Perché sono contrario a chiudere Casapound

Questo, com'è già successo, sarà il solito post impopolare: e come sempre, siccome sono abituato a scrivere quello che penso, me ne farò una ragione.
Il fatto è che non riesco proprio a capire in che modo impedire a un razzista di parlare possa giovare alla causa di quelli che -come me, tengo a precisarlo per chi dovesse farsi venire il dubbio- sono contro ogni forma di razzismo.
Voglio dire: se in Italia il razzismo c'è, c'è, e allora si tratta di affrontarlo, non di nasconderlo sotto al tappeto come se non ci fosse; perché oscurare una questione non equivale mai a risolverla -sarebbe fin troppo facile, non credete?-, e impedire a chicchessia di esprimere le proprie idee -per quanto aberranti ci sembrino, e dico ci "sembrino" non perché non sia convinto che lo siano, ma semplicemente perché ad altri potrebbero sembrare aberranti le nostre, leggasi ad esempio la legalizzazione dell'eutanasia- non può produrre l'effetto di abrogare quelle idee dalla sua mente e da quella degli altri che le condividono, ma casomai quello di fornire loro perfino l'alibi del martirio.
Anche a me, credetemi, fa male da morire ascoltare un uomo che teorizza la superiorità di una razza sull'altra: però sono anche consapevole del fatto che non lasciarlo parlare, e quindi esimersi dal doverlo ascoltare, non sposta di una virgola il problema.
Ne consegue, per arrivare a una sintesi, che a mio modo di vedere i terribili omicidi di Firenze non sarebbero stati scongiurati, ed anzi avrebbero persino potuto essere ulteriormente incoraggiati, se Casapound fosse stata chiusa due anni fa: e che chiuderla oggi non servirà a un bel niente, se non a lavarci la coscienza con il solito gioco delle tre scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano.
Dopodiché, evidentemente, i reati vanno perseguiti con severità: è un reato ammazzare un uomo, ed è un reato pure incitare chi si fosse determinato a farlo.
Ma sostenere, per qualche astrusa ragione, che gli immigrati debbano andarsene tutti, che esistano razze inferiori, che gli esseri umani non siano tutti uguali, queste sono semplicemente opinioni: e il fatto che quelle opinioni mi facciano vomitare non può spingermi, in uno stato di diritto, a fare in modo che chi le ha non debba poterle esprimere, ma dovrebbe indurmi a lasciargliele esporre nella legalità e subito dopo a contestarle, smontarle, smascherarle, ridicolizzarle con gli strumenti della dialettica.
E adesso, se volete, via con gli insulti.
Come dicevo, sarò in grado di farmene una ragione.

Questo post è stato pubblicato il 15 dicembre 2011 in ,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

67 Responses to “Perché sono contrario a chiudere Casapound”

  1. Il fatto che la sede di Casa Pound l'abbia recentemente comprata il Comune di Roma mi induce a pensare che non ci sia il rischio di veder chiudere i "fascisti del terzo millennio".

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  2. Sul principio sono daccordo con te, ma il non chiudere Casa Pound non può nemmeno significare il lasciar fare che sfocia nella connivenza che s'è visto fin'ora. Tutti, fascisti merdosi inclusi, devono avere il diritto di parlare - sono perfino contrario alla Legge Mancino - ma però dalo stato non devono avere sconti. Nella sede hai un cesso fuoriregola? Te la chiudo. In una manifestazione c'è un solo partecipante a viso coperto? Ti carico con la Celere. E così via.

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  3. Ma infatti il punto è che questi bastardi sono finanziati! Non devono occupare i posti, loro, per esistere: gli spazi gli vengono garantiti. Allora cominciassero i destri delle amministrazioni a togliergli appoggi e finanziamenti, poi vediamo loro come se la cavano. Questo almeno andrebbe preteso!

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  4. Sul principio sono daccordo con te, ma il non chiudere Casa Pound non può nemmeno significare il lasciar fare che sfocia nella connivenza che s'è visto fin'ora. Tutti, fascisti merdosi inclusi, devono avere il diritto di parlare - sono perfino contrario alla Legge Mancino - ma però dalo stato non devono avere sconti. Nella sede hai un cesso fuoriregola? Te la chiudo. In una manifestazione c'è un solo partecipante a viso coperto? Ti carico con la Celere. E così via.

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  5. sul nascondere la polvere sotto il tappeto hai delle ragioni.

    ma. prendendo sul serio la legge dello stato, in particolare la sua costituzione quando parla di ricostituzione del partito fascista, di motivi legali per chiuderli ce ne sarebbero già a bizzeffe.

    per non parlare del supporto connivente delle istituzioni. che sicuramente è inaccettabile.

    le casa pound, come il parlamento, andrebbero chiuse. quando sono piene.

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  6. Credo che una società dovrebbe anche sapersi prendere la responsabilità di assumere posizioni nette su certi temi.
    Consentire l'esistenza di circoli dove vengono coltivate ideologie antisociali e razziste, conferendogli la legittimità della "luce del sole", è pericoloso e inutile. La libertà di pensiero è un diritto dei singoli individui, scoraggiare l'aggregazione e la coltivazione di certe ideologie è un dovere della società civile.
    Quindi non sono d'accordo col tuo post :)

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  7. Non so, comprendo i dubbi del padrone di casa, ma non si può in nome della libertà "permettere tutto", anche quello che è contrario alla libertà; dire "facciamoli esprimere, poi li combattiamo con la dialettica" per me significa anche che se "loro" (capiamoci) hano uno che come dialettica è migliore di "noi", allora possono stare dove stanno, "hanno ragione loro". No, non hanno ragione. Certi paletti temo siano necessari. Provo a dirla meglio ma non credo di riuscirci.
    Dire che certi uomini sono inferiori, non è "un'opinione come un'altra", è qualcosa che va contro quella libertà di esprimersi che vogliamo per tutti: se sono "inferiori", allora posso anche pensare che loro non possono esprimersi. E qui la cosa cozza pesantemente con quelli che dovrebbero essere i nostri principi di libertà di espressione per tutti.
    Detta da cani.

