Archive for marzo 2009

Talebani fino al 1981

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Un amico mi passa il link su Facebook, non senza aggiungere di essere rimasto sconcertato dopo aver appreso la notizia.

A tale proposito, mi corre l'obbligo di ricordare che in Italia, fino al 1981, vigeva il cosiddetto "matrimonio riparatore": se un uomo stuprava una vergine, poteva far cessare ogni effetto penale del reato commesso offrendo alla ragazza di sposarla, impegnandosi a sostenere tutte le spese della cerimonia e rinunciando alla dote.
Qualcuno si domanderà da dove provenisse tale simpatica usanza, giuridicamente abrogata soltanto nel 1981 con la modifica dell'art. 544 del codice penale.
Ebbene, io non voglio fare collegamenti acrobatici; sta di fatto, però, che che nella Bibbia (Deuteronomio, 22, 28-29) è possibile leggere quanto segue:
Se uno trova una fanciulla vergine, non fidanzata, l'afferra e si giace con lei, e verranno scoperti, l'uomo che si sarà giaciuto con la fanciulla deve pagare al padre di lei cinquanta sicli d'argento ed ella sia sua moglie, perché egli l'ha disonorata, né la potrà mai rimandar via per tutta la sua vita.
E poi dicono dei talebani, eh?

Uninominale: no alle polpette

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E’ incredibile: i politici inglesi hanno la capacità di ammaliarmi con le loro parole e con la loro capacità oratoria, nonostante possa non essere d’accordo con quello che dicono (come in questo caso). Sarà perché lì c’è il maggioritario uninominale che seleziona i migliori e lascia a casa le polpette lesse? Probabile, visto che da noi c’è il proporzionale con liste bloccate.

Niente pippe, siamo cattolici

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In un paio di commenti a uno dei miei ultimi post, che si occupava di alcuni singolari precetti della morale sessuale cattolica, sono stato accusato di aver speciosamente esposto pronunciamenti teologici assai lontani nel tempo, e perciò non più rappresentativi dell'attuale posizione della Chiesa.

Siccome sono uno a cui piace documentare quello che dice, l'occasione mi è gradita per darvi conto, attraverso un post un po' lunghetto ma -credetemi- meritevole di attenta lettura, di alcune recentissime direttive impartite dal Magistero su un argomento che ho già affrontato un annetto fa.
Sarete sicuramente a conoscenza del fatto che nella vita di un uomo può accadere di doversi sottoporre ad un esame del liquido seminale: non soltanto, lo si precisa, nel caso in cui il soggetto in questione sia affetto da patologie conclamate come l'infertilità parziale o totale, ma anche in occasioni diverse, riconducibili a circostanze ben più ordinarie; io stesso, ad esempio, ho dovuto procedere all'esame del seme una venticinquina d'anni fa, per controllare se la parotite (leggi "orecchioni") che avevo contratto in età avanzata avesse provocato -come talora accade- conseguenze negative sulla mia capacità futura di generare figli.
In quella circostanza prelevai il liquido spermatico da analizzare nel modo che si può agevolmente immaginare, sia pure con le comprensibili difficoltà legate alla circostanza che tutta la mia famiglia, per una volta, fosse ufficialmente a conoscenza del motivo per cui mi fossi rinchiuso nel bagno.
Ebbene, come tutti saprete, la masturbazione è considerata dal Magistero della Chiesa un peccato mortale: lo stesso Catechismo della Chiesa Cattolica, all'articolo 2352, afferma che si tratta di «un atto intrinsecamente e gravemente disordinato»; il senso comune, tuttavia, indurrebbe a ritenere che il medesimo comportamento, allorché posto in essere allo scopo di procedere ad un esame clinico, possa essere giustificato e quindi ritenuto, sia pure in via eccezionale, moralmente accettabile.
Invece no.
Un recente pronunciamento della Facoltà di Bioetica dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, infatti, chiarisce quanto segue:
La diagnosi della fertilità maschile attraverso l'analisi del seme non è per sé immorale. Occorre tuttavia che il metodo di prelievo sia morale, e perciò che sia evitata la masturbazione. La masturbazione è infatti un grave male morale, in quanto scolla radicalmente la sessualità dal suo senso e il piacere sessuale dal suo contesto specifico (nella fattispecie da quell'atto coniugale caratterizzato da un significato procreativo e da un significato unitivo); come tale non può mai essere giustificata, nemmeno per un fine buono. Esistono tuttavia tecniche di prelievo del seme eticamente accettabili anche in assenza dell'atto coniugale.
Ci siamo, fino a questo punto? Vediamo allora quali sarebbero, le tecniche di prelievo del seme che la Chiesa Cattolica considera "eticamente accettabili", e che pertanto, secondo la dottrina, dovrebbero essere preferite alla masturbazione, onde evitare di precipitare, sia pure per finalità tutt'altro che immorali, tra le fiamme dell'inferno.
  1. MESA (Microsurgical Epididymal Sperm Aspiration): deve essere effettuata sotto anestesia generale o locale, e consiste in una microincisione a livello della sierosa epididimale, nell’individuazione di un tubulo sufficientemente dilatato, nella sua successiva apertura e, infine, nell’aspirazione degli spermatozoi presenti all’interno mediante un apposito capillare di vetro a punta smussa.
  2. PESA (Percutaneous Epididymal Sperm Aspiration): deve essere eseguita in anestesia locale, e prevede l’immobilizzazione del testicolo e il successivo prelievo, mediante l’inserimento di un ago, del contenuto epididimale, ripetuto fino alla comparsa di spermatozoi.
  3. TESE (Testicular Sperm Extraction): dopo aver effettuato un’anestesia locale a livello del funicolo spermatico, il testicolo viene ruotato fino a posizionare l’epididimo ed il vaso deferente posteriormente, e successivamente viene effettuata una biopsia testicolare a carico della porzione mediale o laterale del polo superiore del testicolo, incidendo il parenchima testicolare e ponendo il materiale prelevato su terreno di coltura: qualora dall’esame non si riscontri la presenza di spermatozoi in numero sufficiente, è necessario ripetere il prelievo in un punto diverso del testicolo.
  4. TESA/FNA (Testicular Percutaneous Sperm Aspiration/Fine Neddle Aspiration): deve essere eseguita sotto anestesia generale o locale, e prevede l’immobilizzazione del testicolo ed il successivo prelievo degli spermatozoi mediante un ago collegato ad una siringa, contenente a sua volta terreno di coltura; l’ago viene poi orientato in diverse direzioni in modo da prelevare spermatozoi da differenti tubuli seminiferi, e il materiale aspirato viene osservato al microscopio per verificare la presenza degli spermatozoi; il prelievo deve essere ripetuto fino ad avere un adeguato numero di spermatozoi.
Ecco, questo è ciò che la Chiesa Cattolica ritiene debba essere fatto, nel caso di una patologia che costringa un povero cristo all'esame del seme, per evitare la dannazione eterna: ricoveri, anestesie, aghi, incisioni, aspirazioni, dilatazioni, punti di sutura, ed eventualmente ulteriori prelievi nel caso in cui i tentativi iniziali, data la complessità delle operazioni, non siano andati a buon fine.
Una specie, ne converrete, di piccolo grande calvario: il tutto, lo si sottolinea ancora una volta, al solo scopo di evitare che il soggetto in questione si faccia una sega.
Voi che ne dite: vogliamo sostenere che le assurdità della Chiesa sul sesso sono roba che risale al medioevo, oppure prendiamo atto che questa gente, il medioevo, vorrebbe restaurarlo anche nel terzo millennio?
A voi la risposta.

Crisi e porno: maschi a confronto

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Non sarà che il governo italiano stenta a dichiarare che siamo in recessione economica mondiale, per non dover rinunciare alle auto blu, agli elicotteri e ai benefit first class? Un paese che si è fatto portabandiera del rientro dalla crisi, la Gran Bretagna, è scosso da uno scandalo che ha colpito il ministro degli interni. La Smith, già indagata per aver rubricato le spese per la casa di proprietà della famiglia come spese per la seconda casa (mentre a Londra è affittuaria presso la sorella), è ora sotto accusa a causa del marito: ha guardato due film a luci rosse, del valore totale di dieci sterline, a spese del contribuente. Si potrebbe qui aprire una parentesi sulla povera Jacqui, che oltre ad essere cornuta è pure mazziata. Ma per fortuna c’è il principe William a risollevare il maschio britannico: a causa della crisi economica, d’ora in poi viaggerà in classe economica per ridurre i costi dei suoi viaggi. Pensate che con la crisi anche i nostri parlamentari ci toglieranno dal conto da pagare qualche festino in più?

Accanimento comunale

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Ecco, fosse stato per me li avrei fatti restare dentro per forza fino al termine naturale della seduta, magari insieme a un paio di suore misericordine.

Così, tanto per dar loro un assaggino di quello che si prova.

PdL - Paura delle Libertà

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Da cosa nasce la paura e quanto incide sulle nostre vite? Ma soprattutto, che uso fanno i governi della paura per far passare ordinanze e leggi che restringono le libertà dei cittadini? Da mesi, ormai, siamo bombardati dall’emergenza stupri, che secondo i media è in stretta correlazione con l’emergenza immigrazione. Ma si può parlare veramente di emergenza, o sono i media che fanno il gioco di chi ci governa? Ne parliamo a Punto G, in onda oggi alle 15.15 su Red tv (www.redtv.it, canale 890 di Sky), insieme a Antonio Del Greco, primo dirigente della Polizia di Stato, e con Anna Oliverio Ferraris, professoressa di Psicologia. E ne parliamo con voi! Lascia qui il tuo commento oppure connettiti alla chat per partecipare in diretta!

