Conversazione con mio figlio sulla droga

È l’ora della nanna; i miei figli, che vedo ogni quindici giorni, sono nei loro lettini. Il piccolo, che ha solo quattro anni, crolla dopo pochi secondi, distrutto dalla giornata con luna park e cinema e passeggiata lunga col cane; quello grande, che ne ha sette, ha l’aria ancora sveglia e, se lo conosco bene, qualche domanda difficile in serbo per me.

PAPÀ, MI PARLI DEI DROGATI?

Caspita, ma non era meglio una favola per addormentarsi?

SÌ, MA IO VOGLIO SAPERE DEI DROGATI, NE HO SENTITO PARLARE ALLA TV E ANCHE A SCUOLA.

Va bene. Però devi stare attento, che l’argomento è un po’ difficile, ok?

OK.

Allora, un tossicodipendente, o drogato, come lo chiami tu, è una persona che usa una certa sostanza: la usa facendosi una puntura, o tirandola su col naso, o fumandola come se fosse una sigaretta, oppure mandandola giù con un bicchiere d’acqua se è una pasticca. Naturalmente non stiamo parlando di una sostanza qualsiasi: di solito è una cosa che fa male alla salute, e soprattutto dà assuefazione.

ASSUEFAZIONE?

Assuefazione significa che se si prende quella sostanza qualche volta, si sente un bisogno sempre più forte di prenderla ancora, finché non se ne può più fare a meno, e per smettere bisogna affrontare una grande sofferenza.

HO CAPITO. MA POSSO FARTI UNA DOMANDA? TU FUMI LE SIGARETTE, NO? E MI RICORDO CHE TU MI HAI DETTO CHE NON TI FANNO BENE, MA NON SMETTI DI FUMARE PERCHÉ NON CI RIESCI: RICORDI QUELLA VOLTA CHE SIAMO DOVUTI ANDARE ALLA STAZIONE, DI NOTTE, PERCHÉ LE AVEVI FINITE E NON RIUSCIVI AD ASPETTARE NEANCHE LA MATTINA DOPO PER FUMARTENE UNA? ALLORA TU SEI UN DROGATO?

Tutto sommato sì. Ma la legge non mi punisce perché fumo le sigarette: mi impedisce di farlo in luoghi pubblici e chiusi, per evitare che il fumo della mia sigaretta faccia male ad altre persone, ma posso farlo tranquillamente all’aperto, o a casa mia, o dovunque non sia vietato. Per la verità lo stato le vende, le sigarette, e anzi può venderle soltanto lui: si chiama “Monopolio”.

CHE STRANO… E POI UN’ALTRA COSA: HO VISTO IN UN FILM CHE CI SONO DEI SIGNORI CHE BEVONO, E BEVONO TANTO. NEL FILM SI CAPIVA CHE ANCHE LORO FACEVANO FATICA A SMETTERE, E ADDIRITTURA IMMAGINAVANO DI VEDERE DEGLI ANIMALETTI CHE SALIVANO SU DAPPERTUTTO, E SUDAVANO E STAVANO MALISSIMO. ERANO ANCHE QUELLI DEI DROGATI?

Direi di sì. Ma la legge non li punisce quando sono ubriachi: impedisce loro di guidare quando hanno bevuto, per evitare che possano creare incidenti stradali, e qualche volta la polizia li porta in prigione se fanno rumore e gridano in mezzo alla strada; si chiama “ubriachezza molesta”. Però, per il resto, quei signori sono liberi di ubriacarsi quanto vogliono, e possono comperare il vino, la birra e tutti i liquori che vogliono in qualsiasi supermercato, anche per pochi spiccioli.

STRANO ANCHE QUESTO. MA SEI SICURO CHE FRA LA DROGA, LE SIGARETTE E LE COSE DA BERE NON CI SONO ALTRE DIFFERENZE?

Ce ne sono, in effetti: ma da quelle differenze non è che le cose si capiscano tanto meglio. Per esempio, la droga, le sigarette e l’alcool sono tutte cose che fanno male alla salute: però le persone che muoiono per le sigarette, o per colpa del vino, sono molte di più di quelle che muoiono perché si drogano. Quindi le sigarette e l’alcool dovrebbero essere vietati anche loro, magari ancora di più; anche perché, come ti ho già detto, danno assuefazione anche loro, allo stesso modo della droga.

E ALLORA?

Guarda, c’è chi dice un’altra cosa, che è un po’ difficile da spiegare, ma ci provo: il vino, la birra, i liquori, le sigarette, non sono stati inventati apposta per drogarsi. Sono stati inventati perché è piacevole gustarsi un bicchiere di vino, un grappino, un sigaro dopo pranzo, perché hanno un gusto buono, come una fetta di torta o un caffè; poi qualcuno esagera, beve troppo vino o fuma troppe sigarette, ma questo è un problema suo, perché usa quelle cose in modo esagerato. Invece, secondo chi la pensa così, la droga è fatta apposta per fare male e non dà alcun piacere, nessun gusto, nessun sapore, nessun odore.

