

nel PdL sanno che il loro potere non sopravviverà nel dopo Berlusconi
si può puntare a creare, in alcuni, anni, la prima forza del Paese.Nota per chi non avesse inteso bene.
Noi abbiamo circa due milioni e mezzo di voti, aspettiamo che lui (Rutelli - n.d.r.) ce ne porti altrettanti: con 5 milioni di consensi andrà meglioMeglio per chi?
"Non ho strumenti per dire come sono andate le cose, ma sono certo del comportamento assolutamente corretto da parte dei carabinieri in questa occasione"ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa.
Dalle nostre parti le uniche bestie sono gli immigrati rumeni. Loro sì che lo stupro l'hanno nel sangue.Sul sito dell'Aduc è disponibile l'indirizzo dove inviare email di protesta che qui ripropongo.
Indirizzi a cui inviare il messaggio:
sindaco@comune.montaltodicastro.vt.it
pierluigibersani@gmail.com
info@pdlazio.it
Messaggio consigliato:
Al Sindaco di Montalto di Castro
e p.c.
- Segretario nazionale PD
- PD Lazio
In seguito all'affidamento ai servizi sociali di un gruppo di suoi concittadini presunti responsabili di una violenza contro una ragazza del posto, Lei ha affermato: "dalle nostre parti le uniche bestie sono gli immigrati rumeni. Loro sì che lo stupro l'hanno nel sangue".
Signor sindaco, Lei è un razzista.
Se non chiederà immediatamente scusa ai milioni di cittadini europei da Lei insultati, non potrò mai più in buona fede votare per Lei o per il partito che stupidamente L'ha candidata.
Un/a cittadina/o indignata/o,
(Firma)
La Banca d'Italia bacchetta gli istituti di credito italiani. Secondo Palazzo Koch, infatti, le banche del nostro Paese stanno mostrando "carenze e ritardi nell'applicazione delle disposizioni" in tema di remunerazione dei vertici. Lo si legge in una lettera inviata alle banche italiane dove si chiede di "assicurare lo scrupoloso e tempestivo allineamento alle disposizioni in tema di governance" redatte da Via Nazionale e ai nuovi principi e standard internazionali in materia.Vale a dire, in estrema sintesi, che le banche italiane sono fin troppo scrupolose quando si tratta di contare i peli del culo e sottrarre l'ossigeno alle piccole imprese stritolate dalla crisi, ma si rilassano alquanto, e diventano di manica molto più larga, al momento di erogare gli stipendi a quelli che le dirigono.
Vive in un clima di continui sospetti e di sfiducia. Si vede spesso vittima di un complotto, vive in un clima continuo di diffidenza immotivata nei confronti degli altri.Ecco vorrei semplicemente sapere se anche a voi ricorda qualcuno.
Utilizza la scissione in cui pensieri e sentimenti pericolosi e spiacevoli vengono scissi da quelli positivi, proiettati fuori di se e attribuiti agli altri. Questo stile difensivo consente all'individuo di salvaguardare autostima e contenuti positivi dagli aspetti cattivi del sé che vengono controllati tenendo a bada l'ambiente su cui sono proiettati.
Non riesce a portare avanti relazioni durature nel tempo.
A differenza dello schizofrenico possiede una percezione dell'ambiente precisa. La realtà non è distorta in se stessa ma lo è l'interpretazione di essa. Solitamente non è consapevole del suo disturbo. Il rapporto con la realtà è alterato in modo rigido pertanto l'IO non funziona come giudice e mediatore della realtà.
Terapia: supportiva per favorire lo sviluppo dell'autostima e delle fiducia di base.
