Carlo Cardia su Avvenire: «La china fatale consisterebbe nel fatto che, accettando alcuni compromessi, inevitabilmente si giungerebbe poi ad abusi spaventosi da evitare comunque. Dalle unioni civili si passerebbe al matrimonio e alla adozione per coppie omosessuali. Dall’eutanasia moderata si passerebbe al suicidio assistito. Dalla fecondazione artificiale si passerebbe alla manipolazione degli embrioni».
Cardia non fa menzione del rischio di passare da un moderato vaneggiamento al delirio vero e proprio: rischio che, peraltro, nel caso di specie appare purtroppo non più evitabile.