ED È VERO?

Onestamente non è proprio così. Anche la droga dà un certo piacere: un senso di benessere, di relax, oppure la voglia di fare tante cose, la sensazione di essere forti e potenti. Si tratta di stabilire se è vero che il piacere di un buon sapore sia una cosa giusta, mentre il piacere di sentirsi rilassati no: ma vedi, esprimere un giudizio del genere è difficile, perché a ognuno piace quel che piace, come sai bene.

PERCHÉ, A TE PIACE L’EFFETTO CHE DÀ LA DROGA?

A me no. Ma non credo si possa dire che se una cosa non piace a me, allora non deve piacere a nessuno: sai quando faccio le lasagne e a te non piacciono? Credi che sarebbe giusto se tu decidessi che non posso mangiarle nemmeno io, che ci vado matto?

HO CAPITO; PERÓ SE TU MANGI LE LASAGNE NON DAI FASTIDIO A NESSUNO. INVECE I DROGATI SONO CATTIVI, RUBANO E SONO PERICOLOSI.

Già, è vero: rubano e sono pericolosi. Ma se stai attento solo cinque minuti forse riesco a spiegarti perché. Sai che vendere la droga è vietato? Non si trova nei supermercati, come il vino, o nelle tabaccherie, come le sigarette.

E ALLORA DOVE SI TROVA?

La vendono dei signori che si chiamano spacciatori, oppure “pusher”, come forse hai sentito in qualche film. La vendono senza il permesso di venderla, lo fanno di nascosto e cercano di non farsi vedere da nessuno; hai mai sentito parlare della mafia?

SÌ, È UN GRUPPO DI PERSONE CATTIVE CHE STANNO IN SICILIA.

Non esattamente. Nel senso che è vero, cattivi sono cattivi, ma non stanno solo in Sicilia: sono dappertutto, e hanno molti soldi, sono forti e sono armati fino ai denti. Loro riescono a procurarsi tanta droga, prendendola per pochi soldi nei posti dove si produce, e poi la rivendono

alle persone di tutto il mondo, anche in Italia; e hanno il modo e la capacità di farlo di nascosto, in modo che nessuno li scopra.

HO CAPITO; MA CHE C’ENTRA LA MAFIA CON LA DROGA?

C’entra, perché la mafia non è controllata da nessuno, e quindi può vendere la droga al prezzo che preferisce: anche a un prezzo altissimo, se decide di guadagnare di più. Ricordi che prima ti ho spiegato cosa sono l’assuefazione, e l’astinenza?

CERTO.

Vedi, quando una persona ha bisogno della droga, e non ne può fare a meno, è disposta a tutto pur di procurarsela; anche a pagare un prezzo molto alto, perché sta male se non ce l’ha. E se per pagare quel prezzo alto è necessario rubare o rapinare, non esita a farlo. E i signori della

mafia lo sanno, e se ne approfittano: vendono la droga a un prezzo altissimo, lasciano che chi ne ha bisogno faccia un sacco di crimini per procurarsi i soldi, poi gliela vendono e diventano ricchi. È troppo difficile da capire per te? Forse la questione è un po’ complicata, se vuoi ne

riparliamo quando sei più grande.

NO NO, SI CAPISCE BENISSIMO. PERÒ, PAPÀ, RICORDI CHE PARLAVAMO DELLE SIGARETTE? TU DICI CHE FORSE SEI UN DROGATO ANCHE TU, MA SE NON AVESSI LE SIGARETTE NON SPENDERESTI TANTI SOLDI PER COMPRARLE. QUINDI FORSE TU NON SEI PROPRIO DROGATO DROGATO, MA UNA VIA DI MEZZO.

Non credo, sai? Una volta, quando tu non eri ancora nato, quelli che fabbricavano le sigarette fecero sciopero; tu lo sai cos’è uno sciopero?

SÌ, È QUANDO LE PERSONE SMETTONO DI LAVORARE.

Esatto. E quindi in quel periodo le sigarette non si trovavano più, perché nessuno le fabbricava. Le scorte dei tabaccai si esaurirono velocemente, e tutti quelli come me restarono senza, e iniziarono a soffrire. Poi arrivarono i signori della mafia, che erano riusciti a procurarsi tante

sigarette, e le vendevano di nascosto; sai il tuo papà quanto pagò, allora, per un solo pacchetto? Quasi cinquanta euro.

E POI CHE SUCCESSE?

Poi lo sciopero finì, e le sigarette tornarono ad essere vendute come prima: tutto tornò normale. Ma nel frattempo erano successe delle cose brutte: la gente si picchiava per strada per una sigaretta trovata per terra, e la mafia faceva affari d’oro vendendo le sigarette di nascosto.

QUINDI SE LO SCIOPERO FOSSE CONTINUATO QUALCUNO AVREBBE INIZIATO A RUBARE PER COMPERARE LE SIGARETTE DELLA MAFIA, QUELLE CHE COSTAVANO TANTO?

