31 luglio 2007
Limite clericale
30 luglio 2007
Catechesi differenziale
«Certo che mi riconosco nei valori cristiani ma che c’entrano questi con l’andare con una prostituta?»
Dal Catechismo della Chiesa Cattolica:
2348) Ogni battezzato è chiamato alla castità. Il cristiano si è “rivestito di Cristo”, modello di ogni castità. Tutti i credenti in Cristo sono chiamati a condurre una vita casta secondo il loro particolare stato di vita. Al momento del Battesimo il cristiano si è impegnato a vivere la sua affettività nella castità.
2351) La lussuria è un desiderio disordinato o una fruizione sregolata del piacere venereo. Il piacere sessuale è moralmente disordinato quando è ricercato per se stesso, al di fuori delle finalità di procreazione e di unione.
2353) La fornicazione è l’unione carnale tra un uomo e una donna liberi, al di fuori del matrimonio. Essa è gravemente contraria alla dignità delle persone e della sessualità umana naturalmente ordinata sia al bene degli sposi, sia alla generazione e all’educazione dei figli.
2355) La prostituzione offende la dignità della persona che si prostituisce, ridotta al piacere venereo che procura. Colui che paga pecca gravemente contro se stesso: viola la castità, alla quale lo impegna il Battesimo e macchia il suo corpo, tempio dello Spirito Santo.
Questa, Onorevole Mele, è la vostra legge: la stessa che utilizzate quotidianamente, con implacabile determinazione, per proibire la fecondazione assistita, condannare l’aborto, scoraggiare la contraccezione, discriminare gli omosessuali, battervi contro il diritto di scelta dei malati, negare la libertà di ricesca scientifica, criminalizzare l’eutanasia.
Questa è la stessa legge in base alla quale le gerachie del Vaticano, cui il Suo partito si dichiara fedele, hanno negato i funerali religiosi a Piero Welby e hanno lasciato che Giovanni Nuvoli morisse di sete e di fame.
Ci rifletta un attimo, Onorevole Mele: conosce questa legge?
Oppure gliene risulta evidenza soltanto quando si tratta di applicarla ai comportamenti degli altri?
Moderazione orgiastica
«Le ho fatto un regalo, una somma in denaro, niente di esagerato però».
Non c’è niente da fare: c’è chi è morigerato anche quando fa i festini, e chi riesce a compiere un atto osceno semplicemente dandosi un bacio.
Dev’essere una questione genetica…
28 luglio 2007
Epitaffio
27 luglio 2007
Sondaggio: la droga è l'unico pericolo per i parlamentari?
Oscenità clericale
A Roma due omosessuali sono stati denunciati per atti osceni perchè si baciavano alle due di notte davanti al Colosseo.Dalla biografia di Santa Margherita Maria Alacoque:
«Ero di natura così delicata che la più piccola sporcizia mi rivoltava lo stomaco. Gesù mi rimproverò così energicamente per questa mia debolezza che io reagii contro di essa con tanta decisione che un giorno pulii con la mia lingua il pavimento sporco del vomito di una malata. Egli mi fece provare tanta delizia in questa azione che avrei voluto avere l’occasione per farlo tutti i giorni».Chissà, magari si tratta solo di mettersi d'accordo sulla definizione di atto osceno...
«Un giorno che Gesù mi si mise sopra con tutto il suo peso, egli rispose così alle mie proteste: “Lascia che ti usi a mio piacere perché ogni cosa va fatta a suo tempo. Adesso io voglio che tu sia l’oggetto del mio amore, abbandonata alle mie volontà, senza resistenza da parte tua, in modo che io possa godere di te».
«Una volta che avevo dimostrato una certa ritrosia nel servire una malata di dissenteria, Gesù mi rimproverò così severamente che, per riparare, mi riempii la bocca dei suoi escrementi; li avrei ingurgitati se la Regola non avesse proibito di mangiare fuori dei pasti».
26 luglio 2007
Uomini piccoli
Se certi piccoli uomini li avessero ascoltati prima di aprire bocca e dare fiato, forse si sarebbero risparmiati qualche figuraccia.
Intervento di Silvana Nuvoli
Intervento di Maddalena Soro
(*) Le registrazioni sono tratte dai file audio messi a disposizione da Radio Radicale a questo indirizzo, con licenza Creative Commons 2.5.
Premio Ku Klux Klan 2006/2007: la proclamazione
(www.fuocovivo.org)
Oh donna, la moda ti ha svestita quasi del tutto, e non hai più vergogna! Sei convinta, anzi, di esserti aggiornata, di esserti liberata da certi “tabù” fastidiosi. In verità, tu hai semplicemente perduto il fascino più grande che possedevi: quello del pudore!Hai capito tu, oh donna? Poi non ti lamentare se qualcuno ti stupra. Come si dice: l'omo è omo...
