Mentre sto guidando verso casa il mio amico Alessandro mi telefona e mi dice che mi ha appena inviato una notizia via mail: «Appena arrivi a casa leggila», mi fa, «devi assolutamente scriverci un post!»
Quando controllo la posta, tuttavia, mi rendo conto che non sarei capace, neanche impegnandomi al massimo, di commentare il fatto meglio di quanto non abbia già fatto lui stesso segnalandomelo; così, risparmiando tempo e fatica, vi giro le direttamente le sue considerazioni così come le ho ricevute.
Da Repubblica del 29-06, pag 16:La mail di Alessandro, per la verità, comprendeva anche un punto 3), che però evito di riportare, ritenendolo più adatto a una conversazione tra amici che alla pubblicazione su un blog: mentre vi invito a immaginarne il contenuto, tuttavia, confermo ad Alessandro che anche su quel punto sono perfettamente d'accordo con lui.
KUBICA SALVO DOPO LO SCHIANTO, UN MIRACOLO DI WOJTYLA
Robert Kubica, 22 anni, pilota polacco che corre con il nome di Giovanni Paolo II stampato sul casco, non se la sente di giudicare. La chiesa invece vuole approfondire e ha inserito questo terribile incidente, il più spaventoso da dieci anni a questa parte in Formula 1 (ndr: non è vero per niente, te lo dice uno che guarda tutte le corse), nel dossier sul processo di beatificazione di Giovanni Paolo II (...) la Chiesa pensa che dietro a questo fortunato epilogo ci possa essere la protezione divina del santo padre e ha dato incarico a Oder Slawomir, prete polacco, postulatore della causa di beatificazione per conto del Vicariato di Roma, di raccogliere documenti e testimonianze sull'accaduto (...)
Mi vengono in mente un po' di cose:
- Il papa intercede per Kubica perchè è polacco e perchè c'ha il nome sul casco: invece per Senna, che pur essendo cattolico era stato così fregnone da non scriversi il nome del papa sul casco, non ha ritenuto di intercedere. Insomma: non mi hai scritto il nome sulla capoccia? Puoi pure andare alla malora, cazzi tuoi.
- Piu' in generale, il buon Dio salva il giovane miliardario famoso e lascia schiattare gli altri. Leggo da Wikipedia:" Le ferite da incidenti di traffico uccidono quasi 350 persone al giorno, o più di 127.000 ogni anno nella regione europea monitorata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità". Anche qui, cazzi loro.
Zanardi evidentemente gli stava poco simpatico.
RispondiEliminaPiù che di un miracolo di Giovanni Paolo II, credo che sia un miracolo dell tecnologia moderna e della sicurezza che hanno oramai raggiunto le monoposto di F1. E qualunque appassionato di questa categoria sa perfettamente che questa esasperata rincorsa alla sicurezza è partita (purtroppo non prima) dalla morte di Ayrton Senna.
RispondiEliminaforse non é un miracolo ... ma forse lo é: chi può dirlo ? Intanto non si é fatto un graffio... e poi: chi siete voi per "sindacare" chi si deve salvare e chi no? O forse il Padre Eterno é un cattivone perché dovrebbe salvare tutti ? In effetti l'umanità é un campionario di anime buone, altruiste, generose, .... ma per favore! Volete dare a intendere che siete più obiettivi (e buoni) di Dio!
RispondiEliminaRoba da pazzi... consiglio un bel pò di meditazione su questi argomenti e , in ogni caso, prima di aprire la bocca e sputare sentenze forse é meglio riflettere bene e poi... tacere.
Firmato : un anonimo laicissimo...
Per l'anonimo: su questo blog invitare le persone a tacere non ti è permesso. Sono sicuro di essere stato chiaro.
RispondiEliminaAle sei un mito: solo facendo frizzante ed elegante ironia su fatti inoppugnabili hai coalizzato contro di te un manipolo di anonimi neopapalini, semi-paranoici, violenti e intolleranti.
RispondiEliminaCi sono gia' gli estremi affinche' tu possa meritare la scorta piu' di Bagnasco.
Non mi fate arrabbiare il capriccio, che ci riesco anche benissimo da solo, capito?
RispondiEliminaecco.
anonimo ha scritto
RispondiEliminaVolete dare a intendere che siete più obiettivi (e buoni) di Dio!