Berlusconi, un uomo molti perché...

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Fregare Dio con l'elettricità

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Dio sa cosa stai pensando. Da piccolo mi hanno insegnato questa cosa, che Dio non solo può fare tutto e può vedere cosa fai in bagno, ma ti legge anche il pensiero. Questo dettaglio, oltre ad essere sottilmente disturbante per un bambino molto timido e molto religioso*, poneva dei seri problemi legati alla questione del libero arbitrio. Se pensavo di fare un giro in bicicletta, Dio già lo sapeva. Se pensavo di non farlo più, Dio sapeva che avrei cambiato idea. Se pensavo a come uscire dall'impasse, quello aveva già trovato un modo di fregarmi***. Qualunque cosa io decidessi di fare, l'avrei fatta soltanto per volontà Sua. I cristiani questa cosa la sanno bene. Se trovi cinquanta euro per terra, ringrazi Dio. Se te li regala un passante, ringrazi Dio e il passante Suo strumento. Se te li scippa un disgraziato, è una prova mandata dal Signore per vedere come reagisci, quindi magari eviti di bestemmiare Dio, il Suo strumento, il motorino che lo porta e tutti gli albanesi che vengono a rubare alla gente che lavora. Non è che lo scippatore abbia agito contro la volontà divina: è soltanto che la volontà divina è una roba che voi umani non potete neanche immaginare. E' complicata, tu magari glielo chiedi, Dio, ma perché hai fatto questa cosa qui, perché non hai fermato quell'altra cosa lì, e Lui si ferma, ti guarda come si guarda un deficiente, fa "beato te che non capisci un cazzo" e se ne va. Lui non direbbe proprio "cazzo", ma te lo farebbe percepire con i suoi poteri o qualcosa del genere. Il problema nasce quando accosti a questa cosa qui un altro concetto, e cioè che dev'essere Dio a decidere quando uno muore: perché il presupposto di questo secondo concetto è che a decidere possa essere qualcun altro. Se ti accorgi di un vaso di fiori che ti sta cadendo in testa e lo eviti, interferisci forse con il disegno divino che fin dalla notte dei tempi ti avrebbe voluto schiacciato da un geranio? No di certo, Dio sapeva che ti saresti spostato, non lo freghi mica così facilmente. Avesse voluto, ti avrebbe messo una botola affianco o avrebbe fatto cadere un geranio invisibile (il mondo sarebbe un posto più divertente se io fossi Dio). Se sei malato e prendi un antibiotico, stai forse opponendoti a quella che Dio in persona aveva stabilito che sarebbe stata la tua inevitabile morte per otite? No, perché nessun Dio può essere così stupido da non prevedere che avresti preso un antibiotico, e anzi probabilmente la sua strategia consiste proprio nel costringerti a prendere antibiotici**** per l'otite fino a compromettere irrimediabilmente il fegato. E' subdolo. Stai attento. E allora io vorrei che ci fosse almeno uno, tra i commentatori cattolici che tanto spesso vengono qui nel nome dell'amore a ricreare lo spirito evangelico delle prime comunità cristiane ("QUANDO VERRA' IL GIORNO DEL GIUDIZIO FINIRETE TUTTI ALL'INFERNO"), capace di spiegarmi perché, se sei in fin di vita, staccare un alimentatore elettrico o un sondino nasogastrico interferisce con l'imperscrutabile volontà divina di tenerti vivo, mentre attaccarlo e tenerlo lì ad libitum non turba manco di striscio l'ugualmente imperscrutabile volontà divina di vederti morto. Forse il Signore ha dei problemi a gestire gli impianti elettrici. Forse ha preso diciotto in Elettrotecnica come me. Forse c'è un modo di fregarlo. E se c'è io voglio saperlo. * Per esempio, da piccolo ho imparato con grande fatica a controllare i pensieri, perché immaginavo che ci fossero in giro persone che potevano leggerli. Ancora oggi, posto di fronte a Schifani, farei fatica a pensare esplicitamente "Vermilinguo": potrebbe accorgersene e andare a riferirlo a Dio**. ** - Signore, Aioros ha avuto un pensiero irrispettoso nei miei confronti. - Egli ha quindi peccato verso il suo prossimo. Era un'ingiuria grave? - Molto grave, Signore. - Sarà accusato di turpiloquio e superbia. - Molto bene. Con permesso, Signore. - Vai pure, Vermilinguo. *** Ovviamente, da piccolo non arrivai alla logica conclusione che il libero arbitrio fosse un'illusione, avevo cose più importanti a cui pensare, tipo: perché a Sensible Soccer ci sono solo le squadre europee? **** Attenzione: quello dell'otite è un problema che non si può superare solo con gli antibiotici, che anzi aumentano i problemi.

Perversioni clericali

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Quest'oggi, amici miei, vorrei sottoporvi alcune "chicche" tratte direttamente dal codice morale della Chiesa sulle relazioni sessuali. Mentre ringrazio il sito di Luigi Cascioli per le preziose informazioni che costituiscono la base di partenza di questo post, vi invito a tenervi forte, ché ne leggerete davvero delle belle.

Non si commette peccato se i coniugi compiono l’atto sessuale senza provare piacere. (Casistica) Se durante il coito uno dei due coniugi desidera ardentemente l’altro, costui compie peccato mortale. (San Geronimo)
Ineccepibile: il sesso, secondo la Chiesa, non deve aver nulla a che vedere col piacere. Resterebbe da stabilire, in teoria, come sia materialmente possibile, in un contesto simile, realizzare le condizioni minimali che rendano possibile uno straccio di penetrazione. D'altronde, com'è noto, siamo laicisti e non possiamo capire.
I palpeggiamenti che precedono il coito, da considerarsi peccato veniale se si limitano a semplici carezze, assumono una gravità mortale se sono eseguiti con baci sugli organi genitali e sulla bocca e soprattutto se con l’introduzione della lingua (Debreyne).
I cosiddetti "preliminari", quindi, sono comunque considerati peccato (veniale se posti in essere con le mani, mortale se eseguiti con la bocca, o peggio con la lingua): ne consegue che un rapporto sessuale può ritenersi "puro", e quindi consentito, solo se consiste in una penetrazione ex abrupto. Sarebbe interessante chiarire, a questo punto, se l'uso di lubrificanti possa essere considerato un rimedio efficace per risparmiarsi l'inferno.
Tra gli atti preliminari del coito sono considerati veniali la penetrazione del membro nella bocca e l’introduzione di un dito nell’ano della donna (Codice ecclesiastico).
Non ci siamo, poi dice che uno è confuso: la fellatio è peccato veniale, come dice il Codice Ecclesiastico, o peccato mortale, come sostiene Debreyne? Nell'incertezza, a quanto pare, è da preferire un bel dito nel culo, e chi s'è visto s'è visto.
Commette grave peccato mortale l’uomo che misura la lunghezza del proprio pene. (Monsabré )
Come suol dirsi: eccone un altro che ce l'ha piccolo.
Il coito tra marito e moglie deve essere praticato non più di quattro volte al mese (Sanchez). Il coito tra marito e moglie non è peccato se ad un coito compiuto durante il giorno ne segue un altro nella notte successiva (Sant’Alfonso de Liguori).
Parrebbe di capire che siamo di fronte a una sorta di "bonus": puoi fare sesso solo quattro volte in un mese, ma se ti regge la pompa di riprovarci nel giro di dodici ore due trombate valgono come se fossero una sola, e quindi, complessivamente, puoi sparartene otto. Una specie di "paghi uno prendi due", insomma: chissà se è prevista anche una tesserina coi punti-regalo.
Poiché l’uomo s’indebolisce prima, la donna commette peccato se pretende due prestazioni consecutive (Zacchia).
Ma come, non s'era appena detto che due colpi consecutivi potevano andare? Chi ci capisce è bravo.
Poiché il distendersi sul dorso è contro natura, per non commettere peccato la donna deve eseguire il coito mostrando all’uomo la sua parte posteriore (Casistica).
Questa è bella: e io, scemo, che avrei detto l'esatto contrario. Quindi gioite, gente, perché pare che la cosiddetta “pecorina” possa spalancarvi le porte del paradiso!
Il coito anale non costituisce peccato mortale se viene concluso nella vagina (Sanchez).
Il nostro amico teologo, con la scusa di ribadire la finalità procreativa dei rapporti sessuali, finisce per proporci un'evoluzione degna di un porno. E poi hanno il coraggio di dire che questa gente è di vedute ristrette...
I seminaristi e i giovani preti commettono solo peccato veniale se arrivano all’eiaculazione attraverso semplici carezze (Diagonali).
Parrebbe di capire, quindi, che tutti gli altri possono anche farsi le pippe in modo tradizionale. Buon per noi.
La masturbazione diventa un orribile sacrilegio se l’oggetto del desiderio è la Beata Vergine Maria (Sanchez).
A questo punto, gente, mi corre l'obbligo di una considerazione. Ne ho conosciuti, nell'arco della mia vita, di personaggi che nel linguaggio corrente vengono qualificati come pervertiti: gente dedita all'onanismo, al sesso di gruppo, al sadomasochismo, al pissing, all'esibizionismo, al fisting, al feticismo, alla coprofilia, allo stuffing, al voyerismo, agli scambi di coppia; uno che avesse concepito l'idea di potersi masturbare pensando alla Madonna, tuttavia, non l'avevo mai conosciuto. Per questa roba, evidentemente, ci vuole un prete.

