pronunciando una vaga bestemmia tra i denti): «Ahhh vabbe', allora qua famo notte...»
Pizzaiolo: «Ecco il supplì».
Metilparaben: «Grazie mille».
Pizzaiolo: «...»
Metilparaben: «Arrivederci».
Pizzaiolo: «...»
Avventore (sollevato): «Era ora, cazzarola. A me mi da due etti di quella con le alici e il pomod...»
Pizzaiolo: «Scusi, lei, dica? E i soldi?»
Metilparaben: «Ma come, non glieli ho dati?»
Pizzaiolo: «Eh non me li ha dati no...»
Avventore (scomposto, bestemmiando apertamente): «Aho e mo basta, ma che davero davero? Io tra dieci minuti devo anna' a lavora'!»
Metilparaben: «Ecco, glielo dica... Abbia pazienza, sa, ma non lo vede che c'è fila?»
Pizzaiolo: «Ma come sarebbe c'è, fila?»
Metilparaben: «Sarebbe che c'è fila. Eppoi, insomma, tutta 'sta storia per ottanta centesimi?»
All the things we are
Accendete le casse, gente: vale la pena di gustarsi la colonna sonora.
Non credo, viceversa, che valga la pena di farsi venire i conati: ma quelli, notoriamente, quando arrivano arrivano.
Saluti.
Flash movies in minutes with Toufee.com |
15 aprile 2008
Brevi annotazioni post-elettorali
L'ironia sentimentale è un cane che ulula alla luna pisciando sulle tombe. (Karl Kraus)Temo che un risolino vagamente isterico e una battuta sciatta non siano sufficienti per conquistare la superiorità di cui ci si agghinda.
Insistere, a onor del vero, potrebbe aiutare, perché insistere sarebbe stato necessario in ogni caso: ammesso (e per niente concesso) che si disponga di qualcosa da proseguire.
Il resto sono chiacchiere (le solite) che il vento si porta via.
14 aprile 2008
Diretta condominiale
Quest'oggi, alle ore 16:00, i condomini dello stabile in cui abito si riuniranno per deliberare sul rifacimento della grondaia, sulla ripartizione delle quote preventive riscaldamento 2008/2009, nonché sull'annosa questione delle perdite idriche che affliggono da tempo la scala B, tra il terzo e il quarto piano.
Su Metilparaben potremo seguire insieme, e in tempo reale, lo svolgimento dell'assemblea; è prevista la partecipazione di numerosi opinionisti, tra i quali Nando il barista, in causa con il condominio da più di cinque anni per via della messa a norma della canna fumaria.
Da non perdere.
Su Metilparaben potremo seguire insieme, e in tempo reale, lo svolgimento dell'assemblea; è prevista la partecipazione di numerosi opinionisti, tra i quali Nando il barista, in causa con il condominio da più di cinque anni per via della messa a norma della canna fumaria.
Da non perdere.
If a sperm is wasted, God gets quite irate
Funzione propria del genio è fornire idee ai cretini vent'anni dopo. (Louis Aragon)
(Monty Python, "Every Sperm is Sacred", da "The Meaning of Life", 1983)
13 aprile 2008
11 aprile 2008
Il culo di Milly D'Abbr.....
And my dear mother left me when I was quite young
Da Zenit del 30 marzo 2007:
Consoliamoci con la musica, va', che è meglio.
Suore contro la schiavitù: missionarie tolgono le donne dalla strada.Dal Corriere.it di oggi:
Scappa dal convento e si rifugia in un centro contro la violenza alle donne. È la storia di una suora trattata come schiava. Vittima di ricatti psicologici, si sottopone a visita ginecologica per far certificare la sua verginità. Angherie e vessazioni: cure mediche negate, mortificazioni e punizioni come "il bacio al pavimento". Le accuse sono finite ora al centro di un'inchiesta della procura di Roma che ha iscritto la madre superiora nel registro degli indagati contestandole il reato di maltrattamenti.Questi sono i Rockets. Roba del 1978.