E tu vuoi dare ad intendere che tutti sul pianeta credano alle favole?
Io ad esempio, non ci credo, e non sono l'unico sul pianeta (e sul blog). Quindi, esprimi pure la tua opinione, ma rifletti prima di dare per scontato che tutti credano a quello in cui credi tu...
PS: Invero, sì penso di essere più obiettivo e buono del dio descritto nella bibbia.
Più in generale il buon Dio salva tutti, anche i coglioni come te! Basta dire di sì!
RispondiEliminaIl fatto di rimanere su questo pianeta tu lo chiami "salvarsi", ma secondo me sta meglio Senna in Paradiso!!
Considerando quanto l’ex Santo Padre Wojtyla fosse accorto da vivo a trarre vantaggio da televisioni e scenografie, non mi sembra completamente inverosimile che abbia scelto da morto una mondovisione per dare prova di sé.
RispondiEliminaTuttavia avanzo il dubbio che miracolo ancora più clamoroso sarebbe stata la vittoria di Kubica nel Gran Premio stesso.
ricky
Il papa intercede per Kubica perchè è polacco e perchè c'ha il nome sul casco: invece per Senna, che pur essendo cattolico era stato così fregnone da non scriversi il nome del papa sul casco, non ha ritenuto di intercedere. Insomma: non mi hai scritto il nome sulla capoccia? Puoi pure andare alla malora, cazzi tuoi.
RispondiEliminasarò una stronza, ma non riesco a smettere di ridere XD
Se si tratta di un miracolo, urge però l'istituzione di un test antidoping celeste, a questo punto. Vorrei mai che adesso i santi si mettessero pure a scardinare le classifiche di arrivo, come un Moggi qualsiasi...
RispondiEliminaE le persone che si salvano dopo un pauroso incidente senza essere minimamente interessate a una qualsiasi forma di religione cosa sono, errori di un dio distratto?
RispondiEliminaA me è succeso e poi ero andato con un mio compagno di ospedale a fare un giro al santuario di Oropa, vicino a Biella e ci siamo fatti 4 risate a leggere le scemenze scritte sugli Ex-Voto di presunti miracolati, un tale è caduto da una notevole altezza per il crollo della casa e si è salvato, dopo ringraziava la Madonna, abbiamo pensato, ma non era meglio che sta benedetta Madonna impediva il crollo della casa invece di salvare solo lui?
Beh i miracoli sono come i fantasmi, li vede solo chi ci crede.
RispondiEliminaAnni fa sono uscita indenne da un pauroso incidente in autostrada. Indossavo una T-shirt dei Nirvana e una spilletta dei Joy Division: sarà il caso di proporre la beatificazione di Kurt Cobain o quella di Ian Curtis? Mumble.
RispondiEliminaMa allora San Cobain è un omonimo?
RispondiEliminaAle...
Tutte le mie congratulazioni ed il mio rispetto per la tua capacità di allevare un "anonimo" così... anonimo.
Persevera e non perdertelo per strada, vedrai che crescendo ti darà delle enormi soddisfazioni.
Credo che a volte pur sostenendo delle tesi giuste (a mio modestissimo parere) si possa incorrere in scivoloni come questo. Andare contro a una "presunta possibilità"(la chiesa ha deciso di VEDERE SE E' LECITO "PER LORO" METTERE QUESTO AVVENIMENTO IN UNA "LORO" PROCEDURA PER LA BEATIFICAZIONE DI UN "LORO" ESPONENTE che in molti rimpiangono, anche chi non è tra "LORO"...e allora...dove sta questa volta il problema???) mi pare fuori dalla logica del sito che di solito si occupa di temi più concreti; devo presumere che il post sia orientato a IRRIDERE le credenze della chiesa e dei suoi fedeli, oltreche il giornalista di repubblica...e proprio qui, secondo me, sta la caduta di stile!!!LIBERTA' DI CREDERE O NON CREDERE E CONTRO OGNI INVASIONE DI CAMPO!!!! Se io non voglio da ateo che la chiesa metta mano sulle MIE regole di vita civile e laica non mi posso permettere di giudicare i LORO atteggiamenti, le LORO credenze, i LORO procedimenti, la LORO Legge per quanto irrazionale possa essere ai miei occhi!!! Alessandro rimane immutata la mia stima nei tuoi confronti; capisco che è difficile scrivere post sempre intelligenti e calzanti; per questa volta...dai la colpa al tuo amico.
