30 settembre 2007

1988

Tracy Chapman, Talkin’bout a revolution

Sentire Tracy Chapman fu come essere investiti da un’onda. Fu come realizzare che una parte di mondo era entrata in casa mia, attraverso quella chitarra, e quella voce modulata. Attraverso la pacatezza dolce, di chi buca ogni silenzio. L’incapacità di adattarsi alle chiavi e ai registri della musica di massa, la hanno resa ancora più potente. Note Folk di chitarre sottili che sembrano arrivare da un posto lontanissimo, parole sussurrate, toni familiari.

Tanita Tikaram, Twist in my sobriety

La voce scura, malinconica e calda, il puro folk della chitarra acustica, e l’odore che rimaneva attaccato alle sue canzoni brevi, non avresti mai detto che fosse una ventenne tedesca. Conciliava umiltà e allegria, ritmo costante e pause col puntino, musica da treno in corsa, e testi da passeggiata introspettiva. Breve fu anche la parabola, nel mondo del pop. E lei, bianca e patinata, ne ha cavalcato un’altra, rendendo nostalgici gran parte dei suoi fan. Non sarà più quella di questo twist
I like to think I can be so willed And never do what you say.......

Bon Jovi, Lay your hands on me

Bon Jovi incarna la storia del felice successo di un genere strano, lo strascico di una chitarra forse sentita, l’urlo energico del trascinatore di folle. Credo che hair metal, sia ironicamente il nome. New Jersey è un album tardivo, quasi un intento di soffiare sul fuoco continuando con le chitarre acustiche, armoniche, pianoforte, chitarra elettrica, voce. Se forse bad medicine è il pezzo migliore dell’album, lay your hands on me è quello che in realtà meglio lo raffigura. Si ferma lì, come si ferma davanti alla proposta di cantare con il proprio idolo, Frank Sinatra. Intimorito dai propri stessi limiti.

Le età di Adelfa

Niente da dire, per carità: se non fosse che, guardando il video, viene fuori che i due si sono sposati in chiesa.
Ma non si era detto che per i cattolici il matrimonio è finalizzato alla procreazione(1)?

(1) Cfr. ad es. Rocco Buttiglione, Presidente UDC, 15 marzo 2007: «Senza figli non esiste la famiglia».

28 settembre 2007

Blogger precaria

Metilparaben ha minacciato che se non scrivevo qualche frase lapidaria subito, mi licenziava.
Azz, bisogna che scovi qualcosa, sennò sarò la prima blogger vittima della legge Biagi.

(Postato da Galatea. Ora attendo il rinnovo del contratto...compagni, mi raccomando, solidali con me!)

Non plus ultra

Non per voler spaccare il capello in quattro, intendiamoci: però, se oltre ai lavavetri e alle prostitute qualcuno si facesse venire in mente l'idea geniale di togliere dalla strada anche i delinquenti, come dire, sarebbe il massimo.

1987

Def Leppard, Rocket

Da Athomic Mass a Def Leppard, sordo ma più potente. Reinterpretano in questo modo la new wave, durezza di una fantastica personalissima batteria, l’incedere maestoso del basso (heavy, massa atomica), poi, la chitarra servile che dovrà scomparire e i cori di falsetto (eightiees, leopardo sordo). Contrazione fonetica di un genere musicale, il 1987 è un lungo anno di passaggio, e molti vi si adattano. Undici anni dopo pubblicheranno il nuovo album. Declining the Union Jack?

George Michael, I want your sex

Divertito, scoperto e provocatorio, Gorge Michael è un sorriso che canta, il ritmico ammiccare di un assoluto interprete degli anni ’80, che con i suoi testi controversi diventa protagonista impavido e felice di episodi di censura che vuole provocare. L’album è uno dei più belli degli anni 80, e si accompagna ad immagini che esaltano vista, gusto, passioni di un esteta con il ritmo del sangue nelle vene è riuscito ad esprimere senza nessuna superficialità il genere pop, palindromo apparentemente semplice, ma pericoloso, per chiunque voglia affrontarlo di petto.

Suzanne Vega, Luka

Gli angeli non hanno sesso, si dice. Su zanne Vega mi è sempre sembrata, ascoltandola, uno di quelli. Su una ritmica semplice sono innestate una chitarra acustica e una voce di una delicatezza rara. Il refrain è semplice, odia il “Bigger is Better”, evoca leggerezza e grazia, amore per la letteratura e la musica, squarcia con poetica delicatezza i veli delle definizioni, di cui il periodo è pieno. Just, dont’ ask me how I am. E’ senza spazio e senza tempo, non ha contesto. Luka, è un regalo.

Sterminio esclusivo

Dal sito di Peace Reporter:

Una delle massime autorità della Chiesa Cattolica in Mozambico ha rilasciato una dichiarazione alla Bbc, sostenendo che molti dei preservativi provenienti dall’Europa e distribuiti nel paese, sarebbero infettati del virus dell’Hiv. L’arcivescovo Francisco Chimoio ha inoltre aggiunto che perfino i farmaci antiretrovirali necessari per rallentare la progressione della malattia sarebbero stati contaminati “allo scopo di sterminare la popolazione africana”.

Che si sia risentito per la violazione dell'esclusiva?

27 settembre 2007

Sanzione extraconiugale

Ora, converrete con me sul fatto che la sanzione proposta da Amato non consiste nella multa in sé e per sé, ma piuttosto nel fatto che quella multa venga recapitata a casa del contravventore; il che, in altri termini, si può sintetizzare così: se vai a puttane io lo dico a tua moglie, così quella ti fa un mazzo tanto e ti fa passare la voglia.
Ebbene, a parte il fatto che l'idea mi pare ridicola di suo, non posso fare a meno di rilevare che tra i clienti delle prostitute ci sono anche numerosi uomini che vivono soli, per i quali, evidentemente, l'ingegnosa penalità non avrebbe alcun effetto.
Il Dottor Sottile, insomma, sta proponendo una vera e propria sanzione amministrativa per il reato di adulterio.
Si attendono provvedimenti contro la sodomia, la masturbazione e le polluzioni notturne.

Le operette immorali/ 2: Dialogo tra un consigliere comunale della Margherita e Calcabrina.

