Giornalisti ignoranti del Corriere della Sera

Spieghiamo un paio di cosette da nulla ai giornalisti del Corriere della Sera e speriamo che in futuro, prima di scrivere, si accertino di sapere di cosa parlano.

(parte prima, per tutti gli utenti)
Costituzione della Repubblica, Principi Fondamentali, Art. 7, capoverso:
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
Costituzione della Repubblica, Principi Fondamentali, Art. 8, capoverso:
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
(parte seconda, per utenti esperti: astenersi quindi giornalisti del Corriere,
chè se già capite la prima parte per noi è sufficiente)
Il vecchio codice penale (c.d. codice Rocco, del 1930) prevedeva il reato di vilipendio della religione e comminava pene più severe se il culto vilipeso fosse stato quello cattolico. Ovviamente, alla prima occasione utile, la Corte Costituzionale ha censurato ogni differenza, in armonia, appunto, con la Costituzione della Repubblica.
Giornalisti del Corriere? Yuhhhuuu? Secondo voi, nel 2009, nel terzo millennio, può esistere il reato di "vilipendio della religione di Stato"? E se non capite la domanda perchè è troppo difficile, ve la faccio più semplice: secondo voi, nel 2009, terzo millennio, può esistere una religione di stato?

Questo post è stato pubblicato il 23 aprile 2009 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

24 Responses to “Giornalisti ignoranti del Corriere della Sera”

  1. No, però bruciare il crocifisso deve aver avuto un senso, per quei ragazzi.

    RispondiElimina
  2. E se invece l'errore (ancor più grave) fosse proprio di chi ha aperto il procedimento?

    RispondiElimina
  3. Ma soprattutto: "giornalisti" e "corriere" possono stare nella stessa frase?


    ...


    Non che il primo termine suoni bene associato anche ad altri nomi di pubblicazioni italiane recenti.

    RispondiElimina
  4. Neoalfa, io modificherei con: possono "giornalisti" e "stampa italiana" stare nella stessa frase?
    :(

    RispondiElimina
  5. nel terzo millennio no, ma quasi. Il reato di Vilipendio della religione dello Stato (art. 402 c.p.) è stato abrogato dalla Corte Costituzionale con la sentenza 508/2000.

    Resta comunque l'articolo 404 c.p.: Offese a una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose.

    RispondiElimina
  6. In Italia?
    Purtroppo sì.

    Non che apprezzi molto l'iconoclastia, però mi piacerebbe sapere le ragioni del rogo.

    RispondiElimina
  7. @la bislacca: mi sei un sacco simpatica, mi piace un sacco leggere i tuoi commenti! Grazie

    @ Neo Alfa: se vuoi postare ancora, visto che al momento non è attivo l'account scriviconmetil, basta che ce lo fai sapere.

    @ Mau: quelle informazioni le trovavi sul sito dell'UAAR, linkato.
    Inoltre, quegli articoli erano già invalidi, poichè in contrasto con la Suprema Legge. La censura ufficiale di quelle norme ha significato soprattutto formale, poiché in qualunque momento sottoposte alla Corte Costituzionale, questa le avrebbe diciarate incostituzionali.

    RispondiElimina
  8. @ Leilani: trovi tutto qui:
    http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_aprile_23/studenti_rho_denunciati_crocifisso_bruciato_classe_youtube-1501237816840.shtml

    Apparentemente per gioco, per rispondere alla tua domanda.

    RispondiElimina
  9. Sempre le solite giaculatrie e il solito rosario, siete più cattolici della chiesa!
    Nel primo mistero si contempla che la chiesa.......
    ora pro nobis
    ora pro nobis
    Nel secondo mistero il Vaticano.....
    ora pro nobis
    ora pro nobis
    nel terzo mistero il crocifisso....
    ora pro nobis
    ora pro nobis
    Ma lasciateli stare sti preti, gli date troppa importanza, creperanno nel loro brodo, siete voi che gli date corda, rischiate di essere degli "integralisti al contrario"
    Ridiamoci sopra con le vignette.....del MIO blog

    RispondiElimina
  10. Mah, io aggiorno lo stato su Facebook con fanatica dedizione. Non so però se il fenomeno possa definirsi "religione di stato".

    RispondiElimina
  11. Oltre che ignoranti i giornalisti raccontaballe sono faziosi e incapaci di interpretare il tempo in cui vivono.
    Faziosi perché parteggiano apertamente con un branco di prepotenti che mangiano a nostro sbafo e pretendono di avere diritti ma non doveri. Anacronistici perché non hanno capito che quel gesto è un segnale premonitore di qualcosa di grosso che sta per succedere in Italia.

    RispondiElimina
  12. @bibiebibò; il post veramentee non parlava dei preti, ma dei giornalisti. Forse volevi solo fare pubblicità al tuo blog.

    RispondiElimina
  13. Bisognerebbe bruciare i giornalisti, che quando non sono perfettamente inutili fanno danni gravissimi, non i crocefissi che se ne stanno lì, innocui, a prendere polvere...