RispondiEliminaPs. Fin quando non ci sarà una procedura oggettiva per stabilire la PERICOLOSITA' di un incidente automobilistico rimarrà quella un'opinione del giornalista tanto quanto quella contraria una opinione del blogger...e comunque è pur sempre un giornalista, non pretendiamo da lui possa fare a meno del sensazionalismo e del catastrofismo, non si interrompono da un giorno all'altro le tradizioni.
RispondiElimina"Se io non voglio da ateo che la chiesa metta mano sulle MIE regole di vita civile e laica..."
RispondiEliminaè esattamente quello che stanno facendo.
non si sta ledendo il loro diritto di fare prediche, includere miracoli, stilare catechismi, veder piangere madonne e padri pii, far scrivere di visioni eteree le suorine analfabete, prendere te' danzanti con lo spirito santo etc.: sono tutte cose che hanno sempre fatto e gli son venute benissimo, specialmente in concomitanza con referendum o altri appuntamenti elettorali.
il problema e' che da un po' tutto il sovraccitato ambaradan sembra l'unica via adatta per l'italia, unitamente agli insulti contro certe minoranze, e le malversazioni truffaldine ottenute grazie alla mancanza di spina dorsale dei politici italiani. senza citare il vulnus democratico di manifestazioni contro le leggi dello stato italiano come il family day finanziate dall'8 per mille.
nessuna censura, solo legittima difesa contro la chiesa a mano armata.
Ma sì, ora le tentano tutte per emozionare la folla di romani (nell'accezione dei pagani di un tempo) che all'epoca della morte del vecchio gridavano "Santo Santo".
RispondiEliminaQuoto al 100% Adriano.
RispondiEliminaSebbene 13 anni di scuola cattolica mi abbiano reso laico forse più di Capriccioli, resto convinto che un uomo possa sentire il bisogno di credere in qualcosa, anche scrivendosi il nome di qualcuno sul casco. Anche se confido più nel calcolo strutturale che nel santino sul cruscotto, questo non toglie che se mi salvo da un incidente del genere possa sentirmi grato a chi mi pare.
E anche se Kubica dovrebbe ringraziare l'ingegneria moderna, più che il compianto Giovanni Paolo II, ciò non toglie che lui sia libero di pensarla come vuole, e la chiesa libera di ricamarci sopra quanto desidera. Non sono queste le cose che mi fanno indignare del comportamento ecclesiastico.
Ironizzare sulla morte di Senna, o di altri, sembra anche a me una caduta di stile, che sinceramente non mi aspettavo dall'ottimo autore di questo blog.
Premesso che la caduta di stile invece per me era nel mettersi sullo stesso livello della Curia, per il resto Deyo ha perfettamente capito le mie perplessità sul post (e probabilmente le ha spiegate meglio di me!). Invece Alessandro mi piacerebbe leggere qualcosa di più sostanzioso su Pezzotta...credimi a me fa più paura lui che il militia christi (quelli invece li trovo piuttosto divertenti, m'aspetto che un giorno rivelino a tutti noi che sono uno scherzo, una parodia, anche perche dubito che il Cristo di porgi l'altra guancia abbia bisogno di una milizia personale...o di guardie del corpo) e che tu possa spiegare a tutti noi le differenze tra fondamentalista cristiano, credente praticante, credente non praticante, ateo, agnostico e MALEDUCATO...mi sembra da alcuni commenti che ce ne sia di bisogno. Ciao a tutti.
RispondiElimina@ Adriano
RispondiElimina@ deyo
Il fatto è che, seppure non esista una procedura oggettiva per stabilire la pericolosità di un incidente, esiste una procedura rigorosa e standardizzata per testare l’efficacia dei miglioramenti relativi alla sicurezza che via via sono implementati sulle autovetture e sui circuiti, anche a seguito dell’analisi della dinamica e delle conseguenze degli incidenti pregressi. I requisiti prescritti dai regolamenti della F1, ultimamente, sono severissimi, sia per quanto riguardo le auto che i circuiti (http://atlasf1.autosport.com/news/safety.html). Le vetture, prima dell’omologazione, sono soggette a crash test con carichi, velocità, masse invasive di impatto e quantità di moto definiti e paragonabili a quanto può accadere in una gara.
