In estrema sintesi: se è vero che nella seduta di oggi un deputato si è rivolto a Ileana Argentin gridando "Falla stare zitta, quell'handicappata del cazzo!", ritengo che l'assemblea -tutta intera e all'unanimità- avrebbe dovuto chiedere di interrompere i lavori e rifiutarsi di proseguire finché l'autore dell'insulto non fosse stato individuato e allontanato dall'aula.
Perché in uno stato di diritto che voglia autenticamente ritenersi tale, almeno per come la vedo io, alcune questioni sono prioritarie rispetto a tutte le altre: le scuse, i distinguo, lo stupore e lo sdegno, paragonati all'inaudita gravità dell'accaduto, non sono che trascurabili dettagli.
31 marzo 2011
Il trionfo definitivo dell'ipocrisia
Ditemi la verità: se un gruppo di persone si sgola, si straccia le vesti e convoca il Senato in seduta notturna per impedire la morte una donna in stato vegetativo permanente che aveva chiesto lei stessa la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiali necessarie a tenerla clinicamente in vita, cosa vi aspettereste che facesse per salvare la pelle a migliaia di uomini, donne e bambini che scappano dall'inferno e sbarcano sulle nostre coste inseguendo disperatamente una speranza di sopravvivenza?
Se tanto mi dà tanto quelle persone dovrebbero scendere in piazza, incatenarsi, minacciare di darsi fuoco con l'accendino in una mano e la benzina nell'altra per fare in modo che quei poveri disgraziati vengano accolti, sfamati, dissetati e salvati dalla morte.
Invece no.
Invece le stesse persone che allora gridavano al crimine contro la vita, evocando lo spettro dell'eugenetica e dando dell'assassino a chiunque cercasse di far rispettare la volontà di quella donna, adesso strillano come ossessi che quei poveri cristi devono andarsene fuori dai coglioni, tornare da dove sono venuti, togliersi di mezzo e arrangiarsi come possono.
Si tratta del definitivo trionfo di un'ipocrisia tanto grossolana da diventare paradossale: un'ipocrisia sfacciata, praticata apertamente come se niente fosse e rivendicata senza ritegno, senza pudore, senza il benché minimo rispetto per la logica.
Spero davvero che qualcuno se ne ricorderà, la prossima volta che questi personaggi verranno a farci la predica sulla sacralità della vita umana.
Se tanto mi dà tanto quelle persone dovrebbero scendere in piazza, incatenarsi, minacciare di darsi fuoco con l'accendino in una mano e la benzina nell'altra per fare in modo che quei poveri disgraziati vengano accolti, sfamati, dissetati e salvati dalla morte.
Invece no.
Invece le stesse persone che allora gridavano al crimine contro la vita, evocando lo spettro dell'eugenetica e dando dell'assassino a chiunque cercasse di far rispettare la volontà di quella donna, adesso strillano come ossessi che quei poveri cristi devono andarsene fuori dai coglioni, tornare da dove sono venuti, togliersi di mezzo e arrangiarsi come possono.
Si tratta del definitivo trionfo di un'ipocrisia tanto grossolana da diventare paradossale: un'ipocrisia sfacciata, praticata apertamente come se niente fosse e rivendicata senza ritegno, senza pudore, senza il benché minimo rispetto per la logica.
Spero davvero che qualcuno se ne ricorderà, la prossima volta che questi personaggi verranno a farci la predica sulla sacralità della vita umana.
Chi cazzo credete di essere?
I parlamentari che hanno messo in scena l'indecorosa gazzarra in aula alla quale ci è toccato assistere dovrebbero avere il coraggio di firmare un disegno di legge che permetta a tutti gli alunni delle scuole di mandare a fare in culo gli insegnanti, di insultarsi a voce alta durante l'orario delle lezioni e di lanciarsi addosso gomme per cancellare, pallette di carta e proiettili fatti con il pongo, il tutto senza dover subire sanzioni disciplinari di sorta.
Oppure, più semplicemente, dovrebbero dimettersi e lasciare il posto a qualcun altro, così come succederebbe a qualunque operaio, impiegato, professionista o dirigente d'azienda cui capitasse di esibirsi davanti a tutti in intemperanze del genere.
Perché sapete qual è il punto? Al limite potrei pure fregarmene del fatto che costoro annoverino tra le proprie fila dei maleducati da competizione internazionale, dei cialtroni che se ne strafottono di fornire al paese il peggior esempio possibile, delle mezze calzette che si sentono degli eletti mentre non sono altro che una combriccola di nominati: ma quello che proprio non mi va né su né giù è che a questi fenomeni debbano essere consentiti comportamenti che per tutti gli altri, nessuno escluso, sono tassativamente vietati.
Dite la verità: chi cazzo credete di essere?
Oppure, più semplicemente, dovrebbero dimettersi e lasciare il posto a qualcun altro, così come succederebbe a qualunque operaio, impiegato, professionista o dirigente d'azienda cui capitasse di esibirsi davanti a tutti in intemperanze del genere.
Perché sapete qual è il punto? Al limite potrei pure fregarmene del fatto che costoro annoverino tra le proprie fila dei maleducati da competizione internazionale, dei cialtroni che se ne strafottono di fornire al paese il peggior esempio possibile, delle mezze calzette che si sentono degli eletti mentre non sono altro che una combriccola di nominati: ma quello che proprio non mi va né su né giù è che a questi fenomeni debbano essere consentiti comportamenti che per tutti gli altri, nessuno escluso, sono tassativamente vietati.
Dite la verità: chi cazzo credete di essere?
Lesbica
Alye Pollack ha 13 anni e frequenta la Westport Junior High, una scuola del Massachusetts. Ogni giorno, da ormai due anni, Alye è presa di mira da compagni di scuola che le rivolgono parole dure e offensive. Pe ribellarsi al bullismo la ragazzina americana ha usato YouTube e ha commosso l'AmericaQuesto l'incipit di P.L. Pisa nel commento al video su Repubblica TV. Il video lo conosco, è una ragazzina americana vittima di bullismo per via delle sue tendenze sessuali. La ragazza è lesbica. A questo video, nel mondo reale, seguono messaggi di solidarietà. Questo video nel mondo di Repubblica è riassunto, traducendone i passaggi importanti, così:
"Vi sembro felice? Non lo sono - si legge nei cartoncini - Non ho molti amici. Tre o quattro al massimo. Il perché? Non è passato un giorno senza che mi dicessero una di queste parole". E a questo punto Alye cita le offese che le vengono rivolte continuamente, tra cui "brutta", "grassa", "prostituta" e "mostro"....brutta... grassa... prostituta... mostro... c'è la piccola omissione del lesbica. Un'omissione che deflagra però. In quell'omissione c'è tutto un mondo di ipocrisia. Quella che fa più danni perchè è subdola. Un omofobo dichiarato e conclamato punta il dito contro un omosessuale ed esprime il suo pensiero, che ne so, meglio fascista che frocio, ad esempio. Il far finta che il problema sia un altro, il distrarre dal focus invece è un atteggiamento che non informa e nega una realtà. Medioevo.
Ma allora di cosa sta parlando quel commento? Del problema del bullismo nelle scuole americane? Sospetto che la frase magica sia la seguente:
E poi il messaggio shock: "Non la faccio finita, ma ci sono vicina". per poi arrivare alla disperata richiesta di "AIUTO"Eccolo qua il punto, facilmente riconoscibile dalla parola più abusata degli ultimi anni: "shock" e dal maiuscolo usato per comporre la parola AIUTO. Ricapitoliamo. Shock si usa anche per descrivere la reazione al sole che sorge. Lesbica, invece, non si dice nemmeno se l'argomento è l'omosessualità femminile. Le lesbiche, evidentemente, sono passate di moda e tirano molto meno di un carro di buoi.
30 marzo 2011
Generatore automatico di promesse ad abitanti di isole invase
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Non mi chiedete un po' troppo?
I miei figli, di dodici e nove anni, cominciano occasionalmente a leggiucchiare qualche brandello di giornale e a guardare i tg: fatalmente, inizia a succedere che che mi facciano qualche domandina.
Ebbene, mi sono reso conto che di fronte ai loro quesiti sono sempre in grande difficoltà; che rispondo con fatica, misurando le parole e usandone molte di più rispetto a quanto avrei immaginato; che mi dilungo, divago, la prendo alla lontana, e per ogni risposta mi ci vogliono una ventina di minuti buoni, anche quando in teoria basterebbe qualche secondo.
Sapete, amici che tirate le fila di questo povero paese, chi debbo ringraziare per questo straordinario imbarazzo?
Voi, ça va sans dire.
Come faccio a spiegare ai miei figli che devono avere rispetto per gli altri, mentre voi trattate migliaia di esseri umani come se fossero rifiuti tossici da rispedire a casa stipandoli in una nave?
Come faccio a convincerli che se vogliono farsi una posizione dovranno studiare e lavorare sodo, mentre voi scegliete la gente da mandare in parlamento in base al culo, alle tette e all'accuratezza con cui vi leccano il culo?
Come faccio a raccontare loro che essere onesti non ha prezzo, mentre voi distribuite incarichi come se piovesse a indagati, inquisiti e condannati per i reati più vergognosi?
Come faccio a insegnare loro che bisogna sempre assumersi la responsabilità delle proprie opinioni, mentre voi non fate altro che predicare bene in pubblico, razzolare male in privato e smentire qualsiasi cosa diciate dieci minuti dopo averla detta?
Come faccio a spiegare loro che tutti gli esseri umani hanno la stessa dignità mentre voi non fate altro che discriminare le donne, gli omosessuali, gli immigrati, i meridionali, i carcerati e chi più ne ha più ne metta?
Come faccio a raccontare loro che le idee, specialmente quelle originali, sono la cosa più preziosa che abbiamo, mentre voi vi affannate a reprimere, a censurare, a calpestare, a irridere e a delegittimare tutte quelle diverse dalle vostre?
Come faccio a convincerli che devono avere coraggio, mentre voi vi cagate addosso al primo soffio di brezza e cambiate le vostre opinioni, i vostri partiti, perfino i vostri amici non appena vi viene il sospetto di poter perdere la poltrona che avete sotto il culo?
E poi, alla fine, come faccio a convincerli che perfino voi, nonostante tutto e malgrado gli esempi che dispensate, non siete necessariamente uguali l'uno all'altro, che ci si deve sforzare disperatamente di non fare di tutta l'erba un fascio, che sparare sul mucchio non porta da nessuna parte, che cavarsela con un vaffanculo generale è troppo stupido, troppo comodo, troppo facile per servire a qualcosa?
A volte ho la tentazione di cavarmela raccomandando loro di comportarsi in modo diametralmente opposto rispetto a quello che fate voi, e buonanotte al cazzo: è una fatica, una fatica vera, mordermi la lingua e prendermi la briga di non farlo.
Non è che mi state chiedendo un po' troppo, no?
Ebbene, mi sono reso conto che di fronte ai loro quesiti sono sempre in grande difficoltà; che rispondo con fatica, misurando le parole e usandone molte di più rispetto a quanto avrei immaginato; che mi dilungo, divago, la prendo alla lontana, e per ogni risposta mi ci vogliono una ventina di minuti buoni, anche quando in teoria basterebbe qualche secondo.
Sapete, amici che tirate le fila di questo povero paese, chi debbo ringraziare per questo straordinario imbarazzo?
Voi, ça va sans dire.
Come faccio a spiegare ai miei figli che devono avere rispetto per gli altri, mentre voi trattate migliaia di esseri umani come se fossero rifiuti tossici da rispedire a casa stipandoli in una nave?
Come faccio a convincerli che se vogliono farsi una posizione dovranno studiare e lavorare sodo, mentre voi scegliete la gente da mandare in parlamento in base al culo, alle tette e all'accuratezza con cui vi leccano il culo?
Come faccio a raccontare loro che essere onesti non ha prezzo, mentre voi distribuite incarichi come se piovesse a indagati, inquisiti e condannati per i reati più vergognosi?
Come faccio a insegnare loro che bisogna sempre assumersi la responsabilità delle proprie opinioni, mentre voi non fate altro che predicare bene in pubblico, razzolare male in privato e smentire qualsiasi cosa diciate dieci minuti dopo averla detta?
Come faccio a spiegare loro che tutti gli esseri umani hanno la stessa dignità mentre voi non fate altro che discriminare le donne, gli omosessuali, gli immigrati, i meridionali, i carcerati e chi più ne ha più ne metta?
Come faccio a raccontare loro che le idee, specialmente quelle originali, sono la cosa più preziosa che abbiamo, mentre voi vi affannate a reprimere, a censurare, a calpestare, a irridere e a delegittimare tutte quelle diverse dalle vostre?
Come faccio a convincerli che devono avere coraggio, mentre voi vi cagate addosso al primo soffio di brezza e cambiate le vostre opinioni, i vostri partiti, perfino i vostri amici non appena vi viene il sospetto di poter perdere la poltrona che avete sotto il culo?
E poi, alla fine, come faccio a convincerli che perfino voi, nonostante tutto e malgrado gli esempi che dispensate, non siete necessariamente uguali l'uno all'altro, che ci si deve sforzare disperatamente di non fare di tutta l'erba un fascio, che sparare sul mucchio non porta da nessuna parte, che cavarsela con un vaffanculo generale è troppo stupido, troppo comodo, troppo facile per servire a qualcosa?
A volte ho la tentazione di cavarmela raccomandando loro di comportarsi in modo diametralmente opposto rispetto a quello che fate voi, e buonanotte al cazzo: è una fatica, una fatica vera, mordermi la lingua e prendermi la briga di non farlo.
