Quando lo stato è il peggiore dei criminali

Personalmente, trovo l'idea di vivere in un paese nel quale si tollera che i detenuti muoiano di freddo in carcere molto, ma molto meno rassicurante del fatto che i criminali vadano in giro liberamente per la strada: perché se doversi guardare da un delinquente è una prospettiva molto preoccupante, essere costretti a difendersi dallo stato è un vero e proprio incubo; e perché uno stato che assume atteggiamenti illegali così gravi non ha la minima autorità per chiedere il rispetto della legalità a nessuno dei propri cittadini.
Chi si illude che qualche carcerato morto per le condizioni indecenti in cui vive sia un prezzo accettabile in cambio della propria sicurezza commette un enorme errore di valutazione: quando si accetta che lo stato si comporti come i criminali che dovrebbe perseguire, in che razza di sicurezza si può confidare?

Questo post è stato pubblicato il 12 febbraio 2012 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

2 Responses to “Quando lo stato è il peggiore dei criminali”

  1. Ancora più scandaloso è sapere che lo stato ha investito centinaia di milioni di euro in nuove carceri, poi è rimasto senza soldi e gran parte di queste non le ha mai aperte, abbandonandole come cattedrali nel deserto, mentre i detenuti vengono stipati in topaie fatiscenti degne di Ben Ali!! Questo semmai è il vero scandalo.

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  2. la mente corre a Silvio Pellico e ai Piombi

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