Si pensi inoltre ai crash test delle normali vetture di serie: quanti miracoli sono stati risparmiati levando dai piedi una vettura come questa: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2007/06_Giugno/23/Berlina_cinese_crash.shtml ?
Personalmente mi sento più tutelato dall’analisi torsionale applicata in test distruttivi che da interventi soprannaturali arbitrari scarsamente probabili.
E allora il punto è che, sebbente chi crede nel manifestarsi di intercessioni celesti più o meno qualificate sia liberissimo di continuare a farlo, coloro che ritengono lo stato dell’arte tecnologico il vero responsabile delle mancate conseguenze dell’incidente di Kubica hanno il diritto di rivendicare ciò (tra l’altro senza le implicazioni etiche di dover spiegare perché Senna non è stato beneficiato da alcun intervento papalino/divino). Anche con l’uso dell’ironia e del sarcasmo, che non mi paiono più offensivi alla mente a-razionale di quanto siano, alla mente razionale, la serietà e la disinvoltura con cui si invoca l’intervento soprannaturale.
ciao.
ricky
PS: guardate un po’ quanti miracoli stanno accadendo tra ieri e oggi nel Gran Premio di Francia (gli elicotteri ne paiono però esclusi): che si siano tutti dotati di caschi griffati?
Premettendo che ero e resto d'accordo con quanto dice ricky, volevo solo fare osservare che:
RispondiElimina"sebbene chi crede nel manifestarsi di intercessioni celesti più o meno qualificate sia liberissimo di continuare a farlo, coloro che ritengono lo stato dell’arte tecnologico il vero responsabile delle mancate conseguenze dell’incidente di Kubica hanno il diritto di rivendicare ciò ... senza le implicazioni etiche di dover spiegare perché Senna non è stato beneficiato da alcun intervento papalino/divino..."
era esattamente ciò che volevo sottolineare.
Non credo che Capriccioli, persona che stimo anche se a volte eccede nell'integralismo anti-integralista (mi si perdoni il gioco di parole), abbia alcun bisogno di fare ironia su cose del genere, quando molte altre volte ne ha fatto un uso ben più intelligente.
Il confine tra il sarcasmo e la maleducazione è effettivamente molto sottile, e se lo si oltrepassa si perde solo di credibilità... facendo il gioco dell'avversario.
Se ho cercato di far notare ad Alessandro questa impressione che ho avuto, è soltanto perché il restante 99% delle volte sono stato d'accordo con lui.
Caro Ricky, bella ma inutile lezione quella che hai scritto visto che sia Adriano sia Deyo non rivendicano la verità delle posizioni della chiesa ma credono (come me) che siano liberi di dire e fare ciò che vogliono fin quando non limitano le libertà altrui...e lo so che lo fanno ma non è giusto lamentarci di ciò e poi usare la stessa moneta. Io sono cristiana non praticante (un po confusa devo ammettere), sono quasi sempre d'accordo con Capriccioli e sono molto critica con la politica della chiesa che non rispecchia per niente quelli che sono i precetti del Vangelo in cui credo fermamente...naturalmente letto e interpretato secondo mia coscienza in molti punti. Come diceva Voltaire: "Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo". Ciao.
RispondiElimina@Alessia
RispondiEliminaCiao Alessia.
Io non impartisco lezioni a nessuno.
Vorrei però farti notare che l’argomento del contendere non era il rivendicare o il refutare la verità delle posizioni della chiesa, quanto l’opportunità o meno e il tono di questo topic.
Adriano e Deyo obiettano, molto in breve, che non è opportuno entrare, con sarcasmo, nelle questioni tutte interne della chiesa: che dichiarino i miracoli che intendono e si facciano i santi che vogliono. Si attuerebbe così quel principio di rispetto del pensiero altrui che vorremmo fosse applicato al nostro. Condivisibile.
Il mio post voleva semplicemente sottolineare che coloro che ritengono lo stato dell’arte tecnologico il vero responsabile delle mancate conseguenze dell’incidente di Kubica hanno il diritto di rivendicare ciò (...) anche con l’uso dell’ironia e del sarcasmo, che non mi paiono più offensivi alla mente a-razionale di quanto siano, alla mente razionale, la serietà e la disinvoltura con cui si invoca l’intervento soprannaturale.