[Inferno, Cerchio 8, Bolgia 5: siamo nell’ufficio di Calcabrina. Frotte di piccole diavolesse pienotte, coperte solo da gonnellini di banane tipo Josephine Baker e ghirlande hawaiane, fanno su e giù per i corridoi con i file della contabilità. Sulla prima parete, decine di televisori impilati trasmettono continuamente le stesse scene, ovvero i rigori falliti da Donadoni e Serena a Italia 90, Baresi e Baggio a USA 94, e Di Biagio a Francia 98 rispettivamente. Sull’altra parete, altre decine di televisori irrorano lunghe teorie di gol subiti all’ultimo minuto, beffe mondiali, canestri sbagliati all’ultimo secondo, infortuni a giocatori decisivi, eurogol impossibili, sviste arbitrali da Sant’Uffizio, tiri che ballonzolano sul ferro ed escono, palloni che rimbalzano sull’asticella e cadono, gente che sbaglia a porta vuota etc. In un angolo, issata su una montagnola di zoccoli di capro accatastati sulla stella a sei punte presso alla quale sta un enorme forcone, una foto di Ciampolo, Ser Durante e Calcabrina con dedica autografata del sommo poeta. Da un ripostiglio di servizio spunta il nostro diavolo: occhi grifagni, barba ispida che frigge al passaggio della mano adunca di artigli, naso piovorno, e gran dispitto che traspare da ogni gesto – oggi è giorno di inventario, e anche quaggiù si deve tastare il polso al paese per vedere i rapporti di forza]. Calcabrina: (si allunga per arrivare all’interfono, chiama una diavolessa) Sbrodolina, abbi pazienza, passami Minosse sulla uno. Sbrodolina: In linea. Minosse: (ringhiando) DIO P$&*&**MER#&*STRON!@#&^ARRIV#*(*&(@#*(&!!!. Calcabrina: Non ho capito letteralmente un cazzo. Minosse: Ho detto che ti mando l’esemplare che hai richiesto per l’interrogatorio. Calcabrina: Ah sì, va bene, ma sbrigati. Minosse: Pronti. [Da una nuvola di fumo, appare Daniele Zombini, trentadue anni, consigliere comunale della Margherita, area teo-dem, mai vista una figa in vita sua. È grassoccio, impacciato, occhialoni spessi, pizzetto biondo, denti storti. Espressione rincoglionita stile segaioli dell’Azione Cattolica. Non è laureato, ma per cavalcare l’onda neo-clericale si spaccia come “grande studioso di Maritain” anche se non ne sa un cazzo. Si accoda sempre alle battaglie di retroguardia che fanno a Roma contro i diritti civili: del suo, ci mette un accanimento particolare a favore del “disegno intelligente” e della sacralità del Santo Padre, e contro le “false religioni”, buddhismo incluso, per sistemare le quali ha pubblicato un libercolo che dà loro addosso qualificandole tutte come “sette che vogliono solo rubare i soldi alla gente”. Tiene un blog in salsa di integralismo cattolico dove rende partecipi gli utenti della “gioia della vita” e prova “a far politica insieme”: quando lo beccano in castagna o esaurisce gli argomenti, cancella tutti i rilievi ai post e limita la possibilità di commentare. Se in consiglio comunale la sinistra vuole votare il registro delle unioni civili, lui blocca i lavori con un ordine del giorno sull’olio buono, sempre quello da diversi anni]. Zombini: (interdetto, ma estatico) Mah… allora… le scritture, Don Dorino, tutti i sabati passati a fare il chierichetto mentre gli altri erano al mare… è tutto vero, è verooooo, È TUTTO VEROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!! Calcabrina: (con l’aria di chi ha visto la scena mille volte) … Zombini: (si inginocchia) Grazie, Divina Misericordia! Grazie, o Santa Provvidenza! E grazie a te o mio Gesù, che hai donato… Calcabrina: (annoiato, zittisce tutti i televisori nella stanza con un cenno del capo) Spiacente di deluderla, ma Gesù non è mai esistito. Zombini: Come?! Ma se siamo all’Inferno, vuol dire che è tutto vero, il Vangelo, la Bibbia… Calcabrina: Di nuovo, mi spiace contraddirla, ma le cose sono andate diversamente. Zombini: Ma che dice?! È lei che continua a fare il suo mestiere, ma io non ci casco sa, è evidente che questo è un luogo abbandonato da Dio e… Calcabrina: Dio effettivamente esiste, ma Gesù era completamente umano, aveva ragione Ario. Zombini: Chi è Ario? Ario Costa? Calcabrina: (rivolto alla diavolessa) Per piacere, richiamami Minosse. Sbrodolina: Eccolo. Minosse: (ringhia) #@STO*&*DEFIC*#@$OK(*(#@$(??? Calcabrina: Imbecille, sono io. Minosse: Scusa sai, sennò mi rovino il personaggio. Calcabrina: (incazzato nero) Ma si può sapere chi cazzo mi hai mandato? È un imbecile totale. Ma sei proprio sicuro che in Italia adesso comandi gente come questa? Minosse: Abbi fede, sono loro i nuovi padroni. Effettivamente sembrava strano anche a me, ma oggi va così. Calcabrina: Proprio non c’è di meglio? Minosse: #@$*&*&*DS**&(*&*((*RINCOGL#&$@#INSERVIB*%&%&*%&#@??? Calcabrina: MINOSSE, PORCA MADONNA!!! Minosse: Dicevo, vuoi magari un DS dell’ex corrente abortita dei Foleniani, attorno al ’96? Calcabrina: (buttando giù il telefono in faccia a Minosse, toccandosi gli enormi coglioni) Per carità di dio, no. Vediamo di schiantarla con questo qui, e vaffanculo. Facciamo presto. Zombini: (interrompendo) Allora come si permetteva di dire che Gesù non esiste? Calcabrina: Infatti non è mai esistito. O meglio, dio ha provato a far funzionare un suo teorema, ovvero a far gasare con allucinazioni religiose un povero stronzo con le pezze al culo, figlio di un falegname e di una povera tapina e bigotta a cui per malformazione interna non si rompeva l’imene quando bombava, per vedere fin dove poteva arrivare, quanta gente poteva convertire, in buona sostanza quanti danni poteva fare etc. Il risultato, disastri su disastri. Un esperimento andato a male insomma, tipo Vialli a centrocampo: o, tornando nell’ambito del sacro, Del Piero largo a sinistra. Ma mi parli di lei, si sciolga, qua siamo molto curiosi di capire come vi muovete lassù in ambito di coalizioni, correnti… Zombini: (giubilando) Posso affermare senza timore di smentita che grazie alla nostra intransigenza sui valori, noi della Margherita insieme agli amici neo-con e atei devoti stiamo cambiando radicalmente il paese, ripulendolo completamente dal peccato, e presto sconfiggeremo voi armate delle tenebre sino alla giusta e definitiva vittoria… Calcabrina: (scuote la testa, sul volto gli si scolpisce un’espressione di profondo, amaro scetticismo) Ma allora lei è anche peggio di quanto pensassi. Non solo non capite proprio una ceppa di minchia, ma lavorate anche alla cazzo di cane. Zombini: (istupidito) Prego? Calcabrina: Scusa, ma che cazzo leggi nel tempo libero? Le figurine Panini? L’agenda di Suor Germana? Zombini: (fiero) No, i grandi pensatori cattolici: Socci, Ferrara, Cammilleri, Langone, Don Benzi… Calcabrina: (fremente di rabbia, chiama a sé con un cenno della mano il forcone) Ma non capisci che più voi promulgate leggi 40, più la gente va a fare turismo sessuale? Che più proibite la droga, più la mettete nelle mani dei dodicenni? Che più reprimete sessualmente, più trasformate le riunioni di condominio in ammucchiate? Ti leggo alcuni titoli usciti recentemente da set posizionati vicino alle chiese, cui spesso prendono parte anche membri del clero ordinato: “Ragazze interrotte in culo”, “La passera scopaiola”, “Il dottor Sborrosio”, “Tra musei e monumenti, tanta sborra sui miei denti”… Zombini: In che senso lavoriamo male? Calcabrina: Non ti sei mai chiesto cosa sarebbe il mondo senza di noi? A che cazzo servirebbe dio e tutto ‘sto sistema di pugnette se non ci fossimo noi? Dove cazzo andrebbero i peccatori? Noi siamo I-N-D-I-S-P-E-N-S-A-B-I-L-I! Tutto il lavoro sporco lo facciamo noi. Sennò quelli dove li mettono? Va bene che il Limbo ultimamente è meno congestionato perché i bambini battezzati li abbiamo fatti levare dai coglioni… Zombini: Ma come, non è stato il papa? Calcabrina: Chi, quella checca isterica? Quello lo manovriamo noi come le marionette, si è deciso di stare un pochino più comodi e larghi e un bel giorno abbiamo fatto scavare dal cazzo ‘sti bambini, poi al tedesco gli si è fatta apporre la firma sulla notifica di sfratto. Come lei mi insegna, la burocrazia ha le sue procedure. Zombini: Quindi mi vuol far credere che il vero fulcro dell’aldilà siete voi? Calcabrina: Ma imbecille, è ovvio. Tu non lo puoi capire perché l’unica roba che ti sei scopato in vita tua è un melone… Zombini: (arrossisce)… Calcabrina: Cosa vuoi, anche noi da qui vediamo tutto… Zombini: (sprofondando a terra) E poi non mi sono neanche confessato… Calcabrina: Dicevo, tu di sesso non sai un cazzo, e quindi non puoi capire che la vera vocazione del piacere è stare a braccetto col dolore, e per quello siamo qui pronti noi. Anche quando sarai assegnato qui definitivamente ti renderai conto di come in fondo il piacere sadomaso… Zombini: (impallidendo) Come? Io all’inferno, io che ho sempre servito nostro signore… Calcabrina: Se continui così, non vedo altra soluzione… Non hai letto il Mencken, sull’utilità dell’Inferno? Zombini: (rassegnato) No, io leggo solo Maritain… Calcabrina: Non dire le bugie, lo sappiamo che di Maritain non ci capisci un cazzo. Piuttosto… Zombini: Sì? Calcabrina: (riuscendo a stento a trattenersi dal fare la citazione) NON T’ASPETTAVI CHE LOÏCO FOSSI, EH? Zombini: Come? Calcabrina: (sconsolato, vedendo che non ha riconosciuto la fonte). Vieni, ti faccio vedere una cosa, poi stai tranquillo, ti rimando di sopra. So che dovete votare un ordine del giorno molto importante sui libri di scuola, che devono affermare la verità del disegno intelligente… Zombini: (impettito) Certo, modestamente è una mia idea, sa, cosa non farebbero certi scienziati per negare che dio ha creato l’uomo… Calcabrina: (sornione) Ma sicuro, sicuro… [Si avviano verso i curvoni di Malebolge]. Calcabrina: (professionale) Ecco, qui è stata istituita una nuova bolgia, tutta di mia invenzione, per i peccatori affetti da trilogia. È ormai una delle poche punizioni vere, una che non augurerei a nessuno… Zombini: Trilogia? Calcabrina: Sì, praticamente siamo posizionati proprio sotto le regioni rosse, perché colpisce specialmente la sinistra. Dicesi peccatore affetto da trilogia quello stronzo che, per spocchia intellettuale, sbornia ideologica, ignoranza congenita o qualsivoglia perniciosa combinazione delle tre di cui sopra, non riesce a scegliere tra due situazioni chiare e distinte e si mette in testa che, fra quelle, possa esistere una terza via. Le faccio alcuni esempi di personaggi affetti da trilogia: gli stronzi che si lamentano per le bollette e vogliono l’elettricità ma poi si stendono sui siti di costruzione perché non far erigere le centrali nucleari; i deficienti che chiedono posti e aumenti salariali e poi si scagliano contro il profitto; sindacalisti e lavoratori che, impiegati in aziende altamente inquinanti, protestano contro le cattive condizioni di salute ma non vogliono la chiusura della fabbrica né la perdita del posto di lavoro; pezzenti che vogliono Nike, giacche di Piombo e telefonini ma sono contro il libero mercato; straccioni che marciano contro gli Stati Uniti e a favore di dittature dimenticando che sono stati loro a liberarci e a darci la democrazia, e poi ci sarebbero tanti altri casi… Zombini: E la punizione qual è? Calcabrina: (calmo, sereno, ineccepibile) Come fase preliminare, vengono messi davanti a un diavolo che gli fa il gioco delle tre carte: ma è una cosa pro forma, perdono sempre, e poi li facciamo scivolare verso tre entrate, due hanno una scritta in chiaro, tipo “capitalismo” e “comunismo”, loro però finiscono immancabilmente nella terza, dove tre diavoli li azzannano, squartano e insultano, dandogli del no global e dicendogli che sono la vergogna della loro palazzina. Poi ritornano su, nel tragitto le ferite si rimarginano, e si ricomincia il giro. Zombini: Ma volevo anche chiedere, dio come sta? Calcabrina: dio? Zombini: (in piena estasi mistica) Sì, dio, dio, dio, nostro signore, nostro signore cattolico e romano… Calcabrina: Ultimamente è un po’ invecchiato. Zombini: (non lo sente più, continua trasfigurato) Grazie dio, quanto è bella la vita anche se non si scopa, che bella la famiglia, sorella luna, fratello embrione, e niente froci, e il disegno intelligente, e tutti andiamo in chiesa, e no alla diagnosi preimpianto, no alla droga, no a… [Calcabrina si guarda attorno circospetto, poi gli dà una spinta e lo fa volare dietro alla fila degli altri condannati che aspettano di fare il gioco delle tre carte. Zombini pare quasi non accorgersene, continua ad esaltare e a lodare il signore fino a che non viene squartato da un diavolo. Calcabrina osserva, respira profondamente, annuisce, e torna in ufficio]. Calcabrina: (alla segretaria) Amore, se qualcuno da sopra viene a chiedere di quell’idiota, digli che è già tornato di sopra, che sarà da qualche parte rintanato a farsi le seghe, che prima o poi si farà vivo e che se insomma non si trova non stessero a rompere le palle a noi. [Esce dall’ufficio. La malinconia lo riagguanta. Maestoso ma sconsolato, ripensa al dialogo con Zombini, lo sguardo fisso ad un instancabile fuga di lava e lapilli, in lontananza, laggiu', verso lo Stige]. Calcabrina: Che tempo di merda. (Postato da Anskji su reiterato invito del padrone di casa)