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  8. Mi sembra una questione estremamente difficile e controversa.
    Di base, concordo sul fatto che nascondere la povere sotto il tappeto non serva a nulla. D'altra parte, luoghi come Casa Pound possono essere/diventare vere centrali di incubazione di crimini, e questo non è oggettivamente tollerabile.
    Forse la questione della chiusura delle varie Case Pound non è tanto di impedire al razzista/violento di pensarla come la pensa (concordo: opinioni aberranti ma pur sempre opinioni), ma impedirgli di organizzarsi e massimizzare le potenzialità criminosa della propria ideologia.
    Ma più ci penso e più è davvero una questione complicata...

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  9. io sono d'accordo con te
    e non solo perche' siamo uno stato di diritto e perche' chiudere casapaund non ci libera dai razzisti, anche per una ragione piu' concreta
    casapound e' un punto di riferimento ed e' piu' facile tenere la faccenda sotto controllo se e' alla luce del sole, cosi' come sentire la gente che esprime opinioni razziste ci da' la possibilita' di sapere che c'e' il razzismo, fare qlc con le giovani generazioni, discutere con queste persone (sto sognando, lo so, lasciatemi sognare)
    se non vengono allo scoperto per la societa' e' come avere una malattia e non saperlo
    nel mio lavoro (ricercatrice in fisica) andiamo a caccia delle instabilita' del plasma, le staniamo e le controlliamo
    NON le sopprimiamo perche' altrimenti non sappiamo dove sono e cosa fanno e quelle sbucheranno fuori da un'altra parte
    ecco mi pare lo stesso

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  10. Rispetto: iniziamo prima da chi se lo merita, e poi via via a salire, fino all'uomo.

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  11. Siamo d'accordo che in una società democratica tutti hanno diritto ad esprimere le proprie opinioni. Ma le opinioni fasciste sono l'antitesi della democrazia, pertanto non possono essere tollerate.

    Però è vero che Casapound non deve essere chiusa di forza: deve chiudere da sola, dopo che saranno stati schiacciati i vermi che l'hanno fondata.

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  12. Sono d'accordo con te, ma secondo me il punto è un altro e tu lo hai evidenziato: "è un reato ammazzare un uomo, ed è un reato pure incitare chi si fosse determinato a farlo". Siamo certi che, dentro questi nidi, si producano solo idee (da contrastare, ma da lasciar esprimere, se vogliamo risolvere la cosa dal punto di vista culturale), e non anche gli strumenti - materiali e non - per compiere questi reati?!

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  13. Sono d'accordo con te, ma secondo me il punto è un altro e tu lo hai evidenziato: "è un reato ammazzare un uomo, ed è un reato pure incitare chi si fosse determinato a farlo". Siamo certi che, dentro questi nidi, si producano solo idee (da contrastare, ma da lasciar esprimere, se vogliamo risolvere la cosa dal punto di vista culturale), e non anche gli strumenti - materiali e non - per compiere questi reati?!

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  14. Di pancia ti direi che certe idee sono di per se stesse un crimine, e le condannerei al contrario di come faresti tu in nome dello stato di diritto. Però di fatto concordo per una ragione che trovo più "pratica", se le vieti non avrai modo di insegnare a nessuno perché sono sbagliate e si ripresenteranno più forti di prima. Con certe idee dobbiamo confrontarci per superarle veramente.

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  15. è una questione quanto mai spinosa.

    la libertà di espressione del proprio pensiero va però contemperata con il principio di eguaglianza (senza distinzione di razza, tra gli altri) ugualmente predicato dalla Costituzione.

    trovare il giusto equilibrio è estremamente difficile.

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  16. mi ricordo questa frase di Pertini :
    "Il fascismo per me non può essere considerato una fede politica... il fascismo è l'antitesi di tutte le fedi politiche [...], perché opprime le fedi altrui"
    Partendo da questa frase il mio ragionamento è:
    se uno lede la libertà degli altri grazie alla libertà che questi altri gli concedono (perché appunto credono alla libertà di parola), non è più degno di essere così libero e va fatto il modo che smetta di ledere alla libertà degli altri e quindi che sia punito dalla legge ...
    E' una sorta di legittima difesa... è sbagliato sparare... ma se ti trovi un killer di fronte e rischi la tua vita, sparare non è più così tanto sbagliato no ?

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  17. Sono d'accordo con te, ma il punto secondo me è un altro e tu lo hai evidenziato: "è un reato ammazzare un uomo, ed è un reato pure incitare chi si fosse determinato a farlo". Siamo sicuri che, dentro questi nidi, si producano solo idee (da contrastare, ma da lasciar esprimere come dici, se vogliamo trovare una soluzione culturale al problema) e non anche gli strumenti - materiali e non - per compiere questi reati?!

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  18. In teoria hai ragione, ma in questo nostro Stato dove in pratica non si attua mai nulla, possiamo mai essere certi che si farebbero i controlli adeguati a perseguire eventuali reati commessi?

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  19. Il problema sta tutto in un equivoco che nasce nella giurisprudenza. Il reato di apologia di fascismo (sacrosanto) ha creato l'illusione che l'antifascismo possa essere soltanto una "battaglia legale", fatta di processi, arresti, chiusure. Questa illusione ha fatto perdere di vista a molte persone che quella anitfascista è prima di tutto una battaglia culturale, in cui è necessario essere coinvolti...

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  20. anche io sono contrario alla chiusura di casa pound lasciando i fascisti fuori... se devo chiuderla, li muro dentro...

    scherzi a parte, se si applicasse la legge con loro come si fa con la gente comune, sarebbero tutti dentro una prigione, invece sono serviti e riveriti e i cattivoni sono quei puzzoni dei centri sociali che non sono nemmeno capaci di tenere una specie di aura di rispettabilità come questi fascisti ipocriti. in questi giorni c'è la corsa a cancellare da internet post, articoli, gruppi su FB... sono anche dei bei codardi

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  21. ma sulla base di quale reato si chiuderebbe casapound? fino a prova contraria occorre una legge e una violazione della legge per procedere contro qualcuno.

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  22. nessun insulto, soltanto una considerazione: se non si deve mettere a tacere chi professa il razzismo e il nazismo, bisogna però impedirgli di *riprodurre* questa ideologia: se quindi non possiamo impedire agli esponenti di casa pound di professare il male, possiamo e secondo me dobbiamo chiudere gli spazi che utilizzano per propagare le loro idee.