Questo quotidiano nasce da una rivolta e una sfida. La rivolta è contro uno stato di fatto che espone i giornalisti a ogni sorta di condizionamenti padronali e corporativi. La sfida è all’ineluttabilità di questa situazione.Ancora, sempre nello stesso articolo:
Chi sarà questo lettore noi non lo sappiamo perché non siamo un giornale di parte, e tantomeno di partito, e nemmeno di classi o ceti.Poi, ed ecco la perla:
[Non sarà nostro lettore chi] concepisce il giornale come una fonte inesauribile di scandali fine a se stessi. Di scandali purtroppo la vita del nostro Paese è gremita, e noi non mancheremo di denunciarli con quella franchezza di cui crediamo che i nostri nomi bastino a fornire garanzia. Ma non lo faremo per metterci al rimorchio di quella insensata e cupa frenesia di dissoluzione in cui si sfoga un certo qualunquismo, non importa di destra o di sinistra.Infine, a chiusura di articolo:
A questo lettore non abbiamo “messaggi” da lanciare. Una cosa sola vogliamo dirgli: questo giornale non ha padroni perché nemmeno noi lo siamo. Tu solo, lettore, puoi esserlo, se lo vuoi. Noi te l’offriamo.Che dire? Se Feltri, con questa operazione, voleva nobilitare il giornale da lui diretto dicendo che è lo stesso fondato e per vent’anni diretto da un mostro sacro come Montanelli direi che è stato un fiasco su tutta la linea. Tanto da farmi ricordare una frase detta in un intervista al Corriere proprio da Indro Montanelli riguardo alla sua vecchia creatura editoriale:
Il Giornale di Feltri confesso che non lo guardo nemmeno, per non avere dispiaceri. Mi sento come un padre che ha un figlio drogato e preferisce non vedere. Comunque, non è la formula ad avere successo, è la posizione: Feltri asseconda il peggio della borghesia italiana. Sfido che trova i clienti!Sicuramente droghe pesanti.
Un viado per distruggere Piero Marrazzo. Avevano già organizzato pure un falso scandalo sessuale gli investigatori privati arrestati con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata allo spionaggio anche politico: inchieste totalmente illegali per screditare gli avversari di Francesco Storace (An), l'ex ministro della Salute che nell'aprile 2005 cercava la riconferma alla presidenza della Regione Lazio.Il Fatto ipotizza:
[...]
L'idea degli spioni era di fabbricare un clamoroso complotto a luci rosseper rovinare la reputazione del popolare giornalista di Mi manda RaiTre, candidato dal centrosinistra contro Storace. Il piano è documentato da una serie di intercettazioni non citate (ma allegate) alle 305 pagine di ordinanza d'arresto. L'obiettivo era distruggere Marrazzo non solo sul terreno politico o professionale, ma anche sul piano umano, psicologico e familiare. Ora il complotto è confermato dalle confessioni di Gaspare Gallo (il tecnico di fiducia del titolare della Ssi,Pierpaolo Pasqua), che ha già ammesso di aver corrotto i militari della Guardia di finanza e i funzionari di compagnie telefoniche. In carcere Gallo ha anche spiegato che il mandante politico, secondo quanto gli riferiva costantemente Pasqua, era Niccolò Accame, il rappresentante ufficiale della Lista Storace. Gallo ha messo a verbale anche il nome e cognome del travestito - un uomo «dedito abitualmente alla prostituzione» - che era stato già arruolato dalla banda per fabbricare il falso scandalo, poi rimasto inattuato non per scrupoli morali, ma perché sembrava troppo rischioso ricorrere a un personaggio di dubbia affidabilità.
Una nostra fonte che ritenevamo molto credibile ci disse che Marrazzo aveva una relazione abbastanza frequente con un transessuale, che aveva come nome d’arte Veronica.Altro che "falso scandalo sessuale". Bonazzi e Lillo ragionano:
Pasqua non lo dice e anzi lo nega, ma c’è un filo rosso che potrebbe legare la storia di ieri e quella di oggi. “Certamente sono stato indagato a lungo dai Carabinieri”, spiega Pasqua, “e io abito in una zona di competenza dellaCompagnia Trionfale, la stessa alla quale appartengono i carabinieri che sono stati arrestati ieri. Mi è venuta in mente questa coincidenza quando ho letto i giornali”. Insomma Pasqua lascia intendere che proprio qualche carabiniere della compagnia Trionfale, seguendolo, abbia pescato il jolly dell’appartamento di Veronica. E che magari abbia pensato di poterne fare una gallina dalle uova d’oro.Per la cronaca, Storace verrà prosciolto da ogni accusa nel giugno 2007.
La famiglia è la sua vera grande passione. Ha tre figlie: Giulia, Diletta e la più piccolina, Chiara. Con loro e con Roberta, la donna della sua vita, passa tutto il tempo libero.è poco attendibile.