Non è che mi state chiedendo un po' troppo, no?
Ci puliamo il culo pure con questo?
Raffaele Fitto, ministro per i Rapporti con le Regioni, 30 marzo 2011:
Che ne dite, vale la pena di continuare a rispettarlo o ci puliamo il culo pure con questo?
I respingimenti di massa sono l'extrema ratio, ma questo scenario davvero non si può escludere.IV Protocollo addizionale alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, 16 settembre 1963, articolo 4:
Le espulsioni collettive di stranieri sono vietate.Si tratta, per capirci, dello stesso pezzo di carta che proibisce la tortura e la schiavitù, garantisce la libertà di pensiero e di espressione, sancisce il diritto ad elezioni libere, protegge la proprietà, abolisce la pena di morte, stabilisce l'eguaglianza tra i coniugi, vieta di discriminare gli esseri umani in base al sesso, alla razza, alla lingua, alla religione, alle opinioni politiche, alla ricchezza, ed altre amenità del genere.
Che ne dite, vale la pena di continuare a rispettarlo o ci puliamo il culo pure con questo?
Spauracchi
Giancarlo Lehner, appartenente al gruppo dei "Responsabili", sull'emergenza migranti:
Si tratta, con ogni evidenza, di una drammatica realtà.
Per limitare l'afflusso degli africani, quasi tutti giovani e baldi maschi, serve il deterrente psicologico. Basterebbe diramare il seguente comunicato: "Al fine di prevenire squilibri demografici e prevedibili reati sessuali, le autorità italiane, nei luoghi degli sbarchi, hanno allestito presidi sanitari, per l'immediata castrazione chimica dei migranti". Certo che non lo faremo, tuttavia non sarebbe male agitare lo spauracchio della penisola come regione degli evirati arabi.Lo spauracchio di aver affrontato un'odissea per passare da un paese allo sbando a un altro, invece, non c'è neppure bisogno di agitarlo.
Si tratta, con ogni evidenza, di una drammatica realtà.
29 marzo 2011
Foera di ball
No, dico, un ministro della Repubblica liquida la drammatica questione dell'emergenza migratoria con un articolatissimo "foera di ball", e poi ci meravigliamo che abbiano escluso l'Italia dalla videoconferenza sulla crisi libica?
Io, piuttosto, li ringrazierei in ginocchio per non averci ancora escluso da tutto il resto.
Io, piuttosto, li ringrazierei in ginocchio per non averci ancora escluso da tutto il resto.
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Grazie a Superciccia e a Seble per l'aiuto linguistico.
Grazie a Superciccia e a Seble per l'aiuto linguistico.
Babbo, c'è un indovino
I leghisti vogliono cacciare i tunisini.
Beppe Grillo vuole cacciare i tunisini e i leghisti.
Mi corre l'obbligo di avvertirlo che prestandosi ad un gioco del genere si espone al rischio che qualcuno, prima o poi, voglia cacciare i tunisini, i leghisti e lui.
Non senza aggiungere che si tratta davvero di un gran brutto gioco.
Beppe Grillo vuole cacciare i tunisini e i leghisti.
Mi corre l'obbligo di avvertirlo che prestandosi ad un gioco del genere si espone al rischio che qualcuno, prima o poi, voglia cacciare i tunisini, i leghisti e lui.
Non senza aggiungere che si tratta davvero di un gran brutto gioco.
Certi paesi non hanno proprio speranza
Se andate sul sito del CNR e cliccate sulla voce "chi siamo" vi troverete davanti a questo significativo disclaimer:
Dite la verità: se una notizia del genere fosse arrivata dall'Iran, quanti di voi avrebbero scosso malinconicamente il capo e pensato fra sé e sé che certi paesi non hanno proprio speranza?
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è Ente pubblico nazionale con il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese.Orbene, posto che ciascuno è libero di pensare quello che vuole, a voi pare plausibile che il vice presidente di un ente pubblico le cui parole chiave sono "ricerca", "sviluppo delle conoscenze", "sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale", sia uno che considera i terremoti "una voce terribile ma paterna della bontà di Dio"?
Dite la verità: se una notizia del genere fosse arrivata dall'Iran, quanti di voi avrebbero scosso malinconicamente il capo e pensato fra sé e sé che certi paesi non hanno proprio speranza?
28 marzo 2011
Mezzo milione di elettori, trecento euro
Prendete la Toscana: regione non tra le più arretrate d'Italia, a quanto ne so.
Ebbene, un'indagine condotta dagli editori nel 2007 -la prima che sono riuscito a trovare al volo sul web- rivela che in Toscana solo una casalinga su dieci, e solo un pensionato su dieci, leggono abitualmente i giornali: amici che lavorano nel settore, tra l'altro, mi dicono che si tratta più o meno della media nazionale.
Il 25 marzo, data in cui è andata in scena la sceneggiata della finta aquilana, Forum è stato visto da 1.642.000 spettatori: quasi tutti pensionati e casalinghe, si può supporre, visto che la trasmissione va in onda dalle 11:00 alle 13:00 del mattino.
Ammesso e non concesso che i giornali abbiano spiegato in modo chiaro che si è trattato di una recita, e supponendo per prudenza che a qualcuno di quelli che l'hanno vista la verità sia stata raccontata da qualcun altro -il marito che compra il giornale, il figlio che usa internet e via discorrendo-, si può immaginare che circa un milione di persone tra quelle che hanno visto la trasmissione hanno creduto in buona fede a quello che ha detto la signora, e non sapranno mai -dico mai- che si è trattato di una recita bella e buona.
Vogliamo andarci con tutti e due i piedi di piombo e ridurre la stima? Riduciamola. Novecentomila? Ottocentomila? Cinquecentomila persone, a volerci rovinare? Diciamo cinquecentomila.
Ecco, mezzo milione di elettori rimarranno convinti per sempre -per sempre, badate- che un'aquilana doc sia andata in televisione a dire che la ricostruzione è stata completata in modo perfetto, e che chi ancora dorme in albergo lo fa volontariamente perché è uno scroccone.
Il tutto a trecento euro.
No, dico, vi rendete conto?
Ebbene, un'indagine condotta dagli editori nel 2007 -la prima che sono riuscito a trovare al volo sul web- rivela che in Toscana solo una casalinga su dieci, e solo un pensionato su dieci, leggono abitualmente i giornali: amici che lavorano nel settore, tra l'altro, mi dicono che si tratta più o meno della media nazionale.
Il 25 marzo, data in cui è andata in scena la sceneggiata della finta aquilana, Forum è stato visto da 1.642.000 spettatori: quasi tutti pensionati e casalinghe, si può supporre, visto che la trasmissione va in onda dalle 11:00 alle 13:00 del mattino.
Ammesso e non concesso che i giornali abbiano spiegato in modo chiaro che si è trattato di una recita, e supponendo per prudenza che a qualcuno di quelli che l'hanno vista la verità sia stata raccontata da qualcun altro -il marito che compra il giornale, il figlio che usa internet e via discorrendo-, si può immaginare che circa un milione di persone tra quelle che hanno visto la trasmissione hanno creduto in buona fede a quello che ha detto la signora, e non sapranno mai -dico mai- che si è trattato di una recita bella e buona.
Vogliamo andarci con tutti e due i piedi di piombo e ridurre la stima? Riduciamola. Novecentomila? Ottocentomila? Cinquecentomila persone, a volerci rovinare? Diciamo cinquecentomila.
Ecco, mezzo milione di elettori rimarranno convinti per sempre -per sempre, badate- che un'aquilana doc sia andata in televisione a dire che la ricostruzione è stata completata in modo perfetto, e che chi ancora dorme in albergo lo fa volontariamente perché è uno scroccone.
Il tutto a trecento euro.
No, dico, vi rendete conto?
I Care
Seriamente. Vorrei lanciare un messaggio di solidarietà. Vorrei tendere una mano a chi ha bisogno. Sappiamo tutti che il mondo del lavoro è in grossa crisi, sotto tanti punti di vista. Uno di questi è il sovraccarico di obblighi, di compiti, di responsabilità. E' una situazione insostenibile per molti, che si ritrovano poi stanchi, senza energia, incapaci loro malgrado di assolvere ai doveri. Da qualche parte si deve cominciare, da parte mia comincerei da quelle categorie che più necessitano di freschezza, di tenacia, di lucidità di mente: i nostri politici. Ai nostri stanchi Senatori, ai nostri distrutti Assessori, a tutte le palpebre a mezz'asta del Parlamento, ai vari consiglieri fan del sudoku, dedico un pensiero che si trasforma in speranza:
visto che siete così stanchi, vi prego... tornatevene a casa!
visto che siete così stanchi, vi prego... tornatevene a casa!
Toccato il fondo, si comincia a scavare
Sapete qual è la morale? Possiamo fare tutto il casino che vogliamo, ma molta di quella gente non saprà mai, e dico mai, che la signora era una figurante pagata per dire quello che ha detto.
Così, con buona pace di tutti, è stato accuratamente posizionato un altro mattone.
Per la propaganda, non per la ricostruzione.
Il neo-colonialismo non è quello di adesso, ma quello di prima
La storia, a occhio e croce, è sempre la stessa: si individua un potenziale dittatore disponibile a fare carne di porco di una nazione e poi non solo si fa finta di non vedere le efferatezze delle quali si rende protagonista e si chiude un occhio sul modo in cui calpesta sistematicamente ogni diritto civile, ma addirittura gli si vendono le armi necessarie a rafforzare il suo regime, lo si lusinga, gli si bacia il culo compiacendolo in ogni modo possibile e si fanno affari d'oro con lui; poi, quando alla fine i poveri abitanti di quel paese si incazzano e lui li reprime in un bagno di sangue, si prende atto dell'impossibilità di assistere impotenti al massacro e si interviene con impressionante dispiegamento di forze militari per ripristinare la democrazia.
In questo collaudatissimo schema, che negli ultimi quarant'anni si è ripetuto pressoché identico a se stesso in ogni angolo del globo, il crimine vero non consiste nell'intervenire quando le cose sono ormai andate in merda, ma nell'aver pazientemente e scientificamente costruito le condizioni perché ciò avvenisse.
Quelli che adesso si stracciano le vesti e parlano di neo-colonialismo, ma nei trent'anni precedenti si sono ben guardati dal fare un fiato, o sono in malafede o non ci hanno capito un granché.
In entrambi i casi, per come la vedo io, farebbero bene a tacere e ad occuparsi di altro.
In questo collaudatissimo schema, che negli ultimi quarant'anni si è ripetuto pressoché identico a se stesso in ogni angolo del globo, il crimine vero non consiste nell'intervenire quando le cose sono ormai andate in merda, ma nell'aver pazientemente e scientificamente costruito le condizioni perché ciò avvenisse.
Quelli che adesso si stracciano le vesti e parlano di neo-colonialismo, ma nei trent'anni precedenti si sono ben guardati dal fare un fiato, o sono in malafede o non ci hanno capito un granché.
In entrambi i casi, per come la vedo io, farebbero bene a tacere e ad occuparsi di altro.
26 marzo 2011
E i cattolici continuano a votarli
Mi piacerebbe un sacco sapere cosa ne pensino i cattolici, quelli che in chiesa leggono il vangelo e dicono di riconoscersi nell'insegnamento di Cristo, di un ministro che dichiara di voler caricare e riportare a casa migliaia di disperati invece di dar loro l'aiuto che chiedono.
Mi piacerebbe un sacco sapere quanti di loro, che alla domenica si chinano sugli inginocchioatoi, si battono il petto, prendono l'ostia con gli occhi socchiusi e allargano misericordiosamente le mani recitando il padre nostro, continuano a dare il voto a gente capace di affermazioni come questa.
Mi piacerebbe un sacco sapere cosa ne penserebbe Gesù Cristo, ammesso che sia esistito, di questa raccapricciante ipocrisia.
Mi piacerebbe un sacco sapere quanti di loro, che alla domenica si chinano sugli inginocchioatoi, si battono il petto, prendono l'ostia con gli occhi socchiusi e allargano misericordiosamente le mani recitando il padre nostro, continuano a dare il voto a gente capace di affermazioni come questa.
Mi piacerebbe un sacco sapere cosa ne penserebbe Gesù Cristo, ammesso che sia esistito, di questa raccapricciante ipocrisia.
25 marzo 2011
Quei comunisti dei tedeschi
Una democrazia è forte quando ha media liberi.La nuova campagna per la libertà dei media di ARD e ZDF. Notoriamente ricettacoli di trotskisti.
Preoccupazioni
La lega si dice preoccupata per la situazione di Lampedusa. Ne scopro il motivo recondito nel video proposto da Daniele Sensi (guardatelo tutto, ma gli ultimi 4 minuti non perdeteli per nessun motivo). Chiaramente ognuno ha le preoccupazioni che più gli si addicono, quelle della lega, espresse per voce di una sua senatrice, vicesindaco di Lampedusa si riassumono in
Tra gli immigrati sbarcati a Lampedusa "ci sono persone che sanno cosa significa il mondo, persone istruite, che hanno studiato. Addirittura alcuni parlano italiano. Questa è la cosa più preoccupante".Chiudere con una riflessione sulla preoccupazione della Lega per le persone istruite.. è banale.
Generatore automatico di precisazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla cena col gruppo dei Responsabili
Lo screenshot che vedete qua sopra, incredibile ma vero, è autentico: a questo punto come non chiedervi di fare refresh per ottenere una nuova precisazione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri?