Scusami l’auto citazione e la prolissità…
Un saluto.
ricky
Be', ragazzi, affermare che in questo post si ironizzi sulla morte di Senna mi pare davvero un po' troppo: vedetecelo, quel sarcasmo, se volete vedercelo, ma mi pare fin troppo evidente che non ve ne sia traccia, a meno di non volercelo trovare per forza.
RispondiEliminaDetto questo, confermo quella che secondo voi sarebbe una caduta di stile: trovo che un'organizzazione (qualunque essa sia) che prende in considerazione un presunto miracolo scaturente dalla presenza di una scritta su un casco, e lo inserisce nel fascicolo di una causa di beatificazione (cioè nel dossier che serve a stabilire, per i posteri, se uno è stato un grand'uomo o no), sia abbastanza grottesca.
Non sono affatto indignato (parola che detesto, preferisco, quando trovo sia il caso, essere incazzato, e la differenza c'è eccome): semplicemente, mi viene da ridere. Ecco, in questa vicenda, secondo me, la Chiesa ha rivelato un suo lato che trovo ridicolo.
Dove sarebbe la caduta di stile, se lo scrivo?
Posto che A afferma che crede negli asini che volano e che ogni mattina viene trasportato al lavoro da uno di questi, e che è libero di farlo.
RispondiEliminaB è altrettanto libero di esercitare la funzione intellettiva più alta e dubitarne, di spiegare perché e di ironizzare.
A non si sente insultato e neppure B, nella sua intelligenza.
Questo è rispettare la libertà di espressione.
A meno che non si ritenga di avere la Verità in tasca e che gli asini che volano siano un argomento tabù perché sacro. E quello che è sacro per me deve esserlo per tutti.
saluti v.
Salve, essendo l’estensore della mail che Capriccioli ha riportato mi sento di dire anche io la mia, anche perché ne ho lette di tutti i colori.
RispondiEliminaCredo che esercitare il diritto all’irriverenza sia del tutto lecito, anzi vitale. Secondo me è essenziale che chi crede ai miracoli di ogni tipo sia libero di crederci, di parlarne, di farci le commissioni d’inchiesta, ecc ecc. Al tempo stesso sono convinto che NON esista assolutamente il diritto di pretendere che si tratti di argomenti tabù. Esiste il diritto di espressione, in ogni contesto. Si parva licet….vi ricordate di Rushdie? O delle recenti vignetti satiriche sul corano? Che giudizio avete sviluppato su quei casi?
Leggo ad un certo punto: “Se io non voglio da ateo che la chiesa metta mano sulle MIE regole di vita civile e laica non mi posso permettere di giudicare i LORO atteggiamenti, le LORO credenze ecc ecc” (perché poi? Quale è il nesso? Hai paura di ritorsioni?). Secondo me c’è una grossa confusione: da una parte alludi a impropri interventi legislativi che condizionano pesantemente la vita di tutti, atei e non (penso alla legislazione su eutanasia, aborto, procreazione assistita, ecc ecc), dall’altra c’è un piccolo sfottò, goliardico ma pur sempre uno sfottò. Un po’ di senso delle proporzioni…
Nello specifico, trovo che l’idea del miracolo che salva una persona sì e altre no sia un concetto di una stupidità infinita. Si puo’ dire, o è tabù? L’idea di un dio infantile, permaloso, che distribuisce la vita e la morte in base agli omaggi che a lui si tributano, manco fosse un cane da guardia che si puo’ ammansire con un boccone di cibo, è un’idea di una stupidità totale, lontana da ogni dignitoso concetto di spiritualità. Ed è di cattivo gusto l’idea di una divinità che, mentre muoiono e soffrono migliaia e milioni di uomini donne e bambini incolpevoli in tutto il mondo, salva un ragazzotto (peraltro strapagato per rischiare) solo perché è devoto ed è di cracovia (se dio è così onnipotente, perché non gli ha risparmiato in toto l’incidente? Voleva solo fare un po’ di scena?).
Insomma sono consapevole che la spiritualità è un argomento serio, profondo, complesso. Questa roba dei miracoli mediatici però è di una rozzezza intellettuale che non fa onore ai credenti. Poi, ripeto, se a qualcuno piace pensare ai miracoli e ciò lo far star bene, sono contento per lui.