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  23. Io sono antifascista, di sinistra extraparlamentare... ma una cosa la devo dire... voi che nei commenti parlate di "Casa Pound" avete indagato per bene su di loro? Sapete di cosa si occupano? O li criticate solo per aggregarvi al calderone? A casa Pound non si semina solo odio razziale, ci sono persone che oltre ad essere fascisti credono molto nei valori sociali. Addirittura in alcuni casi li ho visti fare cose che negli anni 90 facevano i giovani di sinistra. Credo ci sia una bella differenza fra Casa Pound e MIlitia ad esempio

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  24. Non sono d'accordo. "Sostenere (...) che gli immigrati debbano andarsene tutti, che esistano razze inferiori, che gli esseri umani non siano tutti uguali" non sono solo opinioni, sono quelle che in inglese si chiamano "hate speech", discorsi di odio, e per me sono identici all'istigazione a delinquere. Se i senegalesi sono uccisi è perché c'è gente che dice che sono criminali e dovrebbero andarsene. Se i gay sono uccisi è perché c'è qualcuno che dice che sono peccatori e dovrebbero sparire. Queste parole non sono neutre, creano danno effettivo alle persone, e quindi non dovrebbero godere del diritto di libera espressione.

    Senza contare poi che cose come "ci sono razze inferiori" non sono nemmeno opinioni, sono contraddizione di FATTI, e quindi nemmeno degne di essere protette.

    O se vogliamo essere più precisi: non tolgo a queste persone il diritto di esprimere queste loro opinioni, voglio però che, se lo facciano, ne paghino le conseguenze a livello penale.

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  25. Il problema fu affrontato, tra gli altri, da Jean-Paul Sartre nelle prime pagine del suo saggio sull'antisemitismo (ma l'argomentazione di Sartre può essere estesa al razzismo in generale).

    Sartre si chiede: il "pensiero" razzista può essere considerato alla stregua di una qualsiasi opinione, che si è liberi di manifestare e che ha lo stesso valore di ogni altra? La sua risposta è no. "Mi rifiuto di chiamare opinione una dottrina che prende di mira espressamente persone determinate, che tende a sopprimere i loro diritti e a sterminarle", scrive Sartre.

    La questione è molto delicata. Dovremmo, secondo me, ricordarci che non viviamo negli Stati Uniti o in Gran Bretagna, ma in Europa continentale, e specificamente in Italia; e che in questo continente, e in questo paese, l'idea razzista organizzata ha raggiunto storicamente il potere, nel secolo scorso, e ha prodotto tutti gli orrori che ben conosciamo.

    Per questo motivo sarei propenso a dare ragione a Sartre, e non mi convince molto l'approccio di chi, di fronte alla manifestazione di idee apertamente razziste, si limitasse a dire "va beh, queste sono le loro opinioni, la pensano così e amen". Soprattutto quando tali idee razziste siano prodotte e diffuse da movimenti politici organizzati.

    Per essere chiaro, trovo giusto che tali pratiche siano vietate e represse dalla legge, e anzi mi rammarico che lo siano troppo poco. C'è una disposizione finale (spesso erroneamente definita "disposizione transitoria") della nostra Costituzione, la n. XII, che vieta la ricostituzione del partito fascista, e ci sono delle leggi applicative che specificano tale divieto e che reprimono tutta una serie di condotte riconducibii al nazifascismo. Trovo giuste queste norme, e mi piacerebbe che venissero fatte valere.

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  26. Bah... secondo te i padri costituenti hanno scritto nella costituzione il reato di apologia di fascismo perché erano dei bruttoni prepotenti?

    E poi: il razzista finché parla può essere tollerato, ma se spara no? O se io non tollero il razzista sono razzista a mia volta perché limito le libertà personali?

    Per piacere, non facciamo ragionamenti da tre soldi. C'è una ricca letteratura in merito e soprattutto c'è un vissuto storico che ci dice chiaramente che atteggiamenti fascisti e/o razzisti non possono essere tollerati perché una loro deriva è implicita.

    Il punto chiave è: l'aver avuto partiti maggioritari e di Governo che hanno cavalcato queste politiche ha "sdoganato" movimenti come CasaPound, Militia, Forza Nuova che da doversi vedere nelle fogne sono potuti uscire alla luce del sole. Ed ora, coi morti ancora caldi, vogliono poter riscuotere la loro rinnovata credibilità.

    Se ammettiamo che movimenti come Casa Pound possano essere accettati, finiremo con l'avere molti più Casseri. E quando saranno molti di più, non dovranno essere nemmeno più giustificati con l'essere folli. Perchè, come dice Godzilla, size does matter.

    Poi arriva un arruffapopolo e prende un treno per Roma. Può sembrare assurdo ma è così che finisce.

    Imparate 'sta filastrocca: "L'integrazione presuppone la tolleranza: l'unica persona che non si può tollerare è chi non tollera".

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  27. Sono d'accordo, ognuno deve essere libero di esprimere le proprie idee, con il limite imposto dalle libertà altrui.

    E le libertà di ognuno sono appunto tutelate dalle leggi esistenti. E' quindi importante che Casapound non le vìoli.

    Dovrebbero quindi quantomento smettere di commettere "istigazione a delinquere", è un reato punito dall'articolo 414 del codice penale
    con la reclusione da uno a cinque anni, se trattasi di istigazione a commettere delitti.
    con la reclusione fino a un anno, ovvero con la multa fino a euro 206, se trattasi di istigazione a commettere contravvenzioni.

    Occupare abusivamente stabili di proprietà pubblica.

    Imbrattare i muri delle città con le loro scritte ed i loro manifesti abusivi.

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  28. La penso esattamente come @waste.
    Ognuno è libero di esprimere liberamente il suo pensiero, il fatto che si organizzi in una associazione è ben altra cosa, per la nostra e -credo- per qualsiasi altra democrazia al mondo.

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  29. Nessun insulto, il principio è ineccepibile e condivisibile da chi vuole la libertà di pensiero; ma DEVE esserci una garanzia di poter esprimere ogni pensiero allo stesso modo: un'opinione, non dominante, NON PUÓ essere sostenuta incitata e finanziata dalla società contro la volontà di chi non condivide questa opinione, NON PUÒ diventare sistema imposto. Si sostengano tutte le opinioni allo stesso modo, con sedi fondi e appoggi, o si mettano tutte sullo stesso piano; tutti legittimati a sostenere la propria opinione, per quanto discutibile, o tutti occupanti e disobbedienti, a lottare per queste opinioni. I due pesi e le due misure, per la volontà di sistema, NON DEVONO essere tollerati.