Io credo di sì. Così come credo che se da domani mattina diventasse proibito vendere il vino, o la birra, la mafia inizierebbe subito a venderli a un prezzo altissimo, e quei signori che non possono farne a meno ruberebbero, e rapinerebbero, per procurarsi i soldi.

NON È DIFFICILE COME DICEVI DA CAPIRE.

Forse no, forse non lo è. I drogati, come hai sentito chiamarli a scuola, sono persone come le altre; non sono cattivi, ma la legge li fa diventare ladri e rapinatori, li rende criminali perché la droga può venderla solo la mafia, a un prezzo altissimo.

QUINDI SE LA DROGA LA VENDESSERO IN TABACCHERIA CHE SUCCEDEREBBE?

Succederebbe che costerebbe come un pacchetto di sigarette, e nessuno sarebbe costretto a rubare per comperarsela. I drogati esisterebbero ancora, ma non sarebbero pericolosi per nessuno: in più, la mafia non guadagnerebbe tanti soldi.

SÌ, MA MAGARI TANTE PERSONE COMPREREBBERO LA DROGA, SE COSTA COSÌ POCO, E INIZIEREBBERO A DROGARSI, E DROGARSI FA MALE, NON LO HAI DETTO TU?

Non credo. Le prime dosi di droga, quelle che servono per prendere l’abitudine, a volte gli spacciatori le regalano ai ragazzi; così loro non ne potranno più fare a meno e poi inizieranno a comprarla da loro, spendendo tanti soldi.

HO CAPITO. PERÒ FORSE SE LA DROGA LA VENDESSE IL TABACCAIO SAREBBE PIÙ FACILE DA TROVARE, E QUALCUNO SI FAREBBE VENIRE LA CURIOSITÀ DI PROVARLA.

Forse. Però anche adesso tutti sanno dove si vende la droga, anche se venderla è vietato.

INFATTI, I MIEI AMICI DI SCUOLA PIÙ GRANDI A VOLTE MI DICONO CHE ANDARE IN CERTI POSTI È PERICOLOSO, PERCHÉ IN QUEI POSTI VENDONO LA DROGA E CI SONO IN GIRO BRUTTI TIPI…

Lo vedi? Lo sai perfino tu, che hai solo sette anni, dove si vende la droga. Figurati un ragazzo grande, li saprà tutti a memoria, quei posti. Anche io, quando avevo vent’anni, sapevo per filo e per segno tutti i posti del quartiere in cui si vendeva, e chi la vendeva, e quanto costava: eppure

non l’ho comprata mai.

MA QUALCUNO CHE SI DROGAVA L’HAI MAI CONOSCIUTO?

Ne ho conosciuti tanti; era gente che magari giocava a pallone con me in parrocchia; qualcuno non c’è più, sai? Io li ho visti iniziare, poi li ho visti diventare delinquenti per procurarsi i soldi, qualcuno l’ho visto andare in prigione, poi uscire e continuare, perché in prigione si fanno brutti incontri a volte, e succede che uno ne esca più delinquente di quando era entrato. Ho visto tutte queste cose con i miei occhi, e vorrei che non succedessero più.

INSOMMA, ALLORA PERCHÉ LA DROGA È VIETATA?

Questo proprio non lo so. Forse perché alcuni dei signori che fanno le leggi sono amici della mafia, e vogliono aiutarla ad arricchirsi; oppure perché le stesse cose che ti ho detto sono difficili da capire, e loro proprio non ci arrivano.

MA COME SAREBBE, PAPÀ, IO HO SOLO SETTE ANNI E HO CAPITO TUTTO PERFETTAMENTE…

Lo so. Ma adesso è tardi e devi dormire; tu te lo ricordi che la droga è meglio non prenderla, vero? Che fa tanto male? Oppure con le cose che ti o detto ti ho fatto capire che prenderla in fondo si può? Se fosse così…

NO NO. LA MAESTRA DICE SEMPRE CHE LE COSE BISOGNA CONOSCERLE, E CHE PIÙ LE CONOSCI, MENO SONO PERICOLOSE.

La maestra ha ragione. Ora dormi.

Mio figlio si addormenta quasi subito, soddisfatto della spiegazione.

D’altra parte, come ha detto lui, non è difficile…

Questo post è stato pubblicato il 20 novembre 2006. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

2 Responses to “Conversazione con mio figlio sulla droga”

  1. Mi sembrano pochi zero commenti per un post così!

    RispondiElimina
  2. Grazie. grazie di cuore. Ho cercato di esprimere gli stessi concetti a mio fratello più piccolo, ma nel corso delle giornate frenetiche difficilmente ho avuto il tempo di farlo in maniera così organica.

    è l'ora di girargli una letterina di qualcun altro.

    Ovviamente lascerò il nome del sito, sperando che il ragazzo (ormai ha 13 anni) inizi a scoprire anche il piacere della libertà nascosta della rete.

    Grazie, grazie davvero

    RispondiElimina

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