24 marzo 2011
Proibiranno tutto
La sentenza del Tribunale di Roma contro il motore di ricerca Yahoo, ritenuto responsabile per il contenuto dei siti di cui fornisce automaticamente i link in base a un algoritmo matematico, dimostra ancora una volta un fatto decisamente preoccupante: quelli che scrivono le leggi e quelli che le applicano sono indietro anni luce rispetto alla società della quale dovrebbero occuparsi.
Non sto parlando necessariamente di malafede, intendiamoci: il problema vero è che questi capiscono sempre meno il mondo che li circonda, e ciononostante continuano a giudicarlo, a disciplinarlo e a regolamentarlo con cieca determinazione, applicando ostinatamente principi, criteri e parametri che con quel mondo non c'entrano più un tubo.
La cosa terrificante è che la forbice tra la realtà e il modo in cui questa gente la interpreta si allarga progressivamente, anziché restringersi, e che il processo sembra condurre in modo ineluttabile al più spaventoso degli esiti: arriverà il momento in cui costoro non capiranno più niente di quello che li circonda.
A quel punto, coscienziosamente, proibiranno tutto.
Non sto parlando necessariamente di malafede, intendiamoci: il problema vero è che questi capiscono sempre meno il mondo che li circonda, e ciononostante continuano a giudicarlo, a disciplinarlo e a regolamentarlo con cieca determinazione, applicando ostinatamente principi, criteri e parametri che con quel mondo non c'entrano più un tubo.
La cosa terrificante è che la forbice tra la realtà e il modo in cui questa gente la interpreta si allarga progressivamente, anziché restringersi, e che il processo sembra condurre in modo ineluttabile al più spaventoso degli esiti: arriverà il momento in cui costoro non capiranno più niente di quello che li circonda.
A quel punto, coscienziosamente, proibiranno tutto.
I segnali positivi di Frattini
Matteo Mecacci gli ha chiesto di fare quello che farebbe chiunque, dopo aver dato una dimostrazione pubblica così evidente di non averci capito niente: dimettersi.
Ovviamente lui non l'ha fatto, ma l'occasione mi è comunque gradita per rivolgervi un angoscioso quesito: avete capito da chi siamo governati, sì?
Il pastore che curava i gay con la fellatio
Com'è noto, alcuni gruppi evangelici sono tra i più convinti sostenitori della tesi secondo cui l'omosessualità sarebbe una malattia da curare.
Ebbene, la novità di oggi è che un certo Brent Girouex, pastore evangelico dell'Iowa, aveva messo a punto una terapia assai singolare per guarire gli adolescenti della sua parrocchia dal diabolico disturbo: si calava caritatevolmente le mutande e di faceva praticare un salutare pompino, non senza premurarsi di dire ai giovani "malati" che l'eiaculazione (la sua, ça va sans dire) avrebbe allontanato tutti i loro cattivi pensieri, e avendo sempre cura di pregare con fervore (sic) durante la taumaturgica pratica.
Ecco, tanto per farvi un esempio pratico dell'attendibilità di chi va a raccontare in giro certe fregnacce.
Ebbene, la novità di oggi è che un certo Brent Girouex, pastore evangelico dell'Iowa, aveva messo a punto una terapia assai singolare per guarire gli adolescenti della sua parrocchia dal diabolico disturbo: si calava caritatevolmente le mutande e di faceva praticare un salutare pompino, non senza premurarsi di dire ai giovani "malati" che l'eiaculazione (la sua, ça va sans dire) avrebbe allontanato tutti i loro cattivi pensieri, e avendo sempre cura di pregare con fervore (sic) durante la taumaturgica pratica.
Ecco, tanto per farvi un esempio pratico dell'attendibilità di chi va a raccontare in giro certe fregnacce.
23 marzo 2011
Lo sceriffo in parrocchia
Io gli immigrati li schederei a uno a uno. Purtroppo la legge non lo consente. Errore: portano ogni tipo di malattia: tbc, aids, scabbia, epatite.Dite la verità: voi mettereste casa vostra a disposizione di un personaggio capace di dichiarazioni del genere?
Darò subito disposizioni alla mia comandante dei vigili urbani affinché faccia pulizia etnica dei culattoni.
A Gorgo hanno violentato una donna con uno scalpello davanti e didietro. E io dico a Pecoraro Scanio che voglio che succeda la stessa cosa a sua sorella e a sua madre.
Gli extracomunitari? Bisognerebbe vestirli da leprotti per fare pim pim pim col fucile.
Rispediamo gli immigrati a casa in vagoni piombati.
Voglio la rivoluzione contro i campi dei nomadi e degli zingari: io ne ho distrutti due a Treviso.
Be', il parroco di Vigonza (Padova) ha fatto addirittura di più, concedendo a Giancarlo Gentilini, vice sindaco di Treviso, di usare il patronato di San Sebastiano per presentare il suo ultimo libro, efficacemente intitolato "Il sindaco sceriffo".
Un edificante esempio di amore cristiano, non è vero?
Spiritoso, malizioso e piuttosto belloccio
Siamo tornati a immettere il veleno nel corpo delle donne per abortire: cos'altro è la Ru 486 se non il prezzemolo moderno?Sapete chi ha pronunciato queste -ed altre notevoli- frasi?
Le interruzioni di gravidanza sono un omicidio perfetto. Punto.
Mi ritengo un uomo leale, intelligente, spiritoso, malizioso e piuttosto belloccio.
Scopritelo sul sito dell'Espresso. E se volete commentate qua.
Fermata d'autobus
Uno dei lati positivi di non avere la patente e dover prendere l'autobus è il poter osservare i manifesti...
dopo la squisita scelta cromatica che ci viene proposta dal PD che ci promette un Bersani pronto per il Madame Tussaud, ecco la risposta di Sinistra Ecologia e Libertà.
Ora prego perchè tornino di moda i graffiti.
22 marzo 2011
Ma voi lo sapete, cosa significa "oltre"?
La parola "oltre" significa "al di là".
Se affermo che voglio andare "oltre" una cosa che ha fatto qualcun altro, quindi, intendo dire che ho intenzione di fare meglio di lui.
Ebbene, se scelgo di usare la parola "oltre" per paragonarmi ad un mio antagonista, mi conviene senz'altro che la cosa fatta da lui sia una cosa buona, anzi ottima: perché dicendo che voglio andare "oltre" una cosa ottima, implicitamente comunico a tutti di essere così bravo da poterla addirittura superare, magari facendo una cosa davvero eccezionale.
Se invece quell'altro ha fatto una schifezza, dire che voglio andare "oltre" non significa granché, perché per fare meglio di una schifezza non ci vuole certo un'impresa da fuoriclasse: basta una schifezzuola che faccia un pelino meno schifo e già faccio la mia porca figura.
In questo caso, vocabolario alla mano, mi converrebbe cambiare parola, dicendo magari che voglio andare "contro", non "oltre" quella schifezza, per marcare in modo netto e inequivocabile la differenza tra me e il mio antagonista, per rendere chiaro a tutti che con lui non ho niente in comune, per sottolineare che il paragone tra noi due è del tutto improponibile, per affermare senza possibili equivoci che io e lui siamo su due pianeti completamente diversi.
Insomma, più il mio avversario è bravo, più faccio bella figura a dire che voglio andare "oltre" quello che ha fatto lui; più il mio avversario è scarso, più andare "oltre" quello che ha fatto lui finisce per perdere valore, fino a configurare una differenza trascurabile, inconsistente, impalpabile.
Ciò premesso, delle due l'una: o Bersani e il suo staff hanno dei seri problemi con l'italiano, oppure la loro campagna serve semplicemente a comunicare che quelli del PD sono un tantino meno peggio, ma solo un'anticchietta, di quelli del PdL.
In entrambi i casi, ne converrete, c'è di che preoccuparsi.
Se affermo che voglio andare "oltre" una cosa che ha fatto qualcun altro, quindi, intendo dire che ho intenzione di fare meglio di lui.
Ebbene, se scelgo di usare la parola "oltre" per paragonarmi ad un mio antagonista, mi conviene senz'altro che la cosa fatta da lui sia una cosa buona, anzi ottima: perché dicendo che voglio andare "oltre" una cosa ottima, implicitamente comunico a tutti di essere così bravo da poterla addirittura superare, magari facendo una cosa davvero eccezionale.
Se invece quell'altro ha fatto una schifezza, dire che voglio andare "oltre" non significa granché, perché per fare meglio di una schifezza non ci vuole certo un'impresa da fuoriclasse: basta una schifezzuola che faccia un pelino meno schifo e già faccio la mia porca figura.
In questo caso, vocabolario alla mano, mi converrebbe cambiare parola, dicendo magari che voglio andare "contro", non "oltre" quella schifezza, per marcare in modo netto e inequivocabile la differenza tra me e il mio antagonista, per rendere chiaro a tutti che con lui non ho niente in comune, per sottolineare che il paragone tra noi due è del tutto improponibile, per affermare senza possibili equivoci che io e lui siamo su due pianeti completamente diversi.
Insomma, più il mio avversario è bravo, più faccio bella figura a dire che voglio andare "oltre" quello che ha fatto lui; più il mio avversario è scarso, più andare "oltre" quello che ha fatto lui finisce per perdere valore, fino a configurare una differenza trascurabile, inconsistente, impalpabile.
Ciò premesso, delle due l'una: o Bersani e il suo staff hanno dei seri problemi con l'italiano, oppure la loro campagna serve semplicemente a comunicare che quelli del PD sono un tantino meno peggio, ma solo un'anticchietta, di quelli del PdL.
In entrambi i casi, ne converrete, c'è di che preoccuparsi.
Curarsi? O è un obbligo, o è un peccato
Se hai una malattia che ti immobilizza in un letto e ti costringe a vivere attaccato a una macchina o ad essere alimentato artificialmente, rinunciare a quelle terapie è un grave peccato; se invece hai una malattia che limita la tua fertilità, il grave peccato diventa sottoporti alle terapie che potrebbero guarirti.
Ricapitolando: a volte devi curarti per forza, altre volte curarti deve esserti proibito.
L'importante è che quello che vuoi tu non conti niente.
Ricapitolando: a volte devi curarti per forza, altre volte curarti deve esserti proibito.
L'importante è che quello che vuoi tu non conti niente.
21 marzo 2011
Apple: pornografia no, omofobia sì
"Chi è interessato al porno può comprarsi un dispositivo Android", ebbe a dire Steve Jobs spiegando i motivi che avevano indotto la Apple a escludere le applicazioni con contenuti hard dai suoi prodotti.
Invece, a quanto pare, chi insiste a blaterare che l'omosessualità sia una malattia può tranquillamente diffondere le sue applicazioni su iTunes.
Si vede che l'omofobia non è diseducativa per i bambini.
Invece, a quanto pare, chi insiste a blaterare che l'omosessualità sia una malattia può tranquillamente diffondere le sue applicazioni su iTunes.
Si vede che l'omofobia non è diseducativa per i bambini.
Minerva, gli sguardi reciproci e le strategie di nascondimento delle donne
Buongiorno
a tutti! Minerva, di tanto in tanto, va a nuotare in piscina e l’altro giorno
è rimasta alquanto sorpresa nel veder comparire nello spogliatoio femminile –
frequentato da donne e bambini in tenera età – un avviso che recitava “Nel
rispetto di tutti si prega di fare la doccia indossando il costume”. La ragione
di tale comunicazione le è apparsa immediatamente chiara nel momento in cui una
mamma, con figlio sui 3 anni al seguito, ha richiamato una ragazza che stava
facendo la doccia senza costume mostrandole il cartello e sottolineando il
fatto che, appunto, bisognasse “pensare ai bambini!”. Perplessa per la
situazione in corso, nella mia mente s’è visualizzato il perfido commento di un
amico educatore di fronte a genitori ansiosi e poco elastici di mente – “poi si
stupiscono quando da grandi diventano tossici” – ma poi ci ha pensato su più
seriamente...
Renzi: ci fa o ci è?
Prima va ad Arcore invece che a Palazzo Chigi.
Poi si schiera senza se e senza ma con Marchionne. E Marchionne dichiara di voler spostare la testa Fiat in Usa.
Adesso difende il nucleare.
Ci fa o ci è?
Poi si schiera senza se e senza ma con Marchionne. E Marchionne dichiara di voler spostare la testa Fiat in Usa.
Adesso difende il nucleare.
Ci fa o ci è?
20 marzo 2011
Indistinguibili
La Corte ha adottato la scelta più giusta. Il crocifisso rappresenta un simbolo religioso che è presente nella radice storica e culturale dell'Italia e di molti altri Paesi. Non contrasta in nessun modo con la libertà di religione o di educazione.Comunque la vediate sul crocifisso, sappiate una cosa: a volerla cercare col lanternino, l'unica differenza tra l'opinione di Vannino Chiti, vice presidente del senato del PD, e quella di Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del PdL, è che il primo scrive la parola crocifisso con l'iniziale minuscola, mentre il secondo predilige la maiuscola.
Dalla Corte Europea una decisione di buonsenso, senza pregiudizi. Il Crocifisso è un simbolo della tradizione cristiana che non offende e non limita la libertà religiosa. Un simbolo delle radici della cultura e della civiltà non solo italiana ma europea.
Per il resto i due punti di vista sono assolutamente indistinguibili.
Mi pare una metafora assai istruttiva, e decisamente inquietante, di quello che succede in questo sventurato paese.
19 marzo 2011
Generatore automatico di manifesti di Bersani
Istruzioni: fare refresh per ottenere un nuovo manifesto di Bersani
18 marzo 2011
In Italia per essere di sinistra bisogna diventare di destra
Una volta, neanche tanti anni fa, dichiararsi progressisti di sinistra significava essere garantisti, voler modificare la costituzione in senso innovativo, sentirsi cittadini del mondo e considerare la patria, il tricolore e l'inno nazionale elementi peculiari di una simbologia da tromboni di destra.