A proposito della frase sulla presunta ironia sulla morte di Senna, mi viene in mente il vecchio adagio “Quando il dito indica la luna, lo stupido guarda il dito” (senza offesa, non credo affatto che l’autore della frase sia stupido. Però ha detto una stupidaggine).
io ho scritto giovanni paolo ii sul cofano della macchina. mi sa che ho sbagliato qualcosa perche' di quindici che ne ho messi sotto non se ne e' alzato nessuno.
RispondiEliminasono stato maleducato? non si scerza con la fede? se non credo e' affar mio ma non posso sfottere e mancare di rispetto ai credenti? sarebbe bello, davvero. ma io e tanti altri invece, facciamo come ci pare.
Cito testualmente:
RispondiElimina"invece per Senna, che pur essendo cattolico era stato così fregnone da non scriversi il nome del papa sul casco, non ha ritenuto di intercedere. Insomma: non mi hai scritto il nome sulla capoccia? Puoi pure andare alla malora, cazzi tuoi".
Per l'autore della frase non c'è ironia, per Capriccioli non c'è sarcasmo. Dato che sono d'accordo, mi spieghino perchè l'hanno scritto e pubblicato.
Io, quando mi avete indicato la luna, non solo l'ho vista, l'ho osservata attentamente, anche io l'ho trovata ridicola e ne ho riso.
Solo che poi ho visto anche il dito, e siccome era un dito medio, non mi è piaciuto e mi sono sentito in dovere di farvelo sapere.
Non sono stato l'unico.
Per qualcuno ho detto stupidaggini, qualcun'altro ha sentenziato "se non credo e' affar mio ma non posso sfottere e mancare di rispetto ai credenti? sarebbe bello, davvero. ma io e tanti altri invece, facciamo come ci pare".
Beh, a queste persone vorrei dire che anche queste sono opinioni, le rispetto, anche se non le condivido per niente. Questa è probabilmente la differenza tra voi e me.
Ma se pensate che io abbia fatto notare la maleducazione con l'intento di sviare l'attenzione dal punto focale del post, vi sbagliate. E sul fatto che io, non credente, non sia tenuto a rispettare chi crede, sia esso cattolico, mussulmano o buddista, secondo me vi sbagliate di nuovo.
Ma pare che qui conti solo l'opinione degli anonimi.
Rispettare chi crede non significa evitare di dire che la gerarchia che lo rappresenta ha fatto una cosa che trovo stupida: e inserire il miracolo del casco del fascicolo di GPII, per me, è una cosa stupida.
RispondiEliminaQuanto al dito medio, mi pare un'esagerazione: ed è del tutto sbagliato che quel dito fosse rivolto a Senna, che evidentemente con questo discorso non c'entra, se non a titolo di esempio.
Quanto al fatto che solo l'opinione degli anonimi sia importante, la trovo un'affermazione priva di fondamento, e tanto inverosimile che non saprei cosa risponderti.
Alcune brevi repliche:
RispondiEliminaa) Certo che c’è sia sarcasmo che ironia (chiaramente amari) nella frase sull’incidente di Senna. Evidentemente, tutti rivolti a che si mette a investigare sul presunto miracolo dell’incidente a Kubica. Buffo doverlo spiegare. Buffo anche che ti abbia colpito l’allusione esemplificativa all’illustre pilota Senna e non quella alle migliaia di anonime persone morte sulle strade.
b) Ho la sensazione che tu ritenga che il credente abbia diritto ad un surplus di rispetto. Non è così, il rispetto è dovuto a tutto il genere umano. Il web è pieno di siti e frasi poco rispettose nei confronti dei valori in cui credo- ed è bene che sia cosi’, perché chiunque è libero di commentare le azioni e le idee altrui (bada bene, azioni e idee, non le persone). Commenti, sarcasmi, ironie, dita medie (?) per me devono fermarsi solo davanti ai deboli, a chi è in difficoltà, davanti al dolore (e non ritirarmi fuori la storia di Senna per favore). Qua si sfotte un potente porporato e il suo comico dossier. Certo non ci si sogna nemmeno di mettere in discussione il suo diritto ad aprire dossier su questa come su una qualunque altra cosa stramapalata. Non come fa il clero, che invece, da sempre, si sente in diritto di entrare pesantemente nella vita di tutti.