26 settembre 2007

Gossip provinciale (parte quarta)

Dalla Stampa di oggi:


Quando si dice la comunicazione di servizio:


Irreale è ogni idea (*)

L'intelligenza non avrà mai peso, mai nel giudizio di questa pubblica opinione. Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai da uno dei milioni d'anime della nostra nazione, un giudizio netto, interamente indignato: irreale è ogni idea, irreale ogni passione, di questo popolo ormai dissociato da secoli, la cui soave saggezza gli serve a vivere, non l'ha mai liberato. Mostrare la mia faccia, la mia magrezza - alzare la mia sola puerile voce - non ha più senso: la viltà avvezza a vedere morire nel modo più atroce gli altri, nella più strana indifferenza. Io muoio, ed anche questo mi nuoce.
Pier Paolo Pasolini, da "La Guinea", Poesia in forma di rosa, in "Bestemmia", volume primo, Garzanti, Milano 1993. (*) Grazie a Camilla, con cui spesso parlo di corda in casa dell'impiccato.

Omofobia eugenetica

Da Wikipedia:

Con il termine eugenetica ci si riferisce a quella disciplina pseudoscientifica volta al perfezionamento della specie umana attraverso lo studio, la selezione e la “promozione” dei caratteri fisici e mentali ritenuti positivi (eugenetica positiva) e la rimozione di quelli negativi (eugenetica negativa).

Ora, è piuttosto evidente che la donna cui viene diagnosticata una malformazione del feto e decide di abortire non pratica l’eugenetica: non sta cercando di migliorare la razza, non vuole perfezionare la specie, non ha a cuore le vicende riproduttive dell'umanità. Semplicemente, interrompe una gravidanza che mette a rischio la propria salute psichica.
Il bello è che quelli che paragonano l’aborto terapeutico all’eugenetica sono gli stessi che continuano ad opporsi alle adozioni gay, nel terrore (peraltro ingiustificato) che chi vive con due omosessuali possa diventare omosessuale a sua volta: sono loro a selezionare i caratteri che ritengono negativi; sono loro a cercare disperatamente di evitare che quei caratteri si riproducano. Sono loro, non le donne che abortiscono, a praticare l’eugenetica.
Giù il cappello, gente: siamo al cospetto di un classico.
Le parole che si ritorcono contro chi le ha pronunciate.