Finì smarrito? [di RollingStronz]

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Gianfranco Fini ha perso la bussola. Oggi davanti ai delegati del Pdl ha parlato di democrazia, di riforme da condividere con l’opposizione, di un’Italia multietnica, di laicità delle istituzioni e addirittura si è permesso di etichettare il ddl sul testamento biologico da “Stato etico”. Ma dove si crede di essere? Poteva tranquillamente anche lui parlare di quei mascalzoni della sinistra che sono la causa di tutti i mali del Paese. Ma, no! Il presidente della Camera ha voluto strafare, usando parole come “qualità della democrazia” e “riforme istituzionali”. Parole che fanno male alle orecchie di quei poveri delegati, specie se subito seguite da frasi tipo “da fare insieme all’opposizione” oppure “grande stagione costituente”. Si è permesso di auspicare un’Italia dal futuro multietnico. Con tanti “cittadini di colore e di religione diversi dai nostri”. E poi invita pure a non avere paura del diverso, perché “prima di tutto una persona è un bambino e un malato, e solo dopo un extracomunitario”. Per caso faceva riferimento al pacchetto sulla sicurezza che permette ai medici di denunciare un immigrato non in regola che si presenta per ricevere delle cure??? Ma la cosa che mi ha fatto arrabbiare di più è che ha osato parlare di laicità dello Stato. Esplicitamente, poi! “Le istituzioni devono essere laiche - ha detto - Questione sulla quale mi capiterà di essere in minoranza nel Pdl. Non c’è contraddizione tra difendere le radici europee e la laicità. La laicità è garanzia antideologica”. Certo, se continua così, la minoranza non gliela nega nessuno. Geloso com’è, infine, ha voluto assicurarsi lo stesso spazio mediatico avuto ieri da Silvio. E per farlo non ha risparmiato i colpi bassi, mettendo in discussione il ddl sul testamento biologico approvato al Senato. “Siamo sicuri che il testo sia laico? Quando si impone un precetto per legge, siamo più vicino allo Stato etico che allo Stato laico”. Ma il buon Silvio ha un cuore enorme e perdona tutto. Per questo è salito sul palco e lo ha abbracciato. “Anche per spazzar via le malignità e le malizie sul fatto che io e Gianfranco non ci si voglia bene”. Mah, davvero... meno male che Silvio c’è!!!

Per chi non c'era e per chi ci sarà

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Ci dispiace tanto per chi non c'era, per chi non ha potuto manifestare per l'eutanasia e l'autodeterminazione, proprio davanti al Senato, là dove stavano votando il ddl contro il testamento biologico. Pubblico allora l'audiovideo della manifestazione di giovedì, avvenuta a piazza Navona a Roma, organizzata da Radicali Italiani e dall'Associazione Luca Coscioni. Potrete anche ascoltare il mio intervento, qualora foste così coraggiosi! E potrete farvi venire la voglia di manifestare, perché questa primavera ci sarà da combattere contro la legge contro il testamento biologico che la Camera si appresterà a votare. Il forse è d'obbligo, però, perché potrebbe anche essere fermata dalla mobilitazione dei cittadini.

Il fondo del barile /11

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Dopo due anni di lavoro finire sul Corriere della Sera è una gran bella soddisfazione, perfino se non citano il tuo nome. Nell'invitarvi a cliccare sull'immagine per ingrandirla e leggere, l'occasione mi è gradita per ripetere -con un certo orgoglio, del quale spero vorrete scusarmi- che la politica non consiste in quello che si dice, ma in quello che si fa. Per saperne di più, prendetevi la briga di cliccare qua. Saluti.

Buone maniere fasciste o leghiste

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Sul blog di Civati trovo questo video di YouBlob Educational, tratto da un documentario per Canal+, nel quale Borghezio sembra dare lezioni di politica ai militanti della destra radicale francese. Clic su play.
Ricapitoliamo il messaggio finale: “Dovete insistere molto sull’aspetto regionalista del movimento” “Ci sono delle buone maniere per non essere etichettati come fascisti nostalgici, ma come un nuovo movimento regionale, cattolico… Ma sotto sotto rimanere gli stessiMovimento regionale – buone maniere – fascisti – cattolico – sotto sotto – stessi. Poi guardo la posta su FaceBook e leggo un messaggio del Movimento Antilega che segnala un link ad un video di Report, nel quale la bravissima Milena Gabanelli ci svela che non sono solo parole. Clic su Play.
Una piccola grande soddisfazione: la frase che leggo sotto il video qui mi prova che non l’ho pensata solo io. Dedicato a Metil.

Se non ci penso io a proteggervi...

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Condom 4 pope
Coerentemente con l'impegno preso aderendo all'iniziativa "Let's send a condom to pope Ratzinger", ecco il mio contributo appena spedito insieme ad altri centinaia di migliaia provenienti da tutto il mondo... Considerando poi la recente notizia secondo la quale la chiesa cattolica americana, nei due anni precedenti, ha dovuto sborsare quasi un miliardo di dollari per abusi sessuali perlopiù su minori... beh, consideratela una donazione... Ops, non ricordo più se l'ho forato o meno prima di mandarlo... che testa!

Avevano ragione gli Heaven 17

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Ho ripescato dai meandri della mia memoria questo brano degli Heaven 17, gruppo synthpop degli anni 80; il singolo fa parte dell'album The Luxury Gap, uscito nel 1983, che contiene tra gli altri, Let Me Go, Who'll Stop The Rain e soprattutto la più nota Temptation, secondo posto nelle classifiche inglesi: un pezzo talmente speciale da meritare di essere incluso nella sofisticatissima tracklist di Trainspotting. Roba di nicchia, artisti completi, arrivati molto vicini alla vetta, ma cui al momento buono è mancato il fiato; gente arrabbiata (si pensi al brano "(We Don't Need This) Fascist Groove Thang" del 1981), divenuto inno degli anti-thatcheriani; che però non ha mai perso il gusto per il glamour (si veda il loro look, a base di completi e giacchette improbabili). Diciamocelo, avevano capito tutto: non siamo forse (quasi) tutti "schiacciati dalle ruote dell'industria", come ci fa capire questo video, con le sue metafore cheap e i suoi effetti speciali fatti in casa (fantastica la statua con l'asola elettronica da cui vocalizza la bocca di Glenn Gregory)? E non abbiamo tutti bisogno di qualche irresistibile temptation, lo sentite anche voi quel crescendo femminile che esplode sotto la drum-machine?

Cineforum clericale

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Non so quanti di voi siano a conoscenza del fatto che la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) dispone di una Commissione Nazionale per la Valutazione dei Film.

