Manifesti a confronto

Guardando questi due manifesti, nei quali mi sono imbattuto ieri, mentre guidavo, a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro, mi è tornata in mente una meravigliosa frase di Jean Jacques Rousseau:
Il gusto è, per così dire, il microscopio del discernimento.
Ecco, lascio a voi il compito di stabilire quale dei due discernimenti, scrutato attraverso il microscopio del gusto prescelto per rappresentarlo, sia più difficile da intravedere. Pronunciatevi, gente: leggerò con grande curiosità i vostri commenti. Dopo aver finito di vomitare, s'intende.

Questo post è stato pubblicato il 24 febbraio 2009 in ,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

7 Responses to “Manifesti a confronto”

  1. Non so se preferisco lo stemma della sedicente "Militia Christi", con quel carattere gotico che ricorda tanto le streghe da bruciare, o lo smalto rosso scuro (molto fashion)sui piedi della modella che posa per Forza Nuova...

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  2. Il gusto? Direi disgusto, in questo caso. In un Paese civile questi manifesti non dovrebbero neanche esistere.

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  3. allegra, mi congratulo per l'attenzione ai dettagli (quelli dove si annida il diavolo, com'è noto ...)

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  4. Lo smalto sulle unghie è lo stesso dettaglio che ha molto colpito anche me. Sarebbe appena il caso di aggiungere, tuttavia, che per i fascisti trattasi di elemento controverso: non s'era detto, amici in camicia nera, che le donne vengono stuprate quando provocano il maschio? E in tale ottica, lo smalto non è forse un chiaro strumento di adescamento? Che facciamo, zoppichiamo sui fondamentali adesso?

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  5. Questa roba fa voltare lo stomaco più di una sbornia.

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  6. Devo dire che nonostante l'immagine alla "Toscani" del manifesto di F.N., quello che più mi nausea è il messaggio di intolleranza assoluta che proviene da quello più anonimo di M.C.

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  7. Quello di Militia Christi è in rima. Perché? Probabilmene quelli di MC non sono abbastanza da formare un corteo e poter scandire gli slogan che vorrebbero e così sono costretti a moltiplicarli nei manifesti per Roma. Il risultato però è che lo leggi con l'intonazione della vispa teresa.

    Su quello di Forza Nuova: ma che vestito ha la ragazza? E' una sottoveste o sbaglio? Allora non è la raffigurazione di una ragazza sorpresa in giro, ma di una ragazza che stava a casa propria. Senza accorgersene quelli di forza nuova hanno dimostrato che associano il concetto di violenza sulle donne alle violenze familiari. Delle sante famiglie benedetta da Militia Christi.

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