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  30. ..perfettamente d'accordo, e ti dirò, rilancio..
    sono portata a pensare che lasciarli parlare limiterebbe il senso di branco e una buona parte del fascino del "proibito" (lasciami usare la locuzione anche se non è delle più felici e appropriate), nonchè darebbe modo a molti, o perlomeno ad alcuni di capire che la maggior parte dei cosiddetti fasci non solo non conosce la storia, ma spesso nemmeno le parole che usa (molti sembrano registratori incagliati). Il problema non è casapaund, è la cultura che si sta diffondendo, per cui, come facevi notare su FB, alcuni "non fasci" pensano e agiscono da fasci. qual'è la differenza?
    Ultima cosa, rispetto a FB, leggo con un pizzico di tenerezza l'ottimismo e l'ingenuità di chi pensa che chiudere casapaund elimini il problema (quando dal mio modo di vedere non farebbe altro che inasprire ed aumentare i consensi)..
    e scusa per sta filippica, ma ho passato gli ultimi giorni con i partigiani :)

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  31. Cari amici democratici, la questione è da porre in termini di logica aristotelica: può un termine coesistere con la sua negazione? I greci avrebbero definito una simile proposta 'ossimoro', ovvero un artificio retorico che non corrisponde alla realtà.
    Aristotele avrebbe impostato il problema sul famoso principio di identità (A NON è NON A) e avrebbe tranciato il nodo gordiano con il famoso "tertium non datur".
    Molto semplicemente la domanda va formulata nei suoi termini logico-concreti: può un sistema democratico (fin quando almeno concorderemo sul fatto che l'antirazzismo è uno dei pilastri della democrazia) accettare nel suo stesso seno i presupposti dell'antidemocrazia? Abbiamo ben visto con Burlesquoni a cosa conduca la tolleranza ai presupposti eversivi della democrazia, sia pur in nome di un'applicazione integralista del principio di libertà di pensiero ed espressione.
    Ed è proprio questo il punto, l'integralismo/fondamentalismo, che sia ideoligico o religioso o politico, porta inevitabilmente ad avvitamenti entropici che si traducono sempre in forme politiche o sociali devastantemente perverse. Possibile che dopo un ventennio di berlusconismo ancora non ci siamo arrivati?
    Non ci hanno insegnato niente i ciclopici passi da gambero fatti in questo frattempo dalla nostra democrazia? Il fatto che per corruzione ci siamo conquistati un fulgido piazzamento dietro il Ruanda non ci fa capire cosa ha significato applicare integralisticamente un malinteso principio di tolleranza che ha permesso ad un'intera generazione di nani politici di abusare della democrazia fino a portarla al suo esatto contrario, in nome della libertà di pensiero?
    Io non sono solo favorevole a chiudere i covi di razzisti violenti e xenofobi, io sono favorevole a mandare i signori in questione in missione umanitaria a sminare i campi di Iraq e Afghanistan, un lavoro socialmente utile e concretamente rieducativo dal quale non potranno che uscire migliori...se ne usciranno.
    Democraticamente vostro...

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  32. Perchè si da per scontato che Casapound sia razzista? Io ho visitato il loro sito e letto di qualche loro iniziativa ma non mi sono sembrati dei razzisti. Forse perchè un loro simpatizzante malato di mente e razzista ha commesso quell'orrore? Non ha senso. Dopo il caso Bianchini a roma avrebbero dovuto chiduere le sedi del PD perchè tutti stupratori seriali? A volte mi sembra ci sia un accanimento verso movimenti che con le loro inziative sociali rubano la scena agli ormai pigri movimenti e partiti che oggi definiamo di sinistra che di sociale hanno più ben poco. I miei sono semplici dubbi e li ho scritti perchè magari mi manca un pezzo e voi rispondendomi potete aiutarmi. Grazie

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  33. e come darti torto essendo sostenitori della libertà di pensiero ed espressione...

    Ma, c'è un ma:
    per come riesco a comprendere l'essere umano, chi predica violenza ed intolleranza non capirà mai il proprio errore se non si ritrova in qualche modo dall'altro lato, ovvero se non subisce sulla propria pelle ciò che predica.

    Ergo, chi al giorno d'oggi si dice fascista o razzista non merita altro che una scarica di mazzate sul groppone della durata di tutti gli speciali di raitre sulla seconda guerra mondiale.

    E poi - come hanno già fatto notare altri nei commenti precedenti - quello che fa rabbia è che le istituzioni locali non vogliono ammettere e neanche affrontare il problema dei circoli neofascisti che stanno fiorendo sul territorio, nonostante la storia ci insegni che può essere una colpa anche girarsi dall'altra parte e far finta di niente.

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  34. Macche' insulti !!!!!
    Sono (come al solito) PERFETTAMENTE daccordo con te !!!!

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  35. mi dispiace ma ti considero un pazzo. casa pound è un covo fascista e dovrebbe essere sciolto per decreto, i capi processati ed incarcerati e tu, tu, tu che sollevi questioni idiote confondendo la libertà di dibattere col fondare associazioni indirizzate alla violenza SQUADRISTA, tu sei un fiancheggiatore della destra più abominevole. mi verrebbe da dirti vergognati, ma è fiato sprecato. comunque d'ora innanzi non leggerò mai più una singola riga proveniente da te.

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  36. È un discorso vecchio, e i tuoi argomenti possono essere pure convincenti, specialmente quando inviti a non mettere la polvere sotto il tappeto. Tuttavia nell'inseguire l'idealismo dei principi c'è il rischio di perdere di vista gli aspetti pratici della realtà. Qui c'è gente che vuole ammazzare "negri, froci, giudei e co.", per citare Gian Antonio Stella. A questo punto continua a convincermi di più l'approccio di Karl Popper, che tempo fa commentai in qusto mio post:
    http://pasquinando.wordpress.com/2010/10/11/censura-e-democrazia/

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  37. Come già altri utenti hanno detto [Socu è l'ultimo] Casa Pound non è una rediviva sede del Partito Fascista come molti danno per scontato.
    Sono vissuta a Roma, nel quartiere Appio, quartiere "nero" e ne ho conosciuti di ragazzi che andavano a Casa Pound. Non erano razzisti nè tanto meno violenti. Ovvio che in un contesto così è semplice che qualcuno "si faccia prendere la mano" e nascano mele marce, come nascono nei centri sociali. Per il resto sono d'accordo, la libertà di espressione deve essere di tutti, anche del cattolico integralista che dice che i gay sono da impiccare, sarà da noi ridicolizzato dopo adeguata smontatura delle sue tesi. Se poi in dialettica vince lui, per fortuna abbiamo leggi che ci tutelano [e la cosa dovrebbe farci pensare che dobbiamo "armare meglio" le nostre convinzioni].