Oggi c'è qualcuno che pretende di aver diritto all'impunità rispetto a qualsiasi reato commesso, qualcun altro che la costituzione vuole modificarla a suo uso e consumo e qualcun altro ancora che col tricolore ci si vuole pulire il culo pubblicamente: sicché, per difendere un minimo di legalità, per evitare che questo paese diventi peggio del far west e per ribadire che l'unità nazionale ha portato con sé sacrifici che sarebbe bene non dimenticare, ci è toccato diventare giustizialisti, considerare la costituzione un totem che non si può mettere in discussione e agghindarci degli emblemi che fino a poco tempo fa appartenevano ai nostri avversari, portandoli festosamente in giro per le città come se fossero da sempre i nostri cavalli di battaglia.
Il che, a occhio e croce, equivale a dire che oggigiorno per contrapporsi a Berlusconi e Bossi, e quindi per potersi ufficialmente proclamare di sinistra, sembra essere necessario diventare di destra.
Non so voi, ma io mi sento un tantino in difficoltà.
Oggi c'è qualcuno che pretende di aver diritto all'impunità rispetto a qualsiasi reato commesso, qualcun altro che la costituzione vuole modificarla a suo uso e consumo e qualcun altro ancora che col tricolore ci si vuole pulire il culo pubblicamente: sicché, per difendere un minimo di legalità, per evitare che questo paese diventi peggio del far west e per ribadire che l'unità nazionale ha portato con sé sacrifici che sarebbe bene non dimenticare, ci è toccato diventare giustizialisti, considerare la costituzione un totem che non si può mettere in discussione e agghindarci degli emblemi che fino a poco tempo fa appartenevano ai nostri avversari, portandoli festosamente in giro per le città come se fossero da sempre i nostri cavalli di battaglia.
Il che, a occhio e croce, equivale a dire che oggigiorno per contrapporsi a Berlusconi e Bossi, e quindi per potersi ufficialmente proclamare di sinistra, sembra essere necessario diventare di destra.
Non so voi, ma io mi sento un tantino in difficoltà.
17 marzo 2011
Viva le centrali nucleari, purché altrove
Ci avete fatto caso? Il centrodestra si dichiara compatto a favore degli impianti atomici, ma poi i suoi esponenti precisano: non nella regione dove vengo eletto io, per carità. Leggere le loro dichiarazioni, sul sito dell'Espresso, per credere. Chi volesse dire la sua può commentare qua.
La migliore delle ipotesi è già una vergogna
Sapete cosa penso? Il fatto che dei carabinieri abbiano avuto rapporti intimi in caserma con una donna detenuta in camera di sicurezza non è gravissimo soltanto nel caso in cui si sia trattato tecnicamente di uno stupro, ma anche nell'ipotesi in cui quei rapporti fossero "consenzienti".
Non solo perché faccio una gran fatica a credere che tra una prigioniera e i suoi carcerieri possa stabilirsi un consenso minimamente autentico, ma soprattutto perché le stazioni dei carabinieri sono luoghi che dovrebbero servire a tutto tranne che a fare da cornice alle imprese sessuali di chi ci lavora dentro.
Se venisse fuori che non è stato uno stupro, evidentemente, sarei sollevato.
Ma anche la migliore delle ipotesi, abbiate pazienza, mi pare di una gravità inaudita.
Non solo perché faccio una gran fatica a credere che tra una prigioniera e i suoi carcerieri possa stabilirsi un consenso minimamente autentico, ma soprattutto perché le stazioni dei carabinieri sono luoghi che dovrebbero servire a tutto tranne che a fare da cornice alle imprese sessuali di chi ci lavora dentro.
Se venisse fuori che non è stato uno stupro, evidentemente, sarei sollevato.
Ma anche la migliore delle ipotesi, abbiate pazienza, mi pare di una gravità inaudita.
16 marzo 2011
Marco, la differenza la metti tu?
Marco Beltrandi è una persona con cui ho condiviso molte battaglie e del quale ho spesso apprezzato le iniziative, ma stavolta ha avuto un'alzata d'ingegno che mi ha lasciato davvero sbalordito: votare contro l'election day, provocando un aggravio di spesa pubblica che in un momento come questo ci saremmo potuti tranquillamente risparmiare, e per giunta farlo per una questione di principio assai discutibile (se si considera l'accorpamento un escamotage per arrivare al quorum, si potrebbe analogamente ritenere il contrario, ossia che la separazione sia un espediente per non raggiungerlo), mi pare un'idea che non brilla affatto per senso di responsabilità.
Il tutto a prescindere dalle assenze nelle fila dell'opposizione e dai 22 deputati sin qui persi dal gruppo, i quali ultimi davvero non si capisce cosa abbiano a che fare con la votazione di oggi (come se un calciatore che ha fatto un autogol si giustificasse dicendo che alcuni suoi colleghi avevano precedentemente cambiato squadra).
Intendiamoci: Marco era padronissimo di votare nel modo in cui ha votato e di sostenere la sua avversione agli accorpamenti; io, da parte mia, sono invece padrone di chiedergli se i soldi che si sarebbero potuti risparmiare abbia intenzione di metterceli lui.
Così, tanto per non dare la sensazione di voler comprare le proprie feroci contrarietà coi soldi degli altri.
Il tutto a prescindere dalle assenze nelle fila dell'opposizione e dai 22 deputati sin qui persi dal gruppo, i quali ultimi davvero non si capisce cosa abbiano a che fare con la votazione di oggi (come se un calciatore che ha fatto un autogol si giustificasse dicendo che alcuni suoi colleghi avevano precedentemente cambiato squadra).
Intendiamoci: Marco era padronissimo di votare nel modo in cui ha votato e di sostenere la sua avversione agli accorpamenti; io, da parte mia, sono invece padrone di chiedergli se i soldi che si sarebbero potuti risparmiare abbia intenzione di metterceli lui.
Così, tanto per non dare la sensazione di voler comprare le proprie feroci contrarietà coi soldi degli altri.
Non ho paura delle centrali nucleari, ma degli italiani
A prescindere dalle considerazioni sulla loro effettiva utilità, l'idea che in Italia vengano installate delle centrali nucleari mi terrorizza; e non tanto, o non solo, per il rischio che un giorno o l'altro succeda una catastrofe come in Giappone: del resto ci sono impianti potenzialmente pericolosi a pochi passi dai nostri confini, e se accadesse qualcosa a quelli le conseguenze sulla nostra incolumità sarebbero ugualmente gravi.
Quella che mi precipita dritto dritto nello sgomento è un'altra considerazione: niente, ma proprio niente, mi autorizza a confidare che quelle centrali, una volta costruite, verranno gestite in base a criteri diversi da quelli con cui nel nostro paese viene gestito più meno tutto il resto.
Provate a fare mente locale: cricche, amici degli amici, infiltrazioni mafiose e camorristiche, scorie radioattive interrate nei campi in cui ruminano le mucche, appalti per la manutenzione attribuiti senza la minima trasparenza, favori, controfavori, raccomandazioni, volemose bene e compagnia cantando.
Abbiamo già avuto modo di ammirare gli splendidi esiti di questo edificante modo di procedere in più di una circostanza: alluvioni che hanno spazzato via case costruite dove non si sarebbe dovuto grazie a concessioni rilasciate a forza di mazzette, terremoti che hanno polverizzato interi palazzi tirati su con la sabbia, edifici pubblici crollati da un momento all'altro perché chi doveva controllare la loro agibilità non l'aveva fatto, o l'aveva fatto chiudendo un occhio, magari lubrificato da una quantità di liquido sufficiente a mettergli in pace la coscienza.
Potrei continuare, evidentemente, elencando puntigliosamente il vivamaria di tragedie dovute al malaffare, alla corruzione e alla degenerazione delle istituzioni che hanno punteggiato la storia recente del nostro paese: ma credo che il concetto sia chiaro, così come dovrebbe essere chiaro il fatto che quando si gioca con la fusione dell'atomo il rischio che si corre è quello di moltiplicare quelle tragedie per cento, per mille, per diecimila.
E' per questo che mi terrorizza l'idea di installare delle centrali nucleari in Italia: non tanto, o non solo, perché temo un'imprevedibile catastrofe, quanto perché ho una paura fottuta dei prevedibilissimi metodi italiani.
Quella che mi precipita dritto dritto nello sgomento è un'altra considerazione: niente, ma proprio niente, mi autorizza a confidare che quelle centrali, una volta costruite, verranno gestite in base a criteri diversi da quelli con cui nel nostro paese viene gestito più meno tutto il resto.
Provate a fare mente locale: cricche, amici degli amici, infiltrazioni mafiose e camorristiche, scorie radioattive interrate nei campi in cui ruminano le mucche, appalti per la manutenzione attribuiti senza la minima trasparenza, favori, controfavori, raccomandazioni, volemose bene e compagnia cantando.
Abbiamo già avuto modo di ammirare gli splendidi esiti di questo edificante modo di procedere in più di una circostanza: alluvioni che hanno spazzato via case costruite dove non si sarebbe dovuto grazie a concessioni rilasciate a forza di mazzette, terremoti che hanno polverizzato interi palazzi tirati su con la sabbia, edifici pubblici crollati da un momento all'altro perché chi doveva controllare la loro agibilità non l'aveva fatto, o l'aveva fatto chiudendo un occhio, magari lubrificato da una quantità di liquido sufficiente a mettergli in pace la coscienza.
Potrei continuare, evidentemente, elencando puntigliosamente il vivamaria di tragedie dovute al malaffare, alla corruzione e alla degenerazione delle istituzioni che hanno punteggiato la storia recente del nostro paese: ma credo che il concetto sia chiaro, così come dovrebbe essere chiaro il fatto che quando si gioca con la fusione dell'atomo il rischio che si corre è quello di moltiplicare quelle tragedie per cento, per mille, per diecimila.
E' per questo che mi terrorizza l'idea di installare delle centrali nucleari in Italia: non tanto, o non solo, perché temo un'imprevedibile catastrofe, quanto perché ho una paura fottuta dei prevedibilissimi metodi italiani.
Ma Romani lo sa?
Secondo Luca Zaia non è possibile ospitare una centrale nucleare in Veneto, perché per ragioni di sicurezza un impianto del genere potrebbe essere collocato esclusivamente "in mezzo al deserto o in una zona molto stabile".
Siccome non mi risulta che nel nostro paese esistano zone desertiche di estensione significativa, e visto che l'Italia è un paese ad alto rischio sismico, Zaia ha praticamente affermato che dalle nostre parti le centrali nucleari non possono essere costruite.
Ora si tratta solo di raccontarlo anche a Romani, e poi siamo a posto.
Siccome non mi risulta che nel nostro paese esistano zone desertiche di estensione significativa, e visto che l'Italia è un paese ad alto rischio sismico, Zaia ha praticamente affermato che dalle nostre parti le centrali nucleari non possono essere costruite.
Ora si tratta solo di raccontarlo anche a Romani, e poi siamo a posto.
15 marzo 2011
Testamento biologico for dummies
Siccome il testamento biologico è tornato di stretta attualità grazie al disegno di legge che è in via di approvazione in questi giorni, e visto che da quella legge potrebbe dipendere il nostro futuro, vale la pena di chiarire una serie di punti sui quali, tanto per cambiare, qualcuno prova sistematicamente a prenderci in giro.
Buone FAQ a tutti.
Nessuno può rinunciare a una terapia indispensabile per la propria sopravvivenza.
Sbagliato. L'articolo 32 della nostra Costituzione stabilisce esattamente il contrario: "Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".
D'accordo, ma di fatto queste cose non avvengono mai: chi permetterebbe che un essere umano muoia solo perché si rifiuta di curarsi?
Invece accade tutti i giorni. Senza arrivare al classico esempio dei testimoni di geova, che spesso e volentieri ci rimettono le penne perché decidono -legittimamente, se sono maggiorenni- di non sottoporsi alle trasfusioni, succede tutti i giorni che un malato decida di non avvalersi della chemioterapia, di non fare l'emodialisi, di non prendere i farmaci antivirali o quelli contro l'ipertensione, anche se da quelle terapie dipende la sua sopravvivenza; nessuno, per fortuna, può mandare i carabinieri a prenderli a casa per costringerli a curarsi.
Bene, ma se le cose stanno così qual è il problema?
Il problema è che mentre tutti quei malati sono consapevoli, possono muoversi, e quindi sono materialmente in grado di non sottoporsi alle terapie indesiderate, ci sono altri pazienti che non hanno lo stesso privilegio, vuoi perché sono vigili ma immobilizzati (come Welby), vuoi perché sono incoscienti (come Eluana); loro, evidentemente, non sono in grado di mettere in pratica la loro scelta da soli, e per non essere discriminati rispetto agli altri hanno bisogno di due elementi in più: poter mettere preventivamente per iscritto la loro volontà e avere un medico che li aiuti a realizzarla.
Logicamente fila, ma mica si può obbligare un medico a staccare un respiratore o a togliere un sondino nasogastrico, provocando in tal modo la morte di un paziente.
Infatti nessuno lo pretende: quello che si chiede è che qualora un medico si dichiari disponibile, quel medico non possa essere perseguito per omicidio del consenziente o per assistenza al suicidio. C'è una gran bella differenza.
Certo, però nel momento in cui è immobilizzato o incosciente il malato potrebbe aver cambiato la sua scelta rispetto a quanto aveva scritto in precedenza, con il particolare che non può più dirlo.
