Dopo la nota vicenda dell’Onorevole Mele mi arriva una mail di Darkzero (assiduo lettore del blog), che mi segnala la possibilità di ricavare dalla storia il format di un nuovo reality.
Vi incollo qui di seguito i dettagli, consigliando contestualmente a Darkzero di brevettare l’idea prima di essere bruciato sul tempo dalla RAI o da Mediaset.
Divertitevi.
DIECI SQUILLO PER DIECI ONOREVOLI
In un albergo tre stelle ci sono 10 onorevoli e 10 ragazze, di cui solo 5 sono delle squillo: ovviamente i parlamentari non sanno quali tra le ragazze siano davvero delle lucciole, e quali invece siano le attrici pagate dalla produzione per cercare di ingannarli.
Nella prima fase eliminatoria, le ragazze cercano di farsi rimorchiare dai parlamentari, convincendoli di essere delle squillo (nessuna può dichiararlo apertamente, ma tutte devono cercare di far capire che lo sono): quando un onorevole crede di aver capito che una certa ragazza è una lucciola, le fa un “regalo in denaro” (una cosetta da nulla, per carità): se la ragazza non è una squillo l’onorevole viene eliminato, e la tipa si becca i soldi, nonché una crociera sponsorizzata dal partito di appartenenza del parlamentare.
Gli onorevoli eliminati vengono radiati dal partito e interdetti a vita da ogni attività politica.
A fine cena restano quindi 5 coppie onorevole-squillo, che si apparteranno in altrettante stanze. Sulla porta di ogni stanza ci sono frasi-indizio del tipo “la coca non è qui”, “la coca non si trova nella stanza 3”, “la scritta sulla porta 1 è falsa”, e ogni coppia deve autonomamente cercare di capire quale sia l’unica stanza senza coca e raggiungerla entro un tempo limite.
La coppia che individua la stanza senza coca abbandona il gioco ma vince automaticamente un premio: per lei un posto fisso da opinionista, per lui la promozione a segretario di partito (se lo sono già, la squillo diventa conduttrice fissa e l’onorevole diventa ministro).
Le quattro coppie superstiti, quindi, sono quelle che sono capitate nelle stanze con la coca: dopo averne consumata in abbondanza, devono tutti trasferirsi in un’ampia sala comune in cui ci sono tre letti e tre ambulanze: le ragazze (che si sentono male) devono precipitarsi nell’ambulanza, e gli onorevoli (che si addormentano) devono accaparrarsi un letto; se un membro della coppia non riesce, l’intera coppia viene eliminata, e per punizione i suoi componenti si scambiano i ruoli: l’onorevole diventa squillo e la squillo diventa onorevole.
Si prosegue, diminuendo di volta in volta le ambulanze e i letti disponibili, finché rimane una sola coppia: a questo punto i due componenti diventano avversari, e si devono produrre nelle scuse più improbabili e nelle giustificazioni più patetiche per accusare l’altro quando arrivano i Carabinieri. La vittoria è decisa dal televoto.
Se vince lei, diventa presidente di Retequattro; se vince lui, diventa Presidente del Consiglio.
Chi perde torna al catechismo.
correggerei la frase così:
RispondiElimina...prima di essere bruciato sul tempo dalla realtà.
v.
credo che sarebbe il primo reality cui chiamerei per televotare.
RispondiEliminaJ.
Potrei guardarlo sul serio questo reality... sempre che non lo presenti la Ventura.
RispondiEliminaPotrebbe condurlo la Gardini, che torni a fare quello che sa fare.
Ma perchè voi pensate che sia immorale che un politico o un uomo qualunque vada con una prostituta? Un certo Calogero Martorana, ateo come Capriccioli ed esponente sia dell'UAAR che del CICAP, sostiene che la prostituzione sia un mestiere dignitoso come gli altri, se per caso avesse ragione lui allora i politici hanno il diritto di andare a puttane.
RispondiEliminaIl problema non è che i politici vanno a puttane, ma che ci mandano lo Stato.
RispondiEliminametilparamal ha scritto:
RispondiEliminaMa perchè voi pensate che sia immorale che un politico o un uomo qualunque vada con una prostituta? Un certo Calogero Martorana, ateo come Capriccioli ed esponente sia dell'UAAR che del CICAP, sostiene che la prostituzione sia un mestiere dignitoso come gli altri, se per caso avesse ragione lui allora i politici hanno il diritto di andare a puttane.
Mi stupisco (ma forse non dovrei) che tu non abbia ancora capito dopo la cazziata che Alessandro ti ha fatto qualche post fa.
NON RITENIAMO IMMORALE IL FATTO CHE LUI SIA ANDATO A PUTTANE. Riteniamo leggermente contraddittorio che questo tipo - assieme ai suoi colleghi UDC - abbia fatto le palle grosse come mongolfiere a tutta Italia che l'aborto non va bene, l'eutanasia non va bene, essere gay non va bene, le coppie di fatto non vanno bene perché secondo lui è roba contro la morale, la famiglia naturale eccetera e poi costui se ne sia allegramente andato a prostitute, il che, secondo la sua morale, è sbagliato per gli stessi motivi di cui sopra.
Non a caso l'UDC l'ha buttato fuori a calci in culo.
Non accettiamo lezioni di moralità da chi non sa rispettare neppure le leggi morali che si è autoimposto (e che pretende di imporre agli altri, per giunta).
Adesso hai capito, o passiamo alle marionette?