    RispondiElimina
  14. @allegra: perché mai l'articolo 404 dovrebbe essere anticostituzionale? perché l'ha detto l'UAAR?

    RispondiElimina
  15. @ Allegra: merci!

    «In realtà, il crocefisso non veniva danneggiato, tanto che l’insegnante, al suo rientro, lo aveva trovato regolarmente appeso al muro, non notando nulla di strano» ... tanto casino per nulla, direi

    RispondiElimina
  16. Cara Allegra se vogliamo essere pignoli, leggendo l'articolo sul Corriere, risulta che non sono i giornalisti del Corriere ad essere ignoranti (forse per te essere giornalisti al Corriere vuol dire essere ignoranti automaticamente!)ma bensì i carabinieri che hanno fatto la denuncia per
    "Oltraggio alla religione di stato " i giornalisti hanno solo riportato il fatto, o no?

    RispondiElimina
  17. Bibì&Bibò, stavolta sono serio.
    Ci siamo scontrati sui temi più disparati, e spero che continueremo a farlo, magari litigando, magari mandandoci a fare in culo, come si conviene a persone che hanno ciascuno la propria opinione e si confrontano difendendola con passione.
    In alcuni dei tuoi ultimi commenti, però, intravedo la voglia di fare il bastian contrario ad ogni costo, purchessia, insomma come i desiderio di scrivere qua dentro per dispetto.
    Magari non la pensiamo come te, però su questo blog ci lavoriamo, con molta passione e sottraendo tempo alla nostra attività: se ci dai dei coglioni per quello che scriviamo quando non sei d'accordo con noi, quello lo ritengo un segno di rispetto, di attenzione per ciò che scriviamo, pur nello scontro; se invece decidi che vuoi farci un dispetto, sciorinando qua dentro un veleno che non so da dove provenga, ebbene quella mi sembra una cosa un po' sleale, irrispettosa di quello che facciamo e del tempo che impieghiamo a tenere in piedi questo blog.
    Solo questo volevo dirti: continuiamo pure a mandarci affanculo quando non siamo d'accordo.
    Il disturbo fine a se stesso, però, quello non lo ritengo giusto.
    Credo non faccia onore prima di tutto a te, e alle idee che, sia pure con veemenza, hai espresso qua dentro in altre occasioni.
    Sinceramente (e seriamente)
    Alessandro.

    RispondiElimina
  18. Quello che dico è quello che penso, a volte sgrammaticato e con degli errori ma è quello che penso. C'è solo una soluzione a questa situazione. In Italia c'è libertà d'opinione, bisogna chiarire se un blog è Italia o è proprietà privata, se la risposta è la seconda non devi far altro che vietarmi d'intervenire e così tapparmi la bocca. Però, tu m'insegni che è e sarà u'stteggiamento autolesionista, nella rete ci sono migliaia di blog
    dove io posso e potrò dire la mia. Io non ho mai mandato affanculo nessuno e non lo farò mai non è nel mio stile.

    RispondiElimina
  19. Mah. A me è parso che i commenti a questo post fossero strumentali: ci esorti a non prendercela con la Chiesa, mentre il post ce l'aveva coi giornalisti; segno evidente che non l'avevi nemmeno letto, prima di commentare.
    Quanto al resto, continua pure ad esprimere le tue opinioni: mi pare di avertelo scritto anche prima.
    L'unica cosa che, credimi, mi dispiacerebbe, sarebbe una tua volontà di fare un'opera di dispettoso disturbo al lavoro che facciamo.
    Ripeto: te l'ho scritto con lealtà, senza minacciare le censure che paventi, e col massimo della pacatezza: mi aspetterei da te un atteggiamento analogo nelle tue risposte.

    RispondiElimina
  20. Per essere pacato come dici tu dovrei entrare nella tua "lunghezza d'onda" il che non è mi è possibile, se vuoi faccio il finto tonto rinuncio alle alle mie convinzioni. Cercherò di dire meno verità essendo così meno offensivo, visto che la verità offende.

    RispondiElimina
  21. Ho sempre fatto quello che ho voluto anche quando il padrone, avendo io fatto per 30 anni il sindacalista della Fiom alla Fiat di Mirafiori quando la Fiat picchiava duro e mi ha trasferito nel reparto confino, e non ho mai mollato neanche quando ,negli anni di piombo, le BR mi hanno minacciato di morte, figurati!

    RispondiElimina
  22. Elmar Burchia ed Emanuela Di Pasqua: tra i tanti, 2 nomi "emblematici" del livello dei giornalisti del Corsera (...parlo di sfondoni "tragici"!). E se il livello è questo sul Corsera (sia pure in versione on line), figuratevi il livello dei redattori sugli altri quotidiani...

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Poll

Powered by Blogger.

Popular Posts

Followers

Blog Archive

Subscribe

Labels

Sponsor

Random Post