Affermazione molto discutibile: se il paziente è immobilizzato ma vigile, come Welby, la tecnologia gli mette a disposizione sofisticati strumenti per consentirgli di dire ciò che vuole anche muovendo soltanto un sopracciglio; se invece è incosciente, come Eluana, non si vede in che modo possa elaborare una decisione, che dovrebbe essere per l'appunto una presa di coscienza.
Va bene, però l'alimentazione e l'idratazione artificiali non sono terapie mediche, ma mezzi ordinari necessari alla sopravvivenza di un essere umano: quindi a quelli non si può rinunciare.
Tanto per cominciare, il fatto che la nutrizione artificiale non sia una terapia è molto discutibile: leggete qua cosa bisogna fare per posizionare correttamente un sondino nasogastrico e poi ne riparliamo. Dopodiché, anche ammettendo che non si tratti di terapie, non si vede perché ciò implichi che non vi si possa rinunciare: anche farsi fare la barba non è una terapia, ma sfido chiunque a dire che per questo motivo un malato ricoverato in ospedale abbia l'obbligo di farsi radere.
Tutto giusto, però ci vuole una legge che disciplini queste questioni, altrimenti finisce che la gente fa quello che vuole e si rischiano gli abusi.
Andiamo per ordine: a rigor di logica una legge sul testamento biologico non sarebbe neppure necessaria, perché il diritto di lasciare per iscritto la propria volontà di rinunciare, in futuro, a determinati trattamenti non desiderati si può desumere dai principi costituzionali, anche se evidentemente una legge che lo consentisse e lo disciplinasse in modo esplicito sarebbe utile; la legge attualmente in via di approvazione, invece, non disciplina, ma vieta: proibisce che si possa rinunciare all'alimentazione e all'idratazione artificiali, e lascia al medico, non all'interessato o a una persona da lui designata, l'ultima parola sull'opportunità di proseguire o interrompere le terapie.
Quindi meglio nessuna legge?
Sì, rispetto a questa meglio nessuna legge: a meno che non vogliate, nel malaugurato caso in cui vi capiti qualcosa di brutto, che sia un altro a decidere al vostro posto, o non desideriate che vi nutrano e vi idratino sine die senza alcun riguardo per la vostra effettiva volontà.
Sta di fatto, però, che la vita non è nella nostra disponibilità, perché appartiene a un essere superiore che ce l'ha data: solo lui può togliercela.
A questo punto si tratta di mettersi d'accordo: o continuiamo a ritenere che l'Italia sia un paese laico, il che equivale a dire che i precetti religiosi non possono essere vincolanti per tutti, ma solo per chi li sceglie, oppure la trasformiamo in uno stato teocratico, e allora introduciamo anche la confessione obbligatoria, la messa forzata e il divieto penale dei rapporti sessuali non finalizzati alla procreazione.
Se ve la sentite...
Buone FAQ a tutti.
Nessuno può rinunciare a una terapia indispensabile per la propria sopravvivenza.
Sbagliato. L'articolo 32 della nostra Costituzione stabilisce esattamente il contrario: "Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".
D'accordo, ma di fatto queste cose non avvengono mai: chi permetterebbe che un essere umano muoia solo perché si rifiuta di curarsi?
Invece accade tutti i giorni. Senza arrivare al classico esempio dei testimoni di geova, che spesso e volentieri ci rimettono le penne perché decidono -legittimamente, se sono maggiorenni- di non sottoporsi alle trasfusioni, succede tutti i giorni che un malato decida di non avvalersi della chemioterapia, di non fare l'emodialisi, di non prendere i farmaci antivirali o quelli contro l'ipertensione, anche se da quelle terapie dipende la sua sopravvivenza; nessuno, per fortuna, può mandare i carabinieri a prenderli a casa per costringerli a curarsi.
Bene, ma se le cose stanno così qual è il problema?
Il problema è che mentre tutti quei malati sono consapevoli, possono muoversi, e quindi sono materialmente in grado di non sottoporsi alle terapie indesiderate, ci sono altri pazienti che non hanno lo stesso privilegio, vuoi perché sono vigili ma immobilizzati (come Welby), vuoi perché sono incoscienti (come Eluana); loro, evidentemente, non sono in grado di mettere in pratica la loro scelta da soli, e per non essere discriminati rispetto agli altri hanno bisogno di due elementi in più: poter mettere preventivamente per iscritto la loro volontà e avere un medico che li aiuti a realizzarla.
Logicamente fila, ma mica si può obbligare un medico a staccare un respiratore o a togliere un sondino nasogastrico, provocando in tal modo la morte di un paziente.
Infatti nessuno lo pretende: quello che si chiede è che qualora un medico si dichiari disponibile, quel medico non possa essere perseguito per omicidio del consenziente o per assistenza al suicidio. C'è una gran bella differenza.
Certo, però nel momento in cui è immobilizzato o incosciente il malato potrebbe aver cambiato la sua scelta rispetto a quanto aveva scritto in precedenza, con il particolare che non può più dirlo.
Affermazione molto discutibile: se il paziente è immobilizzato ma vigile, come Welby, la tecnologia gli mette a disposizione sofisticati strumenti per consentirgli di dire ciò che vuole anche muovendo soltanto un sopracciglio; se invece è incosciente, come Eluana, non si vede in che modo possa elaborare una decisione, che dovrebbe essere per l'appunto una presa di coscienza.
Va bene, però l'alimentazione e l'idratazione artificiali non sono terapie mediche, ma mezzi ordinari necessari alla sopravvivenza di un essere umano: quindi a quelli non si può rinunciare.
Tanto per cominciare, il fatto che la nutrizione artificiale non sia una terapia è molto discutibile: leggete qua cosa bisogna fare per posizionare correttamente un sondino nasogastrico e poi ne riparliamo. Dopodiché, anche ammettendo che non si tratti di terapie, non si vede perché ciò implichi che non vi si possa rinunciare: anche farsi fare la barba non è una terapia, ma sfido chiunque a dire che per questo motivo un malato ricoverato in ospedale abbia l'obbligo di farsi radere.
Tutto giusto, però ci vuole una legge che disciplini queste questioni, altrimenti finisce che la gente fa quello che vuole e si rischiano gli abusi.
Andiamo per ordine: a rigor di logica una legge sul testamento biologico non sarebbe neppure necessaria, perché il diritto di lasciare per iscritto la propria volontà di rinunciare, in futuro, a determinati trattamenti non desiderati si può desumere dai principi costituzionali, anche se evidentemente una legge che lo consentisse e lo disciplinasse in modo esplicito sarebbe utile; la legge attualmente in via di approvazione, invece, non disciplina, ma vieta: proibisce che si possa rinunciare all'alimentazione e all'idratazione artificiali, e lascia al medico, non all'interessato o a una persona da lui designata, l'ultima parola sull'opportunità di proseguire o interrompere le terapie.
Quindi meglio nessuna legge?
Sì, rispetto a questa meglio nessuna legge: a meno che non vogliate, nel malaugurato caso in cui vi capiti qualcosa di brutto, che sia un altro a decidere al vostro posto, o non desideriate che vi nutrano e vi idratino sine die senza alcun riguardo per la vostra effettiva volontà.
Sta di fatto, però, che la vita non è nella nostra disponibilità, perché appartiene a un essere superiore che ce l'ha data: solo lui può togliercela.
A questo punto si tratta di mettersi d'accordo: o continuiamo a ritenere che l'Italia sia un paese laico, il che equivale a dire che i precetti religiosi non possono essere vincolanti per tutti, ma solo per chi li sceglie, oppure la trasformiamo in uno stato teocratico, e allora introduciamo anche la confessione obbligatoria, la messa forzata e il divieto penale dei rapporti sessuali non finalizzati alla procreazione.
Se ve la sentite...
Fondare un giornale per andarsene a casa
La novità è che Giuseppe Fioroni, leader della minoranza interna ex PPI all'interno del PD, ha deciso di dotare la sua corrente di un nuovo giornale intitolato (sic) "Il domani d'Italia". Ma non è tutto. Nell'editoriale che apre il primo numero, firmato dallo stesso ex ministro della pubblica istruzione, si legge quanto segue:
Non faceva prima a dettare un comunicato stampa?
Al prossimo appuntamento elettorale il Pd dovrà presentarsi mettendo in campo una nuova generazione: una rete di uomini e di donne nuovi, che non hanno guidato il Paese prima e durante Berlusconi.In estrema sintesi Giuseppe Fioroni, ex democristiano eletto sindaco di Viterbo nel 1989 e poi presente in pianta stabile alla Camera dei Deputati fin dal 1996, ha fondato un giornale per proclamare urbi et orbi di doversene andare a casa.
Non faceva prima a dettare un comunicato stampa?
14 marzo 2011
Semplicemente
Semplicemente c'è chi pensa che non vale la pena praticare sport, se sei disabile
(Andrea Pellegrini, scherma, bronzo a Pechino 2008)
Questi non erano islamici
Picchiate, seviziate, investite con la macchina, segregate, cosparse di alcool e bruciate, violentate, accoltellate, sfigurate con l'acido, strangolate, prese a martellate, aggredite con le forbici, uccise a colpi di bloccasterzo, ammazzate con l'accetta, e da oggi anche ammanettate a una panca e marchiate a fuoco come gli animali.
Erano donne che vivevano nel nostro paese e hanno dovuto subire la violenza dei loro mariti, dei loro fidanzati, dei loro compagni: tutti rigorosamente italiani.
Chi denuncia le violenze di genere solo quando vengono poste in essere dagli stranieri, in modo particolare se quegli stranieri sono islamici, mi rivolta lo stomaco due volte: primo, perché strumentalizza le angherie subite da quelle donne al solo scopo di dimostrare la presunta "inferiorità" di altre culture rispetto alla nostra; secondo, perché ignora colpevolmente, e a volte arriva perfino a negare, la miriade di femminicidi che avviene tutti i giorni ad opera dei nostri connazionali.
Ecco perché non vi credo, quando gridate ai quattro venti che il burqa rappresenta un'inaccettabile violenza contro le donne islamiche: perché dite una cosa -talora- giusta, ma la dite da una posizione di assoluta malafede.
Altrimenti, una volta ogni tanto, vi degnereste di spendere qualche parolina anche su tutte le altre.
Erano donne che vivevano nel nostro paese e hanno dovuto subire la violenza dei loro mariti, dei loro fidanzati, dei loro compagni: tutti rigorosamente italiani.
Chi denuncia le violenze di genere solo quando vengono poste in essere dagli stranieri, in modo particolare se quegli stranieri sono islamici, mi rivolta lo stomaco due volte: primo, perché strumentalizza le angherie subite da quelle donne al solo scopo di dimostrare la presunta "inferiorità" di altre culture rispetto alla nostra; secondo, perché ignora colpevolmente, e a volte arriva perfino a negare, la miriade di femminicidi che avviene tutti i giorni ad opera dei nostri connazionali.
Ecco perché non vi credo, quando gridate ai quattro venti che il burqa rappresenta un'inaccettabile violenza contro le donne islamiche: perché dite una cosa -talora- giusta, ma la dite da una posizione di assoluta malafede.
Altrimenti, una volta ogni tanto, vi degnereste di spendere qualche parolina anche su tutte le altre.
Generatore automatico di orari scolastici dopo la riforma
Istruzioni: fare refresh per ottenere un nuovo orario scolastico dopo la riforma
13 marzo 2011
L'unità d'Italia dei blogger
Dalle 11 alle 13 di questa mattina vi consiglio caldamente di collegarvi al sito dell'Unità: ci sarà una diretta webtv con un fantastico gruppo di blogger (Gilioli, Zambardino, Civati, Leonardo, Malafemmena, Manginobrioches, Uomomordecane, Loredana Lipperini, Francesco Costa, Spinoza, Nazione Indiana, Luca Sofri e altri ancora), moderati da Concita De Gregorio e da Giovanni Maria Bellu, sul tema dell'unità d'Italia.
Avrei dovuto esserci anch'io, per la verità, ma una serie di contrattempi dell'ultima ora non mi permetteranno di essere con loro: e mi dispiace, perché sono coivinto che da una combriccola del genere verrà fuori un dibattito davvero interessante.
Datemi retta, non perdetevelo.
Avrei dovuto esserci anch'io, per la verità, ma una serie di contrattempi dell'ultima ora non mi permetteranno di essere con loro: e mi dispiace, perché sono coivinto che da una combriccola del genere verrà fuori un dibattito davvero interessante.
Datemi retta, non perdetevelo.
12 marzo 2011
Raddrizzarli tutti da piccoli
Con la riforma Gelmini i bambini di prima elementare frequenteranno ogni settimana due ore di religione e una sola ora d'inglese.
Del resto, se si vuole allevare un popolo di sudditi conviene darsi da fare per tempo.
Del resto, se si vuole allevare un popolo di sudditi conviene darsi da fare per tempo.
11 marzo 2011
Manipolazione a targhe alterne
Non c'è niente da fare, questi vescovi non smetteranno mai di meravigliarmi.
Prima fanno fuoco e fiamme se un disgraziato che sopravvive grazie ad un sofisticato macchinario artificiale chiede che lo lascino morire in santa pace, e poi si lamentano per "la smania di dominare e manipolare fino all'estremo la vita umana".
La sensazione è quella di una curiosa "manipolazione a targhe alterne": nei giorni dispari, quando si tratta di criminalizzare la ricerca scientifica sulle staminali embrionali o la fecondazione assistita, manipolare è un crimine contro l'umanità; nei giorni pari, quando si affronta il problema delle persone che non ne possono più di sondini nasogastrici e respiratori artificiali, allora si fa a gara a chi manipola di più.
