Precauzione incosciente

Giacomo Samek Lodovici commenta su Avvenire la vicenda di Jan Grzebski, risvegliatosi dopo diciannove mesi di coma:

Questa vicenda è un’obiezione incisiva per tutti coloro che invocano l’eutanasia per i malati in stato prolungato di incoscienza.
(…)
In tal senso, la nozione di “stato vegetativo”, che si usa per alcuni (non tutti) di questi casi, induce erroneamente a pensare che il soggetto non sia più un essere umano, bensì un vegetale, privo di dignità.
(…)
Inoltre, esistono pazienti solo apparentemente privi di coscienza i quali, dopo essersi ripresi, hanno spiegato che, in realtà, capivano ciò che accadeva e veniva detto loro.
(…)
Quindi non è per niente detto che questi malati siano privi di coscienza, anzi ci sono casi in cui è vero il contrario.
(…)
Infine, il malato privo di consapevolezza può riprendersi, talvolta, anche dopo molti anni.
(…)
Dunque sarebbe meglio evitare sia la nozione di stato “vegetativo”, sia di parlare di privazione “permanente” della consapevolezza, perché non esiste la certezza assoluta che un paziente non possa mai più riprendersi.
(…)
Insomma, non siamo certi che questi malati siano privi di consapevolezza, né che lo siano definitivamente.
(…)
Non di eutanasia hanno bisogno questi malati, ma di amore, quello che non demorde e che non si scoraggia.

Vale la pena di aggiungere che il brillante editorialista non si prende la briga di spiegare, sia pure sommariamente, chi siano “questi malati” (o “questi pazienti”, o “i malati in stato prolungato di incoscienza”, o “il malato privo di consapevolezza”, o, infine “un paziente”); non specifica quale malattia li affligga, che tipo di trauma abbiano subito, cosa sia scritto nella loro cartella clinica: si limita a rovesciare tutto nel calderone, dà una bella mescolata e conclude che “non dobbiamo rischiare di uccidere degli uomini che potrebbero essere coscienti e che potrebbero riprendersi”.
Qualcuno mi tolga dalla testa un atroce dubbio: non è che l’estensore dell’articolo, in realtà, si sta preoccupando per se stesso?

Questo post è stato pubblicato il 07 giugno 2007 in ,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

21 Responses to “Precauzione incosciente”

  1. Più che di se stesso, come altri dello stesso stampo, si sta preoccupando dei fatti degli altri... magari si facesse i suoi!
    (PS: non c'entra, ma a proposito di uno che non si fa mai gli affari suoi, sull'Espresso della settimana scorsa c'è un bel articolo che elenca i grossolani errori contenuti nel best seller di JR XVI su Cristo... vedi qui: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Cristo-quanti-errori/1635347)

    RispondiElimina
  2. "obiezione incisiva per tutti coloro che invocano l’eutanasia per i malati in stato prolungato di incoscienza."

    qua siamo arrivati alla calunnia, parla come se volessimo staccare la spina a chiunque sia in coma.

    RispondiElimina
  3. "dopo essersi ripresi, hanno spiegato che, in realtà, capivano ciò che accadeva e veniva detto loro"
    (che noia! che barba! che noia!)

    Se io potessi sottoscrivere un documento (come lo potrei chiamare? Mmm…Testamento biologico… vi piace?) in cui fornisco le istruzione su quale trattamento preferirei fosse adottato in determinati casi, compresa l'opzione di essere lasciato morire, già SO che potrei trovarmi in una situazione del genere e me ne accollerei tutto il rischio e la responsabilità.

    RispondiElimina
  4. e soprattutto il brillante editorialista non spiega la basilare differenza tra stato d'incoscienza e morte cerebrale.

    RispondiElimina
  5. concordo con marcoz. non credo ci sia bisogno del buon Samek per decidere della nostra vita. In determinate e sofferte condizioni particolari poi.
    Ognuno decida per se nel pieno delle proprie capacita'.
    "si ma poi magari cambi idea..." dicono alcuni,
    "si ok allora fammelo riconfermare ogni cinque anni.." dico io.

    per quanto riguarda il tuo dubbio metilparaben, io credo che Giacomino non si stia preoccupando per se. Lui non morira', lui e molti altri vivranno in eterno nel regno dei cieli. lo fa per noi.
    lo fa per noi, lo fa per noi, lo fa per gli italiani...mmmh mi ricorda qualcuno.

    RispondiElimina
  6. insignificanti amebe che sguazzano nel pantano di ignoranza in cui solo possono prosperare. Perchè ogni forma di lucida cultura non può che schiacciarli, come gli insetti che sono.

    Questi.

    RispondiElimina
  7. Tra l'altro, nel caso particolare, non si trattava né di coma né di incoscienza, ma il povero Lodovici ieri non poteva ancora saperlo.

    RispondiElimina
  8. mi sembra che tutti i commenti giunti fino ad ora siano di persone che usano linguaggi ingiuriosi, volgari e profondamente ideologici. Se l'estrema sinistra (di cui anch'io faccio parte)si svegliasse un giorno contro l'eutanasia, questi condividerebbero...certa gente si esprime in modo molto egoistico...forse l'articolista è stato superficiale, ma esprime una opinione che mi sembra fortunatamente condivisa da molti. (p.s. non mi sento affatto un insetto da schiacciare, ma fino a prova contraria una persona)

    RispondiElimina
  9. Ah si? E quale sarebbe l'opinione condivisa? Che una persona che chiede di morire perchè colpita da una malattia degenarativa - per esempio - non DEVE poterlo fare perchè UNA VOLTA uno che aveva un trauma cranico si è svegliato dopo 19 anni?

