Archive for agosto 2011

Lo scappellotto e il carcere

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Sono consapevole del fatto che con questo breve post scontenterò i sostenitori del cosiddetto "scappellotto a fin di bene", ma io sono con gli svedesi: secondo me schiaffeggiare i figli è un maltrattamento bello e buono, e dunque punire chi lo fa (magari con una sanzione pecuniaria, ché dalle nostre parti le carceri sono già fin troppo affollate) costituisce un'elementare norma di civiltà.
Ecco, adesso i fautori dei metodi educativi "tradizionali" possono anche scatenarsi.

Generatore automatico di dichiarazioni di limitato utilizzo di case

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Istruzioni: fare refresh per ottenere una nuova dichiarazione di limitato utilizzo di case

Il giorno che venne giù tutto

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Il giorno che venne giù tutto fu un giorno come un altro: i notabili del colosso morente spolparono la carcassa fino all'osso, cartilagini incluse, spartendosi ordinatamente gli ultimi scampoli di trucco e parrucco catodico in un vivamaria di l'avevodetto.
Il giorno che venne giù tutto non si udì neppure uno sbuffo: quelli che avevano pensato di sentire un boato vent'anni prima erano già stati messi a tacere a colpi di bagaglino, sicché nessuno fiatò.
Il giorno che venne giù tutto nessuno si disperò, perché non c'era più niente di cui disperarsi: eccezion fatta per il leggero capogiro dovuto all'astinenza dai quotidiani trapoconesiamofuori.
Il giorno che venne giù tutto c'era un bel sole, nessun muro da conservare in teca e niente di pronto per salvarci.
Fu proprio quello, dopotutto, che ci salvò.
Sent from my Blackberry®

Vergogna proporzionale

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L'IVA è un'imposta proporzionale: il che equivale a dire, in due parole, che colpisce nella stessa percentuale tanto i consumatori più ricchi quanto quelli più poveri.
Ne consegue che aumentare l'IVA di un punto percentuale sottrae cento euro l'anno a coloro che spendono diecimila euro l'anno per sopravvivere, e ne sottrae diecimila l'anno a chi può permettersi di spenderne un milione.
Non credo ci sia bisogno di spiegare per quale motivo dover dire addio a cento euro l'anno per chi campa con meno di mille euro al mese sia molto più gravoso che rinunciare a diecimila euro l'anno per chi può spendere cento volte tanto.
Ne consegue che aumentare l'IVA significa far pagare la crisi in modo più duro a chi se la passa peggio, in barba al principio di progressività, in base al quale chi guadagna di più dovrebbe essere chiamato a contribuire alle esigenze del paese in misura più che proporzionale rispetto agli altri.
Morale della favola: secondo me cercare di mettere a posto i conti aumentando l'IVA è una vergogna; e il fatto che i tedeschi, gli spagnoli o i marziani abbiano fatto altrettanto non modifica di una virgola la mia opinione.
Tutto qua.
Sent from my Blackberry®

Santanchè, disperatamente, cercasi

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Dalla prima pagina del Messaggero che mi è capitato tra le mani sulla spiaggia:
"Lei, 11 anni, lo lascia. E lui, 12 anni, le sfregia il viso con un pezzo di vetro. E' accaduto sulla spiaggia di Sabaudia. I due ragazzi, figlio di un commercialista romano lui, figlia di un geometra originario di Viterbo lei, si erano conosciuti..."
In questo momento non ho modo di controllare, ma Daniela Santanchè, che in passato si è distinta per aver scatenato forsennate crociate contro l'Islam a partire da singoli casi di cronaca nera, avrà scritto un vibrante comunicato nel quale se la prende con i romani, con i commercialisti e col litorale laziale.
Oppure no?
Sent from my Blackberry®

Quarantatre

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Oggi tira un po' di vento.
La tenda del chiosco si è sganciata e volteggia sul calcio balilla, accarezzando la testa squadrata degli attaccanti blu.
Non rimpiangere il ragazzo che sono stato su questa spiaggia significa, infine, volergli bene.
E' un regalo.
Gratis, come questi occhi nuovi per guardarlo.
Sent from my Blackberry®