Rifletti un po’ seriamente…
- Tu affermi che, con le tue nudità, non fai nulla di male.
E perché, allora, i peccati e le violenze sessuali sono spaventosamente aumentati e i costumi morali sono scesi così in basso?
- Tu non hai, quasi mai, intenzione di peccare.
Malgrado questa tua intenzione di non voler peccare, resta il fatto che, con la tua nudità, provochi il maschio.
25 luglio 2007
Un bel tacer
«Ma in questo caso, almeno, non c’è stato l’atto deliberato di un medico intervenuto per uccidere».Mi permetta, Onorevole Casini, una breve considerazione.
Nella vita di ciascuno, di quando in quando, si presentano situazioni nelle quali la dignità personale imporrebbe di chiedere scusa e riconoscere i propri sbagli.
Allorché, tuttavia, tale autocritica non sia praticabile (vuoi per motivi di ordine personale, vuoi per ragioni di opportunità politica), sarebbe opportuno quantomeno tacere, defilarsi, rendersi temporaneamente invisibili, allo scopo di non rimarcare ulteriormente, rendendoli quindi ancora più evidenti, i grossolani errori commessi.
La morte di Giovanni Nuvoli, e soprattutto le circostanze nelle quali essa ha avuto luogo, Le offrivano una formidabile occasione per esercitare un po' di buon senso e tacere: mi duole riscontrare che Ella, nonostante la Sua veneranda età, abbia voluto sprecarla in modo tanto maldestro.
Millenovecentosettanta
Quindi, gente, alla vostra sinistra trovate tre pezzi del 1970 scelti da me.
Enjoy.
24 luglio 2007
Sadismo terminale
«Nel caso Welby non si è trattato di omettere l’inizio delle cure, ma di compiere un’azione positiva per interromperle. Si è così determinata deliberatamente l’immediata e inevitabile morte del malato che avrebbe potuto sopravvivere a lungo».Per la serie: ma come, il divertimento era appena cominciato…
Tortura di Stato (epilogo)
Giovanni Nuvoli aveva il diritto, un diritto costituzionalmente garantito, a sospendere quelle cure; e aveva diritto ad ottenere che quella sospensione avvenisse sotto sedazione, per non essere sottoposto a inutili sofferenze.
Per affermare i propri diritti Giovanni Nuvoli aveva iniziato un digiuno, rifiutando acqua e cibo; poi, vinto dalle sofferenze, l'aveva sospeso; infine, costretto dall'inerzia e dall'indifferenza generale, era stato costretto a riprenderlo.
Giovanni Nuvoli si è spento ieri sera, accanto la moglie Maddalena, dopo otto giorni di sospensione di cibo e acqua, due dei quali passati pienamente vigile e capace di intendere e di volere.
Lo Stato italiano ha preferito lasciarlo morire così, lentamente, di fame e di sete, piuttosto che riconoscergli i suoi diritti.
La Tortura di Stato ha fatto il suo corso.
23 luglio 2007
Militia Christi a go go
Che il cielo abbia pietà di me.
Querela del dissenziente
Welby, prosciolto medico che aiutò a morire. L’anestesista Mario Riccio, che interruppe la ventilazione meccanica sollevato dall’accusa di «omicidio del consenziente».
L’occasione mi è gradita per ricordare quanto segue:
Luca Volontè, capogruppo UDC alla Camera:
«Una preghiera per l’anima di Piergiorgio Welby, e la richiesta da parte dell’autorità giudiziaria di arrestare i colpevoli di questo omicidio, punito dalle leggi dello Stato, e che non può rimanere impunito solo per il fatto che l’abbia compiuto in maniera così violenta, scandalosa e strumentale un’associazione come la Luca Coscioni e i politici come Marco Pannella».
«Oltre la loro squallida profanazione del Presepe della Camera dei Deputati, il Movimento Politico Cattolico “Militia Christi” condanna il barbaro omicidio di Piergiorgio Welby per mano di assassini della “Rosa nel pugno” e dell’associazione “Luca Coscioni”, i quali, come iene, hanno colpito vilmente nell’oscurità delle tenebre e nell’apatia del nostro popolo, non solo uccidendo una vita umana, ma anche violando le istituzioni e le leggi italiane».
Riccardo Pedrizzi, AN:
«Welby non è morto. E’ stato ammazzato in nome dell’ideologia. Coloro che gli hanno staccato la spina, annunciandolo in conferenza stampa, hanno soppresso una vita, hanno commesso un reato, un assassinio, un delitto che grida vendetta al cospetto di Dio».