Era una vita che mi ripromettevo di dare un'occhiata al loro sito, nel quale vengono accuratamente riportate tutte le recensioni con tanto di archivio storico, ma fino ad oggi non ne avevo mai trovato il tempo; stamattina ho deciso di rompere gli indugi, e ho rubato una mezzoretta al lavoro per controllare il giudizio della Commissione su alcuni dei miei film preferiti.
Vi giro qua sotto alcuni stralci delle valutazioni più esilaranti: leggetele, se trovate il tempo di farlo, perché vi assicuro che ne vale davvero la pena.
L'occasione mi è gradita, qualora non abbiate ancora avuto modo di guardare alcuni di questi film, per esortarvi a colmare la lacuna appena possibile.
I giudizi della CEI confermano che si tratta davvero di pellicole imperdibili.
PULP FICTION (Quentin Tarantino)
Inaccettabile/Grandguignolesco
Il lavoro è malsano e violento (si veda l'episodio della sodomizzazione), di una verbosità per lo più insopportabile, oltre che macchinoso nel montaggio.
IL CATTIVO TENENTE (Abel Ferrara)
Inaccettabile/Farneticante
Anche per la rozzezza delle immagini, troppo facile affermare (ma sempre più amaro constatare) che il vilipendio dei sentimenti religiosi continua impunemente sugli schermi. (...) Ci si chiede se, di fronte a film simili, sia lecito sforzarsi ad attribuire valenza di messaggi a convulsioni e deliri di tal scorta.
MARIA FULL OF GRACE (Joshua Marston)
Discutibile/Ambiguità
Appare inoltre fin troppo facile (fin dal titolo) la contrapposizione su cui gioca tutto il racconto tra la droga come morte e la vita nascente all'interno del corpo di Maria (nome scelto a caso?). Così il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile e segnato da qualche ambiguità.
CLERKS - COMMESSI (Kevin Smith)
Inaccettabile/Triviale
L'aspetto più grave è che un giovane statunitense vomiti sullo schermo, anche con una certa verve gaglioffa, tutto il disagio e la rabbia che ha dentro per un mondo che chiaramente sente insulso e vuoto, usando, talora in modo disarticolato, velleitario, ridondante, talvolta peccando in ingenuità narrative che rivelano l'esordiente, un linguaggio volutamente provocatorio, disgustoso, dissacrante.
TRAINSPOTTING (Danny Boyle)
Inaccettabile/Malsano
Il film supera il livello di una normale denuncia e si pone in un'ottica pastoralmente da rifiutare, perchè la violenza delle immagini va a colpire la sensibilità dello spettatore, distogliendolo dalla realtà e dalla concretezza dei contenuti. Inoltre la storia, nelle sue varie componenti (i protagonisti, i genitori, il mondo del lavoro, i rapporti sentimentali) resta attaccata ad una esteriorità che concede pochissimi momenti per esami interiori di se stessi e della propria coscienza.
TACCHI A SPILLO (Pedro Almodovar)
Inaccettabile/Negativo
La vicenda e lo squallore morale che avvolge tutti i personaggi, nessuno escluso, motivano un giudizio negativo.
EYES WIDE SHUT (Stanley Kubrick)
Discutibile/Scabrosità/Dibattiti
Dal punto di vista pastorale, si ritiene pertanto di valutarlo come fortemente discutibile per la densa complessità degli argomenti affrontati e non da ultimo per l'esplicito erotismo di alcune scene. Si invita decisamente ad evitarne la proposta in programmazione ordinaria, laddove un pubblico ampio e meno avvertito potrebbe riceverne impressioni e sensazioni negative e fuorvianti.
LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI (Tom Savini)
Inaccettabile/Aberrante
Che i personaggi positivi siano un nero ed una donna (simbolo quindi degli "oppressi"), non fa certo cogliere sensibilmente allo spettatore la macabra allegoria della morte che cerca di avere il sopravvento sulla vita.
NATURAL BORN KILLERS (Oliver Stone)
Inaccettabile/Negativo
Non che si possa accusare apertamente il regista di apologia di reato, ma la quantità e la qualità delle numerose scene di violenza esibite nel film lasciano sospettare che la critica ai media ed alla società, indubbiamente all’origine dell’operazione, sia stata alquanto sopraffatta dal gusto dello spettacolo e da esigenze produttive.
THELMA & LUOISE (Ridley Scott)
Inaccettabile/Negativo
È oltretutto abbastanza ingenuo riversare sul mondo maschile la causa di ogni male della terra e non è possibile che l'unica via d'uscita per chi ha commesso un delitto per vendicare un'antica offesa sia quella di una sorta di eroica eutanasia attiva. In un'epoca dominata dal culto della morte e della violenza tutto ciò assume un inequivocabile valore negativo.
AMERICA OGGI (Robert Altman)
Inaccettabile/Negativo
Che Altman sia da tempo una delle cattive coscienze, con Stone, del cosiddetto welfare state americano, è noto come è nota la sua abilità nel comporre ampi mosaici, dove varia umanità si muove guidata da invisibili fili. Un Altman in gran forma, certo, ma con una carica pessimista, nichilista e corrosiva, se possibile, ancor più accentuata rispetto al passato.

5 miliardi di anni di galera [di Kaizen Sose]

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NOTIZIA DI OGGI: Aumenti delle multe, fino a 15 anni di reclusione per chi guida sotto l'effetto di alcool o droghe, tenendo bene a mente che fino a 21 anni il tasso alcolico consentito è pari a zero. TRADUZIONE: Bevo un sorso di vino a tavola e poi guido = condannato a 15 anni di carcere. … e la pena per un poliziotto che spara ad un tifoso (che dorme) tenendo le gambe larghe per prendere meglio la mira quanto è, 5 miliardi di anni?

Paese che vai...

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LOURDES, UCCIDE MADRE A COLPI DI CROCIFISSO Credeva di essere il diavolo e così una donna di 34 anni ha ucciso la madre di 81 colpendola con un crocifisso e una lampada: è successo la notte scorsa nella città mariana di Lourdes, in Francia, una delle principali mete per i pellegrini cattolici di tutto il mondo. E' stata la stessa donna a chiamare i soccorsi dopo aver colpito a morte la madre. Al loro arrivo gli agenti di polizia l'hanno trovata ricoperta di sangue, inginocchiata accanto al letto dove si trovava il corpo straziato dell'anziana: "ho avuto delle visioni, ho creduto di essere il diavolo, di essere il male", ha tentato di spiegare la donna poi ricoverata all'ospedale psichiatrico di Tolosa. Madre e figlia, entrambe molto credenti, in base a quanto riferito dagli inquirenti, si erano trasferite due anni fa a Lourdes, dove la Vergine è apparsa, secondo la tradizione cattolica, alla pastorella Bernadette Soubirous. Le due donne vivevano in un piccolo appartamento con le pareti interamente ricoperte di crocifissi e oggetti religiosi. (ANSA)
Beh... non guardatemi così, lungi da me sottintedere qualsivoglia cosa...

Carta straccia

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Facciamo mente locale. Nel nostro ordinamento il diritto ad interrompere una terapia medica non desiderata esiste già: prova ne sia il proscioglimento del Dott. Mario Riccio, che provvide, su richiesta dell'interessato, a staccare sotto sedazione il respiratore che teneva in vita Piergiorgio Welby.

Il diritto a sospendere la nutrizione e l'alimentazione artificiali, invece, viene esplicitamente negato dal DDL Calabrò, sulla scorta della speciosa considerazione che si tratterebbe di sostegni vitali, e non di terapie: considerazione da un lato infondata sul piano scientifico, e dall'altro comunque inconsistente, se si considera che non è affatto chiaro il motivo per cui dovrebbe essere vietato il rifiuto di qualcosa per il solo fatto che quella cosa non è una cura medica (sarebbe allora obbligatorio, per un malato, sottoporsi ad una rasatura?).
Ora, come se non bastasse, passa l'emendamento per cui le dichiarazioni anticipate di trattamento non saranno vincolanti: il che equivale a dire che il medico, pur in presenza di un testamento biologico regolarmente sottoscritto, potrà comportarsi in modo completamente difforme da quanto a suo tempo indicato dal paziente.
Tirando le somme, la tanto invocata disciplina sul testamento biologico concede, in estrema sintesi, una sola possibilità: quella di recarsi da un notaio per redigere un documento che all'atto pratico non avrà alcun valore.
Si ringrazia il Senato della Repubblica per tanta generosità nei confronti dei cittadini.

Ferrara: quando la mistificazione è un'arte

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Nella puntata del 20 marzo di "Parliamo con l'Elefante" Giuliano Ferrara ha discettato delle assurdità pronunciate dal papa sulla questione dell'uso del preservativo in Africa. Lo ha fatto da par suo, facendo sforzi sovrumani per allinearsi alla demenziale "tesi" pontificia, secondo cui non solo il preservativo non aiuta ad arginare la trasmissione della malattia, ma peggiora le cose. Tra i suoi ospiti lo statistico Roberto Volpi, che espone il risultato di una sua ricerca sull'incidenza del contagio dell'AIDS in Italia. Secondo le sue rilevazioni, nelle regioni in cui si fa più sesso protetto (Lazio, Lombardia, Emilia - o Toscana, a seconda delle statistiche impiegate) si riscontra un numero di persone infette di sei volte superiore rispetto a quelle del Meridione. Un "argomento" che comprensibilmente eccita Ferrara, vogliosissimo di fornire un accreditamento scientifico a "les folies vaticaines". Da un punto di vista statistico, sostiene Volpi, X (numero dei malati di AIDS) e Y (n. rapporti sessuali protetti) sono variabili "correlate". Dissonanza. Ruminare. Ricordo, certo, che una cosa è la correlazione e altra cosa è il nesso causale; è ovvio, peraltro, visto chi conduce la trasmissione, che si stia tentando di confondere l'una cosa con l'altra. Ma non mi basta. Così faccio qualche ricerca, e, grazie alla preziosa imbeccata che mi viene da questo blog, trovo la soluzione che mi permette di ritrovare la pace. Quella su cui Ferrara specula viene definita in statistica una "correlazione indiretta" (altra cosa è la "correlazione spuria", per cui vedi qui): prendiamo una statistica in cui X = longevità; Y = frequenza igiene orale; Z = stile di vita sano (niente fumo, niente alcol, niente stress, attività fisica...). Dato che esiste una correlazione tra Y e X, si può concludere che chi si lava i denti tre volte al giorno vive più a lungo. In realtà Z è causa di X, mentre Y è semplicemente una condizione riscontrabile frequentemente in coloro che praticano Z. Per tornare allo strano caso dello statistico Volpi, è certamente lo stile di vita più "libertino" riscontrabile a Nord (la nostra Z) a causare tanto un maggior numero di infezioni per AIDS (la nostra X) quanto un maggior uso di condom (la nostra Y). Avrei preferito che Ferrara avesse detto: "per combattere la piaga, bisogna seguire i consigli del papa, ed imporre agli Africani la castità". Invece, lui preferisce ingannare deliberatamente il suo pubblico.