Adunate incomprensibili


In Birmania, il clero buddista scende in piazza.
E non c'è nemmeno un embrione da difendere.

Arruolamento post-impianto

Qualcuno ha rilevato, non senza qualche ragione, quanto appaia illogico l'accanimento delle gerarchie vaticane nel difendere il divieto di diagnosi preimpianto degli embrioni, imposto dalla Legge 40 e recentemente messo in discussione dal Tribunale di Cagliari, in un paese nel quale sono ammessi la diagnosi prenatale sul feto e l'aborto terapeutico.
Com'è possibile, è stato detto, che si impedisca a una donna di conoscere lo stato di salute di un embrione, e di non impiantarlo nel caso in cui esso sia portatore di gravi malformazioni, e che soltanto due mesi più tardi, quando quello stesso embrione, una volta impiantato, è diventato un feto, le sia permesso di effettuare gli esami, ed eventualmente di abortire?
Si tratta, in effetti, di una situazione apparentemente priva di qualsiasi logica: eppure, a ben guardare, una logica c'è.
Perché quello che conta non è tanto la tutela dell'embrione o del feto, né il preteso rispetto per la vita, per quanto astrattamente intesa: ciò che è importante è la mortificazione della donna, l'umiliazione e la punizione del suo corpo, la sottrazione di qualunque dignità alla sua persona.
Hai generato un embrione malformato? Cosa vuoi che me ne importi? Io, tanto per cominciare, ti obbligo a impiantarlo: in fondo, come insegna la Beata Vergine Maria (madre di tutti i santi, mica una qualsiasi), non sei altro che un contenitore, una scatola. Quindi fai la scatola, per favore, e non rompere: se e quando ti accorgerai, ben dopo l'inizio della gravidanza, di quella malformazione, allora sì che potrai abortire. Ma avverrà dolorosamente, sappilo, e sarà traumatico: così dev'essere, in modo che ti serva da lezione e ti faccia passare la voglia di provarci un'altra volta; in modo che le altre scatole, messe di fronte alla stessa scelta, ci pensino qualche minuto in più, e magari, chissà, all'ultimo momento, pur di risparmiarsi tanta sofferenza cambino idea; in modo che ogni anno la Provvidenza possa continuare a mandarci tante nuove famiglie sofferenti, pronte da arruolare nelle truppe che difendono i nostri privilegi, in cambio della consolazione delle nostre promesse di eterna beatitudine.
A voi pare che una semplice diagnosi preimpianto porti con sé tutto questo ben di Dio?

25 settembre 2007

Disobbedienza alternata (scrivi, Metilparaben ti incolla)

Non è la prima volta che il mio amico Alessandro mi manda per mail quella che lui ritiene una semplice segnalazione, ma in realtà è un post bello e buono: come l'altra volta, mi limito a copiare e incollare.

Leggo sulla Stampa:
«La sentenza del Tribunale di Cagliari appare in netto contrasto con la legge 40 e l’interpretazione della Corte Costituzionale: un giudice non può emettere un giudizo che smentisce la legge e la Consulta». Il segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Betori, ha commentato così la decisione del Tribunale di Cagliari in merito alla diagnosi pre-impianto.
Poi leggo sull'Espresso:
(Giovanni Paolo II) nel 1995, nell’enciclica “Evangelium Vitae”, arrivò a reclamare la pubblica disubbidienza a Cesare, in nome di Dio: "Quando una legge civile legittima l’aborto o l’eutanasia, cessa, per ciò stesso, di essere una vera legge civile, cioè moralmente obbligante"; è "del tutto priva di autentica validità giuridica".
Insomma, come dire, con la legge fanno un po' come cazzo gli pare...

Signorina, permette che l'accompagni?

Mara Carfagna sul Giornale:
Il problema della disaffezione verso la politica c’è, basta girare per strada e fare due chiacchiere con il primo che capita.
Ah, ecco: la Carfagna si aggira per strada, attacca bottone col primo che capita e quello le racconta la sua disaffezione per la politica.
Come no.

Devo essermi distratto

Ma non s'era detto che lo accusavano di omicidio?