Una pausa a mia insaputa

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Ieri qualcuno mi ha fatto notare che la perdurante assenza di nuovi post nel mio blog non è stata preceduta da alcun annuncio.
Avresti potuto scrivere che andavi in vacanza, mi diceva quel qualcuno, dare appuntamento ai tuoi lettori a settembre e goderti il meritato riposo dopo aver avvertito chi ti segue.
Tutto giusto, ci mancherebbe: sta di fatto, però, che le cose non sono andate esattamente così.
La verità, quella vera, è che anche nel posto in cui sto trascorrendo le ferie disporrei di tutti gli strumenti tecnici per continuare a postare; nondimeno, avevo effettivamente bisogno -e probabilmente ne ho bisogno tuttora- di un piccolo periodo di sospensione, anche se me ne sono reso conto davvero solo mentre quella sospensione si andava materializzando.
Così, giorno dopo giorno, ho continuato a pensare che avrei ripreso a scrivere qua dentro il giorno dopo, senza accorgermi che di fatto stavo partorendo lo stacco che mi era necessario.
Il che equivale a dire che mi sono preso una pausa a mia insaputa, come direbbe qualcuno.
C'è tanta roba, dentro questa pausa, ma si tratta di roba che è piuttosto difficile scrivere in un blog, anche volendo farlo.
E forse, oltretutto, non voglio.
Ricomincerò a postare molto presto.
Nel frattempo, raccolgo le idee.
Sent from my Blackberry®

Un curioso concetto di alleati

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La novità, a giudicare dai cablogrammi di Wikileaks, è che il governo italiano avrebbe pagato mazzette ai talebani allo scopo di indurli ad evitare attacchi contro i nostri soldati.
Mazzette grazie alle quali, presumibilmente, i talebani compravano le armi necessarie ad attaccare i soldati degli altri.
Non c'è che dire, è un'accezione davvero singolare della parola "alleati".
E poi si lamentano se ci ridono dietro con la storia dei baffi neri e del mandolino.

Si chiama libertà

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Mercoledì 10 agosto, nell'ambito del festival di Mardì Gras a Torre del Lago, sarò in grado di presentare un sondaggio, commissionato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio, sull'opinione degli italiani in ordine al matrimonio fra persone dello stesso sesso. Dal sondaggio, che ha valutato anche l'orientamento religioso degli interpellati, emergono dati estremamente interessanti che vanno analizzati con attenzione. Emerge che, mentre il 65% degli italiani ritiene che una famiglia debba essere formata da un uomo e da una donna, una forte minoranza del 30% invece ritiene possibile il contrario.
Sa una cosa, sottosegretario Giovanardi?
Ammesso e non concesso che i suoi dati siano esatti, vorrà dire che il 65% degli italiani secondo i quali una famiglia deve essere formata da un uomo e una donna, ferma restando la possibilità di cambiare idea, si regoleranno di conseguenza e sposeranno -magari in chiesa- un individuo dell'altro sesso. Invece il 30% che ritiene possibile il contrario potrà scegliere, se lo vorrà, di formare una famiglia con chi meglio crede, indipendentemente dal fatto che si tratti di un uomo o di una donna.
Tra l'altro, se le avanza qualche secondo, faccia caso a un particolare: il ragionamento varrebbe lo stesso, tale e quale, se le sue percentuali fossero ancora più sbilanciate.
75 contro 25. 85 contro 15. 99 contro 1. Tutto il mondo tranne due sole persone.
Sa come si chiama questa cosa, sottosegretario?
Libertà, si chiama.
Dica la verità: non è una meraviglia?

Tanto per capire

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A proposito, qualcuno mi saprebbe spiegare con parole semplici perché per Mario Cal, l'ex vice presidente del San Raffaele che si è suicidato, sono stati celebrati i funerali religiosi che a Piergiorgio Welby furono negati?
Così, tanto per capire.