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  38. La chiusura di una sede per delitti d'opinione mi suona in modo sinistro; è più forte di me.
    Ma trovo sacrosanto anche il principio dell'autodifesa di una democrazia.
    In attesa di un'elaborazione soddisfacente del problema, ci si limiti a perseguire i reati già previsti dalle nostre leggi.
    Non viviamo nel miglior mondo possibile e gli esseri umani non sono portati automaticamente al "bene": c'è tutta la storia a confermarlo. Perciò, nel progettare e nel costruire una società più giusta, occorre tenerne conto. Si deve progettare la società pensando ai migliori degli uomini, ma si devono scrivere le leggi pensando ai peggiori. Capovolgendo il discorso del padrone di casa, non possiamo far finta che i peggiori non esistano, garantendo a tutti la massima libertà d'azione e di intervento sulla società, come se tutti ne volessero l'armonico e civile sviluppo. Alcuni ne vogliono la distruzione dalle fondamenta, per imporre un modello fondato su altri principi. Se esiste un generale consenso su un minimo di principi sociali condivisi, ritengo giusto difendere tale quadro giuridico/istituzionale contro principi eversivi: è quanto fecero in definitiva i padri costituenti. Ritengo legittimo limitare la libertà d'azione di chi mi vuole uccidere; anche se non posso impedirgli di pensare al mio assassinio.

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  39. La chiusura di una sede per delitti d'opinione mi suona in modo sinistro; è più forte di me.
    Ma trovo sacrosanto anche il principio dell'autodifesa di una democrazia.
    In attesa di un'elaborazione soddisfacente del problema, ci si limiti a perseguire i reati già previsti dalle nostre leggi.
    Non viviamo nel miglior mondo possibile e gli esseri umani non sono portati automaticamente al "bene": c'è tutta la storia a confermarlo. Perciò, nel progettare e nel costruire una società più giusta, occorre tenerne conto. Si deve progettare la società pensando ai migliori degli uomini, ma si devono scrivere le leggi pensando ai peggiori. Capovolgendo il discorso del padrone di casa, non possiamo far finta che i peggiori non esistano, garantendo a tutti la massima libertà d'azione e di intervento sulla società, come se tutti ne volessero l'armonico e civile sviluppo. Alcuni ne vogliono la distruzione dalle fondamenta, per imporre un modello fondato su altri principi. Se esiste un generale consenso su un minimo di principi sociali condivisi, ritengo giusto difendere tale quadro giuridico/istituzionale contro principi eversivi: è quanto fecero in definitiva i padri costituenti. Ritengo legittimo limitare la libertà d'azione di chi mi vuole uccidere; anche se non posso impedirgli di pensare al mio assassinio.

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  40. Sì che la Costituzione è carata straccia ormai, ma ci sarebbe un reato chiamato "apologia di fascismo", esiste (sempre almeno su carta) il divieto di ricostituzione del partito fascista sotto qualsiasi forma... E poi non si può assolutamente negare la responsabilità politica dei movimenti neo-fascisti che si richiamano all'ideologia del Ventennio inerentemente alla strage di Firenze.
    Non si tratta di mettere la testa sotto la sabbia, ma di iniziare per davvero, finalmente, una lotta spietata al fascismo, al razzismo e al machismo...ad iniziare dalle scuole e dalle periferie, dato che il fascismo trova terreno fertile laddove regnano disagiatezza economico/sociale e ignoranza.
    * NO PASARÁN! *

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  41. Cito sempre Popper in queste circostanze, che in un'intervista a commento di "Cattiva maestra televisione" affrontava l'argomento.
    La libertà non significa avere il diritto di fare ciò che si vuole: nessuno è libero di scendere in strada e tirare un pugno in faccia a chiunque gli passi sotto tiro.
    Se accettiamo limitazioni alla libertà di agiro, allo stesso modo sono accettabili limitazioni alla libertà di parola. Io posso dire ciò che voglio, TRANNE incitare all'odio, istigare all'assassinio o alle persecuzioni, e simili.
    E secondariamente Casa Pound e simili non sono tranquilli circoli intellettuali in cui si discute dei massimi sistemi. Sono posti dove ci si prepara militarmente, posti i cui militanti dispongono di notevoli quantità di armi (e i fatti di Frenze lo dimostrano) e dove ci si organizza per azioni di questo genere ed affini.
    Qui non è questione di libertà di parola ma di libertà di azione. Le azioni che preparano i membri di Casa Pound, Forza Nuova, Militia e gli altri mille gruppi neofascisti le abbiamo viste in questi giorni.
    Tollerarli significa permettergli di crescere.

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  42. "È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista."

    questa è la costituzione. punto. se dissentite andatevene all'estero. Con gli intolleranti, come ci insegna l'Illuminismo, non ci può essere nessuna tolleranza. Rileggetevi Locke.

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  43. È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.

    questa è la costituzione. e Locke ci insegna che non si può essere tolleranti con gli intolleranti.

    i nazifascisti non vanno stigmatizzati, ma perseguitati. non aspetteremo che accendano ancora i forni.

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  44. Non è una questione di libertà di parola. Possono dire tutto quello che vogliono.
    La questione è la libertà di ORGANIZZARSI tra loro per mettere in pratica le loro schifose idee.

    Per chi dice che non sono razzisti, traggo dal loro programma:

    -Blocco dei flussi immigratori.
    -Blocco dei fondi destinati alle associazioni parassitarie che dietro alle “politiche
    d’accoglienza” mascherano i propri interessi economici, religiosi o ideologici
    (in pratica, a chi fa assistenza agli immigrati, ndr)
    -Abolizione dei Centri di identifcazione ed espulsione contestualmente al rimpatrio dei
    clandestini.
    (in pratica, un'operazione di pulizia etnica).