Mi auguro vivamente che il lavoro dei Tribunali sia appena cominciato.
Terrorismo britannico
Il film 'Brian di Nazareth' è stato votato il più divertente di tutti i tempi da un sondaggio proposto ai lettori dell'Observer.Con buona pace di chi vorrebbe mettere il bavaglio alla satira, ecco a voi i Monty Python. Godeteveli.
Inno confessionale
Una vera e propria gaffe: il futuro premier del governo belga Yves Leterme sembra non essere preparato al suo incarico. Alla domanda di un cronista prima sbaglia la risposta sull'origine della festa nazionale, in seguito confonde persino l'inno nazionale. E lo confonde con la Marsigliese.Avete poco da ridere, voi. Provate a fare la stessa domanda a Veltroni o a Berlusconi: volete scommettere che anche loro si confonderanno e canteranno l'inno di Mameli, invece della Marcia Pontificia?
21 luglio 2007
Fotofinish
Apre i battenti la città «supercattolica». Si chiama «Ave Maria» e si trova in Florida. La comunità che la abiterà si ispirerà in tutto ai principi della religione cattolica.Lo vedi? Qua tutti si lamentano, e invece l'Italia va che è un piacere. Stavolta gli americani sono avanti a noi al massimo di un annetto...
(...)
Nella città tutto si reggerà sulla più rigida morale cattolica: i bambini non conosceranno la teoria evoluzionista di Darwin, bensì quella creazionista; negli ospedali sarà proibito l'aborto; nei negozi non potrà essere venduto materiale pornografico e le farmacie non rilasceranno contraccettivi.
20 luglio 2007
Vota per il "Premio Ku Klux Klan" 2006/2007
Il gioco delle due tasche
«Mamma?»Dopo aver letto attentamente questo esempio, fate un salto sul Corriere: e ditemi voi se Don Domenico Pompili, affermando che l'8 per mille non verrà destinato al risarcimento delle vittime dei preti pedofili, non ci prende un po' per il culo.
«Dimmi, Angelo».
«Dovrei comperarmi le scarpe nuove».
«Di nuovo? E quanto costano?»
«Centocinquanta euro, ma'».
«Caspiterina! Evvabbe', vorrà dire che adesso ti do i soldi e... ma scusa, Angelo, tu non avevi giusto centocinquanta euro da parte, quelli che ti avevo regalato a Natale?»
«In effetti, sì».
«E allora comprale con quei soldi le scarpe, no?»
«Va bene. Allora me li dai tu i centocinquanta euro che devo dare a Giacomo perché me li ha vinti a poker?»
«Eh no! Io coi miei soldi i debiti di gioco non te li pago, eh! Arrangiati da solo, te l'ho detto mille volte, di lasciar perdere le carte!»
«Ok. Allora, guarda, i centocinquanta euro miei li metto nella tasca sinistra, vedi? Invece quelli che mi dai tu li metto nella destra: stai pur certa che le scarpe le pago coi centocinquanta euro tuoi, prendendoli dalla tasca destra, e quando vado da Giacomo a saldare il debito del poker, invece, pesco dalla sinistra, così sono sicuro di dargli i miei. Sei contenta adesso?»
19 luglio 2007
Test: conosci davvero la morale sessuale della Chiesa Cattolica?
Frasi a Volontè
Per rimediare ho scritto in Java un generatore casuale di frasi, grazie al quale sarà possibile avere, ogni volta che se ne sente il bisogno, una dichiarazione del nostro beniamino nuova di zecca, sempre diversa dalle precedenti.
Trovate il generatore in alto nella colonna a destra del blog: ogni volta che aggiornerete la pagina apparirà una nuova dichiarazione.
Buon divertimento!
18 luglio 2007
Sgranami, ma di baci saziami
Mi pare del tutto evidente che il tizio con la camicia bianca (nel caso di specie Salvatore Raimondi, condannato a 20 anni per l'omicidio del piccolo Tommy) sia in stato di arresto: tre poliziotti lo tengono fermo, lui si divincola e ha tutta l'aria di uno che non si diverte neanche un po'; eppure, in base ad una specie di policy adottata dai giornali, la foto è sgranata nella porzione in cui dovrebbero vedersi le manette. Come per dire: ti ho fatto una foto mentre ti arrestavano, però le manette le ho coperte, e quindi la tua privacy e la tua reputazione sono salve. Adesso posso piazzarti sulla home page del Corriere.
Sarei davvero curioso di sapere se a questi giornalisti farebbe piacere trovare la figlia in bella vista su qualche sito internet.