Oggi, per esempio, è venerdì. Dispari. Niente manipolazioni.
Per manipolare un po' bisognerà aspettare almeno martedì prossimo.
Prima fanno fuoco e fiamme se un disgraziato che sopravvive grazie ad un sofisticato macchinario artificiale chiede che lo lascino morire in santa pace, e poi si lamentano per "la smania di dominare e manipolare fino all'estremo la vita umana".
La sensazione è quella di una curiosa "manipolazione a targhe alterne": nei giorni dispari, quando si tratta di criminalizzare la ricerca scientifica sulle staminali embrionali o la fecondazione assistita, manipolare è un crimine contro l'umanità; nei giorni pari, quando si affronta il problema delle persone che non ne possono più di sondini nasogastrici e respiratori artificiali, allora si fa a gara a chi manipola di più.
Oggi, per esempio, è venerdì. Dispari. Niente manipolazioni.
Per manipolare un po' bisognerà aspettare almeno martedì prossimo.
Cacciari, il qualunquismo e i Pearl Jam
Uno si sforza un sacco, di non diventare qualunquista.
Ci si impegna davvero, con incrollabile costanza, cercando disperatamente di non fare di tutta l'erba un fascio, di distinguere, di non dare voce al populismo facile, alla demagogia spicciola, al vaffanculo a buon mercato.
Poi, appena sente di avercela quasi fatta, succede che nella città in cui vive c'è un delirio di traffico con semafori in tilt, e code, e clacson, e bestemmie, e gente che minaccia di scendere dall'auto e picchiare quello dietro, e vigili urbani fischianti e gesticolanti, e proprio mentre accende un'altra sigaretta e ricalcola mentalmente il tempo che gli servirà per recuperare il ritardo accumulato su tutte le cose da fare al lavoro, ecco che gli sfreccia accanto una bella macchina blu con tanto di sirena spiegata che si fa strada zigzagando nel traffico per portare chissà dove un non meglio identificato esponente politico, che a quanto pare non può degnarsi di mettersi in coda ai semafori come tutti gli altri.
Ecco, in quel momento al nostro amico che ce la mette tutta per non diventare qualunquista torna in mente che secondo un illustre esponente politico -di sinistra, almeno a suo dire- i cittadini, cioè quelli imbottigliati nell'inferno del traffico, sarebbero un esercito di infanti incapaci di arrangiarsi che rompono le palle ai politici, vale a dire a quelli che sfrecciano a un pelo dalle loro automobili con la sirena ululante e il lampeggiante acceso.
Allora sente che gli verrebbe una gran voglia di diventarlo, populista e demagogico, di farla finita con i distinguo, di unirsi felicemente al coro dei vaffanculanti e di dichiarare urbi et orbi che alla fine della fiera hanno ragione loro.
Poi il nostro amico respira, accende un'altra sigaretta e prova a convincersi che valga la pena di fare ancora uno sforzo, se non altro per non dare al fenomeno che lo ha tacciato di essere un rompicoglioni idiota più soddisfazione di quella che merita.
Abbassa il finestrino, prende una bella boccata di smog e cambia stazione alla radio, finché miracolosamente non ne trova una che sta trasmettendo i Pearl Jam.
Qualcuno dica a Cacciari che è soprattutto merito loro, se stamattina le sue fregnacce non hanno arruolato nella schiera degli infanti un qualunquista in più.
Ci si impegna davvero, con incrollabile costanza, cercando disperatamente di non fare di tutta l'erba un fascio, di distinguere, di non dare voce al populismo facile, alla demagogia spicciola, al vaffanculo a buon mercato.
Poi, appena sente di avercela quasi fatta, succede che nella città in cui vive c'è un delirio di traffico con semafori in tilt, e code, e clacson, e bestemmie, e gente che minaccia di scendere dall'auto e picchiare quello dietro, e vigili urbani fischianti e gesticolanti, e proprio mentre accende un'altra sigaretta e ricalcola mentalmente il tempo che gli servirà per recuperare il ritardo accumulato su tutte le cose da fare al lavoro, ecco che gli sfreccia accanto una bella macchina blu con tanto di sirena spiegata che si fa strada zigzagando nel traffico per portare chissà dove un non meglio identificato esponente politico, che a quanto pare non può degnarsi di mettersi in coda ai semafori come tutti gli altri.
Ecco, in quel momento al nostro amico che ce la mette tutta per non diventare qualunquista torna in mente che secondo un illustre esponente politico -di sinistra, almeno a suo dire- i cittadini, cioè quelli imbottigliati nell'inferno del traffico, sarebbero un esercito di infanti incapaci di arrangiarsi che rompono le palle ai politici, vale a dire a quelli che sfrecciano a un pelo dalle loro automobili con la sirena ululante e il lampeggiante acceso.
Allora sente che gli verrebbe una gran voglia di diventarlo, populista e demagogico, di farla finita con i distinguo, di unirsi felicemente al coro dei vaffanculanti e di dichiarare urbi et orbi che alla fine della fiera hanno ragione loro.
Poi il nostro amico respira, accende un'altra sigaretta e prova a convincersi che valga la pena di fare ancora uno sforzo, se non altro per non dare al fenomeno che lo ha tacciato di essere un rompicoglioni idiota più soddisfazione di quella che merita.
Abbassa il finestrino, prende una bella boccata di smog e cambia stazione alla radio, finché miracolosamente non ne trova una che sta trasmettendo i Pearl Jam.
Qualcuno dica a Cacciari che è soprattutto merito loro, se stamattina le sue fregnacce non hanno arruolato nella schiera degli infanti un qualunquista in più.
10 marzo 2011
Sì, ma dopo le avete riattaccate
Ecco, poi un giorno uno apre il sito della Repubblica e legge che nel suo nuovo libro Joseph Ratzinger ha scritto testualmente:
Gesù le avrà pure distaccate, religione e politica: ma mi pare che poi le abbiate riattaccate per benino, o sbaglio?
Con il suo annuncio Gesù ha realizzato un distacco della dimensione religiosa da quella politica, un distacco che ha cambiato il mondo e che veramente appartiene all'essenza della sua nuova via.Detto da uno che è il capo della chiesa, e che un giorno sì e un giorno no si scaglia contro le leggi che configurano un modello alternativo di famiglia, contro le leggi che legalizzano l'eutanasia, contro le leggi che consentono l'aborto, contro le leggi che disciplinano il testamento biologico, contro le leggi che introducono l'informazione sessuale nelle scuole, contro le leggi che permettono la fecondazione assistita, contro le leggi che ammettono il divorzio, contro le leggi che favoriscono la scuola pubblica, contro le leggi che estendono le adozioni alle coppie omosessuali, contro le leggi che regolamentano la ricerca scientifica sugli embrioni, contro le leggi che istituiscono il matrimonio gay, suona davvero credibile.
Gesù le avrà pure distaccate, religione e politica: ma mi pare che poi le abbiate riattaccate per benino, o sbaglio?
Minorenni marocchini in Italia: a chi tutto e a chi niente
Se sei marocchina, ti arrestano con l'accusa di aver rubato un telefonino, qualcuno chiama in questura dicendo che sei la nipote di Mubarak e nel frattempo tutti litigano per stabilire con esattezza se al momento dei fatti eri minorenne oppure no, allora non vai in galera e te ne vai pure in giro per discoteche a fare serate.
Se sei marocchino, sei nato con la tetraparesi perché i medici dell'ospedale non hanno fatto il cesareo a tua madre, e all'epoca dei fatti eri minorenne di sicuro perché eri appena nato, allora non solo non andrai mai a fare una serata in discoteca, ma non ti danno neanche tutto il risarcimento che ti spetta perché hanno paura che scappi all'estero coi soldi in tasca.
Si vede che in Italia coi minorenni marocchini funziona così: a chi tutto e a chi niente.
Se sei marocchino, sei nato con la tetraparesi perché i medici dell'ospedale non hanno fatto il cesareo a tua madre, e all'epoca dei fatti eri minorenne di sicuro perché eri appena nato, allora non solo non andrai mai a fare una serata in discoteca, ma non ti danno neanche tutto il risarcimento che ti spetta perché hanno paura che scappi all'estero coi soldi in tasca.
Si vede che in Italia coi minorenni marocchini funziona così: a chi tutto e a chi niente.
09 marzo 2011
Signore e signori, i liberali
Io penso che l'uomo non disponga della sua vita, e naturalmente non sono disposto a votare una legge che non tenga conto di questo.(Gianfranco Rotondi, Un giorno da pecora, 9 marzo 2011)
Ripeto, la vita non è un bene disponibile, e quindi c'è qualcuno che sta sopra di noi che ne può disporre: noi non possiamo disporre della nostra vita.(Daniela Santanchè, 28 minuti, 9 marzo 2011)
Questi, signore e signori, sono due tra i più illustri esponenti di quello che si proclama il più grande partito liberale italiano di centrodestra.
Liberale, capite?
Secondo voi ce l'hanno, una vaga idea del significato di quello che dicono di essere, oppure ripetono a pappagallo quello che hanno sentito da chissà chi?
Grazie a Bakuizm per la segnalazione.
Altro che fame e sete, vogliono la schiavitù
Come ho già avuto modo di raccontarvi, i nostri amici fondamentalisti stanno per approvare una legge che impedirà ai malati di rifiutare l'idratazione e l'alimentazione artificiali: la motivazione che costoro adducono per giustificare l'iniziativa, come sapete, è il fatto che quelle pratiche non sarebbero vere e proprie terapie, ma sostegni vitali, e l'idea che un essere umano non possa essere lasciato morire di fame e di sete, neppure nel caso in cui lo abbia chiesto lui stesso.
Ebbene, per verificare la sincerità di queste argomentazioni mi piacerebbe rinfrescarvi la memoria sulla storia di Giovanni Nuvoli, l'ex agente di commercio e arbitro dilettante di Alghero affetto da Sclerosi Laterale Amiotrofica scomparso due anni e mezzo fa.
All'inizio del 2007, appena dopo la morte di Piergiorgio Welby, Nuvoli chiese pubblicamente il distacco del respiratore artificiale che lo teneva in vita: per tutta risposta i guardiani del regime si premurarono di far pattugliare la sua abitazione dai carabinieri, allo scopo di impedire che Tommaso Ciacca, anestesista radicale che si era reso disponibile ad assecondare sua la volontà, potesse porre in essere quanto gli era stato richiesto.
Per affermare i propri diritti Giovanni Nuvoli fu allora costretto ad iniziare un digiuno, che dovette sospendere dopo qualche giorno a causa delle sofferenze che gli provocava, ma che successivamente si decise a riprendere, come extrema ratio per provare a vincere l'inerzia e l'indifferenza delle istituzioni nei suoi confronti.
Il 23 luglio 2007 Nuvoli si spense, dopo otto giorni di terribile agonia procuratagli dall'inedia, due dei quali passati pienamente vigile e capace di intendere e di volere.
A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi: perché oggi si sta facendo di tutto per impedire che i malati terminali rifiutino acqua e cibo, mentre si è consentito che Giovanni Nuvoli morisse di fame e di sete senza alzare un dito? La risposta, purtroppo, è di una semplicità sconcertante.
L'unica cosa che interessa ai torturatori di stato è impedire ai cittadini di realizzare la loro volontà: quando essa consiste nel desiderio di non essere più idratati e alimentati, la si nega blaterando che i malati debbono essere assolutamente salvati dalla morte per inedia; quando invece, come nel caso di Nuvoli, il rifiuto del cibo e dell'acqua non costituiscono l'effettiva determinazione del paziente, ma sono soltanto lo strumento per cercare di far rispettare una scelta diversa -nel caso di specie il distacco del respiratore artificiale-, allora la morte per fame e per sete di quell'essere umano diventa un'eventualità accettabile, perché lasciare che essa sopraggiunga non significa assecondare la sua reale volontà, ma al contrario impedire ancora una volta che essa possa realizzarsi.
Come vedete, la differenza tra le due situazioni è soltanto apparente, ma nella sostanza non esiste, perché lo scopo finale è sempre lo stesso: evitare che gli individui si autodeterminino, negare il loro diritto di scegliere e sancire in modo inequivocabile che la libertà individuale astrattamente garantita dalla Costituzione non è altro che carta straccia.
Rifletteteci, la prossima volta che sentirete questi aguzzini parlare del diritto alla vita: l'unica cosa che vogliono, al di là delle scuse che cercano di darci a bere, è ridurre i cittadini al rango di schiavi.
Se così non fosse, perché per "salvare" il povero Nuvoli non hanno convocato il Parlamento in seduta notturna come fecero per Eluana Englaro?
Ebbene, per verificare la sincerità di queste argomentazioni mi piacerebbe rinfrescarvi la memoria sulla storia di Giovanni Nuvoli, l'ex agente di commercio e arbitro dilettante di Alghero affetto da Sclerosi Laterale Amiotrofica scomparso due anni e mezzo fa.
All'inizio del 2007, appena dopo la morte di Piergiorgio Welby, Nuvoli chiese pubblicamente il distacco del respiratore artificiale che lo teneva in vita: per tutta risposta i guardiani del regime si premurarono di far pattugliare la sua abitazione dai carabinieri, allo scopo di impedire che Tommaso Ciacca, anestesista radicale che si era reso disponibile ad assecondare sua la volontà, potesse porre in essere quanto gli era stato richiesto.
Per affermare i propri diritti Giovanni Nuvoli fu allora costretto ad iniziare un digiuno, che dovette sospendere dopo qualche giorno a causa delle sofferenze che gli provocava, ma che successivamente si decise a riprendere, come extrema ratio per provare a vincere l'inerzia e l'indifferenza delle istituzioni nei suoi confronti.
