Ci siamo, mi pare: la sovranità della volontà del paziente è "pretesa" e l'obbligo del medico di rispettarla è "inedito". Sono incerto se rubricare la dichiarazione alla voce "Zitto, stronzo, e fatti la puntura" o "La Costituzione, questa sconosciuta". Fate un po' voi.
In questa paradossale zona bioeticamente grigia, il principio ippocratico di "garanzia" è stato svuotato dall’interno e il dovere dei medici, da quello di operare per la vita, è stato riformulato in quello (del tutto inedito!) di porsi al servizio di una pretesa (peraltro nel nostro caso ben poco documentata) volontà sovrana del paziente di interruzione di ogni terapia. (Francesco D'Agostino, Avvenire)