Magari, che so io, così:
Beppe Grillo e il Vaffaculo Day: qualche precisazione
La procedura prospettata, in estrema sintesi, è la seguente:
il signor Rossi commette un reato;
il signor Rossi viene condannato in via definitiva;
il signor Rossi sconta regolarmente la pena che gli viene inflitta;
il signor Rossi esce dal carcere e, giacché siamo in un paese teoricamente civile, è un uomo libero;
a questo punto viene fuori un comico che, strafottendosene della Costituzione Repubblicana e della funzione rieducativa della pena da essa sancita all’articolo 27, presenta una proposta di legge per impedire al signor Rossi di essere eletto in Parlamento;
non contento, il suddetto comico organizza per l’8 settembre 2007 una simpatica giornata, denominata graziosamente Vaffanculo Day, nella quale egli avrà modo di ribadire il suo punto di vista sull’ineleggibilità del signor Rossi, avvertendo nel contempo che farà un giro su internet allo scopo di constatare con i suoi occhi quali blogger non abbiano ancora aderito all’iniziativa.
Stante quanto sopra, l’occasione mi è gradita per ricordare che l’apposizione di marchi indelebili su esseri umani, quale deve considerarsi, sia pure in senso figurato, la proposta del comico in questione, è in genere consuetudine di regimi che personalmente disapprovo. Invito quindi il buon Grillo a risparmiarsi la fatica di controllare tra le pecette del mio blog: io al Vaffanculo Day non ci vado neanche se mi ci tirano per i capelli.
Non posso farci niente: gli scalmanati che lanciano invettive dai balconi mi rendono nervoso.
Chi di spada ferisce
17 luglio 2007
Libertà di scelta
Articolo 32
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
La Costituzione attribuisce a Giovanni Nuvoli il diritto di decidere autonomamente sulle proprie terapie e sulla loro eventuale interruzione: l'esercizio di questo diritto, tuttavia, continua ad essergli negato.
Invito tutti a firmare la petizione promossa dall'Associazione Luca Coscioni, per fare in modo che la tortura ed il sequestro di stato sul corpo di Giovanni Nuvoli abbiano a cessare, e gli venga restituita la libertà di decidere.
Cedimento clericale
«La pacifica convivenza non deve tradursi in forme di ingiustificato cedimento di fronte a dottrine o a pratiche che suscitano allarme sociale e che contrastano con principi irrinunciabili della nostra civiltà giuridica».
Ora, facendo un istante mente locale, si può facilmente constatare che la dottrina cattolica:
proibisce l’uso del preservativo anche nei casi in cui le malattie sessualmente trasmissibili si diffondono su larga scala;
vieta il ricorso alla fecondazione assistita anche nei casi in cui è consentita dalle varie leggi nazionali;
si pronuncia in senso contrario alla contraccezione, specie in relazione alla possibilità di diffonderla tra i più giovani;
proibisce la diagnosi prenatale e l’aborto terapeutico nei casi di gravi malformazioni del feto;
si oppone alla possibilità che i malati possano scegliere liberamente se sottoporsi o non sottoporsi alle cure proposte dai medici;
condanna l’omosessualità, qualificandola come comportamento lesivo del bene comune.
Appare piuttosto evidente che simili precetti debbano suscitare un certo allarme sociale: a meno che, a mero titolo di esempio, la diffusione di gravi malattie debba essere considerata non allarmante; quanto ai principi dell’uguaglianza dei cittadini e della libertà di scelta, sarei portato a ritenere che si tratti di principi decisamente irrinunciabili.
Detto questo, non è che qualcuno se la sente di comunicare a Betori che, senza volerlo, stava parlando di se stesso?
16 luglio 2007
Torturatore d'Oro 2006/2007: la proclamazione
Si segnalano l'ottimo piazzamento di Luca Volontè (sempre a un passo dalla vetta, ma forse non ancora maturo per il vertice), la notevole performance di Gianfranco Fini (quando ci si mette non è secondo a nessuno) e lo sprint da vecchia volpe di Camillo Ruini (nonostante non sia più in carica, ha sempre lo spunto del fuoriclasse).
Vi do appuntamento ai prossimi sondaggio, preannunciando che alla fine dell'anno si potrebbe immaginare una sfida finale tra tutti i vincitori per l'assegnazione del premio definitivo.
In quell'occasione, però, andiamo a consegnarlo di persona, eh?
Abuso ed accordo
L’arcidiocesi cattolica di Los Angeles avrebbe trovato un accordo da 600 milioni di dollari per chiudere la causa che vede alcuni sacerdoti accusati di abusi sessuali.