Consoliamoci con la musica, va', che è meglio.
10 aprile 2008
Esemplificazioni dell'adagio "disse la vacca al mulo, oggi ti puzza il culo" /18
Nerella Buggio su Cultura Cattolica:
Adesso devo correre al cesso, prima di scompisciarmi nei pantaloni.
Sotto sotto c’è la convinzione che fare figli sia un lusso. Qualcuno lo aveva pure dichiarato: “Il primo figlio è un diritto, il secondo è un lusso”. E come tutti i lussi non vanno sostenuti, ma tassati. Ma la procreazione non è una concessione dello Stato, è una libertà, è un atto d’amore gratuito che solo i regimi più autoritari e dispotici ritengono di poter sottomettere alle loro leggi e ai loro divieti.Mi verrebbe da chiedere a Nerella Buggio qualche delucidazione sulla Legge 40, che ai tempi del referendum lei e i suoi compari difesero con cristiana determinazione, ma credo che rimanderò.
Adesso devo correre al cesso, prima di scompisciarmi nei pantaloni.
Domandare è lecito, rispondere è cortesia
Quelli di Ideazione volevano qualche delucidazione sul diritto di voto negato ai malati e ai disabili, ragion per cui hanno avuto l'alzata di ingegno di intervistarmi.
E dire che mi sembrava gente a posto...
E dire che mi sembrava gente a posto...
09 aprile 2008
Esemplificazioni dell'adagio "disse la vacca al mulo, oggi ti puzza il culo" /17
Mi scuserete, se quest'oggi mi toccherà essere un po' esplicito: sta di fatto, però, che non saprei come dire quello che devo dire in modo meno diretto; oppure saprei farlo, ma semplicemente, come talora accade, non mi va(1).
Orbene, leggo con un certo raccapriccio che i nostri amici si accingono a compiere la seguente operazione: tirare fuori dalla bara un cadavere in avanzato stato di decomposizione, segargli lo sterno a metà con un frullino, tenergli aperta la gabbia toracica con un divaricatore, recidere con il bisturi un mazzetto di vasi sanguigni, strappargli il cuore, spedirlo all'estero e mostrarlo a migliaia di persone che non stanno più nella pelle dalla smania di godersi lo spettacolo.
Come dite? Chi sono i nostri amici?
A occhio e croce, gli stessi che danno dell'indecente a chi ha l'abitudine di introdurre l'uccello(2) tra le chiappe(3) di un individuo vivo, consenziente e tutt'altro che putrefatto, salvo tirarlo fuori dopo un po'; senza necessità, si badi, di frullino, divaricatore e bisturi.
Fate un po' voi...
(1) Le note a pie' di pagina, in effetti, mi inchiodano alle mie responsabilità.
(2) Il membro.
(3) Nell'ano.
Orbene, leggo con un certo raccapriccio che i nostri amici si accingono a compiere la seguente operazione: tirare fuori dalla bara un cadavere in avanzato stato di decomposizione, segargli lo sterno a metà con un frullino, tenergli aperta la gabbia toracica con un divaricatore, recidere con il bisturi un mazzetto di vasi sanguigni, strappargli il cuore, spedirlo all'estero e mostrarlo a migliaia di persone che non stanno più nella pelle dalla smania di godersi lo spettacolo.
Come dite? Chi sono i nostri amici?
A occhio e croce, gli stessi che danno dell'indecente a chi ha l'abitudine di introdurre l'uccello(2) tra le chiappe(3) di un individuo vivo, consenziente e tutt'altro che putrefatto, salvo tirarlo fuori dopo un po'; senza necessità, si badi, di frullino, divaricatore e bisturi.
Fate un po' voi...
(1) Le note a pie' di pagina, in effetti, mi inchiodano alle mie responsabilità.
(2) Il membro.
(3) Nell'ano.
08 aprile 2008
Accaventiquattro
Orbene, amiche ed amici, la novità è la seguente.
