Caro Don Alessandro,
ho un sovrano disprezzo per Paola Binetti, rinnovato dopo l’attacco contro la candidatura dell'oncologo Umberto Veronesi e la presenza di Radicali nelle liste del PD. Nel paese del bipolarismo imperfetto, ci si divide in quelli che se lei bussasse alla loro porta le aprirebbero e quelli che la trovano rivoltante. Quelli che la considerano fredda e cerebrale, e quelli, tipo me, che la considerano semplicemente spropositata. Qualche curiosità me l’aveva suscitata, non per i suoi virgolettati in cui alterna etica e morale, ma per il credito che hanno continuato a darle dopo quella storia della solida relazione col cilicio.
Donna Martina de'Monti Parioli