Poco più di un mese fa Luca Volontè, capogruppo UDC alla Camera dei deputati, commentava il video della BBC trasmesso nella trasmissione Anno Zero domandandosi:
Quanto abbiamo pagato per stà mondezza?
Meno di loro, Onorevole. Molto meno di loro.
13 luglio 2007
Votate per il premio "Torturatore d'Oro" 2006/2007
Tortura di Stato
Giovanni Nuvoli ha il diritto, un diritto costituzionalmente garantito, a sospendere quelle cure; e ha diritto ad ottenere che quella sospensione avvenga mentre è sedato, per non essere sottoposto a inutili sofferenze.
Giovanni Nuvoli aveva iniziato un digiuno, rifiutando acqua e cibo, per fare in modo che quei diritti gli venissero riconosciuti: ma l'ha dovuto sospendere, quel digiuno, perché le sue condizioni fisiche non gli permettevano di proseguire senza morire soffrendo come un cane.
In questo paese, nel 2007, si obbliga un malato terminale allo sciopero della fame per cercare di affermare un suo diritto; poi lo si precipita nell'indifferenza, fino a che, per disperazione e sofferenza, non è costretto a smettere.
In questo paese, nel 2007, è in vigore la Turtura di Stato.
Siblings
Domanda: "A quali tra i campioni dell'automobilismo inglese ti sei ispirato?"Io, che oltre ad essere un laicista della peggiore specie sono uno dei fondatori di questi qua, mi sa che da oggi tifo per lui. Anche se della Formula Uno, sinceramente, non mi frega granché.
Risposta: "Non ho modelli in particolare, chi mi ha ispirato di più è stato mio fratello, perché sorride sempre, a prescindere da tutto. Lui non puo' giocare a calcio come tutti noi, non puo' praticare sport, eppure dà continuamente il 100%, sorride sempre. Mi sono ispirato a lui, da lui ho imparato molto".
12 luglio 2007
Cabaret (*)
Altro che dieta mediterranea e difesa dell'italianità: "Cus-cus" diverrà il piatto tipico di Stato. (Luca Volontè)(*) Grazie a Leilani per la segnalazione.
Decidere di ascoltare
Buon ascolto, allora: i pezzi sono tutti di prim'ordine, ma una menzione speciale va a Elliott Smith; ascoltatelo attentamente, ne vale davvero la pena.
Saluti.
Overdose culturale
«Riteniamo mistificatorio e culturalmente sbagliato l’aver inserito per la prima volta nella “Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia” il tabacco e l’alcool che nel nostro ordinamento non sono considerate sostanze illecite: non e’ possibile mettere assieme eroina e lambrusco».
Dal sito di Adnkronos:
Nel 2006 in Italia si sono registrati 517 decessi dovuti ad intossicazione acuta da overdose.
Dal sito di Addiction:
Ogni anno in Italia circa 25.000 decessi sono associati all’alcol e riguardano più di 17.000 uomini e circa 7.000 le donne.
Dal sito dell’ADUC:
Di tabagismo muoiono in Italia circa 80.000 persone l’anno.
Sottoscrivo: mettere insieme eroina e lambrusco, a conti fatti, è proprio impossibile.
11 luglio 2007
Idiozia concentrata
Nessun Dio autorizza un uomo a picchiare la donna. Ma c’è una tradizione siculo-pakistana che vuole far credere il contrario. Dobbiamo uscire da questa tradizione. (Giuliano Amato)
Il flipper di Amato
«Se nessuno consumasse droga, nessuno avrebbe interesse a venderla».Ora, vorrei evitare di ricordare banalmente che se mio nonno avesse cinque palle sarebbe un flipper. Avete qualche variante da proporre?
10 luglio 2007
Appecoronamento artistico
La vicenda della mostra omosessuale vietata ai minori da Vittorio Sgarbi si fa sempre più grottesca. (*)
L’ultima notizia sulla mostra dell'arte omosessuale di Milano è che l'Assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi ha deciso di rimuovere il divieto di ingresso ai minori, ma prima si è premurato di eliminare dall’esposizione l’opera a suo dire più scandalosa, consistente nell’immagine di un vecchio seminudo con parrucca biondo platino e calze autoreggenti, le cui fattezze del volto ricordano Papa Benedetto XVI.
A questo punto i lettori si domanderanno come abbia fatto, il nostro eroe, ad ottenere l’esclusione dalla mostra di quel quadro. Nulla di più semplice: l’ha comprato.
«L’opera che rimanda alla figura del Papa l’ho comprata e ne faccio quello che mi pare. La terrò per me e potrò così risarcire il Papa del decoro che egli merita».
