Sicurezza e immigrazione sembra che vadano a braccetto in Italia. E' come dire che la criminalità è dovuta all'immigrazione, gli immigrati son tutti criminali tant'è che negli anni '70 non c'erano stupri, rapine, attentati...Un po' troppo, l'esagerazione ha un limite. Ovviamente i dati dimostrano, in Italia e nel resto d'Europa, che l'immigrazione ha portato un aumento di criminalità, ma con l'aumentare della popolazione era logico che aumentassero i reati. Gli italiani non si tirano indietro, i delinquenti stanno dappertutto, al di là del colore della pelle e del credo religioso. Perciò le ronde sono una risposta sbagliata ad una esigenza reale, tutti sentiamo il bisogno di più sicurezza, ma la risposta non è certo quella delle camice verdi per le strade. Nelle strade, sul territorio a presidiarlo, cioè a dar prova della unità dello Stato e della bontà di pagare le tasse ci devono stare le forze di polizia. E' francamente inaccettabile, un passo indietro verso le città-stato, tagliare i fondi alla polizia e ai carabinieri e darne invece a "pattuglie di cittadini" di partito.
Ecco, con questa storia delle ronde sono riusciti perfino a farmi essere d'accordo con Volontè.
Per la serie: i piccoli grandi miracoli del fascismo.
CAVOLI! Con questa sarebbe, a memoria, la seconda volta che ti trovi concorde con il pio Volontè.
RispondiEliminaNon è che mi stai diventando
UNIONDEMOCENTRISTA?
:-)
Per usare un trito luogo comune, è pur vero che anche un orologio rotto segna l'ora giusta... due volte al giorno.
RispondiEliminaNon può averlo scritto Volontè... non ci sono errori né di ortografia né di sintassi
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