Ragazzi miei mi sa che voi scambiate una posizione moderata e liberale con una strenua difesa del Clero...Leggete solo quello che c'è scritto e non interpretate ogni singola parola (per i piu stonati il succo del mio precedente commento era: "Se uno vuole credere nei miracoli saranno cazzi suoi??? Finchè a me non me rompe er cazzo, finchè non mi viene a dire quello che io devo o non devo fare a me non me ne fotte un cazzo"...speriamo adesso il concetto base sia esposto in modo più chiaro!!! E vaffanculo a tutti gli estremisti!!! Cordialissimi saluti.
RispondiElimina"Buffo doverlo spiegare. Buffo anche che ti abbia colpito l’allusione esemplificativa all’illustre pilota Senna e non quella alle migliaia di anonime persone morte sulle strade"
RispondiEliminaE chi te lo ha detto, questo. E' proprio perchè molte persone morte sulle strade per me non sono affatto anonime, che mi ha colpito il tuo "sarcasmo".
"Ho la sensazione che tu ritenga che il credente abbia diritto ad un surplus di rispetto"
Assolutamente no. Per me il rispetto è dovuto a chiunque.
"chiunque è libero di commentare le azioni e le idee altrui "
Pare invece che questo vada bene finchè l'altrui non sei tu.
"Commenti, sarcasmi, ironie, dita medie (?) per me devono fermarsi solo davanti ai deboli, a chi è in difficoltà, davanti al dolore (e non ritirarmi fuori la storia di Senna per favore)"
e invece la tiro fuori proprio perchè stai continuando a girarci intorno, ma l'unica cosa che sembri non aver capito affatto è che io sono perfettamente DACCORDO con te su tutto, tranne per l'infelice battuta. La mia era una discussione sui modi, non sui contenuti.
Vuoi un esempio su un uso intelligente dell'ironia:
"Considerando quanto l’ex Santo Padre Wojtyla fosse accorto da vivo a trarre vantaggio da televisioni e scenografie, non mi sembra completamente inverosimile che abbia scelto da morto una mondovisione per dare prova di sé.
Tuttavia avanzo il dubbio che miracolo ancora più clamoroso sarebbe stata la vittoria di Kubica nel Gran Premio stesso. Ricky."
Ecco, questo per me rappresenta ciò che il post avrebbe potuto essere. Intelligente, ironico ma non grezzo. E ha detto ne più ne meno le stesse cose che hai detto tu.
La mia battuta sugli anonimi era soltanto per dire che dovresti anche cercare di accogliere i suggerimenti di chi anonimo non è, se non altro perchè se ha il coraggio di farti notare una "caduta di stile", e lo fa pubblicamente, magari lo fa senza secondi fini.
Quoto al 100% Adriano, soprattutto sugli estremismi.
Qui concludo. Questo blog è interessante, divertente e spesso intelligente. In poco tempo ha ottenuto molti consensi e anche diverse critiche, compreso l'onore di avere svariati affezionati anonimi, vanto di qualunque blogger. Credo che possa anche essere un luogo di scambio, dove si possa liberamente parlare tra persone intelligenti. Se mi sono permesso di far notare una mancanza, è proprio perchè ritengo che Capriccioli possa fare meglio e di più. Se sono stato frainteso, perchè non mi sono spiegato bene, mi scuso con il padrone di casa.
Se invece mi sono spiegato bene, ma a qualcuno ha fatto più comodo non capire, può scusarsi lui.
Sono d'accordo con te: spero che questo blog sia un posto dove si possa discutere, sempre. Ma i presupposti della discussione, nella maggior parte dei casi, sono delle opinioni che non coincidono. Se tu ritieni che nella circostanza il mio post sia stato di cattivo gusto, hai tutto il diritto di dirlo, e anzi dicendolo mi fai un favore, perché mi metti nella condizione di ripensare in modo critico una cosa che ho scritto, il che non fa mai male (credimi, lo dico sinceramente): qualora, però, anche ripensandoci io quel cattivo gusto non riesca a vederlo, lasciami il diritto di rispondere che non sono d'accordo. In questo si sostanzia, credo, la possibilità di discutere alla quale tu fai giustamente riferimento.