I pazzi

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Ad agosto Roma si riempie di pazzi.
O perlomeno così li chiamano. Dicono che è il caldo, oppure il fatto che quando la gente diminuisce si notano di più.
Pare che tutti li evitino, i pazzi. Che ne abbiano orrore. Che non riescano proprio a sopportare il fatto che uno se ne vada in giro parlando da solo, o indossando una maschera da sub, o ballando con due cuffiette sulle orecchie.
Non è una questione di pericolo. Né di schifo per la possibilità di beccarsi uno sputo. Niente di tutto questo. E' proprio la paura di guardarli, di ascoltare quello che dicono, di camminarci accanto.
Dev'essere la logica, che li terrorizza. Il capovolgimento delle regole che conoscono, che applicano tutti i giorni, che finiscono per diventare l'unico riferimento concreto a cui appoggiarsi. Non ci si rivolge agli sconosciuti. Non si grida. Non si ride da soli davanti a tutti, perdio. Altrimenti viene giù tutto. E se viene giù tutto per una cazzata del genere, semplicemente perché viene violata una norma non scritta così insignificante come quella che impone di mettersi due scarpe dello stesso colore, allora quel tutto che valore ha? Poco. Pochissimo. E così la vertigine diventa un baratro insopportabile e forse è meglio cambiare marciapiede altrimenti non si sa mai, chissà quante altre cose di quelle che facciamo tutti i giorni quasi senza pensarci rivelerebbero l'equilibrio precario sul quale si fondano, il niente che le legittima, il vuoto pneumatico che le sostiene. Ad agosto Roma si riempie di pazzi.
E a volte quelli che li evitano come la peste mi fanno più paura di loro.

Diciassette anni dopo

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Per poter compiere questa nuova scelta di vita, ho rassegnato oggi stesso le mie dimissioni da ogni carica sociale nel gruppo che ho fondato. Rinuncio dunque al mio ruolo di editore e di imprenditore per mettere la mia esperienza e tutto il mio impegno a disposizione di una battaglia in cui credo con assoluta convinzione e con la più grande fermezza.
(Silvio Berlusconi, discorso della "discesa in campo", 26 gennaio 1994)
Ho tre aziende in Borsa, sono anche io nella trincea finanziaria, conscio di quel che accade sui mercati.
(Silvio Berlusconi, intervento alla Camera dei Deputati, 3 agosto 2011)

L'uomo senza scarpe

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Ieri sera un tizio mi ha fermato in mezzo alla strada.
Parlava con un accento straniero, non saprei dire di che posto, era un tantino brillo, ma solo un po', e camminava scalzo.
Voleva una sigaretta.
Però voleva anche raccontarmi che mentre dormiva qualcuno gli aveva fregato le scarpe.
Ci avrà messo un minuto buono, per farmelo capire. E gesticolava, come se per lui fosse davvero importante che io, uno sconosciuto che passava per strada, sapessi quello che gli era capitato.
Così ho pensato che di certi drammi non abbiamo cognizione. Non li comprendiamo. Non ne cogliamo minimamente i contorni, la portata, le implicazioni.
Voleva una sigaretta, il tizio scalzo.
E io gliel'ho data, ché per me una sigaretta non è niente.
Ma soprattutto aveva bisogno di raccontare a qualcuno che mentre era solo come un cane, in un paese straniero, senza un soldo in tasca né uno straccio di speranza, gli avevano fregato le scarpe.
E voleva che quel qualcuno, per un minuto, lo ascoltasse.
Ecco, tutto qua.

Uno stato canaglia

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Giuseppe Di Maio, T. G., Luigi Belbello, Antonio Padula, Cosimo Intrepido, Salvatore Di Matteo, Nazareno Matina, Agostino Castagnola, Vincenzo Lemno, LucianoB., Salvatore Pepe, W. D., Ilina Ioan, Carlo Saturno, Mehdi Kadi, Adriana Ambrosini, Ilie Nita, Mario Di Fonso, detenuto albanese, Giuseppe Denaro, Jean Jaques Olivier Esposito, Vasile Gavrilas, Gianluca Corsi, Jon R., Ciprian Florin Gheorghita, Salvatore Camelia, Antonino Montalto, Mahmoud Tawfic, Michele Massaro, Massimo B.
Nomi, uno dietro l'altro. Sono gli esseri umani che si sono ammazzati nella vergogna a cielo aperto delle carceri italiane dell'inizio dell'anno.
Una lista di nomi, cognomi e sigle, niente di più.
Intanto il caldo morde, l'inferno diventa sempre più insopportabile e nelle prigioni si deve combattere col coltello tra i denti per una doccia, per una passeggiata, per una visita in infermeria.
Un paese che tollera un'indecenza come questa è uno stato canaglia: proprio come quelli che di solito si bombardano, previo accorato dibattito parlamentare e conseguente decisione unanime di finanziamento, allo scopo di "esportare la democrazia".
Uno stato canaglia. Né più, né meno.
A volte penso che se tanto mi dà tanto qualcuno dovrebbe prendersi la briga di bombardare anche noi.