Senato della libertà

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Domani, giovedì 26 marzo, al Senato sarà decretato l’ultimo voto sul testamento biologico. La mobilitazione di questi giorni, passata un po’ in sordina dopo che il feticcio di Eluana non è stato più strumentalizzabile, ha registrato il favore degli italiani sull’eutanasia e sulla libertà di scelta come principio cardine del testamento biologico. Domani, come sempre più spesso accade ormai, il Senato a porte chiuse decreterà il volere di una Chiesa gerarchica che neanche la maggioranza dei suoi fedeli ascolta più. E’ per questo che dovremo farci sentire, per non disperdere l’impegno che tutti noi abbiamo profuso in questi mesi di grandissimo coinvolgimento emotivo e politico! Domani, allora, tutti davanti al Senato dalle ore 15 (Piazza Navona, angolo Corsia Agonale), fino alla conclusione dei lavori del Senato, per la pubblica esposizione delle migliaia di firme raccolte sulla petizione al Parlamento per l’eutanasia e il testamento biologico e per seguire insieme in diretta da Radio Radicale la sessione conclusiva dei voti sul testamento biologico al Senato: si alterneranno al microfono, parlamentari, personalità e rappresentanti di associazioni. Una manifestazione organizzata dall’Associazione Luca Coscioni e da Radicali italiani, ma rivolta a tutti coloro che non vogliono l’imposizione di stato di una vita passata attaccata alle macchine.

Poco, pochissimo, anzi niente

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Conta poco, che Rita Bernardini e Sergio D'Elia non siano andati a trovare in prigione Racz ma altri rumeni, quelli di Guidonia, per verificare se avessero subito maltrattamenti, attirandosi le minacce squadriste di una manica di vigliacchi e la patetica ironia di un comico del quale (non a caso) mi sfugge il nome.

Conta poco che quei rumeni fossero magari colpevoli, mentre quest'altro si è dimostrato innocente.
Conta poco perfino che nel caso di specie sia intervenuta la benedizione di Bruno Vespa, a somministrare un'assoluzione mediatica che puzza di ipocrisia anche a volerla annusare dalla televisione.
Conta poco, pochissimo, nonostante il fatto che se fosse stato Racz, ad essere visitato in carcere, adesso avrei potuto scrivere un bel post, liscio come l'olio, con un titolo facile facile del tipo "E adesso, come la mettiamo?".
Conta poco, anzi non conta niente, perché il punto è un altro.
Il punto è che non dovrebbe esserci bisogno di un innocente condannato ingiustamente, per convincersi che i linciaggi sono odiosi almeno quanto gli stupri, che le galere non sono state concepite per servire da lugubre scenario a pestaggi sommari, che mostrare in televisione la faccia di un tizio ficcato in manette dentro a un cellulare è roba da rivoltare lo stomaco come un calzino.
Per comprendere tutto questo, in uno stato di diritto, dovrebbero bastare i colpevoli.

Depiliamocela tutte!

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Depiliamocela tutte, per solidarietà, per far sentire all'amica XXX che dietro le sue spalle c'è un esercito di sorelle, che non sarà lasciata sola MAI. Per chi ne avesse bisogno, qui le istruzioni.

Io, Facebook e Tu!

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Facebook sta diventando un posto decisamente inquietante...

Tasse spese bene

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Finalmente dei soldi spesi bene: spero di poter dare il prima possibile le mie finanze da contribuente a Karol Racz, il rumeno scagionato dall’accusa di stupro. Ieri era a Porta a Porta, tappa obbligata per le cronache più truculente. E Vespa era lì, che strofinandosi le mani gli chiedeva: “lei è mai stato al parco della Caffarella? E a quello di Primavalle? E il suo amico Loyos?”. E Karol che rispondeva: “no, no, mai stato”. Perché quelle domande, dopo le prove del Dna che lo hanno scagionato, se non per far provare al nostro Bruno l’ebbrezza di un simil-interrogatorio nella terza camera? Dopo che era stato lo stesso Vespa a sbattere le facce dei due rumeni innocenti sul maxi-schermo come quelle di due mostri, ora è arrivato il momento di Karol di essere un eroe de noantri, da Mattino 5 a Matrix a Ndp. Sarò libera di seguire o meno la sua trafila televisiva. Per una volta, invece, qualora Racz dovesse ottenere il risarcimento per il suo mese e più trascorso in carcere, sarò felice di non essere libera di decidere la destinazione della mia contribuzione erariale.

La lunga mano del profilattico...

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Mi rendo conto che possa apparire stucchevole tornare per l'ennesima volta sull'argomento, tuttavia, davvero Famiglia Cristiana vorrebbe darci ad intendere che (cit.)"Intellettuali e politici di tutto il mondo hanno gridato allo scandalo, hanno dato del 'leggermente folle' al Papa, perché ha osato mettere in dubbio che il profilattico sia la soluzione di tutti i mali" siano mossi da più o meno velate sollecitazioni delle multinazionali del condom piuttosto che da semplice buon senso?

Obiettori del pelo

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Riporto qui di seguito, reso opportunamente anonimo, il testo di una chat appena intercorsa con una persona che conosco. Lascio a voi ogni commento sull'incredibile vicenda.

[11.59.49] XXX scrive: Ieri, ore 16.30. Ospedale YYY (noto ospedale romano, n.d.r.), appuntamento per visita ginecologica periodica e relativo pap-test. La consueta attesa. Poi entro. [12.00.07] Alessandro scrive: ok. [12.00.17] XXX scrive: Anamnesi, compilazione scheda, formalità di routine. [12.00.23] Alessandro scrive: ok [12.00.57] XXX scrive: "mi accomodo". [12.01.08] Alessandro scrive: ... [12.01.15] XXX scrive: primo medico: donna sui 45 [12.02.00] XXX scrive: "mi spiace signora, io non posso visitarla, credo si renda conto del perché!" [12.02.07] Alessandro scrive: ? [12.02.11] XXX scrive: io, faccia a forma di punto ? [12.02.17] Alessandro scrive: ecco, appunto [12.02.32] XXX scrive: dico che non ne ho idea. [12.02.46] Alessandro scrive: (mi alzo 3 minuti, tu scrivi, torno subito) [12.05.01] XXX scrive: e questa: "Lei è depilata e io non posso visitarla perchè infrangerei non solo l'etica professionale ma anche la morale e la mia coscienza". [12.05.41] XXX scrive: io incredula e, forse, anche se solo per un attimo imbarazzata... [12.05.45] XXX scrive: poi: "dottoressa può spiegarmi meglio perchè mai lei si rifiuta di visitarmi?" [12.08.32] XXX scrive: "Come le ho detto lei è glabra, certamente non a causa di terapie o disfunzioni di alcun genere, pertanto il suo stato non può essere se non indicazione di sue scelte di vita particolari da noi medici obiettori assolutamente inaccettabili". [12.09.27] XXX scrive: "Scusi?" [12.15.57] XXX scrive: lei mi sta dicendo che si rifiuta di visitarmi e di farmi il pap test perchè lei è obiettrice? Lasciamo per un attimo da parte tutto quello che penso su un medico obiettore di coscienza, non le sto LEGITTIMAMENTE chiedendo la RU-486 che lei sarebbe obbligata a prescrivermi, non le sto LEGITTIMAMENTE chiedendo di praticare un aborto, cosa che lei non potrebbe mai rifiutarsi di fare, le sto LEGITTIMAMENTE chiedendo (con tanto di pagamento ticket SSN) di EFFETTUARE UNA VISITA DI CONTROLLO SU UNA DONNA di 41 ANNI. [12.16.38] XXX scrive: e questa: "Io non la visito, la prego di andare". [12.17.15] XXX scrive: a questo punto ho chiesto di parlare con un altro medico e con il responsabile del reparto [12.20.03] XXX scrive: dopo venti minuti durante i quali non mi sono mossa dalla stanza delle visite (nonostante i numerosi inviti ad aspettare fuori, scortesi prima, arroganti dopo e offensivi infine) arriva l'altro medico: uomo 40enne più o meno [12.22.22] XXX scrive: la collega lo informa del gravissimo problema etico e di coscienza che si è trovata a fronteggiare e lui: hai verificato bene che sia completamente glabra? (della serie vojo vede' pur'io se c'ha la pelliccia o no mhhh) [12.25.37] XXX scrive: insomma la dottoressa ha giurato sullo stato della presenza o meno di MIEI PELI e lui, rivolgendosi a me: signora, lei è una bella donna, le sue scelte sessuali non ci riguardano, è vero, ma il suo STATO è contro la morale e contro la nostra etica professionale quindi si rivolga ad un altro ospedale. [12.27.42] XXX scrive: Tralasciando il fatto che mi hanno implicitamente dato più volte della mignotta e mi hanno anche presa per un braccio per farmi uscire mentre attendevo the second opionion... [12.29.47] XXX scrive: Ho dato fuori da matti: sì, faccio la mignotta, quindi voi non fornite assistenza ginecologica alle mignotte? [12.32.20] XXX scrive: vabbè insomma ho sbraitato come una bestia impazzita, ho minacciato denunce di ogni genere, ho detto che se entro dieci minuti non fossi stata visitata si sarebbero trovati giornalisti e telecamere ovunque, ho detto di tutto, non hai idea [12.32.30] XXX scrive: ero fuori di me [12.32.33] Alessandro scrive: immagino [12.32.46] XXX scrive: mi hanno anche offerto il rimborso del ticket [12.33.17] XXX scrive: CAZZO e allora scrivetelo alla cassa che se non 'c'hai i peli non hai diritto neanche alla prevenzione [12.34.19] Alessandro scrive: sono allibito [12.34.59] XXX scrive: si sono fatte le 20.30 e alla fine il direttore del reparto è arrivato... probabilmente dal suo studio privato là a due passi dove visita per 250 euro a botta [12.35.57] XXX scrive: ed è proprio questo che mi ha detto: signora finiamola qua, lei deve rispettare i medici obiettori, comunque sia io ora la visito e le faccio il pap-test [12.36.08] Alessandro scrive: non ci posso credere [12.36.47] XXX scrive: però la prossima volta le consiglio di venire a studio da me, oppure di rivolgersi ad una struttura diversa dal YYY. [12.37.43] XXX scrive: si infila i guanti e mi dice: si accomodi, prego (mignotta) [12.40.53] XXX scrive: cmq alla fine mi sono rifiutata di farmi visitare e sono uscita dicendo "dovete solo vergognarvi tutti". E mi vergogno anche io, non di essere una mignotta, ma di vivere in questo schifo di paese [12.48.32] XXX scrive: (ho dimenticato un piccolo particolare, o forse più di uno, ma questo è divertente: il secondo medico (quello che non ha potuto sbirciare) mi ha dato una grande opportunità: "senta facciamo così, prenda un appuntamento tra 15 giorni, quando magari sarà più (finto imbarazzo) a posto, le assicuro che la visiterò io personalmente".

