
Smack
Dopo il successo dello speciale "SOS Pillola del Giorno Dopo", l'appuntamento si ripete, in diretta su Radio Radicale, sabato 28 giugno dalle 23:00 alle 01:30.Anche stavolta uno dei conduttori sarà il titolare di questo blog.
Uno spazio in cui rilanciare l'obiettivo politico dell'abolizione della ricetta della pillola del giorno dopo attraverso la mobilitazione delle Cellule e degli Studenti Coscioni.
Al microfono ai alterneranno medici, esponenti del mondo politico, militanti che in giro per l'Italia raccoglieranno le firme per l'abolizione della ricetta, e soprattutto donne cui è stata negata la pillola del giorno dopo. Da mezzanotte e mezza di nuovo spazio all'informazione sessuale, con Lisa Canitano, ginecologa e Presidente dell'Associazione Vita di Donna, che risponderà in studio alle domande degli ascoltatori: chiama durante la trasmissione, oppure lascia la tua domanda nel form sottostante, per ottenere le risposte in diretta.
Sintonizzati anche tu per abolire la ricetta della pillola del giorno dopo!
7.600: Elle;
7.400: Litarco, PoveroBucharin;
7.300: Sherasade;
7.200: Eugenia;
6.900: Lunola;
6.700: Dysnomia, Firetrip, Stangi;
6.500: Leilani;
6.300: Fabiana, PaoloC;
6.200: Axx;
6.100: Boga, Lesandro, Vittorio;
6.000: MadMac;
5.900: AcidQueen, Kore;
5.700: Skoptes;
5.600: Luca;
5.500: Fabio, Filippo;
5.400: Alfonso, Finedelledanze, Nuanda;
5.200: Mariuzzoweb, Raser;
5.100: FuffaForte;
4.800: Aioros;
4.700: Anto, Fred;
4.400: Hooverine;
3.600: LucaM;
3.200: Mar;
2.800:AleG;
2.700: Roger;
2.500: Rip;
1.800: Neoborbonico;
1.600: Augusto, Roger;
1.500: Holer;
1.300: Astrid, Elfodin;
1.200: Rogra;
1.100: Vaal;
1.000: J.
C’è stato un tempo in cui la bandiera della pace era molto di moda. Sventolava alle finestre, in alcuni luoghi pubblici stava accanto a quella dell’Italia, la trovavi all’ingresso degli oratori parrocchiali, e delle associazioni e in qualche caso persino sugli altari delle chiese.Non mi pronuncio sui crocifissi nelle scuole, sennò poi mi dite che sono diventato banale.
(...)
La bandiera, conclude «Fides», è un simbolo sincretistico, che propone l’unità New Age nella sintesi delle religioni. Introdurla nelle chiese e nelle celebrazioni è da considerarsi «un abuso».
Secondo l’Aduc "per la comunità scientifica internazionale e l'Organizzazione Mondiale della sanità la pillola del giorno dopo è un contraccettivo". Non risulta che l'Oms abbia mai fatto tale affermazione ma siamo pronti ad essere smentiti (difficilmente!).Siccome ho il viziaccio di voler verificare quello che leggo, mi sono recato sul sito dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità e ho scritto nel box in alto a destra (quello posizionato accanto al pulsante con la scritta "Search") la parola "levonorgestrel", ottenendo come primo risultato il documento che potete trovare qua.
On a montré que la pilule au lévonorgestrel de la contraception d’urgence empêche l’ovulation et n’a pas d’effet décelable sur l’endomètre (le revêtement muqueux interne de l’utérus) ni sur le taux de progestérone lorsqu’elle est administrée après l’ovulation. Cette pilule est inefficace une fois que la nidation a commencé, et elle ne provoque pas d’avortement.Il che, tradotto in italiano, significa più o meno quanto segue:
E' stato dimostrato che la contraccezione d'emergenza mediante levonorgestrel impedisce l'ovulazione e non ha effetti rilevabili sull'endometrio (la mucosa interna dell'utero), né sui livelli di progesterone quando viene somministrata dopo l'ovulazione. La pillola in questione è inefficace una volta che l'annidamento è avvenuto, e non provoca l'aborto.L'occasione mi è gradita per invitare il Movimento per la Vita a lanciare sfide più impegnative.
6.000: Elle;
5.900: Litarco, PoveroBucharin;
5.800: Sherasade;
5.500: Firetrip;
5.400: Stangi;
5.300: Dysnomia, Lunola;
5.200: Leilani;
5.100: FuffaForte, Lesandro;
5.000: Boga, MadMac, PaoloC;
4.900: Fabiana, Vittorio;
4.800: AcidQueen, Axx, Skoptes;
4.700: Kore, Luca;
4.600: Fabio;
4.400: Alfonso, Mariuzzoweb, Nuanda;
4.300: Finedelledanze;
4.100: Filippo;
3.900: Raser;
3.700: Fred;
3.600: Anto, LucaM;
3.400: Aioros, Hooverine;
2.700: Roger;
2.600: Mar;
1.600: Augusto, Roger;
1.500: AleG;
1.400: Filippo, Rip;
1.300: Astrid, Elfodin;
1.200: Eugenia, Rogra;
1.100: Vaal;
1.000: J;
900: Neoborbonico.
Non basta una prescrizione fatta al bar o in un ambulatorio se non si sa chi si ha davanti: non è rispettoso per la persona.Suggerirei sommessamente al Dottor Natali di fare mente locale sui tanti medici di pronto soccorso che si rifiutano non soltanto di prescrivere la contraccezione d'emergenza, ma perfino di incontrare le donne che la richiedono, affidando all'infermiere di turno, o peggio a un cartello vergato a mano e appeso alla bell'e meglio da qualche parte, l'incombenza di comunicare la propria indisponibilità a chi chiede il loro aiuto. Dopo questa riflessione, chissà, potremmo anche prendere in considerazione l'idea di discutere su ciò che è rispettoso per la persona e ciò che non lo è. Saluti.
Invio a tutti voi il racconto di un episodio a dir poco imbarazzante per le forze dell'ordine e rivelatore del clima che aleggia nei confronti dei nomadi presenti sul territorio.
Venerdì sera alle ore 19.30 circa due carabinieri hanno fermato un ragazzo minorenne di etnia rom durante "un normale controllo" in un parco rionale di Torino. Quello che non è normale è che il ragazzo, che risiede in una struttura di accoglienza, è stato ammanettato dietro la schiena con violenza, presi a pugni e sbattuto più volte con violenza contro il muro semplicemente perché NON IN POSSESSO DI DOCUMENTO IDENTIFICATIVO. I carabinieri si sono limitati a portare il ragazzo presso la struttura di accoglienza (dove peraltro sta effettuando un percorso di reinserimento all'interno della società con buoni risultati), richiedere conferma dell'identità del ragazzo ed i documenti dell'operatore presente, commentare l'episodio con frasi come "Verrà segnalato il fatto a chi di dovere", "Ora il clima è cambiato, vi facciamo chiudere", "La prossima volta che lo troviamo senza documenti lo arrestiamo per resistenza a pubblico ufficiale", "I ragazzi italiani non hanno strutture come queste", frasi che denotano atteggiamenti stereotipati, razzisti ed ignoranti. Se ne sono andati SENZA AVER LASCIATO UN VERBALE, cercando quindi di non lasciare tracce.
Evidentemente non sono bastate le rassicurazioni delle altre persone presenti al parco che hanno spiegato la provenienza del giovane e le sue difficoltà linguistiche, le continue richieste di spiegazioni dell'operatore e l'evidente non pericolosità del ragazzo per preservarlo da un trattamento che indica una chiara volontà politica di intimidazione nei confronti dei diversi.
Provate a pensare se vostro figlio, al parco, senza documenti perché li ha dimenticati a casa o perché ha meno di 15 anni, ricevesse un trattamento simile e vi fosse riportato a casa ammanettato e picchiato, con due energumeni che sbraitano frasi come "Non c'è più rispetto per la divisa che porto" e ancora "Dovreste insegnare l'educazione a vostro figlio". La domanda che pongo a tutti è: Quale sarebbe la vostra reazione? Non credo solo indignazione, credo anche denuncia e mobilitazione. Ed è proprio quello che dovremmo fare tutti insieme: denunciare il clima, i mandanti (visti gli episodi di questi giorni non mi sembra sia un caso isolato) e gli esecutori,
nonché mobilitarci e far sentire la nostra voce per porre fine a questi vergognosi abusi.
4.600: Elle;
4.400: PoveroBucharin;
4.200: Lunola, Sherasade;
4.100: Filippo, Leilani;
4.000: Lesandro, Vittorio;
3.900: FireTrip, MadMac, Raser;
3.800: Boga, Dysnomia, FuffaForte, Luca;
3.700: Fabio, Fred, Skoptes;
3.600: Axx;
3.500: Fabiana;
3.400: AcidQueen, Hooverine, Nuanda;
3.100: Litarco, MariuzzoWeb;
2.700: Roger;
2.600: Aioros, Mar, PaoloC;
2.500: LucaM;
2.400: Alfonso;
1.600: Augusto, Roger;
1.400: Rip;
1.300: Astrid, Elfodin, MadMac;
1.200: Eugenia;
1.100: Vaal;
1.000: Anto, J.
Allora, gente, la notizia è che oggi, durante la conferenza stampa che potete guardare cliccando qua, abbiamo presentato un nuovo servizio che potrebbe rivelarsi una vera e propria rivoluzione.
A partire da domani, sabato 14 giugno 2008, se una struttura pubblica ti ha negato la prescrizione della pillola del giorno dopo, e se sei a Roma o a Milano, puoi ricevere assistenza immediata chiamando i numeri di Soccorso Civile ed ottenendo subito la ricetta.
A Roma puoi chiamare il numero 333 9856046 tutti i giorni feriali dalle 09:00 alle 19:00, e non stop dalle 09:00 del sabato mattina fino alle 09:00 del lunedì mattina.
A Milano puoi chiamare il numero 345 5011223 non stop dalle 18:00 del venerdì pomeriggio fino alle 08:00 del lunedì mattina.
Per fare in modo che il servizio venga conosciuto da quante più persone possibile, e quindi per far sì che possano usufruirne in tanti, chiedo a tutti di aiutarci a diffondere la notizia; ecco quello che puoi fare per dare una mano:
E' inutile aggiungere che gli organi di informazione tradizionali stanno facendo del loro meglio per ignorare la notizia, e che quindi l'aiuto dei blogger è determinante per il suo successo.
Che dite, gente: ci date una mano?
Roma, 12 GIU (Velino) - "L'obbligo di prescrizione medica per la contraccezione d'emergenza non ha fondamento scientifico: si tratta, piuttosto, di una imposizione di carattere burocratico, che ostacola le donne nell'esercizio dei loro diritti e che si deve a ragioni politiche di stampo integralista e clericale". Lo dichiarano in una nota congiunta Marco Cappato, deputato europeo radicale e segretario dell'Associazione Luca Coscioni e Alessandro Capriccioli, membro di giunta dell'Associazione Coscioni e responsabile del portale "Soccorso Civile". "Questo ostacolo, quindi - spiegano -, deve essere rimosso, non soltanto nella pratica delle strutture sanitarie, ma anche e soprattutto negli aspetti formali che lo legittimano: è questo l'obiettivo del servizio notturno d'emergenza che sarà lanciato domani alla conferenza stampa a Roma, nella sede del Partito radicale alle 12 (in contemporanea se ne svolgerà un'altra a Milano), che coinvolgerà decine di medici disponibili a prestare un'opera di 'Soccorso Civile' in favore delle donne e del loro diritto all'autodeterminazione".
Pillola giorno dopo/Ass. Coscioni: tribunali proseguono le indagini,da sabato presidio straordinario di denuncia contro abusi
Dichiarazione di Alessandro Capriccioli e Josè De Falco, membri di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni per la Libertà di Ricerca Scientifica
In una sola settimana ben due giudici del Tribunale di Roma, respingendo le richieste di archiviazione ricevute, hanno chiesto un approfondimento delle indagini sulla mancata prescrizione della pillola del giorno dopo da parte di medici operanti in strutture ospedaliere romane. Si tratta dell'ennesima dimostrazione, qualora ce ne fosse ancora bisogno, del fatto che la dichiarata obiezione di coscienza in relazione ad un farmaco non abortivo, ma semplicemente contraccettivo, si risolve in una vera e propria imposizione di coscienza, che impedisce alle donne di affrontare liberamente le scelte sul proprio corpo e sulla propria maternità. Entrambi i casi risalgono ad alcuni anni fa: da ciò si desume che mentre la giustizia fa il suo corso, con i tempi interminabili che le sono purtroppo propri, centinaia di abusi continuano ad essere perpetrati sulle donne italiane, che si vedono negare la contraccezione d'emergenza presso gli ospedali e le guardie mediche, e sono quindi costrette a mortificanti peregrinazioni per ottenere quello che è a tutti gli effetti un loro diritto.
E' proprio per superare questa intollerabile situazione, e per sottrarre quindi le donne alle umiliazioni cui vengono arbitrariamente sottoposte, che l'Associazione Coscioni si batte per l'abolizione dell'obbligo di ricetta per la contraccezione d'emergenza: a questo scopo venerdì 13 giugno, a Roma e Milano, sarà lanciata una iniziativa straordinaria della durata di alcuni mesi che coinvolgerà decine di medici disponibili a prestare una vera e propria opera di "Soccorso Civile", e che consentirà di denunciare gli abusi che le donne debbono quotidianamente subire nelle strutture sanitarie pubbliche italiane.
3.100: Litarco, Poverobucharin;Che altro dirvi? Giocate e mettetevi in pari, se non l'avete ancora fatto.
2.900: Boga, Luca;
2.800: Firetrip;
2.700: Lesandro, Roger, Sherasade;
2.500: Acidqueen;
2.400: Alfonso, Axx, Nuanda;
2.300: Fabiana;
2.200: Mariuzzoweb;
1.600: Aioros, Augusto, Vittorio;
1.500: Leilani, Paolo C;
1.400: Skoptes, Rip;
1.300: Astrid, Elfodin, Fred, Luca M, Mar;
1.200: Eugenia, Fuffaforte;
1.100: Dysnomia, Hooverine, Raser, Vaal;
1.000: J.
Torino, 04 giugno 2008
Vogliamo denunciare un grave episodio, accaduto questa mattina, di cui è stata testimone una Mediatrice interculturale di Moncalieri. Alle 08:30 circa, sul bus 67 (capolinea di Moncalieri), pieno di gente che a quell'ora è diretta a scuola o a lavoro, è salita una pattuglia della polizia, ha intimato a tutti gli stranieri di scendere, ha diviso maschi e femmine con bambini, ha chiesto il permesso di soggiorno.
Molte persone avevano con sé solo la carta di identità italiana, altri il permesso di soggiorno, altri ancora né l'uno né l'altro.
Tutto l'episodio si è svolto accompagnato da frasi quali : "non ce ne frega niente della vostra carta di identità italiana" , "è finita la pacchia", "l'Italia non è più il Paese delle meraviglie".
Gli agenti hanno fatto salire tutti gli uomini su un cellulare, solo un uomo marocchino, mostrando la carta di identità italiana, si è rifiutato di salire, chiedendo di che cosa veniva accusato e che avrebbe fatto riferimento al suo avvocato. Gli agenti l'hanno lasciato andare.
Nessuno dei passeggeri rimasti sull'autobus è intervenuto, anzi, molte delle persone presenti, anche sui balconi delle case intorno e sui marciapiedi, hanno applaudito.
Ci aspettiamo che venga fatta chiarezza e che non si ripeta mai più un simile episodio in un Paese che si dichiara civile e democratico.
ASSOCIAZIONE ALMATERRA
«Continuare a prestare la massima collaborazione nei confronti dei sanitari aderendo a tutte le indicazioni che saranno loro impartite, con l'avvertenza che in caso di inottemperanza potranno essere adottati nuovamente nei loro confronti provvedimenti limitativi della potestà genitoriale».In altre parole, i termini della vicenda sono i seguenti: vi restituisco la potestà su vostro figlio, e quindi la libertà di scegliere cosa ritenete meglio per lui, purché scegliate come vi impongo di scegliere.
C'è poco da scherzare si tratta di un episodio triste e squallido.Per dirla tutta, non è la prima volta che una scena di sesso si svolge in un confessionale, o dentro a una chiesa, o magari in sagrestia; solo che stavolta si trattava di un uomo e una donna, mentre di norma uno dei protagonisti è un prete, e l'altro un ragazzino (o una ragazzina, a seconda dei casi).