La Ministra Turco deve essersi resa conto (bontà sua) che la prescrizione della pillola del giorno dopo sta diventando un problema (un problema mica da ridere, tra l'altro); così ha deciso di mettere a disposizione l'URP (Ufficio per le Relazioni con il Pubblico) del Ministero per raccogliere le denunce di eventuali difficoltà, assicurando che si potrà telefonare delle 9:00 alle 12:00, oppure scrivere una e-mail, nel qual caso le segnalazioni saranno esaminate entro 24/48 ore.
Ora, lungi da me l'idea di criticare un'iniziativa del genere: sta di fatto, però, che noi, senza avere l'URP, 'sta cosa la facciamo già da qualche mese, 24 ore su 24, e oltre a raccogliere le segnalazioni diamo una mano a chi vuole sporgere denuncia.
In buona sostanza: se trombate in orari di ufficio, e volete limitarvi a raccontare che vi hanno negato il Norlevo, scrivete al Ministero; se invece (come pare capiti più di consueto) il guaio vi succede di notte, vi fanno fare una via crucis prima di darvi ciò a cui avete diritto, e la cosa vi fa incazzare al punto che volete denunciare tutti, fate un salto su Soccorso Civile.
Quando si dice la sussidiarietà, eh?
La Ministra Turco deve essersi resa conto (bontà sua) che la prescrizione della pillola del giorno dopo sta diventando un problema (un problema mica da ridere, tra l'altro); così ha deciso di mettere a disposizione l'URP (Ufficio per le Relazioni con il Pubblico) del Ministero per raccogliere le denunce di eventuali difficoltà, assicurando che si potrà telefonare delle 9:00 alle 12:00, oppure scrivere una e-mail, nel qual caso le segnalazioni saranno esaminate entro 24/48 ore.
Ora, lungi da me l'idea di criticare un'iniziativa del genere: sta di fatto, però, che noi, senza avere l'URP, 'sta cosa la facciamo già da qualche mese, 24 ore su 24, e oltre a raccogliere le segnalazioni diamo una mano a chi vuole sporgere denuncia.
In buona sostanza: se trombate in orari di ufficio, e volete limitarvi a raccontare che vi hanno negato il Norlevo, scrivete al Ministero; se invece (come pare capiti più di consueto) il guaio vi succede di notte, vi fanno fare una via crucis prima di darvi ciò a cui avete diritto, e la cosa vi fa incazzare al punto che volete denunciare tutti, fate un salto su Soccorso Civile.
Quando si dice la sussidiarietà, eh?
Per gli amanti del genere, qua la versione ufficiale.
07 aprile 2008
Ultima chiamata
A una manciata di giorni dalle elezioni, volete che mi privi della soddisfazione di vedere il nome di un miscredente come me stampato su un "santino"?
Capriccioli a parte (ma anche no), qua trovate il programma dei Radicali per Roma: se avete qualche minuto libero, dategli un'occhiata.
Io (ma è un'opinione personale) credo che ne valga (davvero) la pena.
Capriccioli a parte (ma anche no), qua trovate il programma dei Radicali per Roma: se avete qualche minuto libero, dategli un'occhiata.
Io (ma è un'opinione personale) credo che ne valga (davvero) la pena.
La tossina negata
Oggi, gente, sarò piuttosto breve.
Succede che la tossina botulinica sia assai utile, tra le altre cose, ad alleviare le sofferenza causate dalla spasticità.
Succede, tra l'altro, che la suddetta tossina botulinica sia un farmaco costosissimo: 400 euro(*) a fiala, ne converrete, possono essere un patrimonio, per un disabile che vive con la pensione di invalidità.
Succede, inoltre, che la Regione Sicilia decida che la tossina botulinica non debba essere più somministrata in regime ambulatoriale, lasciando ai malati la sola possibilità di riceverla in appositi centri riabilitativi.
Succede, infine, che quei centri riabilitativi, in Sicilia, non esistano.
