Joseph Ratzinger durante il Convegno Internazionale "Donna e uomo, l'humanum nella sua interezza", svoltosi a Roma dal 7 al 9 febbraio:«Ci sono luoghi e culture dove la donna viene discriminata o sottovalutata per il solo fatto di essere donna, dove si fa ricorso persino ad argomenti religiosi e a pressioni familiari, sociali e culturali per sostenere la disparità dei sessi».
Ora, io non sono un grande esperto di religione; tuttavia, per ragioni legate all'ambiente culturale nel quale sono cresciuto, ho avuto modo di approfondire alcuni aspetti di un particolare culto religioso, del quale vado ad elencare qui di seguito alcune caratteristiche salienti:
- secondo il libro fondamentale di quel culto, la donna fu creata da Dio attraverso l'asportazione di una costola dell'uomo (Gen 2, 20-22: "Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo");
- secondo il medesimo libro la donna in questione, a causa della sua perniciosa tendenza al peccato, sputtanò l'invidiabile situazione nella quale i due erano generosamente stati collocati dal Creatore, provocando l'ira di quest'ultimo e condannando se stessa e il suo compagno a precipitare in una vita di stenti e dolore (Gen 3, 13: "Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato»");
- il Dio adorato dal culto religioso in questione chiarisce inequivocabilmente, sin dall'inizio, che la donna deve essere sottomessa all'uomo (Gen 3, 16: "Moltiplicherò le doglie delle tue gravidanze; partorirai i figli nel dolore, tuttavia ti sentirai attratta con ardore verso tuo marito, ed egli dominerà su di te");
- un tizio di nome Paolo di Tarso, considerato unanimemente il più importante diffusore del culto religioso in esame, ribadisce che "Cristo è il capo di ogni uomo, l'uomo è capo della donna e Dio è capo di Cristo" (1Cor 11, 3), e aggiunge che "come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea" (1Cor 14, 34-35);
- la donna venerata dai seguaci del culto in questione, di nome Maria, ha avuto l'unico merito di essere la madre di un altro uomo;
- i ministri del culto religioso de quo sono esclusivamente di sesso maschile;
- i recenti pronunciamenti di detti ministri in relazione a talune problematiche di ordine sociale vanno sistematicamente nella direzione di negare alla donna qualsiasi libertà di scelta, e le attribuiscono l'unica funzione di contenitore riproduttivo per la prosecuzione della specie.
A voi la scelta.
Cordialità.
"Cristo è il capo di ogni uomo, l'uomo è capo della donna..."
RispondiEliminaquesto, per me, dice già tutto. Trovo che Razti sia incredibilmente contraddittorio.
bella questa.
RispondiEliminama quel tizio la, travestito da mago otelma, si ascolta quando parla?
RispondiEliminaTato
Caro Don Alessandro,
RispondiEliminami è capitato recentemente di perdermi nelle parole di Don Pietro Aretino che, intorno alla prima metà del 1500, scrisse ironiche intuizioni sul clero, sulle monache che allietavano le merende dei frati, e sull'onestà del puttanesimo inteso come “libertà”. Mentre gli altri versavano acqua benedetta per redimerci dal male, Don Pietro scriveva che i vizi delle donne libere sono virtù. C’insegnano la storia della costola di Adam, la pericolosità dalla seduzione del corpo, dello spirito libero e dei piaceri; ci vorrebbero sessiste e represse coniugatrici del cattolicesimo applicato a tutte le modalità dell’esistenza quotidiana. L’atteggiamento di fondo della chiesa cattolica (nei confronti di tutto ciò che è donna) sta assumendo toni sempre più negativi, di esplicita condanna. Sono pronta a farmi inquisire per prima.
Ottimo post!
RispondiEliminaBum!
RispondiEliminaMi associo indignato contro il viel attentato clericale.
RispondiEliminaTanto pè canta.....
RispondiEliminaLa canzone dei sommergibilisti.
Sfiorano l'onde nere nella fitta oscurità,
dalle torrette fiere ogni sguardo attento sta !
Taciti ed invisibili
partono i sommergibili !
Cuori e motori
d'assaltatori
contro l'Immensità !
Andar pel vasto mar
ridendo in faccia a Monna Morte ed al Destino !
Colpir
e seppellir
ogni nemico che s'incontra sul cammino !
È così che vive il marinar
nel profondo cuor
del sonante mar !
Del nemico e dell'avversità
se ne infischia perché sa che vincerà !
Giù sotto l'onda grigia di foschia nell'albeggiar
una torretta bigia spia la preda al suo passar !
Scatta dal sommergibile
rapido ed infallibile
dritto e sicuro
batte il siluro
schianta e sconvolge il mar
Andar, pel vasto mar
ridendo in faccia a Monna Morte ed al Destino !
Colpir
e seppellir
ogni nemico che s'incontra sul cammino !
È così che vive il marinar
nel profondo cuor
del sonante mar !
Ora sull'onda azzurra nella luce mattinal !
Ogni motor sussurra come un canto trionfal !
Ai porti inaccessibili
tornano i sommergibili
ogni bandiera
che batte fiera
una vittoria val !
Andar, pel vasto mar
ridendo in faccia a Monna Morte ed al Destino !
Colpir
e seppellir
ogni nemico che s'incontra sul cammino !
È così che vive il marinar
nel profondo cuor
del sonante mar !
No. Un mi associo mica.
RispondiEliminaTitolo poco rispetoso.
RispondiEliminaraga, questa è roba per voi.
RispondiEliminaPadre mio se voi lo sapeste,
ho commesso un grave peccato,
forse voi me lo perdonereste laiula laiula laiula la la
L'altra sera soli soli,
soli soli col mio diletto
mi mise una mano sul petto laiula laiula laiula la la
Con quell'altra impertinente,
mentre io non volevo mica
si permise toccarmi la... laiula laiula laiula la la
Dopo un giorno di lavoro,
era stanco come un mulo
me lo mise tre volte nel... laiula laiula laiula la la
ma chi è quel pazzo che posta le canzoni fasciste?!?!
RispondiEliminami associo a Frankie:
RispondiEliminaMa vaffanzum zum zum zum zum zum zum zum
Ma vaffanzum zum zum zum zum zum zum zum
O bucaiola, tu mi tradisci..
Tu dici:”Vengo!!” e, invece, tu pisci…
Ma vaffanzum zum zum zum zum zum zum zum
Ma vaffanzum zum zum zum zum zum zum zum
Chi tromba, chiava
chi chiava, tromba
e chi non tromba
si mena la fava….
Ma vaffanzum zum zum zum zum zum zum zum
Ma vaffanzum zum zum zum zum zum zum
brutti maschilisti, vi ci mettete voi adesso. Porci!
RispondiEliminami associo sia alla canzone dei sommergibilisti! W lo Scirè! e alle canzoni di "amici miei"!!!!!!!!!! grandi
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