Tre meno meno

Riporto qui di seguito l'ultimo editoriale di Luca Volontè, con le correzioni che sarebbero strettamente necessarie a renderlo vagamente intellegibile:
C’è una grossa novità. Cosa avevamo detto nelle ultime settimane? Il Papa nel cuore dell’Europa, Bagnasco nel cuore dell’Italia. L’uno (virgola) che non abìvrebbe (abìvrebbe?) dovuto trovare pubblico di fedeli né a Loreto, (togli 'sta virgola) né a Vienna (invece qua metticela) ha trovato il pienone. L’altro (virgola) per le parole d’amore che ha rivolto all’Italia, ha trovato l’ascolto del popolo ma l’avversione ‘scandalistica’ dei pochi noti. Chissà, non vorrei che l’appello al neorisorgimento anticattolico del pacato Margotta Broglio abbia colto nel segno, preti lesbiche (preti lesbiche?) e sacrestani gay impazzano nello sfacelo del mondo anglicano (ci risiamo: virgola!) e forse si vorrebbe replicare nella Cattolica la stessa sit-com (nella Cattolica intesa come Università? O come località vicino a Rimini? Mah). Tant’è (che ne diresti di un punto e virgola, o al limite due punti?) la potremmo chiamare la rivolta dei comici ricchi, dalla Dandini a Grillo, da Dario Fo a Crozza c’è una gare (gara!) a chi più la spara (ecco, quel "più" al tuo posto l'avrei piazzato qua) grossa, prescindendo dalle assurdità personali, a partire invece dal cachet (soldi) per cui (non si paga uno "per" i soldi, ma "con" i soldi, occhio alle preposizioni!) è pagato. Così (virgola!) dal Papa a Bagnasco, i cattolici con la tonaca son tutti gay, avari, golosi, lussuriosi etc. (e insisti! Virgola!) e quindi bene farebbe Grillini ha dire (ha dire? Ha dire? Questo è un errore che non si fa neanche in prima elementare!), come ha fatto, che il celibato deve essere abolito nella Chiesa Cattolica. D’altronde alla mia Chiesa, alla parte di me più importante di me (la parte di te più importante di te? Cos'è, una figura retorica?) e che mo costituisce (Mo? Nel senso di adesso?), capita di avere (dei) successori (virgola, cazzo!) dei discepoli e degli apostoli che non solo hanno dimenticato, abbandonato, irriso l’onore dei fondatori e martiri della diocesi di cui hanno possesso, (insomma, 'sta virgola la metti solo quando non ci va? E toglila, no?) temporaneamente (virgola, porca puttana!) e invece ( a"non solo" deve seguire "ma addirittura", non "e invece"!) ne pretendono la proprietà assoluta. Aria grama, dentro e fuori della ("dalla", non "della"!) Chiesa, rivoli d’aria malata e pesante (virgola! Guarda che sei esasperante, eh?) se è vero (virgola, cazzo di Buddha, virgola!) come pare da alcuni racconti (virgola! Eccheccazzo!) che al Consiglio Permanente si sia palesata l’orgoglio (orgoglio è maschile, sbagli proprio te che rompi il cazzo tutto il giorno col diritto naturale?) della disobbedienza al Papa. Un neo gallicanesimo, favorito da nomine imbarazzanti, prese (le nomine non si prendono: casomai si adottano, si decidono, si concordano) solo in funzione di maggioranze cencelliane, ben distanti dallo sguardo, dall’intesa tra Gesù e Matteo, l’uomo tutto intento a contare i soldi che smette tutto e segue (il concetto è espresso davvero a cazzo di cane, sai?). Lontani anni luce dalla (un apostrofo no, eh?) incredibile fede, così dice Gesù, del soldato romano che chiede un miracolo per il suo servo e ha l’ardire di affermare ciò che nemmeno Marta e Maria diranno: "se Tu ordini…" (Siamo sul criptico, eh?). Non volgiono (vogliono! Stai attento almeno all'ordine delle lettere, cazzo!) il latino, non per la lingua, quanto (o togli il "quanto" e lo sostituisci con "ma", oppure inserisci un "tanto" nella frase precedente, tra "non" e "per") per aver loro stessi dimenticato l’umilità dinnanzi al mistero, altro che panzanate varie sul Concilio Vaticano II, sul marinismo o dossettismo cattolici. Nel mio pellegrinaggio sulle orme di Sigerico, accompagnato con gli ("dagli", sulle preposizioni siamo proprio indietro eh?) amici di sempre, ho incrociato tombe e urne sacre di martiri in molte Chiese, Duomi e Cattedrali. Santi martiri che urlano la loro fede ancora oggi e invece non vengono nemmeno ricordati dai sacerdoti che celebrano Messa, (togli quella virgola e metti un punto e virgola, non senti che c'è una pausa?) vedrete che tra non molto usciranno da sotto gli altari (che ne diresti di metterci una cazzo di congiunzione?) ci penseranno loro a testimoniare per l’ennesima volta la straordinaria e ordinaria normalità: la Chiesa è la compagnia di Cristo, non la cordata di Tizio e Cazio (Cazio? E perché non Sempronzio?). Comunque (virgola, perdio, virgola!) se anche Matteo è stato chiamato… (be'? Se anche Matteo è stato chiamato? Mah) Bisognerebbe lasciar meno sole le reliquie delle ‘sette chiese’, fermarsi dinnanzi alla Santa Croce per esempio, (qua ci vanno due punti!) è (usa il condizionale, se hai iniziato col condizionale: "sarebbe", non "è"!) il culmine della ragione (virgola! E' uno stillicidio!) oltre alla scoperta di un mare di sentimenti… C’è sempre speranza!
A Forlì il sindaco ha affidato un bambino solo a un noto e pluricondannato pedofilo, (due punti: hai una capacità di mettere le virgole dove non servono che ha del sovrumano!) risultato? Il pedofilo ha violentato l’infante (punto e virgola!) e il Sindaco? Nemmeno a dispiacersi (nemmeno a dispiacersi? E che vorrebbe, dire, di grazia?), (e fermati, no? Non senti che sei in apnea? Mettici due punti, invece della virgola!) figuriamoci poi se l’Amato Giuliano ‘dei mussulmani’, (che cazzo c'entra questa virgola? Dimmelo tu, che cazzo c'entra!) ha provveduto a commissariale (erre, non elle! Che fatica, però...) quel comune. Alla fine ci stupiamo e scandalizziamo per gli insegnati (manca una enne! Ma quanto sei distratto?), per ora innocenti (allora, o metti quella cazzo di virgola anche qua, o sposti tutto l'inciso tra parentesi) di Rignano, ma per un Sindaco Comunista che fa violentare un bambino da un noto pedofilo, (altra virgola inutile: sto perdendo le forze, sai?) niente. Però, se c’è da accendere le luci della mole Antonelliana per l’ambiente o del Colosseo per Hanefy (virgola! Adesso vieni alla lavagna e fai mille virgole, così impari!) allora trovi la coda di sindaci e Prodi ministri. Basta, (hai presente il punto esclamativo? Se c'è, perché non usarlo?) io (virgola) come molti di voi (virgola! Virgola! Virgola!) non ho ‘grilli per la testa’, (qua non serve, e tu che fai? Ce la metti, ovviamente...) e nemmeno li voglio. Sono cristiano, pigro, peccatore a cui piace a volte la compagni di beoni e bontemponi, come a volte il silenzio, la realtà sempre (qua ti sei capito solo te, eh?). Grilli no please (vuoi fare il fico e usare l'inglese? D'accordo, fallo, ma allora scrivi le parole nell'ordine giusto: "No Grilli, please"), abbiamo troppo da fare nei prossimi anni, troppe cavolate da cancellare, troppi ‘totem’ dementi del ’68 da abolire, troppe emergenze vere da affrontare. Senza ideologia? Sì (virgola! Mi farai venire la gastrite, tu!) ok, ma con gli ideali. Chi si bea di aver perso pure quelli, i rutelliani di oggi alla Veltroni, avendo rinunciato alle loro radici sono finiti (allora, ti spiego una cosa: il soggetto della frase è "chi", ed è singolare. Chi si bea "è finito", non "sono finiti") con i soli grilli in testa e quando fischiano fanno pure male (chi è il soggetto della principale? I Grilli? No, vero? E allora vogliamo attaccarli con una relativa, 'sti grilli, o li lasciamo appesi alla congiunzione, così non si capisce più un cazzo?)! Che ci trovano i ricchi giullari di oggi a (si trova "da" ridere, non "a" ridere!) ridere sullo sfacelo italiano, (Hai presente il punto interrogativo? Che ne dici di usarlo, di quando in quando?) certo le loro decine e centinaia di migliaia di euro, (punto. E mettici un punto, cazzo...) ma non riesco proprio a capirla (virgola. E meno male che è l'ultima che hai saltato) la felicità dinnazi al paese ‘spaesato’.
Ecco fatto.
Il bello è che, una volta apportate le correzioni, il testo continua a non avere alcun senso.
Il brutto è che la matita rossa di un blogger qualsiasi può essere utile per la sintassi, la grammatica e l'ortografia: per i contenuti, invece, bisognerebbe rivolgersi a uno specialista.
Nel caso di specie, a uno bravo.

24 settembre 2007

Problemino contraccettivo

Sapendo che:
  1. la Chiesa Cattolica proibisce l'uso del preservativo per evitare la diffusione dell'AIDS
  2. la Chiesa Cattolica proibisce l'uso del preservativo quale mezzo di contraccezione;
  3. in entrambi i casi, il rimedio alternativo indicato dalla Chiesa Cattolica è la castità;
  4. alcune rilevazioni statistiche effettuate sulle giovani donne rivelano che il divieto di utilizzare il preservativo viene effettivamente rispettato in una buona metà dei casi, mentre l'invito alla castità è sistematicamente disatteso,
dica il candidato come sia possibile, per la Chiesa Cattolica, continuare a sostenere le proprie posizioni senza sentirsi gravemente responsabile della diffusione del virus HIV e dell'insorgenza di gravidanze indesiderate.
La risposta è in coda al quesito, ovviamente capovolta.