Psico-simbologia di uno scioglimento...

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Chi non vuole capire

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Ieri un certo M. mi ha contattata su Facebook: “Apprezzo il modo con cui porti avanti le tue battaglie, anche se non sono d’accordo sul merito. Ad esempio sull’aborto”. “Perché?” gli chiedo io. “Io non sono per l’aborto, credo che parlarne come fai tu banalizza la questione, che invece è molto grave”. E io: “Credi che io sia favorevole all’aborto? Non lo puoi sapere. Io sono per il riconoscimento legale dell’aborto, cioè sono contraria all’aborto clandestino”. “Certamente, hai ragione - fa lui -, però le ragazze andrebbero informate, ci vorrebbe più ascolto e comprensione”. Mi scollego. Quando uno non vuole capire continua per la sua strada, e il tempo nella giornata è poco. Qualcuno penserebbe mai che io e M. siamo in disaccordo sul tema dell’aborto? No, il problema è che è proprio M. che non lo sa.

Coraggio, fatti ammazzare

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Lungi da me l'idea di augurare a chicchessia qualcosa di male: tuttavia, sarei curioso di verificare se i nostri amici indefessi difensori della vita dal concepimento alla morte naturale, una volta messa a punto la scoperta e nel malaugurato caso in cui avessero bisogno di una trasfusione urgente, avranno i coglioni per pronunciare due paroline magiche: "No, grazie".

Nel frattempo, sarebbe già qualcosa se costoro si impegnassero sin d'ora a non utilizzare mai quel sangue sintetico, anche nel caso in cui non avessero scelta e rischiassero seriamente di rimetterci le penne.
Per iscritto, naturalmente, e davanti a un notaio.
Saluti.

Undo

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Da Computer Magazine:

Google ha inserito una nuova opzione nel proprio servizio di posta elettronica: è il pulsante "undo", che permette di fermare un messaggio entro cinque secondi dall’invio, in caso di ripensamenti o dimenticanze.
Mutatis mutandis, mi viene da pensare a tutte le volte che ho detto una cosa, e appena la voce mi è uscita dalla bocca ho pensato che magari, chissà, avrei anche potuto fare a meno di dirla.
Parole, generalmente, o frasi lapidarie: qualche "sì", qualche "no", qua e là un "vedremo", un "non lo so", un "non se ne parla", per non dire dei "non posso farci niente", dei "chissenefrega", e soprattutto dei "come vuoi tu".
Sarebbe stata diversa, la mia vita, se in quei momenti avessi avuto a disposizione un "undo": perché, si sa, una parola detta o non detta ha il potere di cambiare il corso delle cose, di mandarle in una strada piuttosto che in un'altra, di spostare in modo imponderabile il domino delle conseguenze a cascata che parte da ogni sillaba pronunciata o taciuta.
Se ogni volta avessi potuto tornare indietro di cinque secondi, insomma, forse oggi sarei un'altra persona: un disgraziato senza arte né parte, un geometra del catasto, un giornalista, un medico, un ministro; forse non mi sarei mai sposato, oppure avrei divorziato non una sola volta ma sei o sette, avrei deciso di non avere figli o ne avrei quattro o cinque in più; sarei già morto chissà come, o al contrario vivrei in un altro quartiere, in un'altra città, in un'altra nazione, in un altro continente.
Sta di fatto, però, che a me va bene così, e soprattutto mi va bene che la mia vita sia quello che è per il modo in cui è andata: per quei cinque secondi che non ho mai avuto, per i ripensamenti impossibili da mettere in pratica, per le parole che non mi sono mai potuto rimangiare.
Perché è così, credo, che le cose devono funzionare.
Ragion per cui, amici di Google, non abbiatevene a male: il vostro nuovo gadget, per quanto mi riguarda, potete pure tenervelo.
Mutatis mutandis, s'intende.

Errore di sintassi o vizio di pensiero?

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Mi aggancio al post di Allegra ed in particolare alle parole di Debora Serracchiani, vice capogruppo dei democratici di sinistra nel consiglio provinciale di Udine, riportando un breve intervento di Franceschini risalente a ieri.

TERNI - "La voce della Chiesa va ascoltata e rispettata, anche quando è scomoda. Per me non è mai un'interferenza". Dario Franceschini sceglie il palco dell'ala liberal del Pd di Enzo Bianco per occuparsi anche dei temi più spinosi in casa democratica: quelli eticamente sensibili, in primo luogo. Contesta subito a Silvio Berlusconi il suo "preteso monopolio nella difesa della libertà della Chiesa. Come se qualcuno la volesse mettere in discussione...". "Noi, certo no, perché - aggiunge - la tuteliamo e la rispettiamo insieme alla laicità dello Stato. Lo stesso ragionamento vale per il testamento biologico: "Vanno rispettate la pluralità e la diversità delle opinioni. Nel Pd si può costruire una posizione prevalente ma mai verrà imposta una disciplina di partito"
Ora, sarò puntiglioso, e probabilmente è proprio così, tuttavia - a parte l'idea bizzarra di contendersi l'essere portatori di una libertà che la chiesa prende già da sola a piene mani- un pugno di riflessioni, spero costruttive, mi sono subito balzate alla mente. a) La posizione prevalente esiste fisiologicamente, non è il caso di "costruirla" bensì semplicemente di seguirla. b) Mi sarei aspettato, alla luce delle critiche recentemente emerse, un netto "si deve" al posto del laconico e ormai svuotato "si può". c) "Non è mai un' interferenza" è un triplo salto carpiato. L'ho detto, a volte sono cavilloso...

PD: ancora sulla terza via

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Per chi non la conoscesse, si chiama Debora Serracchiani. Sabato ha parlato senza peli sulla lingua. Buon ascolto.

Modello Legrottaglie

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Mi tocca di sentire Nicola Legrottaglie che dal pulpito di Quelli che il Calcio – Rai2 ci racconta di come abbia trovato il senso della propria vita nella cristianità e in Gesù. Il noto calciatore ci spiega che il suo rapporto con la religione cattolica ha raggiunto il momento più alto da quando avrebbe instaurato (proprio lui, Nicola!) una relazione “diretta” con Gesù. Per la precisione, il nostro, spiega di preferire il “rapporto diretto” perché la chiesa e le sue istituzioni sono fatte di uomini, che spesso (ma guarda un po’ tu!) sbagliano e non possono raggiungere la perfezione umana (sic) rappresentata da Gesù. Un altro cattolico fai da te, amici. Si vede che non ha mai ascoltato le parole di quella nenia che va sotto il nome di “credo”. Mi sorgono istantanei due dubbi:
  1. Le Grottaglie ha fatto voto di castità, son tre anni che non tromba, almeno a sentir lui. Sarà pronto anche per il voto di povertà? Perché in caso affermativo potremmo suggerirgli di farsi prete, così ce lo toglieremmo dalle scatole… Almeno noi romanisti.
  2. Possiamo sperare che un giorno la tv, quella in chiaro in particolare, ci rappresenti (anche) modelli diversi? Di questi ne abbiamo davvero piene le scatole.

Al peggio non c'è mai fine

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Mi punge vaghezza del fatto che se diventassero come la DC saremmo un bel pezzo avanti. Il che la dice lunga.