    Ah.

    Beh.

    Allora.

    Wow.

    Logico, democratico. Non c'è che dire. Sarai pure una persona, ma certo sul concetto - di persona, di diritti, di libertà - hai delle posizioni...come dire...nebulose?
    Farraginose? Qualunquiste? Superficiali? Oscurantiste? Antidemocratiche?

    Boh.

    Massì, peace, love, adieu e compagnia bella.

    RispondiElimina
  10. "TUTTI i commenti giunti fino ad ora siano di persone che usano linguaggi ingiuriosi, volgari e profondamente ideologici"

    Ma che membro dici?

    RispondiElimina
  11. Sì sì, sono cose belle da dire quando si è in grado di muoversi, parlare, andare al bagno in completa autonomia...

    RispondiElimina
  12. non ci puoi discutere con questi. Non fanno il passo. Chi obbliga all'eutanasia, perdio?

    RispondiElimina
  13. Libertà e Dignità nell'esperienza dell'ultimo viaggio...Le sensibilità e le esperienze sono soggettive, ma il dolore e l'angoscia che vivono certi malati è oggettivo. E' tutta una questione di rispetto!

    RispondiElimina
  14. Mi sa di sì...
    Che razza di discorsi. Vuol dire strumentalizzare la vicenda di Grzebski solo per i propri fini propagandistici.

    RispondiElimina
  15. A me piacerebbe un terreno d'incontro tra scienziati e religiosi sulla questione degli "stati vegetativi", ovvero sugli stati di "perdita permanente di coscenza".
    Il terreno d'incontro dovrebbe essere lo studio. Sia da parte scientifica che da parte religiosa mi piacerebbe un bel sostegno agli studi sull'autocoscienza, sugli stati neurovegetativi, sui passaggi coma-risveglio.
    Da parte scienzifica l'interesse c'e' gia', e da parecchio. Da parte religiosa invece ho come l'impressione che si abbia paura ad addentrarsi in modo scientifico e galileiano nella questione del "sè"...

    RispondiElimina
  16. Caro Carletto. Il problema non è la risposta in sè. Il problema è la forma mentis: se la Chiesa dovesse mai accettare che è possibile arrivare a delle conclusioni che non provengano direttamente da quanto lei dice, di fatto si darebbe la zappa sui piedi da sola. E' per questo, che non lo farà mai. Non è quello che gli interessa. Ma non vedi? Svicola nei modi più assurdi ed impossibili. Offende la regione. E lo fa perchè il problema sta nella procedura di soluzione al problema e non nel problema in quanto tale. Per cui noi, qui, con termini più o meno rudi, possiamo stare a discutere delle "sottigliezze scientifiche" anche ore. All'epoca del referendum sulla legge quaranta non lo facemmo? Fu inutile, lo è adesso.

    (E badino, i pecoroni, non si parla di religione. Chissene. L'uomo che vi aderisce sa che ci saranno dogmi ai quali dovrà sottostare senza nemmeno poter domandare, togliendosi anche l'ultima sua facoltà, la sua libertà fondamentale: il dubbio. E se gli va bene così, peggio per lui. Il problema è la burocrazia invasiva. Sempre solo e comunque.)

    RispondiElimina
  17. @marino-> preso. ora leggo.

    @anonimo-> eggià, appena vediamo una presa elettrica ci scateniamo, noi...

    @marcoz-> e chi cazzo credi di essere tu, per arrivare a pensare di poterti autodeterminare? ;-)

    @finazio-> dettagli...

    @poldone-> il sospetto che si preoccupasse per se stesso era legato all'incoscienza, di cui aostui dà bella prova con ciò che scrive.

    @anonimo2-> vero, un pantano di ignoranza...

    @aioros-> poteva almeno farsi venire il dubbio...

    @anonimo-> io non ho capito ancora quale opinione esprima. a quali malati si riferisce? a quelli in stato di morte cerebrale? a quelli affetti da una patologia progressiva irreverrsibile? a quelli che si sono addormentati davanti alla tv? come si fa a condividere un'opinione fondata su tutto, e quindi su nulla?

    @anonimo2-> triti e ritriti...

    @marcoz-> giusta curiosità.

    @leilani-> e soprattutto quando si parla, come sempre, degli altri. ficcando il naso nei loro affari.

    @samuelesiani-> nessuno, ovviamente. ma non dirlo forte,l che ti danno del terrorista.

    @osteriadeisatiri-> questi non hanno rispetto per niente e per nessuno...

    @dyotana-> e poi accusano gli altri di strumentalizzazione...

    @carletto Darwin-> ma come, non lo sai che la scienza non serve a nulla?

    @anonimo2-> sempre. solo. comunque.

    RispondiElimina
  18. a furia di orge sul balcone, ha imparato bene, la religione.

    RispondiElimina
  19. @marino,
    A proposito di Cristo :

    Il Papa Leone X° al fratello del cardinale Bembo, Luigi, così scriveva :

    "HISTORIA DOCUIT QUANTUM NOS IUVASSE ILLA DE CHRISTO FABULA"

    Sarà che Papa Razzy ne era all'oscuro, ?
    Sarà che Vomty, alias Volontè, non ha da ridire ?

    Ma sarà che sono così tanto ......
    incauti e smomorati ? Che fine ha fatto il tribunale della Inquisizione P
    Non c'è proprio più religione!

    RispondiElimina
  20. E' anche smemoratezza ma Ratzy è un intellettuale e in quanto tale è persona istruita al di sopra delle sue possibilità... ;)

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Poll

Powered by Blogger.

Popular Posts

Followers

Blog Archive

Subscribe

Labels

Sponsor

Random Post