Il 23 luglio 2007 Nuvoli si spense, dopo otto giorni di terribile agonia procuratagli dall'inedia, due dei quali passati pienamente vigile e capace di intendere e di volere.
A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi: perché oggi si sta facendo di tutto per impedire che i malati terminali rifiutino acqua e cibo, mentre si è consentito che Giovanni Nuvoli morisse di fame e di sete senza alzare un dito? La risposta, purtroppo, è di una semplicità sconcertante.
L'unica cosa che interessa ai torturatori di stato è impedire ai cittadini di realizzare la loro volontà: quando essa consiste nel desiderio di non essere più idratati e alimentati, la si nega blaterando che i malati debbono essere assolutamente salvati dalla morte per inedia; quando invece, come nel caso di Nuvoli, il rifiuto del cibo e dell'acqua non costituiscono l'effettiva determinazione del paziente, ma sono soltanto lo strumento per cercare di far rispettare una scelta diversa -nel caso di specie il distacco del respiratore artificiale-, allora la morte per fame e per sete di quell'essere umano diventa un'eventualità accettabile, perché lasciare che essa sopraggiunga non significa assecondare la sua reale volontà, ma al contrario impedire ancora una volta che essa possa realizzarsi.
Come vedete, la differenza tra le due situazioni è soltanto apparente, ma nella sostanza non esiste, perché lo scopo finale è sempre lo stesso: evitare che gli individui si autodeterminino, negare il loro diritto di scegliere e sancire in modo inequivocabile che la libertà individuale astrattamente garantita dalla Costituzione non è altro che carta straccia.
Rifletteteci, la prossima volta che sentirete questi aguzzini parlare del diritto alla vita: l'unica cosa che vogliono, al di là delle scuse che cercano di darci a bere, è ridurre i cittadini al rango di schiavi.
Se così non fosse, perché per "salvare" il povero Nuvoli non hanno convocato il Parlamento in seduta notturna come fecero per Eluana Englaro?
08 marzo 2011
Cavarsela con le mimose
Le donne italiane vengono messe in croce dai fondamentalisti quando decidono di non portare avanti una gravidanza, sono costrette ad andarsene all'estero se vogliono accedere alla fecondazione assistita, e come se non bastasse debbono sottostare persino alle imposizioni di coscienza dei farmacisti che possono permettersi di rifiutare loro, anche nel caso in cui sia stato prescritto da un medico, un farmaco contraccettivo come la pillola del giorno dopo.
Il che equivale a dire che nel nostro paese i diritti delle donne vengono calpestati impunemente a partire dalla loro espressione più elementare: quella che riguarda il loro corpo, la loro salute, la loro sessualità.
Poi, come da copione, l'8 marzo i politici che si dicono progressisti sono tutti lì a sciorinare proclami, ad enunciare principi, ad assicurare il loro impegno astratto e la loro teorica solidarietà: il che, naturalmente, è cosa buona e giusta.
Però, vi dico la verità, mi piacerebbe tanto che quei politici si impegnassero tutti i giorni in una lotta senza tregua, senza riserve e senza quartiere per rimuovere le indecenti discriminazioni sul corpo delle donne, invece di ricordarsene una volta l'anno e poi dimenticarsene fino all'anno successivo.
Datevi una mossa, per cortesia: oppure pensate davvero di cavarvela con le mimose?
Il che equivale a dire che nel nostro paese i diritti delle donne vengono calpestati impunemente a partire dalla loro espressione più elementare: quella che riguarda il loro corpo, la loro salute, la loro sessualità.
Poi, come da copione, l'8 marzo i politici che si dicono progressisti sono tutti lì a sciorinare proclami, ad enunciare principi, ad assicurare il loro impegno astratto e la loro teorica solidarietà: il che, naturalmente, è cosa buona e giusta.
Però, vi dico la verità, mi piacerebbe tanto che quei politici si impegnassero tutti i giorni in una lotta senza tregua, senza riserve e senza quartiere per rimuovere le indecenti discriminazioni sul corpo delle donne, invece di ricordarsene una volta l'anno e poi dimenticarsene fino all'anno successivo.
Datevi una mossa, per cortesia: oppure pensate davvero di cavarvela con le mimose?
Con il velo non vale
Mi pareva fossimo arrivati alla conclusione che il burqa può rappresentare un problema solo se nasconde il volto di chi lo indossa e ne impedisce l'identificazione: ebbene, pare che a Rimini una studentessa dell'istituto alberghiero non abbia potuto ottenere lo stage in hotel perché portava il velo, anche se quest'ultimo le lasciava il viso completamente scoperto.
Qualora la notizia venisse confermata, si tratterebbe si scegliere: o decidiamo che anche i capelli costituiscono un elemento imprescindibile per identificare un individuo -però, coerentemente, vietiamo i copricapi, i cerchietti, la tintura, le treccine, le acconciature eccentriche in genere e pure il gel-, oppure ci convinciamo, una volta per tutte, che l'avversione nei confronti del velo nasconde spesso e volentieri un diffuso e fastidioso sentimento anti-islamico.
A voi la scelta.
Qualora la notizia venisse confermata, si tratterebbe si scegliere: o decidiamo che anche i capelli costituiscono un elemento imprescindibile per identificare un individuo -però, coerentemente, vietiamo i copricapi, i cerchietti, la tintura, le treccine, le acconciature eccentriche in genere e pure il gel-, oppure ci convinciamo, una volta per tutte, che l'avversione nei confronti del velo nasconde spesso e volentieri un diffuso e fastidioso sentimento anti-islamico.
A voi la scelta.
Grazie a Valeria per la segnalazione
07 marzo 2011
Contro natura chi?
Molti di loro prendono abitualmente farmaci contro l'ipertensione, il diabete, il colesterolo, la carenza di ferro, le malattie infettive, l'influenza, la colite, le allergie, le patologie cardiovascolari; quasi tutti acquistano il cibo con i proventi del proprio lavoro, anziché procurarselo cacciando con arco e frecce o piazzando trappole nei boschi; tutti, con rarissime eccezioni, si spostano utilizzando mezzi di locomozione che bruciano carburante liquido o che vengono alimentati elettricamente; gran parte di loro si lava tutti i giorni con l'acqua calda, appositamente prodotta da boiler a metano o da scaldabagni elettrici, si nutre di animali allevati in batteria, consuma frutta e verdura coltivate in serra, cammina su strada asfaltate, impara e si informa leggendo stringhe di simboli convenzionali appositamente codificate, si difende dal freddo indossando abiti ottenuti dalla tessitura, si ripara dalle intemperie abitando case fatte di mattoni, calce e cemento armato, si fa curare le carie dal dentista e consulta l'ora una ventina di volte al giorno usando un aggeggio dotato di lancette meccaniche o di cristalli liquidi; tutti, indistintamente, bevono l'acqua che sgorga dai loro rubinetti, o se sono particolarmente esigenti quella che acquistano conservata in appositi contenitori in plastica, opportunamente addizionata di gas a seconda dei gusti, e utilizzano le lavatrici, gli scooter, la luce artificiale, i frullatori, gli impianti stereofonici, le televisioni, l'aria condizionata, le automobili, gli occhiali, i telefoni, le macchine fotografiche, gli apparecchi per l'emodialisi, gli asciugacapelli elettrici, i sistemi d'allarme.
Poi, nelle pause tra un'attività e l'altra, prendono un microfono (cioè un un trasduttore elettromeccanico in grado di convertire le onde di pressione sonora in segnali elettrici), o si mettono in posa davanti a una telecamera (ovvero un dispositivo elettronico per l'acquisizione di immagini bidimensionali in sequenza, a velocità di cattura prefissate, solitamente nella gamma visibile dello spettro elettromagnetico), oppure si collegano a Facebook (vale a dire un social network accessibile su internet), e si dichiarano fortemente contrari alla legalizzazione delle unioni tra omosessuali perché a loro dire sono "contro natura".
Suvvia, abbiate almeno un minimo di decenza.
Poi, nelle pause tra un'attività e l'altra, prendono un microfono (cioè un un trasduttore elettromeccanico in grado di convertire le onde di pressione sonora in segnali elettrici), o si mettono in posa davanti a una telecamera (ovvero un dispositivo elettronico per l'acquisizione di immagini bidimensionali in sequenza, a velocità di cattura prefissate, solitamente nella gamma visibile dello spettro elettromagnetico), oppure si collegano a Facebook (vale a dire un social network accessibile su internet), e si dichiarano fortemente contrari alla legalizzazione delle unioni tra omosessuali perché a loro dire sono "contro natura".
Suvvia, abbiate almeno un minimo di decenza.
Alpino D.O.P.
Oggi si discute di "D.O.P.". Di alpini D.O.P. per la precisione. Spiego. Un gruppo di parlamentari - indovinate un po' - leghisti, assieme all'outsider pidiellino Edmondo Cirielli
Spiega il primo firmatario Davide Caparini:
DIEGO VAIRA (Salmour CN) muore a Valona a 20 anni nel 1997
DAVIDE CASAGRANDE (Belluno) alpino paracadutista, muore a Nassirya nel 2005
MANUEL FIORITO (Verona) muore in Afghanistan nel 2006
LUCA POLSINELLI (nato ad Orbetello GR e vissuto a Sora FR), muore in afghanistan nel 2006
GIUSEPPE ORLANDO (Palermo) muore a Kabul nel 2006
GIORGIO LANGELLA (Imperia) muore in Afghanistan nel 2006
VINCENZO CARDELLA (Caserta) muore a Roma a seguito delle ferite riportate a Kabul nel 2006
ROSARIO PONZIANO (Palermo), alpino paracadutista, muore a Herat nel 2009
MAURO GIGLI (Sassari), del genio guastarori alpini, muore a Kabul nel 2010
GIANMARCO MANCA (Alghero)muore in Afghanistan nel 2010 assieme ai suoi compagni
FRANCESCO VANNOZZI (Pisa)
SEBASTIANO VILLE (Siracusa)
MARCO PEDONE (Lecce)
MATTEO MIOTTO (Vicenza) muore nel 2010 in Afghanistan
LUCA SANNA (Oristano) muore nel 2011 in Afghanistan
MASSIMO RANZANI (Rovigo) muore nel 2011 in Afghanistan
ha presentato una proposta di legge unificata, in discussione oggi a Montecitorio, e diretta a favorire "il reclutamento degli alpini nelle zone tipiche". Ovvero Piemonte, Veneto, Friuli (e la Venezia Giulia? ndR), Lombardia, Trentino (Alto Adige? ndR), il punto più a sud è l'Abruzzo.Questo perchè il 70% dei volontari proviene dal Sud. Scandalo. Orrore. Rabbrividiamo.
Spiega il primo firmatario Davide Caparini:
il posto fisso nell'esercito si è consolidato come un ammortizzatore sociale nel meridione (...) L'obbiettivo è invertire la tendenza che sta snaturalizzando il corpo degli alpini, da sempre radicati nel territorio.Io vorrei dire tante cose, molte delle quali passibili delle più svariate condanne, quindi mi limito ad elencare alcuni dei morti tra le fila degli alpini, sperando che tutti coloro che hanno proposto questa legge, e tutti i firmatari, abbiano almeno il coraggio di guardare in faccia le famiglie dei morti provenienti da qualsiasi posto a sud dell'Abruzzo e di dirgli senza mezzi temini, che i loro figli, mariti, padri, sono alpini di serie B, senza il bollino D.O.P.
DIEGO VAIRA (Salmour CN) muore a Valona a 20 anni nel 1997
DAVIDE CASAGRANDE (Belluno) alpino paracadutista, muore a Nassirya nel 2005
MANUEL FIORITO (Verona) muore in Afghanistan nel 2006
LUCA POLSINELLI (nato ad Orbetello GR e vissuto a Sora FR), muore in afghanistan nel 2006
GIUSEPPE ORLANDO (Palermo) muore a Kabul nel 2006
GIORGIO LANGELLA (Imperia) muore in Afghanistan nel 2006
VINCENZO CARDELLA (Caserta) muore a Roma a seguito delle ferite riportate a Kabul nel 2006
ROSARIO PONZIANO (Palermo), alpino paracadutista, muore a Herat nel 2009
MAURO GIGLI (Sassari), del genio guastarori alpini, muore a Kabul nel 2010
GIANMARCO MANCA (Alghero)muore in Afghanistan nel 2010 assieme ai suoi compagni
FRANCESCO VANNOZZI (Pisa)
SEBASTIANO VILLE (Siracusa)
MARCO PEDONE (Lecce)
MATTEO MIOTTO (Vicenza) muore nel 2010 in Afghanistan
LUCA SANNA (Oristano) muore nel 2011 in Afghanistan
MASSIMO RANZANI (Rovigo) muore nel 2011 in Afghanistan
05 marzo 2011
Una situazione totalmente amichevole
A Roma una donna arrestata per furto accusa tre carabinieri e un vigile urbano di averla prelevata dalla sua cella, di averla portata in sala mensa, di averla costretta ad ubriacarsi e infine di averla violentata.
Gli accusati non negano che vi siano stati rapporti sessuali, ma si giustificano uno dicendo che essi sono avvenuti "in una situazione totalmente amichevole", un altro precisando che la ragazza era "consenziente", un altro ancora sostenendo che l'atteggiamento della donna era "inequivocabile".
Io, naturalmente, non ho modo di sapere come siano andate effettivamente le cose: però, anche nel caso in cui la versione dei carabinieri corrispondesse alla realtà, qualcuno dovrebbe avere la bontà di spiegarmi come sia possibile considerare un rapporto sessuale tra una donna in cella e i suoi carcerieri realmente "inequivocabile", "amichevole" e "consenziente".