Inserzioni clericali

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Proprio l'altro giorno mi chiedevo per quale motivo non avessi ancora rimosso dal blog il banner pubblicitario che vedete sotto alla testata: ce l'ho piazzato qualche mese fa, tanto per fare una prova, e da allora non ci ho ancora guadagnato un euro, né si approssima il momento in cui arriverò ad accumulare la sia pur modestissima cifra sotto la quale non è consentito neppure richiedere l'accredito. Fatta mente locale sulla vicenda, e verificato quindi il completo fallimento del maldestro esperimento, mi sono riproposto di toglierlo appena possibile, salvo (come spesso mi accade) dimenticarmene subito dopo; ragion per cui il banner è impunemente rimasto al suo posto a lampeggiare inserzioni più o meno improbabili, e per giunta praticamente gratuite. Sta di fatto, però, che stamattina mi sono accorto di una singolare quanto interessante circostanza: siccome le pubblicità che vengono mostrate nei blog sono "contestuali" (cioè vengono scelte dal gestore del servizio attraverso un algoritmo che si basa sulle parole più utilizzate nei post), e giacché da queste parti le parole "Papa", "Chiesa", "Vaticano" e via discorrendo vengono proposte con notevole frequenza, il software incaricato di gestire la faccenda ha pensato bene di ritenere questo posto un covo di baciapile, e quindi di promuovere nel banner una fantomatica "medaglia miracolosa" con tanto di novena annessa. Sicché mi sono detto: mettiamo che il programma, nella sua informatica ottusità, continui a cascare nell'equivoco, e si ostini a proporre sotto la mia testata pubblicità di rosari fosforescenti, dvd del papa all'angelus, bibbie rilegate in finta pelle e altri gadget del genere; andrebbe inesorabilmente a finire che, accumulando pazientemente gli introiti conseguenti agli sporadici clic dei lettori su quel banner, riuscirei a mettermi in tasca (in un arco temporale geologico, s'intende) dei danari (pochi, anzi pochissimi, anche questo è chiaro) provenienti direttamente dalla gente che produce e commercializza quella roba. Ci pensate? Una volta ogni tanto sarei io ad impossessarmi dei loro quattrini, e non loro dei miei. Sarebbero quattro soldi in croce, ovviamente, del tutto imparagonabili con le vagonate di milioni che gli amici di costoro si mettono in tasca tutti i giorni tra otto per mille, privilegi, esenzioni fiscali e compagnia cantando. Ma dite la verità: volete mettere, la soddisfazione?

Esemplificazioni dell'adagio "disse la vacca al mulo, oggi ti puzza il culo" /27

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Basta con stregonerie(1) e spiritismi(2) e superstizione(3). Questo il messaggio di papa Benedetto XVI con il quale, dall'Angola, ha esortato la Chiesa cattolica africana a "non fare compromessi con le credenze locali del continente ed anzi ad opporsi con decisione ad esse, visto che comportano persino sacrifici umani(4)".
(1) Un fenomeno interessante, ma che non ho tempo di studiare, è la trasmissione in linea femminile dell’attitudine alla stregoneria. (Tiziano Repetto, esorcista gesuita) (2) L'esorcismo mira a scacciare i demoni o a liberare dall'influenza demoniaca, e ciò mediante l'autorità spirituale che Gesù ha affidato alla sua Chiesa. (Catechismo della Chiesa Catttolica, art. 1673) (3) Il miracolo di San Gennaro si è ripetuto alle 9.45. L'annuncio della liquefazione del sangue nelle ampolle custodite nella Cappella del Duomo di Napoli è arrivato, come da tradizione, dal cardinale arcivescovo della citta' Crescenzio Sepe. (RaiNews24, 19 settembre 2008) (4) Il nostro Salvatore nell'ultima Cena, la notte in cui veniva tradito, istituì il sacrificio eucaristico del suo Corpo e del suo Sangue. (Catechismo della Chiesa Catttolica, art. 1323) Grazie a Marco per la segnalazione.

A quando un Papa democratico?

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Senza l’otto per mille, senza il Concordato, senza l’ora di religione insegnata dai prescelti dei vescovi, senza un Presidente del Consiglio che difende la Chiesa anche quando “proclama concetti difficili e impopolari”, quanto potere effettivo avrebbe il Papa di influenzare l’agenda politica del nostro Paese? Quanto sarebbe il suo seguito nei media e nei cittadini? Non possiamo saperlo, ma possiamo immaginarlo solo grazie ai nostri cugini d’Oltralpe. Secondo un’indagine pubblicata il 21 marzo su Le Parisien, ben il 55% dei cattolici francesi (ripeto, dei cattolici) ha una cattiva opinione di Benedetto XVI. Quando, anche da noi, il Papa dovrà rendere conto di ciò che dice?

Soccorso Civile

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Nel nostro paese sono purtroppo in vigore alcune leggi che pregiudicano i diritti civili fondamentali delle persone: si tratta di norme proibizioniste e confessionali, che limitano fortemente la possibilità di autodeterminarsi e di esercitare la propria libertà di scelta.Attraverso il portale "Soccorso Civile" l'Associazione Luca Coscioni si propone di aiutare concretamente i cittadini che si scontrano con i divieti contenuti in quelle norme, o che devono fare i conti con l'ostruzionismo praticato quotidianamente dai tanti (troppi) fondamentalisti che insistono a negare il loro diritto di scelta. Eutanasia, aborto, pillola del giorno dopo, condizioni di vita nelle carceri, fecondazione assistita, cannabis terapeutica, informazione sessuale, anoressia, diritto di voto dei disabili, testamento biologico, matrimonio gay, e in più tutti gli altri argomenti che sarete voi stessi a suggerirci. Fate un salto da noi, gente: fatevi dare una mano, o se volete datecela voi, suggerendo i problemi che avete a cuore o segnalandoci le informazioni di cui disponete. Ché qua, se non ci aiutiamo, ci si mangiano vivi.

Quando a pagare sono i bambini

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Maria Novella De Luca, da Repubblica, ci racconta le realtà numerose, ma poco note, di figli di genitori omosessuali. Una tema difficile trattato - che bello - con senso di normalità. L'articolo fornisce i numeri e si tratta davvero di tanti bambini. Nonostante vivano infanzie normalissime a casa e a scuola, vi si dice, non sono riconosciuti giuridicamente come figli di entrambi i genitori. La legge italiana, infatti, considera solo i genitori "biologici" e non quelli che, in coppia, si sono rivolti a centri di fecondazione all'estero o hanno (negli usa dove si può) fatto partorire i propri figli a donne desiderose di donare la vita, ma non nelle condizioni o felici di potersene occupare. Insomma, questi piccoletti - per lo stato, ma non nella vita reale - possono avere un solo genitore: o un papà o una mamma, con le conseguenze che possiamo immaginare. Viene da pensare che molto difficilmente, almeno nel medio periodo, la legge italiana possa attribuire a questi bambini il diritto ad avere "riconosciuti" i genitori che li stanno amando e crescendo. L'Italia di oggi non sarebbe in grado di superare gli ostacoli ideologici che impediscono attraverso tutte le fonti di potere disponibili di legiferare in queste direzioni. Abbiamo la mente e il cuore chiusi. E nessuno si accorge che ne fanno le spese soltanto i bambini.

Possiamo dormire sonni tranquilli...

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Immagine
Me l'aveva quasi fatta, poi ho letto da chi proveniva la dichiarazione e sopratutto la frase evidenziata... ed è comparso un sorriso...

Sì, viaggiare

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Facciamo mente locale.

Contraccezione: fatto.
Aborto: fatto.
Per la verità mancano ancora l'eutanasia, la fecondazione assistita, la ricerca sugli embrioni e l'omosessualità. Ah, sì, anche le pippe.
Secondo me, se ci si mette d'impegno, prima di tornare ce la fa.

Ilaria Alpi, ancora lontani dalla verità

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Sono passati 15 anni dalla morte di Ilaria Alpi, giornalista italiana, e del cameraman Miran Hrovatin, assassinati con dei colpi di kalashnikov alla testa in Somalia, il 20 marzo 1994. Le modalità con le quali si è consumato il delitto fanno pensare che di tutto si sia trattato, tranne che di un atto di ritorsione generico nei confronti della stampa e della stampa italiana in particolare, come si è a lungo sostenuto da parte della commissione di inchiesta insediata allo scopo di "far luce" sui fatti, presieduta da Carlo Taormina. I due giornalisti vennero freddati mentre fu risparmiata la vita all'autista e all'interprete che li accompagnavano. E' sparito un taccuino in cui Ilaria aveva appuntato dati scottanti su un possibile traffico di rifiuti tossici tra Italia e Somalia, nel quale potrebbero essere coinvolti alti papaveri italiani. La vicenda che riguarda colui che è stato riconosciuto come uno dei sicari, Hashi Omar Hassan, è addirittura grottesca: dalla Somalia, venne nel nostro Paese appositamente per farsi processare (e condannare) da una corte italiana (è attualmente in carcere). I casi sono due: o Hassan è masochista, oppure sta pagando per qualcun altro. A luglio del 2008 il sostituto procuratore della Repubblica di Roma, Franco Ionta, ha chiesto l'archiviazione del procedimento penale relativo all'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin; eppure un suo collega, Emanuele Cersosino, chiese un supplemento di indagine indicando ben 26 punti dell'inchiesta che ancora risultano non chiariti. Tante, troppe cose non tornano, ed è evidente che c'è qualcuno che ha tanta voglia di rimuovere questa storia fastidiosa una volta per tutte. Ennesima vergogna italiana.

Un blogger

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L'altroieri, nel carcere iraniano di Evin, è morto un ragazzo che si chiamava Omid Mirsayafi. Omid era un blogger, ed era stato arrestato qualche mese fa con l'accusa di aver criticato il regime della Repubblica Islamica. Pare che la morte, ufficialmente rubricata come suicidio, sia in realtà sopraggiunta in seguito all'aggravarsi delle precarie condizioni di salute del giovane, colpevolmente ignorate dalle autorità carcerarie nonostante le continue segnalazioni del suo compagno di cella.

Al di là di ogni retorica, l'occasione mi dà modo di ricordare -prima di tutto a me stesso- che in giro per il mondo c'è chi è disposto a lasciarci la pelle, pur di fare quello che molti di noi fanno tutti i giorni.
E, già che ci sono, di chiedermi se sarei capace dello stesso coraggio.