RispondiEliminaMagari (può succedere senza che la cosa rappresenti un dramma) abbiamo semplicemente gusti diversi, oppure può essere che io, consapevole del fatto che la mia intenzione nello scrivere non fosse quella di mancare di rispetto ai morti della strada, proietti questo presupposto sulla forma che gli ho dato, valutando quella forma in modo diverso da come fai tu.
In ogni caso, credo che nessuno si debba scusare: non ci siamo offesi reciprocamente, ma ci siamo limitati ad esprimere punti di vista diversi; nel peggiore dei casi rimarremo ciascuno della propria opinione, cosa che nella vita succede quotidianamente anche in relazione a persone che si stimano molto.
Permettiti di far notare tutte le mancanze che vuoi: ci mancherebbe che non ti fosse concesso, questo posto è qui proprio affinché la gente "si permetta", mica per registrare i miei comizi: io mi permetterò di rispondere che non sono d'accordo quando non lo sono.
Tutto qua.
Un saluto.
Caro Deyo (il caro non è sarcastico, sono sempre contento di confrontarmi) vedo che insisti, e mi porti ad insistere anche a me, e che torni a commentare 3 righe semischerzose come se fossero trattati ufficiali o come se si fosse consumato chissà quale scempio.
RispondiEliminaTorno a parlarne solo perché c’è una frase che non posso assolutamente passarti: “Pare invece che questo (la libertà di commentare) vada bene finchè l'altrui non sei tu.”
MI dispiace, ma ho detto esattamente il contrario; ho scritto “Il web è pieno di siti e frasi poco rispettose nei confronti dei valori in cui credo- ED E’ BENE CHE SIA COSI’ - perché chiunque è libero di commentare le azioni e le idee altrui”. Mi piacerebbe che prima di controbattere si leggano almeno le affermazioni della “controparte”.
Per il resto, insomma, il succo - che beninteso era chiaro dall’inizio, non c’è niente da “far finta di non capire”- mi sembra essere che non ti piacciono le battute un po’ pesanti (e secondo me non ti piacciono nemmeno i sarcasmi in genere). Gusti son gusti, niente da eccepire. Il sarcasmo beneducato, attento a non dire troppo, “frenato” non è che mi interessi, ma gusti son gusti. Mi ricorda certa satira di regime.
Ti confesso una mia sensazione: e cioè che il modo in cui sei scattato su, facendone una questione così accesa, derivi comunque da quell’ossequio verso la religione che ci conculcano da piccoli, e che resta dentro di noi anche se diventiamo atei. Quello per cui alle nostre orecchie suona piu’ grave una battuta blasfema di un’offesa ad un essere umano in carne ed ossa. Quello per cui in tv vedi omicidi, stupri, stragi,umiliazioni di ogni tipo, ma una bestemmia non la sentirai mai (non che mi manchi, beninteso). Potrebbe benissimo non essere il caso tuo, ma mi rimane questa impressione.
Detto questo chiudo anche io. Ciao
Nb “vaffanculo agli estremismi” è una frase in odore di estremismo, non so se te ne accorgi….
Capriccioli, per me è tutto ok. Ciò che volevo era solo che tu rileggessi in modo un po' critico il tuo post: se lo hai fatto, ho raggiunto lo scopo.
RispondiEliminaAlessandro, ti garantisco che l'ironia ed il sarcasmo fanno parte sostanziosa e costante della mia vita, e spesso mi sono sentito dare del blasfemo. Quello che tu chiami "ossequio verso la religione" io non so proprio cosa sia, ma non mi sentirai mai bestemmiare, perché per me insultare qualcuno che non credo esista non ha senso, ed è solo una mancanza di rispetto verso chi invece ci crede.
Se questo significa che considero comunque la sfera della fede, qualunque essa sia, un tassello inviolabile nella vita dell'individuo, questo può essere.
Ma non ho intenzione di cambiare.
Se i toni del mio intervento ti sono sembrati accesi, ti garantisco che non è così. Quando e se dovessi fare un intervento "acceso" ti assicuro che ti accorgeresti della differenza.
In effetti il mio disappunto nasceva solo da una diversa interpretazione che evidentemente io e te diamo del sarcasmo, della battuta blasfema e dell'offesa alla persona.
Ma niente di grave, l'importante è essere d'accordo sui "fondamentali".
E si, vaffanculo agli estremismi è un estremismo. Ciao.