Nostalgia canaglia (reprise)

Marina Corradi su Avvenire:

Un dirigente del ministero spiega quasi con un velo di imbarazzo che della 'norma' fa parte anche un 10 per cento di casi il cui il meningococco è fulminante, gli antibiotici impotenti, e l’organismo si arrende. Non restiamo anche noi stupiti all'annuncio di questa non lieve percentuale di sconfitta? Come quando, in un vecchio cimitero di montagna, ti imbatti ancora in quegli angoli di antiche piccole tombe, allineate e dello stesso anno, e i figli ti chiedono attoniti come è possibile che morissero insieme tanti bambini, e tu gli spieghi che prima degli antibiotici, cioè appena sessanta anni fa, si moriva anche di scarlattina. Già, prima degli antibiotici, anni luce fa. Quando perdere un figlio era normale, e diventare vecchi una rarità. Quante cose ci siamo scordati in sessant'anni. La precarietà come costante di vita, la paura del contagio che poteva farsi rapidamente violenza verso poveri fasulli untori. Le pesti collettive che cancellavano anche la pietà. Poi, è stata scoperta la penicillina. Salvo che dal cancro e dall’infarto, in Occidente siamo un’umanità pressoché garantita. Fino a quando un meningococco maligno si accanisce in una festa di ragazzi nella Marca trevigiana. La cosa non alterererà le statistiche nazionali, ma per tre giorni avrà aperto fra quelle terre pacifiche una crepa sottile e profonda, che oscura di ricordi gli sguardi dei vecchi, e sbalordisce i più giovani: così vivevano gli uomini una volta, quando non credevano di essere immortali.
L'animaletto nella foto si chiama Yersinia pestis, ed è l'agente eziologico della peste: la malattia, che oggi (nell'epoca in cui gli uomini credono di essere immortali) uccide ancora due o tremila esseri umani l'anno, ha fatto secche 25 milioni di persone tra il 541 e il 542 (Peste di Giustiniano), 75 milioni tra il 1347 e il 1351 (Peste Nera), 20 milioni tra il 1855 e il 1950 (Terza Pandemia).
Bei tempi, eh, Dottoressa Corradi?

Questo post è stato pubblicato il 19 dicembre 2007 in . Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

13 Responses to “Nostalgia canaglia (reprise)”

  1. Mah, io non la capisco la Marina Corradi: se scrive su Avvenire, dovrà pur credere anche lei di essere immortale, no? Magari non in questo mondo certo, si parla di immortalità nell'aldilà, ma - coraggio, Marina - prima o poi ci arriverà pure lei! Basta solo un pò di pazienza, e nel frattempo, quale miglior passatempo che riempire con inchiostro tante belle pagine, che sennò, tutte bianche, sarebbero taaaanto monotone....

    Cya

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  2. Scusatemi:
    mi spiegate cosa c'è di tanto tremendo in ciò che ha scritto la Corradi?

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  3. Ah, sì, che stupido:
    l'ha scritto Marina Corradi...

    Poi non importa cosa abbia scritto.
    La firma è tutto.

    Questo blog non so se mi fa più piangere o ridere.

    Complimenti!!!

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  4. Grazie, Andrea: sono i lettori come te che danno a un blogger la forza di tirare avanti.

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  5. Caro Andrea
    ha ragione. C'è gente che non sa leggere o non capisce ciò che legge o di ciò che legge capisce solo ciò che gli fa comodo.
    Solo che la propensione ad emettere giudizi è quasi sempre inversamente proporzionale a ciò che riesce veramente a capire di ciò che legge.

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  6. "Questo blog non so se mi fa più piangere o ridere"

    di sicuro ti fa rosicare parecchio: se no non ci verresti tanto spesso.

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  7. Senza nulla togliere al tuo post, ma se quella bestia è yersinia pestis io sono grande quanto la Terra :)

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  8. Infatti quella è la pulce,
    un vettore del Yersinia pestis.

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  9. Be', di per sé si potrebbe leggere il pezzo - per come è riportato - in modo non malizioso.

    Quindi non so se qui sono precisamente d'accordo con lo spirito del padrone di casa.

    Ma la mia visione è ancora più incazzata.

    Non la sviluppo; vi dirò solo che in un anno ci sono morte di tumore 5 amiche, di cui 3 sotto i 40 anni.

    Così quel Salvo che dal cancro e dall’infarto
    la Corradi se lo può ben mettere dove sa.

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  10. A me sembra che siate tutti accecati da un odio terribile per tutto ciò che anche lontanamente potrebbe far pensare a Cristo, la religione e cose vicine...
    Mi sono sforzato di leggere TUTTO l'articolo, anche la parte non riportata qua, ma presente nel link.

    La Corradi non sta dicendo, come intendete voi e il padrone di casa, ''ah come si stava meglio prima quando si moriva senza speranza di guarigione, peccato che ora si muoia solo per cancro e infarto''.
    intenderla così è MALA FEDE.

    Il succo è ''queste morti di meningite fanno pensare... persone giovani, ad una festa; ina una zona ricca; forse l'ultimo pensiero è quello della morte; poi cominci a sentirti male e...''
    Cioè ci fa riflettere sul fatto oggi crediamo di essere immortali, che ci sia sempre una cura per tutto, che la morte sia lontanissima. E poi, d'improvviso...

    CAZZO: cosa c'è di sbagliato in questo ragionamento????
    Provate a pensare 'out of the box', a cercare di capire prima di giudicare.

    Tanti saluti.

    PS: il blog lo frequento perchè:
    1) nessuno me lo impedisce
    2) se l'autore volesse avere solo opinioni e giudizi uniformi ai suoi farebbe una cosa ad accesso limitato e dietro password
    3) a differenza di voi adoro confrontarmi e ascoltare le opinioni altrui
    4) mi fa piangere alcune volte, mi fa incazzare altre, ma la maggior parte mi fa ridere e mi da conferma di quanto sia solo una questione di pregiudizio essere 'anticlericali' come voi.

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  11. E chi crede di essere immortale? Chi è questa Corradi, chi sei TU, per dire quello che credono "gli altri"?
    Una delle cose che mi sta sullo stomaco di questi papisti è che pretendono di sapere quello che c'è nella testa altrui, quando in realtà proiettano, proprio sugli altri, solo i loro impulsi e le loro perversioni.
    E questo è patologico.

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  12. ANDREA: ".....ci fa riflettere sul fatto oggi crediamo di essere immortali..."

    veramente gli unici a sentirsi immortali sono i cattolici, dato che credono nella vita eterna....io ad esempio non mi ci sento proprio.

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