Maschilismo anteriore

«Che dici di questa?»
«Mah, non so… Oddio, le cosce per essere lunghe sono lunghe eh?»
«Mmmsì, però appena appena stortarelle, guarda l’attaccatura del ginocchio, lo vedi?»
«Sì, forse appena appena un po’ a ics…»
«Eh, te l’ho detto! Guarda, le cosce della 64 non si battono, secondo me!»
«Sì, però questa ha gli occhi proprio belli, niente da dire!»
«Sì sì, bellissimi, e anche la bocca, carnosa, sensuale…»
«Per quanto, se parliamo di bocca, la numero 23 ciaveva due labbra che, ci siamo capiti, no?»
«Eh, la 23 non si batte, sulle labbra! Oddio, quanto a bocca sensuale anche la 16…»
«La sedici? Aspetta, qua con tutte ‘ste cavallone va a finire che uno si confonde. Qual era la sedici?»
«Dai, quella bionda, coi capelli lunghi, bellissimi anche quelli…»
«Eh no, guarda, i capelli della 45 non si battono: lunghi, forti, scuri, non c’è confronto, dai…»
«Sì, per carità, ma quella praticamente non aveva tette…»
«Vero. Anche se a me le tette piccole piacciono di più di quelle grandi, ti dico la verità…»
«Ehhhhh si fa presto a dire così! Ma ce l’hai presente la 76? Quella sfidava la forza di gravità, guarda! Un seno sodo, turgido, proprio un bel paio di tette insomma; ti voglio vedere poi, quando ti si parano davanti due bocce così, se preferisci ancora quelle piccole…»
«Mah, dipende sai? Però, se parliamo di tette anche questa non è niente male eh?»
«Ah, per niente! Proprio un bel davanzale, guarda. Non grandissime ma, come si dice, questa cià du’ chiodi eh?»
«Eh sì!»
«Evvabbe’, vado a prendere due birre in frigo, dai… A proposito, hai visto che uno ha proposto alle ragazze di farsi inquadrare anche il culo
«Non me ne parlare, sono indignato. E che siamo, al mercato delle vacche?»

Innocenti distrazioni

Dall’agenzia di notizie cattolica Zenit:

Di fronte alla imperante logica del profitto, il Papa ha invitato a realizzare una “conversione” dei beni economici finalizzata non al tornaconto personale, ma ai bisogni dei più poveri.
(…)
Successivamente, il Pontefice ha invocato Maria affinché “aiuti i cristiani ad usare con saggezza evangelica, cioè con generosa solidarietà, i beni terreni, ed ispiri ai governanti e agli economisti strategie lungimiranti che favoriscano l’autentico progresso di tutti i popoli”.

Da Wikipedia:

Monsignor Marcinkus fu presidente dell’Istituto per le Opere di Religione (IOR), la banca del Vaticano, dal 1971 al 1989. (…) Si parla di una banca senza sportelli dal grande potere finanziario, ramificata anche nel settore privato.
(…)
All’inizio degli anni ottanta, il nome di Marcinkus fu collegato a scandali finanziari riportati in prima pagina sulla stampa di tutto il mondo.
In particolare, fu accertato che lo IOR a quel tempo diretta da Marcinkus, aveva avuto un ruolo primario nel crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, in un complicato “risiko bancario” che aveva come ulteriori protagonisti personaggi discussi come Michele Sindona o il “venerabile maestro” della loggia massonica P2, Licio Gelli.
(…)
Oltre a questi scandali, alcuni saggisti arrivarono ad ipotizzare che il monsignore fosse coinvolto, insieme al cardinale Villot, all’epoca segretario di stato, nella morte di papa Albino Luciani, Giovanni Paolo I, il cui pontificato durò solo 33 giorni e col quale esisteva una forte ostilità.
(…)
Fu detto che, pochi giorni prima di morire, il Papa avrebbe convocato i principali responsabili delle finanze vaticane per verificare come venivano gestiti gli ingenti capitali curiali, ma non fece in tempo ad approfondire l’argomento.
Fin dai primi giorni del pontificato, il Papa espresse la necessità di un ritorno ad una povertà evangelica della Chiesa, affermando di voler procedere ad una profonda revisione della presenza del Vaticano nei mercati finanziari mondiali, gestione in quegli anni affidata all’arcivescovo statunitense Paul Marcinkus.
(…)
Nel 1987 venne indagato, e venne emesso un mandato di cattura, dalla magistratura italiana in rapporto al crack dell’Ambrosiano, ma dopo pochi mesi la Corte di Cassazione annullò il mandato in base alle regole stabilite con i Patti lateranensi (Marcinkus era in possesso di un passaporto diplomatico vaticano).
(…)
Papa Giovanni Paolo II tenne Marcinkus in Vaticano per sette anni prima di congedarlo alla sua Arcidiocesi di Chicago.

Mi punge vaghezza che Maria tenda a distrarsi con una certa facilità.

23 settembre 2007

1986

Paul Simon, Diamonds on the sole of her shoesPaul Simon è un diverbio tra musica e testo. Rock lieve, di una chitarra soffice, semplice come un girotondo. E’ candido come il memorabile intro cantato da Miriam Makeba, puro il ritmo del sangue che si unisce alle evoluzioni della chitarra, quasi un tamburo, percosse, ritmo di sangue e di spirito folk. Un testo e un significato in cui pochi si sono addentrati. C’è tutto, per una canzone d’amore. She’s crazy, canta semplicemente, scaricando energia pura su chi lo ascolta, He’s empty as a pocket with nothing to lose. Gesti semplici, lei, accorati, lui. Lui è la musica, lei il testo. Ma si scambiano di continuo, continuando a girare.

Peter Gabriel, Sledgehammer
Sledgehammer è completamente diverso, completamente inno, completamente Gabriel, completo nel ritmo di una percussione sintetica che fa muovere, ondeggiando inconsciamente. Lentamente, apre, trascina, cresce, coinvolge ed esplode. Caldo, come il soul che va ben oltre i suoi adorati Procol Harum aumenta la temperatura e diventa incandescente, ma tiene contemporaneamente il disacco, il desiderio l’attesa con il suono elettronico scandito, e la sua voce metallica e dolce . C’è sempre un colpo in più, sempre una inevitabile potente nota aggiuntiva dello sledgehammer, c’è della world music, dietro l’apparenza di un semplice pop . Altamente eccitante.

Metallica, Battery
Riff. Arpeggi, tre accordi, sviluppato e orecchiabile l’inizio di Battery, la chitarra la riconosci, subito. Poi, parte la potenza del massacro metal, il sovrapporsi eccitato di strumenti che fanno a gara tra loro, la voce di Hetfield che corre e incalza, il coro che mette i punti, la chitarra che chiosa. Poi, batteria, in controtempo perenne, furia e trauma. Assolo di chitarra, non basta. Distorta, riprende l’intro, perenne instancabile, è un omaggio ai fan. La ricorda tantissimo. “Fight fire with fire”!

21 settembre 2007

Sondaggio: quando l'ha detto meglio?

Era da un po' che non vi lasciavo i compiti a casa per il fine settimana, un po' perché le abitudini cambiano, un po' perché non s'era più presentata un'occasione adatta.
Ebbene, quest'oggi Joseph Ratzinger, con la sua ennesima esternazione, mi ha regalato la ghiotta occasione di rispolverare la vecchia consuetudine e di piazzare sul blog un bel sondaggio per il week end.
Ora, siete consapevoli quanto me del fatto che il Santo Padre, negli ultimi tempi, si sia pronunciato contro l'aborto e l'eutanasia praticamente tutti i giorni: ma vi siete mai soffermati a riflettere sulla mirabile varietà linguistica dei suoi anatemi? Già, perché ripetere ossessivamente lo stesso concetto è un'operazione di cui sono capaci tutti: ma esprimerlo ogni volta in un modo diverso è sintomo di una ricercatezza davanti alla quale, lo ammetto, bisogna togliersi tanto di cappello.
Così sono andato a spulciarmi le maledizioni degli ultimi mesi e ho scelto le dieci che mi sembravano più interessanti: sta a voi, adesso, stabilire quale sia la migliore.
Che altro dire? Votate, votate, votate.
E convertitevi, miscredenti, finché siete in tempo.