Il Corriere non chiarisce se Sgarbi, nel rilasciare la dichiarazione, fosse ancora appecoronato o avesse già avuto il tempo di rialzarsi.
(*) Paragrafo abrogato, in omaggio alla pregnanza, su prezioso suggerimento di Perdukistan.
Diritti minori
«Qui, essendo contemplati anche artisti contemporanei che rappresentano un’estetica omosessuale in modo esibito e orgoglioso, ci si muove su un terreno che tocca questioni politiche, di affermazione di diritti».
Credo di aver capito: se una manifestazione contempla questioni politiche, e quindi implica l’affermazione di diritti, essa deve essere vietata ai minori.
Qualcuno, per favore, mi illumini sul Family Day.
09 luglio 2007
Disordine contraccettivo
Inoltre in ampie regioni dell’Africa e dell’Asia la piaga della propagazione dell’AIDS ha reso quasi obbligatoria l’introduzione del condom, accusando tutti coloro che si oppongono a questa strategia di ledere la salute dell’intera società.Che strano, eh? Solo perché il virus si trasmette attraverso i rapporti sessuali non protetti, si pretende di colpevolizzare chi si affanna per impedire che quella protezione venga adottata. Davvero inaudito.
Il fallimento di questa scelta è prevedibile. La mentalità contraccettiva porta in sé un disvalore che è contro la vita e non potrebbe essere risolutiva per una problematica così complessa.Allora, Dottoressa, cerchi di seguirmi perché la cosa è complicatissima, e se non capisce mi fermi pure che ricomincio da capo: dunque, l'HIV si diffonde quando si tromba senza preservativo (ci siamo fin qua? Vuole che ripeta?); usandolo, l'HIV non si può diffondere. Eh, lo so, è una cosa estremamente complessa, ma Lei non demorda e studi, vedrà che prima o poi Le sarà tutto chiaro.
Anzi l’uso diffuso e consigliato di contraccettivi accentua un disordine sociale che ben si presta ad una maggiore diffusione dell’AIDS.Si capisce, con tutte queste scatoline di condom che circolano in modo incontrollato si crea un disordine che non ti dico, e come niente qualcuno può approfittare di quel casino per avvicinarsi quatto quatto e zac!, attaccarti qualche bacillo mentre nessuno se ne accorge.
La scelta dell’ astinenza prematrimoniale e della fedeltà fanno da battistrada per restituire alla società una ricchezza di valori e riferimenti ormai smarriti nella ricerca della insaziabile soddisfazione sessuale personale.Caspita, era dai tempi del liceo che non sentivo la parola "insaziabile": dica la verità, Dottoressa, anche Lei ha una copia personale del mitico "Le voglie insaziabili dell'educanda", eh?
Tutto questo avviene in una ridondate campagna pubblicitaria di prevenzione dalle malattie infettive e di promozione del ruolo femminile che arriva a risultati inconcludenti.Infatti, ditemi voi a cosa possa servire fare una campagna di prevenzione delle malattie infettive o promuovere il ruolo della donna: questi sono selvaggi, non ci saremo mica messi in testa che possano davvero capire come stanno le cose, no?
È affidato alla donna il compito di interrompere questa schiavitù, è affidata a lei la difesa della propria dignità che richiede l’intaccabilità del mistero della maternità che mai può essere mercificato.Ecco, anche 'ste donne africane, suvvia: se sono schiave sarà ben colpa loro, no? Allora la interrompano, questa schiavitù, e si decidano a difendere la loro dignità; oppure lo ammettano, che in fondo essere schiave piace pure a loro, e la finiscano, una buona volta, di scassare la minchia.
Ma poi non si dica che noi, cristianamente, non ce l'abbiamo messa tutta.
Copia e incolla selettivo
Un lodevole lavoro di copia e incolla, non c’è che dire: dei 13 obiettivi, tre o quattro sono stati prelevati direttamente dai 31 punti di Fiuggi della Rosa nel Pugno, cinque o sei sono la riproposizione di storiche battaglie radicali, un paio rispecchiano le recenti indicazioni di Montezemolo in campo economico, e uno (il primo) è addirittura un cavallo di battaglia friedmaniano di antica memoria.
Al tuo posto sorvolerei, mi si dice, ché le idee non sono proprietà di alcuno, e decidere di farle proprie non è certo una colpa: semmai, mi spiegano, trattasi dell’encomiabile lavoro di chi quelle idee intende metterle in pratica, e pertanto le raggruppa in ciò che viene comunemente denominato programma, allo scopo di perseguirne la realizzazione con organica coerenza.