"Questa vicenda sconcertante ed eclatante dovrebbe essere motivo di riflessione per tutti ed in particolare per il Pd che in queste ore dovrebbe interrogarsi sulla sua crisi morale - sottolinea Maurizio Gasparri, presidente dei senatori Pdl - Per il resto non traggo conclusioni politiche su dimissioni o altri aspetti, ma reclamiamo risposte e chiarezze".p.s. L'immagine è una creazione di Lorenzo che ce l'ha gentilmente sottoposta.
C’è la massima attenzione da parte delle forze dell’ordine di fronte a questi fatti.Certo, come no: tant'è vero che Wladimiro Tallini, quello che vende le suonerie telefoniche in tv, ha presentato un esposto alla procura di Torino a giugno del 2008 per l'identica ragione, ma il gruppo Facebook che inneggia all'odio contro di lui è ancora là. Mi dica, in quel caso le forze dell'ordine si sono distratte?
Non credo che ci sia un Paese al mondo in cui si può scrivere in un sito che si vuole uccidere il premier.Ah, ecco il problema non è scrivere in un sito che si vuole uccidere qualcuno, ma che quel qualcuno sia il premier: cioè, in sintesi, se non si tratta di lui 'sti cazzi. Dobbiamo interpretarlo come un anticipo di presidenzialismo?
Abbiamo dato disposizioni affinchè il sito venga chiuso subitoIl sito? Cioè Facebook? Oppure il gruppo? Ministro, pure lei si aggiorni, però, sennò va a finire che non le crede nessuno.
e tutti quelli che sono intervenuti siano denunciati alla magistratura.Tutti? Tutti i 17.454 membri del gruppo? Cos'è, una denuncia di massa?
È apologia di reato. Anzi peggio.Peggio? Espliciti, ministro, la prego: che reato ipotizza, esattamente? Strage? Genocidio? Circonvenzione di incapace?
Non mi capacito che qualcuno possa ipotizzare l’omicidio del premier.Più che altro, io non mi capacito che qualcuno (circa 9.500 persone, per l'esattezza) possa ipotizzare l'omicidio del gattino Virgola, che non esiste: ecco, questo è davvero preoccupante.
È il frutto di un’azione quotidiana e capillare di denigrazione del presidente del Consiglio e non solo che viene fatta da tempo e che può portare qualche mente malata ad ipotizzare azioni di questo tipo.Ah, ora ho capito: qualcuno potrebbe pensare di farlo davvero. Allora già che c'è, Ministro, le comunico che circa 3.500 persone hanno manifestato analoghe intenzioni nei confronti di Costantino Vitagliano: che facciamo, le arrestiamo tutte o soprassediamo?
Bisogna smettere con l’atteggiamento di demonizzazione dell’avversario politico.Avversario politico? Nel senso che il gruppo Facebook l'ha aperto Franceschini?
Due le perquisizioni in Piemonte. Nei giorni scorsi i poliziotti hanno fatto irruzione in una parrocchia della Granda: il prete ha tentato di impedire l´ingresso degli agenti, chiudendo la porta della canonica, ma un poliziotto è riuscito a infilare il piede, rimanendo ferito, e ad aprire un varco. Nella casa parrocchiale la squadra informatica della polizia postale ha trovato il computer in cui il sacerdote, che è stato denunciato a piede libero, conservava foto e filmati, che scaricava e scambiava su Internet.. ..Un sito piuttosto esclusivo, se così si può dire, per accedere al quale occorreva dimostrare, come biglietto da visita, di avere nel proprio hard disk un vasto materiale da scambiare. Meglio se inedito nel mondo della pedofilia online e autoprodotto, ovvero frutto di filmini casalinghi in cui spesso le vittime sono figli o amici di famiglia. E c´era anche un agghiacciante forum di discussione, in cui gli utenti chattavano in inglese tra di loro commentando la qualità delle immagini e stilando una sorta di classifica delle perversioni.
L'agricoltura deve poter disporre di un sufficiente livello di investimenti e di risorse. Questo tema richiama il fatto e fa comprendere che i beni della creazione sono limitati per loro natura: essi richiedono, pertanto, atteggiamenti responsabili e capaci di favorire la sicurezza alimentare, pensando anche a quella delle generazioni future.Bella esortazione, davvero.
(...)
Auspico che tale cooperazione salvaguardi i valori propri del mondo rurale e i fondamentali diritti dei lavoratori della terra. Mettendo da parte privilegi, profitti e comodità.