C'è un giudice a Treviso

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Alla faccia dei torturatori che vorrebbero sottrarre ai malati qualsiasi forma di autodeterminazione, c'è ancora chi applica la costituzione e restituisce loro il diritto di scegliere.
Così, tanto per ricordare ai nostri amici integralisti che cancellare completamente lo stato di diritto non sarà una passeggiata di salute: e che non hanno ancora visto niente, perché da queste parti c'è gente disposta a vendere cara la pelle, conquistandosi la libertà che gli spetta senza arretrare di un centimetro.
Date retta: per averci dovrete mettercela tutta.
Oppure vi conviene farvi passare la voglia di fare i fascisti.

Rispettando l'uomo in quanto uomo e la coppia in quanto amore

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Ricevo, e volentieri pubblico.

http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/2011/08/02/555192-giovane_coppia_scoppia_provincia_vuole_soldi_indietro.shtml

Capisco.
Abbiamo tre figli, venticinquemila euro di reddito, un mutuo per la nostra prima casetta, non siamo sposati, niente soldi, va bene.
Ma perché questa violenza nel ripetere che gli aiuti vanno solo alle coppie "normali"? E 'sti cazzi sei un esponente della margherita, mica Borghezio...
Ma poi se uno convive o è straniero o è omosessuale... non è normale? Va beh, dici tu, c'hai 32 anni, convivi da sette, vivi in un paesino ai confini della civiltà, non ti sei ancora abituata ad essere trattata da cittadinina (ovvero cittadina di seria B)? Io sì, anche se ancora m'incazzo... è la nostra figlia più grande che comincia a guardarci con occhi inquisitori... cosa c'è che non va in questo babbo e questa mamma? Amore mio non c'è nulla di sbagliato, nulla...
Ma è difficile convincere una bambina che cresce in una società dove la parola maggioranza è sinonimo di normalità...
Per tutti questi politici che non perdono occasione per dichiararsi cattolici (sono cattolico epperò 'sto tempo mi fa cagare, 25 profughi morti asfissiati comunque io so' cattolico) si dovrebbe coniare un neologismo tipo normalanza... oppure maggiorale... così magari riescono a farsi le loro belle schede mentali senza umiliare gli altri...
Che fatica, mister margherita, educare i bambini al rispetto, all'amore, alla bellezza della differenza, all'unicità della persona... quando poi lei mi esce con 'sta parolina qua... 'sta normalità... come se si dovesse giustificare per l'investimento economico fatto da Provincia e comune... e poi via con l'ombrellino del "tanto sono cattolico" per ripararsi da eventuali critiche: avete dato un contributo alle giovani coppie sposate mica, non mi sembra una politica sociale così progressista da dovervi nascondere dietro dietro l'altare... Se la normalità è solo coppia sposata uomo donna + eventuale mutuo allora mi auguro che i miei figli crescano e vivano nella anormalità. Rispettando l'uomo in quanto uomo e la coppia in quanto amore.
Nel frattempo io e il mio compagno continuiamo il nostro sciopero del matrimonio... o ci si può sposare tutti o noi non ci sposa...
Buone cose.
Alessandra.

Solo un giro di giostra (Bill Hicks)

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Buon pomeriggio a tutti! Minerva è arcistufa delle finzioni con le quali coloro che governano questo mondo, la sua economia, la sua politica - nonché coloro che li sostengono e ne sostengono le prospettive - ci ingannano quotidianamente facendo leva sulle nostre paure più profonde.
Per rispondere a costoro, e per esortare tutti voi a vivere sul serio, difficilmente si possono trovare parole migliori di queste di Bill Hicks - che il coraggio di guardare in faccia la realtà, il mondo, la vita, l'aveva eccome!
Buona vita a tutti voi, rendetela un giro di giostra indimenticabile!