Andare oltre la follia della chiesa

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Raffaele K. Salinari, Presidente di Terres des Hommes International, su manifesto di oggi fornisce una chiave di lettura inedita della politica papale sull'AIDS. Le "antistoriche e pericolose posizioni papali" non rappresentano (solo) il colpo di coda di un'istituzione politica ai minimi storici della sua credibilità, ma tendono ad inscriversi in un più vasto progetto neo-coloniale che ha come oggetto il continente africano, concepito come "dispenser" di materie prime e discarica globale degli avanzi dei cosiddetti Paesi sviluppati. Si tratta di quella che Salinari definisce la "biopolitica" occidentale, basato sull'idea che l'Africa possa essere "ricolonizzata" o rievangelizzata dall'occidente tra una decina di anni senza colpo ferire". All'occidente (e alla Cina) fa molto comodo una politica che permetta al morbo dilagante di distruggere le sue risorse, per poterlo sfruttare meglio, senza sforzo né tensioni. "Un'attenta disattenzione": con questo ossimoro Salinari definisce l'atteggiamento dell'occidente nei confronti del genocidio africano .

"La volontà vaticana di disarticolare una strategia complessiva di lotta all'AIDS rientra in questa necessità di controllo di un continente esposto alla povertà per essere poi 'aiutato' dagli apparati burocratici delle organizzazioni internazionali o sostenuto nella sua nobile sofferenza dalla pietà delle confessioni religiose".
Le parole del papa si prestano benissimo, infine, a fornire una giustificazione "morale" all'abbandono delle politiche di cooperazione, già nei fatti, in particolare per quanto riguarda l'Italia.

Poi dici un visionario...

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Dedicato ai commentatori anonimi del post che precede. Che verve, che intelligenze! Allegra

Marciume differenziato

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Dal Corriere.it:

Genova, 25 poliziotti nei guai: cocaina, bische e festini. (...) Un gruppo di amici, tutti compagni di corso, età compresa tra i 25 e i 30 anni. L'indagine nasce quasi per caso e fin da subito assume una coloritura malsana. Massimo Pigozzi è un agente che nel luglio scorso è stato condannato a tre anni e due mesi per i fatti avvenuti durante il G8 nella caserma di Bolzaneto. Aveva «strappato» la mano di un no global, divaricandogli le dita fino a lacerare pelle e legamenti. Nel 2007 era stato arrestato con un'altra accusa. Insieme ad alcuni suoi colleghi avrebbe violentato tre prostitute straniere nelle guardine della questura genovese. I magistrati decidono di fare intercettazioni sull'utenza dell'agente che abitualmente era di turno con lui. Dall'ascolto delle telefonate emergono riferimenti a festini a base di cocaina. Ad organizzarli è uno spacciatore, Luca Schenone, che rifornisce decine di poliziotti. Due di questi acquirenti, gli agenti Morgan Mele e Stefano Picasso, decidono di mettersi in proprio, organizzando una rete che aveva clienti in molte questure del Nord Ovest. (...) «Poche mele marce», è la definizione fornita dal questore di Genova Salvatore Presenti.
Orbene, amici, facciamo mente locale: se uno straniero violenta una donna italiana, tutti si precipitano a criminalizzare un'intera comunità; se invece un poliziotto italiano stupra tre prostitute straniere, un altro strappa le dita ai manifestanti, un altro ancora organizza una rete per lo spaccio di droga, il Questore in persona si affretta a sottolineare che si tratta di "poche mele marce".
Ciò detto, amici, vi lascio con una domanda: voi, potendo scegliere, preferireste dover aver paura di un delinquente o di un poliziotto?
A voi la risposta.

Le Monde

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L'Europa critica le parole del papa... e l'Italia?

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Proviamo a partire dal fondo e vediamo subito la risposta del Vaticano alle critiche cadute copiose - tranne la solita eccezione che vedremo dopo - da tutto il mondo:

Padre Lombardi, portavoce della Santa Sede: «Il Papa ha ribadito le posizioni della Chiesa cattolica e le linee essenziali del suo impegno nel combattere il terribile flagello dell’Aids: primo, con l’educazione alla responsabilità delle persone nell’uso della sessualità e con il riaffermare il ruolo essenziale del matrimonio e della famiglia; due, con la ricerca e l’applicazione delle cure efficaci dell’Aids e nel metterle a disposizione del più ampio numero di malati attraverso molte iniziative e istituzioni sanitarie; tre, con l’assistenza umana e spirituale dei malati di Aids come di tutti i sofferenti, che da sempre sono nel cuore della Chiesa»
Dichiarazione, che oltre a superare di varie lunghezze la "semplice" irresponsabilità, lascia il posto a maliziosi, se volete, quanto legittimi dubbi riguardanti il ruolo imprenditoriale della chiesa che da perfetta impresa sembra crearsi in un sol colpo sia l'offerta che la domanda. Ciò detto - parere del tutto personale - passiamo a vedere una piccola parte delle dichiarazioni piovute in risposta al delirio di Benedetto XVI:
«Profondamente indignato» si è detto il Direttore esecutivo del Fondo mondiale della lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria, Michel Kazatchkine, che ha chiesto «al Papa di ritirare le sue dichiarazioni inaccettabili», perchè rappresentano «una negazione della pandemia». «E dire queste cose in un continente come l’Africa dove, sfortunatamente, il 70% delle persone sono affette dall’Aids, è assolutamente incredibile», ha aggiunto.
Da Ginevra, l’agenzia delle Nazioni Unite per la lotta all’Aids (Unaids) ha sottolineato come l’uso dei preservativi rappresenti una risposta importante per la strategia di prevenzione contro l’Aids, accanto all’educazione sul virus dell’Hiv, alla fedeltà al partner e ad altre misure.
Ricordando «l’enorme influenza» del Pontefice nel mondo, la britannica Oxfam si è detta preoccupata per le ripercussioni delle sue parole «sia direttamente sui singoli, che potrebbero rinunciare a utilizzare il preservativo, sia sui programmi sanitari che dovrebbero fornirli».
«Siamo molto arrabbiati - ha tuonato l’ong francese Médecins du Monde - perché sono anni di lavoro rimessi in discussione». Per ActionAid, «25 anni di ricerca scientifica dimostrano che i preservativi salvano vite. Il Papa dovrebbe riconoscere questo fatto, invece di impedire alle persone di vivere dignitosamente di fronte alla minaccia dell’Hiv e dell’Aids».
«La gente non seguirà quanto ha detto il Papa», ha detto Alain Fogué del Movimento camerunese per chiedere l’accesso alle cure (Mocpat). «Lui vive in cielo e noi sulla terra - ha ironizzato - il Papa vive nel XXI secolo?». «Nonostante le posizioni del Papa sul preservativo, il loro utilizzo è in aumento in Malawi - ha fatto sapere una coalizione di associazioni del paese dell’Africa australe - senza i preservativi, il Malawi morirebbe». Prendono le distanze dal Papa anche alcune organizzazioni cattoliche, che hanno espresso disagio per le sue dichiarazioni.
«Il Papa vuole dire che l’uso del preservativo può ’deresponsabilizzarè quanti lo utilizzano - ha spiegato il quotidiano cattolico francese La Croix - ma per non aggiungere male al male appare necessario proteggersi e proteggere l’altro».
netta la posizione dell’ong sudafricana Cattolici per scelta, che ha affermato che «i cattolici del mondo non sono d’accordo con il divieto del Vaticano sui preservativi.» «Durante il suo viaggio in Africa, il Papa vedrà la realtà della pandemia - ha aggiunto - preghiamo e speriamo che cambi posizione e adotti quella che i cattolici ordinari hanno già preso in considerazione: utilizzare preservativi salva vita»
Il preservativo «è uno degli elementi essenziali nella lotta contro l’Aids e la Commissione Ue ne sostiene la diffusione e l’uso corretto»: sostiene il portavoce del commissario Ue agli aiuti umanitari Louis Michel
Da Bruxelles, il ministro della Sanità belga, Laurette Onkelinx, ha manifestato «stupore» e «costernazione» per le parole del Papa: «Queste dichiarazioni riflettono una visione dottrinaria pericolosa»
Berlino, i ministri della Salute, Ulla Schmidt, e della Cooperazione economica e dello sviluppo, Heidemarie Wieczorek-Zeul, hanno emesso un comunicato congiunto in cui affermano che «i preservativi giocano un ruolo decisivo» nella lotta all’Aids.
Da Parigi, il portavoce del ministero degli Esteri, Eric Chevallier, ha espresso «viva preoccupazione per le conseguenze delle dichiarazioni di Benedetto XVI», precisando che «se non ci spetta esprimere un giudizio sulla dottrina della Chiesa, riteniamo che tali dichiarazioni mettano in pericolo le politiche sanitarie pubbliche e gli imperativi di tutela della vita umana».
E da noi, vi chiederete, qual'è stata la reazione o la posizione del governo italiano? Questa...
Da parte sua, il ministro degli Esteri Franco Frattini ai giornalisti che gli chiedevano un parere, oggi in Senato, ha risposto «Non commento le parole del Papa».
Poi, sapendo benissimo dove sia il Vaticano, è corso a farsi dire dove esattamente si trovi l'Africa...

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