    Casa Pound ha come visione un mondo costituito di zone etnicamente omogenee che non si mescolano. Anche questo si evince dal loro programma.
    È un razzismo più soft e meno becero di quelli di un Gentilini o di un Borghezio, esattamente come Monti è meno peggio di Berlusconi ma è pur sempre un uomo di destra. Allo stesso modo, quello di Casa Pound sempre razzismo è.

    RispondiElimina
  45. Ancora, e scusate se insisto:

    -"misure di contrasto radicale del meccanismo immigratorio"

    -"quote che tengano conto dei fattori etnici, sociali, culturali e religiosi dominanti nelle realtà di origine"
    (cioè io non emigro in quanto persona ma in quanto membro di un popolo che qualcun altro considera accettabile: sì agli indiani, no agli arabi!)

    -"Politiche di protezione dei lavoratori italiani" (evidentemente i lavoratori stranieri non vanno tutelati invece!)

    -"Introduzione del cosiddetto “coefciente familiare”: il coefciente è fondamentale per favorire le donne che preferiscono restare a casa per prendersi cura della famiglia"
    (questo in effetti non è razzismo, è maschilismo)

    -"Ripristino della geopolitica degli “anni Trenta” verso il Mediterraneo e l’Oceano Indiano"
    (serve ripetere che fu una geopolitica espansiva, colonialista e razzista? Cercare Amba Aradan su wikipedia, please)

    -...etc etc etc...finitevi di leggervelo voi!

    RispondiElimina
  46. Gentili signori,
    quale avvocato difensore dell'associazione di promozione sociale CasaPound Italia, preciso che la medesima ha sempre condannato espressamente la violenza politica e gli atti di discriminazione sessuale, etnica, religiosa. Lo ha fatto in centinaia di rettifiche inviate ai giornali, in migliaia di querele per diffamazione nei confronti di chi affermava il contrario. Preciso altresì che il palazzo di Via Napoleone III n. 8 in Roma, recentemente passato dal demanio al comune in virtù di uno scambio e non acquisto, è tutt'ora abitato da 23 famiglie e oggetto di una occupazione abusiva, ad oggi non regolarizzata nè affidata come invece molte altre in Roma.
    Saluti cordiali.
    avv. Domenico Di Tullio

    RispondiElimina
  47. Avvocato Di Tullio,
    quelle che ho citato sopra SONO misure di discriminazione sessuale, etnica e religiosa. E fanno parte del programma di Casa Pound scaricato dal sito internet. Delle due l'una: o siete in mala fede o siete talmente razzisti da non accorgervi neanche di esserlo.

    RispondiElimina
  48. Concordo pienamente con le tue ideee, che chiudere la stalla dopo che son scappati i buoi serve davvero a poco, come serve davvero poco , chiudere i circoli Casa Pound, chi li frequenta e chi ne condivide le idee troverà sicuramente altri modi....quindi chiuderle mi sembra inutile, non ne facciamo dei martiri!!!
    Come te rimango del parere ultra -democratico che con le parole e solo con quelle posso smontare, qualsiasi tesi, anche la più folle!

    RispondiElimina
  49. Premesso che concordo su tutta la linea con quanto detto dall'autore, non vi rendete conto che siete voi i fascisti? Sarete pur dall'altra parte della barricata, ma siete pur sempre fascisti. Non importa cosa queste persone professino, quale sia il loro credo politico e ideologico, vi rendete conto di quale gravissimo attentato alla democrazia sia pensare di chiudere un posto per le sue idee? Se sono reati, ben venga, marciscano in galera i bastardi. Ma per opinioni? Non è forse proprio questo il fascismo? Non è stato questo il più odioso reato compiuto dal fascismo?
    A Locke che sostiene che non si può combattere l'intolleranza con la tolleranza rispondo: sei sempre stato una mezza tacca di filosofo, non mi stupisco di questa stupida idea. L'unica arma per combattere il fascismo è essere dei veri antifascisti e ciò significa essere tolleranti fino all'assurdo. Solo con la tolleranza si può dimostrare la superiorità dell'antifascismo. Se si diventa fascisti con i fascisti, se si sbraita che si devono censurare le loro idee, allora, in fondo, hanno ragione.
    Tutto quello che dobbiamo fare è, con la pace e la fermezza che contraddistingue i giusti, dialetticamente ribattere a queste pecore, non imbavagliarle. E queste pecore fasciste siete anche VOI. Perché con queste stronzate andate a fomentare quel clima, quel modo di pensare fascista, che prevede che ci sia un qualcosa di accettabile e un qualcosa da eliminare dalla società. Questa è la mentalità fascista, e voi ne fate pienamente parte.

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  50. @amicidelcampetto:

    non sai quanto ammiro la tua pazienza perchè ancora cerchi di spiegarglielo in italiano...
    Però se vuoi avere una minima speranza di fargli capire queste cose, ai fascisti, glie le devi spiegare nella loro lingua naturale: le mazzate.

    Hai voglia a essere non violenti, con questa gente è proprio un problema linguistico: e se dovesse diventare una questione di sopravvivenza, saremo purtroppo costretti a spiegargli le regole di base della convivenza civile nella loro lingua.

    Quello che fa poi davvero incazzare è che per come vanno le cose siamo in tanti ad aver paura di dover arrivare a quel punto.
    Ad esempio, disgraziatamente nella lista delle priorità di Palazzo Vecchio per garantire la sicurezza in città, vengono prima i punkabbestia che pisciano in centro che gli odiosi covi neofascisti legalizzati. In più, se provi a farglielo notare o fanno finta di niente o cambiano discorso.

    RispondiElimina
  51. @ Pippi: Eh, già, con le parole si è sempre fatto molto contro il fascismo.
    Matteotti parlava benissimo, era un grande oratore. Se avesse sparato in faccia a mussolini poi ci saremmo anche risparmiati una guerra mondiale ma questo non conta, conta mantenersi puri e democratici, e non essere "come loro".

    Senza contare quanto son state efficaci le parole a liberarci di Berlusconi: tanto efficaci che se non ci fosse stato un crollo in Borsa sarebbe ancora lì. Un potere immenso, veramente.

    Quanto alla qualità dei filosofi, sorry Gianluigi, non mi esprimo su Locke ma Popper era certo superiore a Lei, in fatto di libertà non scherzava eppure si è espresso a favore della censura in certi casi.

