A prescindere dalla nostra candidatura, io non lo voglio più, un sindaco che è sostenuto da chi gioisce per questa vergogna. Da chi ha brigato e lavorato da anni, affinché questa vergogna prendesse corpo. Da chi saluta come un inno alla vita l'espropriazione del corpo delle donne, la loro equiparazione a un'incubatrice, un contenitore, una scatola.
Gente che ha distrutto i consultori, ha utilizzato il sabotaggio dei diritti civili come strumento di lotta politica, ha praticato e pratica l'imposizione della propria coscienza su quella degli altri, si fa in quattro per gettare le donne nel tunnel dell'umiliazione e della colpevolizzazione.
Io non lo voglio, un sindaco sostenuto da questa gente.
Perché mi piacerebbe vivere nella capitale libera di un paese libero.
Il problema non è lasciare l'aborto legale o metterlo fuori legge. il problema è far tornare le mammane o lasciare gli aborti in mano agli ospedali. Dove, secondo me, gli obbiettori di coscienza NON dovrebbero lavorare. Se fai il medico ginecologo dovrai capire che fra i tuoi compiti c'è anche quello dell'interruzione di gravidanza. Se non vuoi praticarlo, fai il medico legale, l'urologo, l'andrologo, il neurochirurgo.... qualcos'altro insomma!!!
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