Consenso informato

Cristo, dicono, è morto sulla croce per liberarmi dal peccato.
Anche se fosse (e mi punge vaghezza che non sia), faccio sommessamente notare di non averglielo mai chiesto.
Fosse stato per me, poteva rimanersene dov'era.

20 settembre 2007

Dignità subordinata

Dal sito dell'agenzia di notizie cattolica Zenit:

Per dissertare sul contenitore dell'embrione è prevista la partecipazione di esperti in imballaggi da ogni parte del globo.

Frasi lapidarie/1


Non moriremo democristiani, si diceva.
Vabbè, non è che morire piddini sia meglio.

(Postato da Galatea. Perchè ad Alessandro, quando ci si mette, non si riesce proprio a dirgli di no)

Gossip provinciale (parte terza)

Sulla Stampa di oggi:

Che dire, mi rendo conto che si tratta di dilemmi. Come questo, del resto:

Linee guida per il disegno di legge sul testamento biologico (II)

«Stai soffrendo come Cristo in Croce, di sicuro Gesù ti sta baciando». (Madre Teresa di Calcutta ad un malato terminale agonizzante)

Le operette immorali/ 1: Dialogo tra Livia Turco e Paola Binetti.

[È sera. L’incontro si svolge nelle stanze particolari della Sen. Binetti. Pesanti crocifissi, rosari, caciocavalli, cilici e fruste di velluto pencolano silenziosi dal soffitto. Nel momento in cui l’On. Turco varca la soglia, si ode solo il salmodiare sicuro della Sen. Binetti che recita le orazioni, e l’affaccendarsi operoso della servitù in cucina].
Livia: Allora Paola, hai visto eh, come sono stata brava con quella storia degli embrioni, la vita, tutti fratelli e sorelle, il Santo Padre è contento, nessuno che abbia fatto volare una mosca…
Paola: (distratta, assente gelida) Mah, beh, sì…
Livia: (piccata) E allora?
Paola: (ecumenica, severa ma con un bellissimo sorriso cattolico fatto di severità ma anche sublime bontà e comprensione): Non è abbastanza…
Livia: In che senso non è abbastanza?
Paola: (gasata, si dà un giro al cilicio) Noi cattolici siamo sempre pronti a riaccogliere chi sbaglia: e – credimi – benché solo doverose, le retromarce su droga ed embrione ci hanno soddisfatto, però è ora di affrontare anche altri temi, altri problemi…
Livia: Intendi nuove linee guida per l’aborto e in generale piccole restrizioni che poi piano piano vadano a minare l’impianto stesso della 194, con successive modifiche e restrizioni che immancabilmente portino alla “verifica” e conseguente abolizione del diritto stesso ad abortire?
Paola: Esatto, anche se avevo un po’ paura della reazione del tuo partito – oh scusa, del tuo ex-partito…
Livia: Paola, qui sono io che ti devo bacchettare: noi del PCI…
Paola: (estasiata, si dà un altro giro al cilicio): Sì, bacchettami, bacchettami tutta, dammi una bella bacchettata sul…
Livia: (la interrompe, interdetta) Dicevo, Paola, che commetti un peccato di leggerezza se trascuri…
Paola: (ennesimo giro al cilicio, trasfigurata dalla foia): Io un solo peccato? Ma io di peccati ne commetto tanti, sempre, e devo essere punita, battuta, ancora… – dai, battimi qui, poi battimi lì, poi sbattimi sulla panca…
Livia: (spazientita) Paola, PORCA MADONNA!!!
Paola: (si calma un po’): Allora dicevi?
Livia: Allora dicevo che non puoi trascurare la nostra storia cinquantennale di opportunismo, ti rinfresco velocemente la memoria: nel 1974 abbiamo cavalcato il divorzio, ma solo all’ultimo momento perché abbiamo capito che si vinceva e noi comunque non volevamo sciogliere le camere; abbiamo marciato col pauperismo per tamponare a sinistra quando Occhetto e D’Alema andavano a fare le regate coi 12 metri, le cooperative stanziavano fondi neri tipo maxitangente Enimont e Consorte si scalava anche la mamma; l’ambientalismo l’abbiamo messo nelle tesi congressuali dai ’70 in poi perché piaceva a quegli imbecilli delle sagre paesane – insomma, in quanto a compromessi osceni in pura funzione di potere i democristiani veri siamo noi, figurati se ci fermiamo davanti all’embrione, all’aborto e ai diritti dei gay, …
Paola: (severa): Si dice froci!
Livia: (risoluta, spedita, raccogliendo le fila del discorso) Sì vabbeh, dicevo, figurati che cazzo ce ne frega a noi di quattro stronzi sterili e due froci! Avendo cavalcato tutto e il contrario di tutto solo per opportunismo, figurati se ci spaventa spostarci verso l’integralismo cattolico. “Cavalcare tutto per condividere e socializzare”, ecco il nostro motto: Che Guevara e Kennedy, Gramsci e Don Sturzo, liberalismo e sindacati, Pippo e Gambadilegno, Milan e Inter... Che ‘sta roba non sta in piedi e pigliamo per il culo la gente, in un paese normale lo capirebbe anche uno studente delle medie, ma noi lo vogliamo cambiare o no questo paese?! Come hanno detto Fassino e l’Anna: “Con i teo-dem ci metteremo d’accordo, il dialogo è importante”.
Paola: (con negli occhi lo sguardo da Terminator della fede) Certo che lo vogliamo cambiare.
Livia: Bene, allora d'accordo. (Tossendo) Scusa Paola, non hai qualcosa da bere?
Paola: Certo, facciamo la pausa per il tè. (Chiama il cameriere suonando un campanellino) Bane! Bane Kalla!
[Entra un negro con una nerchia enorme, coperta solo da un gonnellino tipo “Arrapaho” degli Squallor. Serve il tè a Paola e all’ospite. Passa qualche minuto].
Livia: Dicevo, allora intesi Paola, e grazie per tutto quello che voi cattolici state facendo per noi, siamo commossi. Senza di voi, non so veramente dove saremmo, o dove si andrebbe a finire…
Paola: Dovere.
Livia: Allora ciao.
Paola: Ciao. (Alzando la voce, mentre Livia sta uscendo). Non dimentichi qualcosa?
Livia: (dall’altra stanza, presso la porta) Eh? Ah, sì, scusa: (a voce alta) E SEMPRE SIA LODATO!
Paola: (gemendo, con un tono di voce simile all’arrapamento di prima): E poi?..
Livia: (uscendo, a squarciagola): E SEMPRE SIANO FATTI I DISEGNI DEL SIGNORE!!!
Paola: (in estasi, mentre in sottofondo si ode distinto il fruscìo del cilicio): Vengo… vengo, cazzo, e dire che dovrei essere in chiesa adesso... VENGOOOOOO!!!!!!!!!!!! (Postato da Anskji su accorato invito del padrone di casa)

19 settembre 2007

Cioè, sempre miracolo è...

Dal sito dell'ANSA:
Annunciato ai fedeli l'avvenuto miracolo della liquefazione del sangue del santo patrono di Napoli. Alle 9.30, il duca Riccardo Carafa della deputazione di San Gennaro, ha come da tradizione sventolato il fazzoletto bianco.

Alcune cose nella storia non cambiano

Joseph Ratzinger si lascia andare a una battuta durante la catechesi generale del mercoledì:

«Ai tempi di San Giovanni Crisostomo, i cristiani di Oriente si ribellarono all’aumento delle tasse distruggendo le statue dell’imperatore. Si vede che alcune cose nella storia non cambiano».