    Ribadisco, Gianluigi, che casa Pound è un ambiente dove queste azioni vengono preparate, non un salotto dove si discute prendendo il the (mi scuso se mi ripeto).

    RispondiElimina
  52. @gianluigi

    il ragionamento sarebbe anche in qualche modo condivisibile, ma va risolto un "piccolo" dettaglio nella pratica: facendo come dici tu (tolleranti fino all'assurdo) alla fine comandano loro (i fascisti) e quelli come te e me vengono arrestati/imprigionati/torturati.
    Quindi che si fa?

    RispondiElimina
  53. EStrapolare frasi a caso e decontestualizzate da un programma chiaro, articolato e ben scritto in tutte le sue parti è una mistificazione meschina. Ma da "democratici" forumisti come voi, leoni dietro ad un pc, sempre pronti ad aizzare chi non ha altro scopo nella vita che la violenza, sempre pronti a trovare l'uomo nero, il mostro da additare come nemico della società, non mi sarei aspettato altro.
    Piuttosto che svalvolare seduti dietro una scrivania, nel buio delle vostre stanzette calde, scendete in strada ed entrateci, in questi benedetti circoli di CasaPound. Fatevi un chiaccherata con uno qualsiasi dei suoi militanti, leggetevi uno delle centinaia di libri che la nostra casa editrice promuove tra mille difficoltà economiche (altro che finanziamenti, la baracca tira avanti grazie allo sforzo, di cui sono orgoglioso, che come me fanno migliaia di militanti).
    Anzichè mescolarvi alla sbirraglia, che denunciate con fervore quando bastona la vostra manovalanza violenta antifascista, e chiedere punizioni esemplari per ragazzi (di età media 22 anni), chiedere sprangate e denunce come i peggio inquisitori del '500.
    Voi, che non avete sicuramente mai assaporato la vita reale, che mai avete commesso un errore, uno passo falso, mai rischiato tutto ciò che avevate in nome del più lontano sogno, ben contenti di godere, come larve rigonfie, le goie materiali della vostra borghese (e anemica) civiltà, voi che grufolate nel torbido dei vostri miserabili interessi personali, proprio non potete dirci nulla.
    Prima scendete in strada, e guardateci negli occhi. Ma non ce la farete, non ce la farete mai.

    RispondiElimina
  54. @ Jack, e poi chiudo per rispetto al padrone di casa.

    Mai chiesto l'intervento degli sbirri, anche se devo dire che una volta mi hanno salvato da un pestaggio dei vostri, dieci contro uno ovviamente come è nel vostro stile. Un mio compagno e amico l'avete mandato in ospedale, stesse modalità. Il vostro coraggio è notorio, in queste situazioni.
    In piazza ci son sceso mille volte, anche in faccia a voi. Mai chiesto un finanziamento per l'attività politica. Mai chiesto niente per me. Ho sempre lavorato, con le mie mani e con il mio cervello. Quindi risparmiati questa retorichetta. La differenza tra me e te è che io chiedo giustizia per tutti, tu per gli italiani. Quelli che ho estratto non sono punti a caso ma punti precisi che dimostrano quello che siete: razzisti. Per il resto, il vostro programma è uguale a quello di molti movimenti di sinistra extraparlamentare, ma il razzismo è discriminante e vi rende inaccettabili e, per me, nemici. L'altra differenza è che la mia parte non ha il culto della violenza. Conta le aggressioni fasciste e conta le aggressioni ai fascisti, e ti accorgerai della sproporzione. Noi ci difendiamo poche volte, perchè costretti. Per voi la guerra è uno stile di vita. Tutto qui. Con uguale disprezzo,

    scialuppe

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  55. Mi dispiace, ma non sono d'accordo con te, Alessandro.
    Le opinioni possono essere condivisibili o no, certo, e non si può impedire a qualcuno di averle anche quando le riteniamo aberranti, ovvio.

    Ma da qui a dire che chi professa opinioni che vanno contro la democrazia, che inneggiano al genocidio e che prevedono di eliminare chiunque la pensi diversamente da loro, abbia il diritto di professare il suo odio in pubblico, ne passa.

    Non si tratta di nascondere il marcio sotto il tappeto, ma di impedire che chi inneggia alla fine della libertà, e a ogni altro elemento fondante della nostra civiltà, abbia la possibilità di farne propaganda.

    RispondiElimina
  56. Tutto dipende dagli assunti di base.

    A quanto pare, tu assumi che debba esista la libertà assoluta di esprimere qualunque opinione. Io invece assumo che alcune opinioni non siano lecite, perché possono causare un danno (diretto o indiretto) a qualcuno. Tu distingui tra parola e azioni, non tenendo conto che le parole possono provocare danni tanto quanto gli azioni, se non di più; o condurre ad azioni illecite.

    Facciamo un esempio. Supponiano che ci sia una scuola dove vige il principio della totale libertà di opinioni, come da te sostenuto. Ed ecco che alcuni studenti omofobi, tutti i giorni, si premurano di fare sapere a un loro compagno gay che i gay sono aberranti, che andrebbero messi ai forni, eccetera. Tutti i giorni lo torturano in questo modo: mica lo picchiano, esprimono le loro idee e basta.

    Finché a un certo punto il povero studente gay si butta dalla finestra. E' già successo.

    Applicando il mio principio che certe idee invece non si possono esprimere, gli studenti omofobi non hanno la libertà di insultare lo studente gay, e quet'ultimo non viene vessato.

    Il bello è che io, che intendo zittire gli omofobi per tutelare lo studente gay, secondo il tuo punto di vista passo pure per intollerante. Sarà. Il fatto è che principi assoluti non esistono: in questo esempio, non possono esistere contemporaneamente il diritto degli omofobi di esprimere le loro opinioni e il diritto del ragazzo gay di non essere vessato. Quest'ultimo prevale, e deve prevalere, secondo me.

    La legge punisce l'apologia di reato e altri cosidetti "reati di opinione" per il fatto che questi possono condurre ad atti violenti. Idee razziste e violente conducono a gesti razzisti e violenti; pertanto, si applica il male minore, e si vieta la diffusione di idee razziste e violente.

    Tu ovviamente sei libero di pensarla diversamente, ma secondo me sbagli.

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  57. posto un commento fatto sulla discussione su facebook da una persona che non conosco ma che esprime perfettamente quel che sono questi fascisti. lo scrivo per chi dice che non sono razzisti e sono persone come noi che fanno politica.