Tuttavia, mentre mi rassegno (pur con qualche dubbio) a sorvolare, vengo assalito dalla consapevolezza che tra queste idee, peraltro mutuate da altri, non v’è il minimo accenno ai diritti civili: che so io, un mezzo punto dedicato al testamento biologico, uno sprazzo di laicità, un tantino di unioni civili, un’idea di ricerca scientifica. Niente.
Il che, a meno che lo scrivente non abbia un’idea distorta di cosa significhi dichiararsi liberale, costituisce una scelta quantomeno eccentrica: al punto che si potrebbe rilevare, con una punta di malizia, che l’elencazione capezzoniana altro non sia che la riproposizione di temi radicali depurata dagli elementi più invisi al fronte clericale e al vaticano; una sorta, per così dire, di passaporto per un ingresso più agevole nella compagine di (centro)destra, o addirittura per la vagheggiata leadership di un ipotetico partito confindustriale.
Non sono il primo, com’era ovvio attendersi, ad aver sollevato il rilievo: altri l’hanno mosso prima di me, sicuramente in modo più tempestivo e probabilmente meglio; a costoro è stata fornita, direttamente da uno dei più autorevoli firmatari del network, una risposta decisamente suggestiva: i temi legati ai diritti civili sarebbero impliciti, giacché non v’è dubbio che Daniele, ove interpellato sui cosiddetti argomenti “eticamente sensibili”, si pronuncerebbe sicuramente nella direzione della laicità e della libertà di scelta individuale; dubitarne significherebbe non tenere conto della sua storia personale e politica, la quale sarebbe invece sotto gli occhi di tutti in modo talmente esemplare da fugare ogni ragionevole dubbio.
Spiegazione non priva di qualche acume, non c’è che dire, ma non per questo convincente, poiché, a parere di chi scrive, lascia senza risposta almeno tre interrogativi:
Non appare evidente che esista una differenza sostanziale tra includere esplicitamente un tema nel proprio programma politico e limitarsi a dichiarare che, ove interpellati su quel tema, ci si pronuncerà in senso ad esso favorevole?
Se tanto mi dà tanto, perché anche gli argomenti pescati direttamente dalle battaglie radicali non sono stati dati per scontati? Si deve forse ritenere che per quei temi, a differenza dei precedenti, la militanza capezzoniana non parli da sé, ma abbia bisogno di ulteriori e puntuali enunciazioni?
In un momento storico come quello che viviamo, caratterizzato dalla feroce recrudescenza dei vertici vaticani e dalla sistematica demolizione del concetto di laicità, le tematiche legate ai diritti civili e alla libertà di scelta non dovrebbero essere le ultime a poter essere date per scontate? Non dovrebbero, piuttosto, essere affermate e sostenute con una chiarezza e una decisione, se possibile, ancora più marcate?
I tre interrogativi appena enunciati, a mio parere, sono abbastanza precisi e concordanti da costituire la prova che i diritti civili siano stati espunti dal programma capezzoniano al solo scopo di renderlo più digeribile; se così non fosse, d’altra parte, prima di operare il copia e incolla non sarebbe stato più comodo cliccare su seleziona tutto?
07 luglio 2007
Omofobo d'Oro 2006/2007: la Proclamazione.
Ebbene, dopo la bellezza di 342 voti (non sono mica pochi, 342 voti, eh? Grazie a tutti!) sono felice di proclamare vincitore del concorso l'ineffabile Roberto Calderoli, autore della frase:
Io, da parte mia, mi limito a segnalare che tra i commenti al precedente post ho trovato una perla ad opera di tale Al, il quale si premura di comunicarci:
Saluti.
03 luglio 2007
Premio Omofobo d'Oro 2006/2007
Catechesi clinica
Siccome ho il brutto vizio di documentarmi, ieri sera ho raccolto qualche informazione sulle metodologie in questione, e oggi ve ne do brevemente conto.
In premessa, è bene sottolineare che tecniche di prelievo del seme alternative alla masturbazione sono state effettivamente messe a punto: non, tuttavia, per fare in modo che il paziente eviti di cadere nel peccato, ma perché alcuni individui sono affetti dalla cosiddetta azoospermia, consistente nella completa assenza di spermatozoi nell’eiaculato: per costoro, quindi, ottenere attraverso metodi “tradizionali” il campione di seme necessario agli esami diagnostici sarebbe assolutamente impossibile.
Detto questo, le tecniche di prelievo del seme citate dalla dottoressa Navarini sono essenzialmente quattro.