Ai tempi di Clemente VIII, tanto per fare un altro esempio, il Sant’Uffizio mise al rogo Giordano Bruno, accusato di eresia, e decapitò Beatrice Cenci, chiudendo entrambi gli occhi sulle numerose violenze sessuali che aveva subito.
Quanto ha ragione, Santità…

PDC (Partito Democratico Clericale)

E io che ancora me la prendo con la Binetti e con Volontè...

If there is a hell, I'll see you there

L'Italia è in crisi e, nella sua infinita bontà e misericordia, Monsignor Bagnasco ha ritenuto opportuno non soltanto avvertirci magnanimamente del pericolo ma anche spendere tempo ed energie per illustrarne i dettagli e le possibili soluzioni: I comportamenti apertamente anti-sociali non sono che la punta dell'iceberg. "Pare illusorio - afferma infatti il presule - sperare in un improvviso quanto miracolistico rinsavimento morale, se al punto in cui ci troviamo non avviene una ricentratura profonda, da parte dei singoli soggetti e degli organismi sociali, sul senso e sulla ragione dello stare insieme come comunità di destini e di intenti. E se, grazie anche al contributo della religione e alla considerazione ad essa riservata, non acquisteranno una evidenza nuova e una credibilità proporzionata i valori essenziali per una convivenza". La risposta è la religione. Cattolica e Romana, ovviamente. Già, la religione... Anche il Vescovo ausiliare di Firenze, Claudio Maniago, chiamato in causa da alcuni testimoni tra cui due sacerdoti e due dipendenti civili della Curia stessa, è finito nel tritacarne dei sospetti, dei veleni, delle accuse indicibili che stanno destabilizzando la Chiesa fiorentina, e che ha visto già una testa cadere, quella di don Lelio Cantini, ex parroco della chiesa «Regina della Pace», indagato - insieme alla sua perpetua «veggente», Rosanna Saveri - dalla Procura di Firenze per violenze sessuali, psicologiche e plagio. Bagnasco ha ragione. Siamo una manica di dilettanti, dovremmo piegare la testolina e imparare dai maestri. (Leilani, intrusa su invito)

Ennedierre

Esaustive delucidazioni del Corriere della Sera:


Ecco, stamo mejo der cazzo... (interiezione tipica romana che significa "siamo combinati peggio dell'organo sessuale maschile", utilizzata in un discorso al posto di "siamo nella merda", "non c'è più speranza", ecc., ndr)

18 settembre 2007

Questa casa non è un albergo

Per la serie: è mai possibile che io sia sempre l'ultimo a sapere le cose?


Linee guida per il disegno di legge sul testamento biologico

«Il tuo soffrire è voluto da Gesù per il tuo perfezionamento, ed egli gode a tenerti sulla croce insieme a lui. Se le piaghe non basteranno, allora vorrà dire che faremo piaghe su piaghe». (San Pio da Pietralcina, lettera a un moribondo)

Prolusione alberghiera

Il Corriere della Sera dà conto della prolusione di Angelo Bagnasco ai lavori del Consiglio Episcopale Permanente:

Di fronte al «problema particolarmente acuto» della casa, «la collettività ai vari livelli deve darsi uno slancio, e approntare quelle soluzioni di edilizia popolare che per vaste zone e in una serie di città appaiono veramente urgenti».
(…)
Nella sua prolusione, l’arcivescovo di Genova ha voluto soffermarsi in particolare sul «dramma di coloro, pensionati o famiglie con un solo reddito, che sono raggiunti da provvedimenti di sfratto e non trovano altre opportunità».

Da RaiNews24 del 26 maggio 2007:

In circa 200 occupano la navata centrale basilica di San Giovanni in Laterano a Roma per il diritto alla casa e contro la campagna di sfratti del Vaticano. L’iniziativa è dell’associazione Action, di Asia-Rdb e Comitato lotta per il centro storico. I manifestanti, tra cui molti bambini, hanno portato anche degli striscioni, su uno c’è scritto: “Governo Prodi a Firenze parla di famiglia a Roma le sgombera e le sfratta”. I manifestanti hanno spiegato di aver voluto occupare, secondo quanto riferiscono, la Basilica di San Giovanni in Laterano poichè proprio in questa piazza si è svolto il Family Day e “soprattutto perchè il Vaticano continua a sfrattare le famiglie romane dal centro storico per farci dei bed and breakfast”.

Mi pare chiarissimo.
Durante la prolusione Bagnasco si sofferma sul dramma degli sfratti: subito dopo, però, (ritenendo di essersi soffermato a sufficienza), prosegue.
E si sofferma sui bed & breakfast.

17 settembre 2007

20 settembre 1870 - 20 settembre 2007: Porta Pia, la breccia della libertà



Giovedì 20 settembre 2007, alle ore 17.30, a Porta Pia (Via XX Settembre – Roma), il Partito Radicale, Radicali Italiani e l’Associazione Coscioni hanno indetto una manifestazione contro tutti i fondamentalismi, per ricordare, come ogni anno, la fine del potere temporale dello Stato Pontificio sulla città di Roma e celebrare la libertà di religione contro la religione di Stato e dei privilegi.
La manifestazione proseguirà con una fiaccolata che terminerà in Piazza Campo de’ Fiori, sotto la statua di Giordano Bruno.
E' appena il caso di aggiungere che invito tutti a partecipare: sarebbe utile, inoltre, che chi lo desidera contribuisse a pubblicizzare l'evento, magari scrivendo un post e/o incollando sul proprio blog il codice del banner:

Credo (temo) che il momento sia tale da richiedere la partecipazione di tutti.
O sbaglio?

Ricarica clericale

Dal sito di Luca Volontè:
L’ultima è che la pillola anticoncezionale salva le donne dal cancro, incredibile ne inventano di tutti i colori per ammazzare i bambini e impasticciarci il cervello, Malthus è stato più dannoso del Furher Hiltler per la storia dell’umanità. In Italia andiamo meglio, le zitelle femministe accusano i propri figli 40enni di non esser come i maschi di una volta, quelli dai quali fuggivano e ora invece vorrebbero essere abbracciate, i figli dei 40enni, all’entrata in università copiano, vengono beccati e pure si beano di averci legittimamente provato. Inizia la Messa in Latino, era ora anche se i soci ‘concilisti sessantottini’ preferiscono i Pink Floyd a Messa e giù critiche al Papa che però raccoglie 500.000 giovani a Loreto…la cosa più necessaria sarebbe una radicale verifica e riforma dei seminari diocesani, ma non provate a dirla che vi tagliano la lingua. Almeno le feste liturgiche rimangono, l’onomastico della Madonna si è celebrato il 12 Settembre in onore della vittoria di Lepanto, chi lo ricorda rischia il capo mozzato e infatti si son dimenticati pure i 6 anni dalle Twin Towers. Mentre si son sprecati fiumi di inchiostro sulla barba colorata di Bin Laden, si è rimossa l’ecatombe più grande di Pearl Harbour, poco male l’Europa e l’Italia viaggiano verso l’abisso e molti vorrebbero pure anestetizzarci il cervello e tagliarci la lingua.
Allora, facciamo il punto: pillola, Malthus, Hitler, femminismo, ninfomania, latino, messa, Pink Floyd, Papa, Loreto, seminari, lingua, Madonna, Lepanto, Twin Towers, Bin Laden, Pearl Harbour, Europa, Italia, cervello.
Quando si dice che uno torna in forma smagliante dalle vacanze, eh?