    "Per anni ho avuto a che fare con uno dei più noti esponenti dell'estrema destra romana, Giuliano Castellino (Attualmente capeggia un movimento, il Popolo di Roma, che sta pappa e ciccia con Alemanno, è stato con FN, con Boccacci, poi capolista della Fiamma TRrcolore al Comune, implicato in diverse inchieste ma mai rinviato a giudizio) perché i nostri bambini erano nella stessa classe alla materna e alle elementari. Mi ha sempre colpito, nelle occasioni "sociali" in cui capitava di incontrarlo, specialmente feste di bambini, il modo in cui discuteva di politica, di costume o di cultura con gli altri genitori: era come se facessero una continua "recita" adattandosi all'interlocutore, e sempre esibendo una sorta di rispettabilità borghese e "intellettuale", che contrastava pittorescamente con i tatuaggi di teschi e asce che gli istoriavano gli avambracci, e dietro la quale ogni tanto, nella concitazione del discorso, faceva capolino il nazismo allo stato puro. Era anche rimarchevole il fatto che tenesse un basso profilo, parlando poco, finché c'era in giro qualcuno dei genitore ebrei, scatenandosi quando rimanevano solo gentili, che sembrava considerare posssibile terreno di conquista indipendentemente dalle posizioni politiche di partenza."

    RispondiElimina
  58. ma se siete così convinti, jack, perché dopo l'omicidio di firenze è scattata la corsa a cancellare documenti su documenti su internet. massimo disprezzo per i lupi travestiti da agnelli

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  59. Io concordo totalmente col post... aggiungo una cosa. In una democrazia non possono esistere reati contro un'ideologia (per quanto aberrante essa sia), per quanto il fascismo faccia schifo, l'apologia del fascismo non può essere un reato in una democrazia. Odio il razzismo, odio il fascismo, ma non tollero nessuna forma di censura e tanto la chiusura di casapound tanto i reati ideologici sono a mio avviso una forma di censura. esiste un solo metodo per combattere il fascismo, il razzismo e la violenza che tutto ciò comporta e sono il dialogo e il confronto.

    RispondiElimina
  60. http://www.youtube.com/watch?v=CdXEFt0XvIQ

    RispondiElimina
  61. http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2011/12/16/chi-ha-sdoganato-casapound/ <->Ecco cosa si è ottenuto con il vessillo del fondamentalismo liberale, ovvero la libertà indiscriminata di diffondere idee e metodi antidemocratici.

    @Jack: LoL,vi ho visti coi miei occhi tentare di aprire una delle vostre 'filiali' in città e non riuscirvi perchè tutta la cittadinanza ha dichiarato il proprio antifascismo ed antirazzismo compatto. Non vi trovavate bene eh?

    RispondiElimina
  62. io sono per tutelare qualunque opinione, anche la più lontana dalla mia, per principio e per amore verso il confronto dialettico. Ma forse dovremo iniziare a riflettere su come evolve la nostra cultura e su come sia condizionata inevitabilmente dalla diffusione di massa di certe idee. Non dimentico che pochi mesi fa in parlamento c'era una proposta di legge per abolire il reato di apologia di fascismo (http://www.corriere.it/politica/11_aprile_05/ddl-partito-fascista_fd63f03e-5f97-11e0-a9b0-e35a83b9ad3b.shtml). Un chiaro segno di come le istituzioni abbiano perso il polso del paese, se oggi ci troviamo a commentare questi fatti. E abbiano accettato e tollerato posizioni insostenibili (da parte di lega e alcuni ambienti pidiellini)solo perchè piegati strumentalmente all'occorrenza politica. E purtroppo, drammaticamente, oggi non posso essere tacciato di essere ideologico, di volere sancire una superiorità culturale di un'idea su un' altra. La cronaca è stata molto più chiara di qualunque post e di qualunque commento!

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  63. ho letto tante di quelle castronerie nei commenti di questo post che non so se ridere o piangere...si parla di libertà e si cita Pertini...colui che baciò la tomba di Tito, dittatore sanguinario responsabile della morte di migliaia di italiani nelle foibe (e non solo italiani)...questa è la vostra democrazia? idolatrari assassini? oppure è "potete pensarla come volete basta che la pensiate come noi?"...dopo i tragici fatti di Firenze insinuate che all' interno di Casapound si pianifichino altre stragi?allora dopo i fatti di Luca Bianchini all'interno del PD si pianificano altri stupri, si allevano giovani stupratori seriali...oppure si pianificano azioni mafiose visto che il sindaco antimafia di Campobello Messina del partito democratico è finito in manette come fiancheggiatore di Matteo Messina Danaro?...chiudiamo Casapound?ok,chiudiamo anche il PD allora!

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  64. ho letto tante di quelle castronerie nei commenti di questo post che non so se ridere o piangere...si parla di libertà e si cita Pertini...colui che baciò la tomba di Tito, dittatore sanguinario responsabile della morte di migliaia di italiani nelle foibe...questa è la vostra democrazia? idolatrari assassini? oppure è "potete pensarla come volete basta che la pensiate come noi?"...dopo i tragici fatti di Firenze insinuate che all' interno di Casapound si pianifichino altre stragi?allora dopo i fatti di Luca Bianchini all'interno del PD si pianificano altri stupri, si allevano giovani stupratori seriali...oppure si pianificano azioni mafiose visto che il sindaco antimafia di Campobello Messina del partito democratico è finito in manette come fiancheggiatore di Matteo Messina Danaro...chiudiamo Casapound?chiudiamo anche il PD allora!

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  65. non sono d'accordo, ci sono idee le quali non possono essere fatte parlare, in quanto giudicate dalla storia, il fascismo è una di queste, ridicolizzarle, contrattaccare con la dialettica, significa comunque confrontarsi con esse mettersi sullo stesso piano, farle diventare accettabili, e in questo modo fare in modo che esse abbiano potere. L'unico modo che si ha per confrontarsi con queste persone è l'intolleranza, il combatterle apertamente con tutti i mezzi a nostra disposizione e fare in modo che le loro idee siano vergognose ed impensabili per chiunque, non deve essere pensabile che una persona ne uccida altre due solo per il colore della pelle ne dev'essere pensabile poter tollerare e anzi ammirare il suo gesto, per questo casapound non si merita pietà ne si merita di essere parte di un confronto.

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