"Un giro di giostra" (Bill Hicks, da Revelations, 1993)
Il mondo è come un giro di giostra in un parco giochi. Quando scegli di salirci pensi che sia reale, perché le nostre menti sono potenti. La giostra va su e giù, e gira intorno, ti fa tremare e rabbrividire, ed è coloratissima e rumorosa, ed è divertente per un po'. Alcuni ci sono su da tanto tempo e cominciano a chiedersi: "È la realtà o è solo un giro di giostra?" Altri si sono ricordati e vengono da noi per dirci: "Ehi, non vi preoccupate, non abbiate paura, mai, perché questo è solo un giro di giostra."
E noi... uccidiamo quelle persone. "Fatelo tacere! Abbiamo investito un sacco in questo giro di giostra. Fatelo tacere! Guardate le mie rughe di preoccupazione, guardate il mio grosso conto in banca, e la mia famiglia. Questo deve essere reale."
È solo un giro di giostra. Ma uccidiamo sempre quella brava gente che tenta di dircelo, l'avete mai notato? E lasciamo che i demoni si scatenino. Ma non ha importanza perché... è solo un giro di giostra. E possiamo cambiare le cose in qualunque momento. È solo una scelta. Niente sforzi, niente lavoro, niente occupazioni, niente risparmi o denaro. Una scelta, proprio ora, fra paura e amore.
Gli occhi della paura vogliono che voi mettiate serrature più grandi alla vostra porta, che vi compriate delle armi, che vi isoliate.
Gli occhi dell'amore, invece, ci vedono tutti come una cosa sola. Ecco che cosa possiamo fare per cambiare il mondo, proprio adesso, in un giro di giostra migliore. Prendiamo tutti i soldi che spendiamo in armi e nella difesa ogni anno e spendiamoli invece per cibo, vestiti ed educazione per i poveri nel mondo, e basterebbero a farlo molte volte, nessun essere umano escluso, e potremo esplorare lo spazio, insieme, sia interiore che esteriore, per sempre, in pace.


Amy Winehouse, la droga e gli swap

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Francesco Alberoni sul Corriere:

Dopo la morte di Amy Winehouse ho ricevuto molte telefonate di persone addolorate che mi chiedevano perché tanti cantanti muoiano così giovani di droga.
Ovvio. Uno legge che è morta Amy Winehouse e allora che fa? Telefona a Alberoni, naturalmente.
Cosa significa allora il diffondersi delle droghe in Occidente?
Ecco, sentiamo. Cosa significa?
Forse è l'espressione di una trasformazione dovuta alla vertiginosa innovazione tecnologica e alla mondializzazione in cui si rovesciano gli equilibri di potere mondiale,
Interessante: l'espressione di una trasformazione dovuta all'innovazione e alla mondializzazione. E poi dicono che i rimari non servono a niente.
con la finanza sfrenata, gli smisurati indebitamenti degli Stati, non solo in Paesi poveri ma perfino negli Stati Uniti, e il dominio delle potenze asiatiche.
Ok, vediamo se ho capito: c'è questa finanza sfrenata, gli stati si indebitano, le potenze asiatiche dominano e allora uno prende e si fa una striscia. Devo ricordarmi di fare due chiacchiere coi miei vecchi amici del Colle Oppio. Non avevo capito che fossero esperti di futures.
A cui corrisponde una crisi dei valori tradizionali,
Eccerto, ti pare che i valori tradizionali non c'entravano niente? Stai a vedere che adesso è pure colpa dei gay, delle coppie di fatto e di quelli che vanno sullo skateboard.
l’individualismo sfrenato,
Sfrenato. E due. C'è la finanza sfrenata e l'individualismo sfrenato. Manca solo il sesso sfrenato, e poi siamo a posto.
il tentativo di superare se stessi,
Non è chiaro se nel campo della finanza, dell'individualismo o del sesso, ma lasciamo correre.
certa musica rock
Che vuol dire "certa"? Cioè, quale esattamente? Io ascolto gli Zeppelin, i Clash e qualche volta anche il Banco del Mutuo Soccorso. Che dite, sarò a rischio?
e, quindi, anche la morte di Amy Winehouse e di altri come lei.
Perfetto. A parte il fatto che Amy Winehouse non faceva il rock. Neanche "certo" rock. Ma in fondo, che differenza fa? Con gli asiatici alle porte e i valori tradizionali che crollano volete stare a spaccare il capello in quattro sui generi musicali?
Vi saluto, vado a farmi una canna davanti a Bloomberg.

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