Si chiama libertà

Mercoledì 10 agosto, nell'ambito del festival di Mardì Gras a Torre del Lago, sarò in grado di presentare un sondaggio, commissionato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio, sull'opinione degli italiani in ordine al matrimonio fra persone dello stesso sesso. Dal sondaggio, che ha valutato anche l'orientamento religioso degli interpellati, emergono dati estremamente interessanti che vanno analizzati con attenzione. Emerge che, mentre il 65% degli italiani ritiene che una famiglia debba essere formata da un uomo e da una donna, una forte minoranza del 30% invece ritiene possibile il contrario.
Sa una cosa, sottosegretario Giovanardi?
Ammesso e non concesso che i suoi dati siano esatti, vorrà dire che il 65% degli italiani secondo i quali una famiglia deve essere formata da un uomo e una donna, ferma restando la possibilità di cambiare idea, si regoleranno di conseguenza e sposeranno -magari in chiesa- un individuo dell'altro sesso. Invece il 30% che ritiene possibile il contrario potrà scegliere, se lo vorrà, di formare una famiglia con chi meglio crede, indipendentemente dal fatto che si tratti di un uomo o di una donna.
Tra l'altro, se le avanza qualche secondo, faccia caso a un particolare: il ragionamento varrebbe lo stesso, tale e quale, se le sue percentuali fossero ancora più sbilanciate.
75 contro 25. 85 contro 15. 99 contro 1. Tutto il mondo tranne due sole persone.
Sa come si chiama questa cosa, sottosegretario?
Libertà, si chiama.
Dica la verità: non è una meraviglia?

Questo post è stato pubblicato il 10 agosto 2011 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

10 Responses to “Si chiama libertà”

  1. ma la festa di mardi gras non è quella dove tutte le donne scoprone le tette per strada?

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  2. Si chiama libertà ed è evidente che i servi non sappiano cosa sia

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  3. C'è una forte minoranza che col 30% governa il paese e non si scolla neanche col diluente alla nitro.

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  4. Ahem, gli hanno detto che quello è il 'polo delle libertà' (significante) e lui ha visto che esso attua abitualmente repressione, fascismo, controllo, propaganda, violenza sugli individui ed esproprio dei loro diritti personali su di sé (significato) = per lui "libertà" è quello - non ciò che la riteniamo io, te, un po' di altre persone immuni ai recenti decenni di propaganda dell'ignoranza a livello collettivo e infine qualche secolo di filosofia, politica e storia.
    All'interno di quella associazione poi - visto che pure la parola 'ipocrisia' non sa(nno) quale significato abbia - viene quindi contemplata la declinazione per gli 'eletti' "nella casa delle libertà, *noi* facciamo un po' come cazzo ci pare" di guzzantiana memoria.
    Sarò ripetetiva e dirò ciò che che stiamo pensando tutti, ma uno che va così tanto in bestia contro coloro che (pur del medesimo sesso/genere) si amano al punto tale da desiderare un impegno contrattuale reciproco come il matrimonio e - pur non potendosi riprodurre naturalmente - fanno sesso pone interrogativi ben profondi sulla qualità della vita del nostro ministro e sulle motivazioni del suo astio per i suddetti, eh? ;-)

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  5. Giovanardi o s'è preso la sondaggite pure lui, o ciurla nel manico. Un rilevamento serio fatto dall'Eurispes nel 2010 dice che il 61,4% degli italiani è favorevole alle unioni gay, sia in forma di matrimonio civile sia in forma di patti di convivenza.
    Il 41% degli italiani è favorevole al solo matrimonio gay.
    Per quanto riguarda le adozioni, il dato è vecchiotto e risale al 2006: all'epoca il 24% si dichiarava favorevole.
    Ovviamente le statistiche non spostano di una virgola quanto detto da Metil, che condivido e sottoscrivo al 100%!

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  6. Per le parole che ha scelto, sembra che il 30% sia favorevole al contrario, ovvero al matrimonio tra donna e uomo.

    (Che piu' seriamente tradisce il bieco approccio ideologico per cui il matrimonio gay e' "il contrario" del matrimonio etero, e non una variante della stessa fattispecie.)

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  7. Che sbadato questo Giovanardi!

    S'è dimenticato di citare quegli altri sondaggi, quelli sul fine vita

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  8. Il matrimonio gay e' una questione di cui si parla da molto tempo. Sono passati governi di sn e di dx. Giovanardi, uomo di destra, certamente non aveva bisogno di quel sondaggio per essere contro il matrimonio gay. Che dite? Ma il nostro caro PD, non e', per caso, quel sondaggio gia' lo conosce da tempo? Non e' che per caso ha piu' a cuore il suo (magro) consenso elettorale rispetto alla liberta' di cui ci rempiamo sempre tutti la bocca?

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  9. Ma il 30 per cento credevo ritenesse che la coppia debba essere costituita dal contrario, ovvero una donne e un uomo.

    E il trenta percento a casa mia non è una forte minoranza, come conta questo qui?

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  10. Caro Sottosegretario Giovanardi,
    la invito a sospendere i suoi pregiudizi e a leggere il mio post:
    http://nellacittainvisibile.blogspot.com/2011/08/matrimonio-gay-giovanardi-santanche.html.
    Pro.Woland

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