Bella storia, nevvero? Si dà il caso che me l'abbia raccontata questa donna, e che stavolta non abbia uno straccio di link per confermarvela: sapete com'è, sono cose il Corriere non mette in homepage.
Hanno roba più seria di cui occuparsi, loro.
(*) C'è chi mi dice 250: siccome mi fido di chi me lo dice, dev'essere così.
Succede che la tossina botulinica sia assai utile, tra le altre cose, ad alleviare le sofferenza causate dalla spasticità.
Succede, tra l'altro, che la suddetta tossina botulinica sia un farmaco costosissimo: 400 euro(*) a fiala, ne converrete, possono essere un patrimonio, per un disabile che vive con la pensione di invalidità.
Succede, inoltre, che la Regione Sicilia decida che la tossina botulinica non debba essere più somministrata in regime ambulatoriale, lasciando ai malati la sola possibilità di riceverla in appositi centri riabilitativi.
Succede, infine, che quei centri riabilitativi, in Sicilia, non esistano.
Bella storia, nevvero? Si dà il caso che me l'abbia raccontata questa donna, e che stavolta non abbia uno straccio di link per confermarvela: sapete com'è, sono cose il Corriere non mette in homepage.
Hanno roba più seria di cui occuparsi, loro.
(*) C'è chi mi dice 250: siccome mi fido di chi me lo dice, dev'essere così.
06 aprile 2008
Punto, e un punto e virgola! (*)
Nerella Buggio su Cultura Cattolica:
Qui si sostiene che Ferrara non abbia mai giudicato le donne che hanno abortito, quando è di dominio pubblico il fatto che le abbia definite sommariamente, ripetutamente e senza mezzi termini una combriccola di assassine; si afferma con disinvoltura, inoltre, che l'abortito sarebbe un uomo, quando è notorio che esso consiste invece in un embrione, o a voler esagerare in un feto.
Ora, Dottoressa Buggio, vista l'ora tarda, considerato che tutto sommato si tratta di concetti triti e ritriti, e stante il fatto che non ne posso più di ripetere sempre le stesse cose, le confesso che sono disposto a far finta di niente e lasciar correre.
Mi farebbe cosa gradita, tuttavia, se d'ora in avanti volesse evitare di apporre le virgole in modo tanto singolare da lasciar presumere che il loro posizionamento sia stato determinato da un sorteggio.
Chiedo troppo?
(*) Lascia fare, che dicono che noi siamo provinciali, siamo tirati...
Ferrara, non ha mai giudicato le donne che hanno abortito, dire che l’abortito non è un alieno ma un uomo, che l’ecografia rivela che ha un cuore che batte, questo è prendere atto di un dato di fatto, che ci siamo abituati a non tenere in considerazione.Facciamo mente locale.
Qui si sostiene che Ferrara non abbia mai giudicato le donne che hanno abortito, quando è di dominio pubblico il fatto che le abbia definite sommariamente, ripetutamente e senza mezzi termini una combriccola di assassine; si afferma con disinvoltura, inoltre, che l'abortito sarebbe un uomo, quando è notorio che esso consiste invece in un embrione, o a voler esagerare in un feto.
Ora, Dottoressa Buggio, vista l'ora tarda, considerato che tutto sommato si tratta di concetti triti e ritriti, e stante il fatto che non ne posso più di ripetere sempre le stesse cose, le confesso che sono disposto a far finta di niente e lasciar correre.
Mi farebbe cosa gradita, tuttavia, se d'ora in avanti volesse evitare di apporre le virgole in modo tanto singolare da lasciar presumere che il loro posizionamento sia stato determinato da un sorteggio.
Chiedo troppo?
(*) Lascia fare, che dicono che noi siamo provinciali, siamo tirati...
05 aprile 2008
Ma di' soltanto una parola...
Vi presento, gente, il tizio che ha recentemente dichiarato, attraverso i suoi sodali, di essere censurato.
Fate un po' voi...
Fate un po' voi...
Corriere della Sera:
Ansa: