La notizia di Davide Marasco, il bimbo di Lecce nato con la Sindrome di Potter, sottratto forzatamente alla potestà dei genitori e sottoposto a terapie invasive e dolorose senza alcuna possibilità di guarigione, ha fatto appena in tempo a diffondersi; ed ecco che stamattina Avvenire sfodera un articolo a firma Enrico Negrotti, il cui titolo è tutto un programma:
Mentre un Tribunale stabilisce che la madre e il padre del piccolo malato non sono idonei a decidere per la sua sorte, e quindi decreta che non debbano avere voce in capitolo nelle scelte terapeutiche che lo riguardano, un giornale ci rivela di conoscere addirittura la volontà del bambino.
Davide, a quanto pare, vuole farcela.
D'altra parte lo dice Avvenire, mica un signor nessuno.
Altro che i suoi genitori, no?
Se io fossi affetta da quella sindrome, non vorrei vivere. La Chiesa ha una concezione della dignità molto sui generis...
RispondiEliminaAvvenire sta superando i bei tempi di Verissimo con questi suoi scoop.
RispondiEliminaLa Parodi sta rosicando.
Beh...
RispondiEliminaMica si chiama "Avvenire" per nulla...
Che se Davide potesse parlare magari li manderebbe pure a fanculo...
RispondiEliminase ho capito bene, gli stessi che sostengono che i genitori abbiano il diritto di scegliere l'adesione ad una religione al posto del proprio figlio (scelta rinviabilissima), ora sostengono che i genitori non possano scegliere in quanto tempo e con quante sofferenze morirà il proprio figlio (e questa scelta non è rinviabile).
RispondiEliminagiusto?
Metil ma hai detto agli internauti che questo post (almeno una parte) è stato pubblicato sul riformista tra le lettere? Allora lo faccio io: http://www.lucacoscioni.it/se_lo_dice_avvenire c'è pure il nostro metil di profilo ;-)
RispondiEliminaJ.