Grazie.
Gli accusati non negano che vi siano stati rapporti sessuali, ma si giustificano uno dicendo che essi sono avvenuti "in una situazione totalmente amichevole", un altro precisando che la ragazza era "consenziente", un altro ancora sostenendo che l'atteggiamento della donna era "inequivocabile".
Io, naturalmente, non ho modo di sapere come siano andate effettivamente le cose: però, anche nel caso in cui la versione dei carabinieri corrispondesse alla realtà, qualcuno dovrebbe avere la bontà di spiegarmi come sia possibile considerare un rapporto sessuale tra una donna in cella e i suoi carcerieri realmente "inequivocabile", "amichevole" e "consenziente".
Grazie.
04 marzo 2011
L'abbecedario del Cavaliere
ARBITRI: Non c'erano 3 fuorigioco. Il problema è che spesso il Milan si imbatte in arbitri di sinistra.
BANCHIERI: Le banche oggi sono in una situazione su cui il governo ha i fari accesi. Credo che gli istituti stiano facendo utili molto elevati, arrivo a dire eccessivi.
COPPIE GAY: Finché governeremo noi non ci saranno mai equiparazioni tra le coppie gay e la famiglia tradizionale, così come non saranno mai possibili le adozioni di bambini per le coppie omosessuali.
DONNE: Quella delle donne è stata una mobilitazione faziosa, vergogna.
ENTI ECONOMICI INTERNAZIONALI: Un giorno si e uno no escono e dicono che il deficit è al 5%, meno consumi del 5%, crisi di qui, crisi di là, la crisi ci sarà perfino al 2010, la crisi si chiuderà nel 2011... Un disastro. Dovremmo veramente chiudere la bocca a tutti questi signori che parlano.
FINANZIERI: Se c'è un corpo deviato dello Stato che si organizza, che pretende di avere certe somme da chi è in regola minacciando azioni su altre società di un gruppo e che poi si spartisce verticalmente tra i suoi membri il ricavato di queste sue pressioni, siamo di fronte ad una forma di associazione a delinquere.
GIORNALISTI: Dovete togliere il bavaglio alla verità, quel bavaglio imposto dalla stampa schierata con la sinistra, pregiudizialmente ostile al governo, che disinforma, distorce la realtà e calpesta in modo sistematico il diritto sacrosanto della privacy dei cittadini.
HOSTESS: Se cambiate idea e decidete di mettere sui treni ad Alta Velocità delle hostess, io mi propongo per il casting.
INSEGNANTI: Gli insegnanti della scuola pubblica inculcano agli studenti valori diversi da quelli delle famiglie.
LAICISTI: Il PD è succube del superpartito di Repubblica, è sempre più estremista e laicista, è al traino politico di un movimento eversivo come l’IDV e culturale come i radicali.
MAGISTRATI: La magistratura è una malattia della nostra democrazia.
NAPOLETANI: Ci vediamo il Milan per battere il Sud.
OMOSESSUALI: Meglio essere appassionati di belle ragazze che gay.
PUBBLICI MINISTERI: Il pubblico accusatore dovrebbe essere sottoposto periodicamente a esami che ne attestino la sanità mentale.
QUIRINALE: Se una legge non piace al capo dello Stato e al suo staff, quella legge torna alla Camera e al Senato.
RIPETENTI: I veri studenti sono a casa studiare. In piazza ci sono solo i centri sociali e gli studenti fuori corso.
SONDAGGISTI: Sono sondaggi fasulli: ho in mano un sondaggio di Euromedia che dice che il 62% degli italiani sta col presidente del Consiglio e il mio governo ha un gradimento del 50%. Tanto vi dovevo perché non è accettabile sentire in una Tv di Stato certe menzogne.
TERREMOTATI: Hanno organizzato delle manifestazione sul nulla, mandando gente che non aveva nulla da chiedere e hanno strumentalizzato le speranze, la paura e i morti. Vergogna!
USCIERI: Ma come fa Moratti a spendere tutti quei soldi per Mancini? Adesso anche gli uscieri di Palazzo Chigi mi hanno chiesto l'aumento...
VETEROCOMUNISTI: Tutti questi signori, Massimo D’Alema in testa, sono dei veterocomunisti, erano, sono e saranno vecchi comunisti che usano metodi stalinisti.
ZINGARI: Sui rom sto con Sarkozy, il commissario Reding non doveva parlare.
BANCHIERI: Le banche oggi sono in una situazione su cui il governo ha i fari accesi. Credo che gli istituti stiano facendo utili molto elevati, arrivo a dire eccessivi.
COPPIE GAY: Finché governeremo noi non ci saranno mai equiparazioni tra le coppie gay e la famiglia tradizionale, così come non saranno mai possibili le adozioni di bambini per le coppie omosessuali.
DONNE: Quella delle donne è stata una mobilitazione faziosa, vergogna.
ENTI ECONOMICI INTERNAZIONALI: Un giorno si e uno no escono e dicono che il deficit è al 5%, meno consumi del 5%, crisi di qui, crisi di là, la crisi ci sarà perfino al 2010, la crisi si chiuderà nel 2011... Un disastro. Dovremmo veramente chiudere la bocca a tutti questi signori che parlano.
FINANZIERI: Se c'è un corpo deviato dello Stato che si organizza, che pretende di avere certe somme da chi è in regola minacciando azioni su altre società di un gruppo e che poi si spartisce verticalmente tra i suoi membri il ricavato di queste sue pressioni, siamo di fronte ad una forma di associazione a delinquere.
GIORNALISTI: Dovete togliere il bavaglio alla verità, quel bavaglio imposto dalla stampa schierata con la sinistra, pregiudizialmente ostile al governo, che disinforma, distorce la realtà e calpesta in modo sistematico il diritto sacrosanto della privacy dei cittadini.
HOSTESS: Se cambiate idea e decidete di mettere sui treni ad Alta Velocità delle hostess, io mi propongo per il casting.
INSEGNANTI: Gli insegnanti della scuola pubblica inculcano agli studenti valori diversi da quelli delle famiglie.
LAICISTI: Il PD è succube del superpartito di Repubblica, è sempre più estremista e laicista, è al traino politico di un movimento eversivo come l’IDV e culturale come i radicali.
MAGISTRATI: La magistratura è una malattia della nostra democrazia.
NAPOLETANI: Ci vediamo il Milan per battere il Sud.
OMOSESSUALI: Meglio essere appassionati di belle ragazze che gay.
PUBBLICI MINISTERI: Il pubblico accusatore dovrebbe essere sottoposto periodicamente a esami che ne attestino la sanità mentale.
QUIRINALE: Se una legge non piace al capo dello Stato e al suo staff, quella legge torna alla Camera e al Senato.
RIPETENTI: I veri studenti sono a casa studiare. In piazza ci sono solo i centri sociali e gli studenti fuori corso.
SONDAGGISTI: Sono sondaggi fasulli: ho in mano un sondaggio di Euromedia che dice che il 62% degli italiani sta col presidente del Consiglio e il mio governo ha un gradimento del 50%. Tanto vi dovevo perché non è accettabile sentire in una Tv di Stato certe menzogne.
TERREMOTATI: Hanno organizzato delle manifestazione sul nulla, mandando gente che non aveva nulla da chiedere e hanno strumentalizzato le speranze, la paura e i morti. Vergogna!
USCIERI: Ma come fa Moratti a spendere tutti quei soldi per Mancini? Adesso anche gli uscieri di Palazzo Chigi mi hanno chiesto l'aumento...
VETEROCOMUNISTI: Tutti questi signori, Massimo D’Alema in testa, sono dei veterocomunisti, erano, sono e saranno vecchi comunisti che usano metodi stalinisti.
ZINGARI: Sui rom sto con Sarkozy, il commissario Reding non doveva parlare.
Inviolabilità a corrente alternata
Silvio Berlusconi, 28 gennaio 2011:
Chissà se Silvio Berlusconi è al corrente del fatto che un esponente del suo partito, per giunta assessore, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di aver perquisito arbitrariamente l'abitazione di alcuni immigrati durante una ronda.
Visto che a sentire lui è in gioco la libertà del paese, e non i propri interessi personali, e considerato -qualora le accuse fossero confermate- che voler entrare per forza nelle case delle persone è un tantino più grave che intercettarle al telefono, mi chiedo per quale motivo il premier non registri un bel videomessaggio per difendere -nel dubbio- la privacy di quegli extracomunitari.
Coraggio, sono tutt'orecchi.
Non è un Paese libero quello in cui quando si alza il telefono non si è sicuri della inviolabilità delle proprie conversazioni.Davvero interessante.
Chissà se Silvio Berlusconi è al corrente del fatto che un esponente del suo partito, per giunta assessore, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di aver perquisito arbitrariamente l'abitazione di alcuni immigrati durante una ronda.
Visto che a sentire lui è in gioco la libertà del paese, e non i propri interessi personali, e considerato -qualora le accuse fossero confermate- che voler entrare per forza nelle case delle persone è un tantino più grave che intercettarle al telefono, mi chiedo per quale motivo il premier non registri un bel videomessaggio per difendere -nel dubbio- la privacy di quegli extracomunitari.
Coraggio, sono tutt'orecchi.
Pregasi morire entro 6 anni
Ci sono delle cose, spesso piccole cose, che hanno il grande potere di trasformarmi da personcina accondiscendente e sorridente in arrogante e bisbetica. Una di queste è il vino rosso tenuto in frigo, un'altra è leggere articoli come questo.
Intanto sapere che un Comune chiede aiuto ai notai per convincere gli anziani a vendere la casa lo trovo di cattivo gusto, ma è un moto di schifo personale e non pretendo che sia generalizzato. Poi lo trovo subdolo e vigliacco, visto che un Comune che - nelle intenzioni dichiarate - è preoccupato per una parte della popolazione (che a Trieste ammonta al 28% della popolazione totale), dovrebbe farla in proprio una campagna di sensibilizzazione, almeno se non ha nulla da nascondere. Infine trovo la pensata leggermente rischiosa pensando ai vari gufi speculatori che potrebbero approfittarne.
Intanto sapere che un Comune chiede aiuto ai notai per convincere gli anziani a vendere la casa lo trovo di cattivo gusto, ma è un moto di schifo personale e non pretendo che sia generalizzato. Poi lo trovo subdolo e vigliacco, visto che un Comune che - nelle intenzioni dichiarate - è preoccupato per una parte della popolazione (che a Trieste ammonta al 28% della popolazione totale), dovrebbe farla in proprio una campagna di sensibilizzazione, almeno se non ha nulla da nascondere. Infine trovo la pensata leggermente rischiosa pensando ai vari gufi speculatori che potrebbero approfittarne.
Tanto per rinfrescare la memoria
Solo per segnalarvi che Don Ruggero Conti, condannato a 15 anni e 4 mesi di carcere per abusi su minori, è lo stesso che a suo tempo partecipò alla campagna elettorale di Gianni Alemanno con la qualifica di garante per la famiglia e le periferie, e che durante il processo a suo carico il Comune di Roma, in persona dello stesso Alemanno nel frattempo divenuto Sindaco, non si costituì parte civile, di tal che dovette prendersi la briga di farlo al suo posto, come consentito dall'articolo 9 dello statuto comunale, il segretario di Radicali Italiani Mario Staderini.
Così, tanto per rinfrescare la memoria a quelli che tendono ad averla un tantino corta.
Così, tanto per rinfrescare la memoria a quelli che tendono ad averla un tantino corta.
03 marzo 2011
Vogliono legalizzare la tortura
Non so se la cosa vi è chiara, ma con la legge sul testamento biologico che vogliono approvare stanno cercando di fare in modo che non possiamo più decidere, nella malaugurata ipotesi in cui ci capiti qualcosa di spiacevole, di non farci infilare un sondino nel naso, di non essere tenuti in vita per forza, di non ritrovarci sepolti vivi nel nostro corpo: anche se non lo vogliamo neanche un po', e magari l'abbiamo pure messo per iscritto davanti a un notaio.
E' una terrificante invasione del nostro spazio vitale, della nostra libertà, della nostra autodeterminazione, del nostro sacrosanto diritto di decidere chi può metterci addosso le sue manacce, di stabilire quando lo può fare e di dirgli quando deve smettere, lasciandoci crepare in santa pace e tornando ad occuparsi tranquillamente dei fatti suoi.
E' la tortura istituzionalizzata, amici miei: codificata, resa obbligatoria per legge e accuratamente levigata per sembrare una caritatevole risposta a quella che chiamano ipocritamente "indisponibilità della vita umana".
Rifletteteci: se ci facciamo togliere la libertà di scegliere sul nostro corpo e sulla nostra vita, come pensiamo di poter ancora sperare che ci concedano tutte le altre?
E' una terrificante invasione del nostro spazio vitale, della nostra libertà, della nostra autodeterminazione, del nostro sacrosanto diritto di decidere chi può metterci addosso le sue manacce, di stabilire quando lo può fare e di dirgli quando deve smettere, lasciandoci crepare in santa pace e tornando ad occuparsi tranquillamente dei fatti suoi.
E' la tortura istituzionalizzata, amici miei: codificata, resa obbligatoria per legge e accuratamente levigata per sembrare una caritatevole risposta a quella che chiamano ipocritamente "indisponibilità della vita umana".
Rifletteteci: se ci facciamo togliere la libertà di scegliere sul nostro corpo e sulla nostra vita, come pensiamo di poter ancora sperare che ci concedano tutte le altre?