MESA (Microsurgical Epididymal Sperm Aspiration): deve essere effettuata sotto anestesia generale o locale, e consiste in una microincisione a livello della sierosa epididimale, nell’individuazione di un tubulo sufficientemente dilatato, nella sua successiva apertura e, infine, nell’aspirazione degli spermatozoi presenti all’interno mediante un apposito capillare di vetro a punta smussa.
PESA (Percutaneous Epididymal Sperm Aspiration): deve essere eseguita in anestesia locale, e prevede l’immobilizzazione del testicolo e il successivo prelievo, mediante l’inserimento di un ago, del contenuto epididimale, ripetuto fino alla comparsa di spermatozoi.
TESE (Testicular Sperm Extraction): dopo aver effettuato un’anestesia locale a livello del funicolo spermatico, il testicolo viene ruotato fino a posizionare l’epididimo ed il vaso deferente posteriormente, e successivamente viene effettuata una biopsia testicolare a carico della porzione mediale o laterale del polo superiore del testicolo, incidendo il parenchima testicolare e ponendo il materiale prelevato su terreno di coltura: qualora dall’esame non si riscontri la presenza di spermatozoi in numero sufficiente, è necessario ripetere il prelievo in un punto diverso del testicolo.
TESA/FNA (Testicular Percutaneous Sperm Aspiration/Fine Neddle Aspiration): deve essere eseguita sotto anestesia generale o locale, e prevede l’immobilizzazione del testicolo ed il successivo prelievo degli spermatozoi mediante un ago collegato ad una siringa, contenente a sua volta terreno di coltura; l’ago viene poi orientato in diverse direzioni in modo da prelevare spermatozoi da differenti tubuli seminiferi, e il materiale aspirato viene osservato al microscopio per verificare la presenza degli spermatozoi; il prelievo deve essere ripetuto fino ad avere un adeguato numero di spermatozoi.
Tutto questo, si ripete, viene suggerito dalla dottoressa Navarini non nei casi in cui una disfunzione impedisca di reperire spermatozoi nello sperma eiaculato, ma semplicemente per evitare che il paziente possa macchiarsi del peccato di farsi una pippa.
Io, ve lo confesso, di questa gente ho paura: non per il loro integralismo in sé e per sé, ma perché costoro partecipano in modo determinante ai processi legislativi del nostro paese e impediscono alle persone di curarsi in modo normale, sacrificando qualsiasi considerazione scientifica e medica a elementi di tipo strettamente confessionale.
Sarebbe il caso di fermarsi giusto un attimo a riflettere su quello che è successo con l’approvazione della Legge 40, che ha demolito la fecondazione assistita e la ricerca scientifica utile a migliaia di malati; su quello che sta accadento in questi giorni, nella discussione del disegno di legge sul testamento biologico: su quello che, inevitabilmente, succederà sempre più spesso, se non ci si dà una svegliata e non si comprende che costoro, con i loro precetti da fondamentalisti della peggiore risma, ostacolano il libero sviluppo della ricerca scientifica, e quindi impediscono alle persone di curarsi.
Io non sono omosessuale, non ho problemi di fertilità, non ho contratto (fino ad oggi) malattie per le quali mi tocchi sperare nei progressi della ricerca: però, ve lo dico sinceramente, ho paura lo stesso.
Perché se andiamo avanti così sono certo che prima o poi, in qualche modo, toccherà anche a me e alle persone a cui voglio bene.
Voi che ne dite, sto esagerando?
02 luglio 2007
Anonimo d'Oro 2007: la proclamazione
anche i coglioni come te!"
Saluti.
Prelievo integralista
Occorre tuttavia che il metodo di prelievo sia morale, e perciò che sia evitata la masturbazione. La masturbazione è infatti un grave male morale, in quanto scolla radicalmente la sessualità dal suo senso e il piacere sessuale dal suo contesto specifico (nella fattispecie da quell’atto coniugale caratterizzato da un significato procreativo e da un significato unitivo); come tale non può mai essere giustificata, nemmeno per un fine buono. Perché un’azione sia buona, infatti, occorre che anche i mezzi siano buoni, o comunque non immorali, dal momento che il fine non giustifica i mezzi.
E’ appena il caso di sottolineare che i metodi di prelievo del seme alternativi alla masturbazione consistono in veri e propri interventi chirurgici, da eseguire in anestesia, con tutti i rischi e le complicazioni che possono derivarne.
Voi che ne dite: oltre a stracciarci le vesti per quello che succede in Iran, vogliamo deciderci ad occuparci dei fanatici integralisti che abbiamo in casa?
Perché a me sembra evidente, lasciatemelo dire, che siamo arrivati a livelli da barzelletta.
E, per la verità, nemmeno tanto divertente.