Dalla Repubblica dell'altroieri:
Aborto, documento dei ginecologi: "Il feto deve essere rianimato". (...) Di fatto, nel caso in cui un feto nasca vivo dopo un'interruzione di gravidanza, il neonatologo deve intervenire per rianimarlo, "anche se la madre è contraria, perché prevale l'interesse del neonato".Dal Corriere della Sera di ieri:
I genitori avevano deciso di non farla nascere perché senza bulbi oculari: sopravvive all'aborto, ora è in una casa famiglia. (...) L'intervento a 22 settimane e 5 giorni, e la nascita della piccola, viva: pesava 562 grammi. (...) Le complicazioni sono immediate e devastanti: un intervento al cuore a soli 10 giorni di vita, un'emorragia cerebrale che provoca una sordità quasi totale, gravi problemi respiratori e di alimentazione, infezioni di vario tipo. (...) Ha ancora enormi problemi di alimentazione, mangia voracemente ma poi vomita tutto; si sta valutando l'opportunità di una Peg, la sonda gastrica per l'alimentazione da esterno.Ora, al di là di tutto, se qualcuno avesse la bontà di chiarirmi il concetto di "interesse del neonato" mi farebbe cosa davvero gradita.
Grazie.
Grazie, grazie, grazie!
RispondiEliminaposso linkare?
buon lunedì marina
Ci mancherebbe, certo che sì.
RispondiEliminaInteresse del neonato: nessuno.
RispondiEliminaInteresse politico: molto.
Com'è che certi medici si arrogano il diritto di decidere anteponendosi ai genitori stessi? Più leggo notizie del genere e più ho l'impressione che si sentano degli dei...
RispondiEliminaCome ho già detto in qsti giorni,a me qsta notizia mi ha realmente turbato...la donna nn ha + libertà di scelta e il piccolo 9/10 è condannato.
RispondiEliminaE noi siamo al pari della società di "1984".....
grazie buona giornata!
Agghiacciante, e profondamente triste.
RispondiEliminaRingrazio Marina per aver linkato e, di conseguenza, mandato qui.
V
Giocano con la vita altro che tutela degli interessi del neonato...
RispondiEliminaQuesta è una nuova inquisizione che monta contro la libertà dei cittadini.Ma come dite di là dal Tevere:
RispondiEliminaNon prasvalebis
C'è poco da spiegare: a certi signori dei diritti del neonato (e meno che mai dell'embrione) in realtà non gliene frega molto. Sono molto piu' interessati ai diritti delle donne: per negarli.
RispondiEliminacredo che il comportamento di questi ginecologi sia passabile di denuncia, sia all'ordine dei medici, sia in sede civile e penale, per aver gravemente leso il diritto delle donne in questione di praticare l'aborto.
RispondiEliminadai, piantatela di dire assurdità. Questo è un caso su milioni di aborti. E comunque vale sempre la pena di provare a salvare una vita.
RispondiEliminaE il corriere on line che titola:
RispondiElimina"A Cassino attivisti pro-194 contestano Ferrara e Binetti": adesso chi sostiene una legge dello stato è un attivista!
la vita val la pena di esser vissuta sempre e comunque
RispondiEliminail papa ha ragione da vendere
non vedo perchè impedire al bambino, anche se sfortunato di conoscere il mondo, l'amore, ,la fede
un umanità che uccide i suoi cuccioli è crudele
l'aborto toglie la vita a chi è indifeso e non ha voce
RispondiEliminachi fa sesso per piacere deve essere consapevole della responsabilità che poi ti devi assumere
Non vi va proprio giù, che ci siano persone meno serve di voialtri, eh?
RispondiEliminaQuanto dolore inflitto agli innocenti in nome di una appartenenza solamente ideologica!
RispondiEliminaciao Mina :(
per capire meglio tutta la questione mi è stato di grande aiuto la lettua di questo articolo:
RispondiEliminahttp://www.gennarocarotenuto.it/1809-aborto-ma-dove-sono-le-donne-erode-che-descrivono-i-cattolici
ciao.
andrea
(www.autunno.splinder.com)
Caro Anonimo (uno dei tanti, quello che dice che è un caso su un milione), volevo solo dirti che quello che dici è falso. Nel caso degli aborti terapeutici in fase tardiva e nel caso di sopravvivenza del feto (quindi, nei casi in oggetto) lo scenario presentato è la norma. Sullo stesso articolo del corriere citato dal post, leggo che "...... La letteratura scientifica riduce le possibilità di sopravvivenza alla 22ma settimana di gestazione allo 0,001% dei casi, per risalire al 10% nella settimana successiva – a rischio, però, di gravi danni cerebrali......."
RispondiEliminaSe oggi non avessi visto Ferrara in una conferenza stampa con non so quale prelato blaterare di difesa della vita preannunciando un probabile "partito della moratoria" (da lui guidato)da candidare alle prossime elezioni, forse si potrebbe parlare di etica, morale, articoli, scienza. Ma qui siamo di fronte a qualcos'altro.
RispondiElimina"L'INGOMBRANTE FAGOTTO", come qualcuno più importante di me ha definito Ferrara, ha in mente qualcosa di grosso. Per quello che riguarda il suo tardivo amore per l'infanzia, vi consiglio di leggere i suoi articoli su alcuni recenti casi di pedofilia. I bambini si devono amare anche a cinque anni, altrimenti una volta "salvati" dall'aborto cosa facciamo? Li buttiamo via? Lo stesso vale per la chiesa che ha sempre lottato per far nascere i bambini e poi non li ha protetti dai suoi preti depravati.
L'amore per il prossimo dovrebbe sempre essere disinteressato, ma purtroppo questo è un concetto troppo puro per una società sommersa dalla spazzatura.
Non sono quasi mai d'accordo con quanto scritto in questo blog (che comunque leggo sempre con interesse, quantomeno perché è sempre utile ascoltare chi non la pensa come te, anche a costo di travasi di bile e giramenti di bale...), però è difficile non rimanere colpiti da questo post.
RispondiEliminaLe conclusioni che personalmente traggo, sono:
1. Forse, se la medicina è arrivata ad un livello tale da mantenere in vita un feto "abortito" dopo la 22° settimana, ci si dovrebbe chiedere se sia veramente appropriato consentire aborti così tardivi
2. Forse, la legge 194/78 andrebbe rivista (1978 - 30 anni fa, avete presente??), pur mantenendone intatti i principii di base
3. Forse bisognerebbe finirla di cavalcare questi casi per giustificare le proprie convinzioni politiche e/o religiose e affrontare il problema con un po' di equilibrio.
Io, da parte mia, rispondo ciò che penso.
RispondiElimina1. L'oggetto del post è appunto questo: il perseguimento del mantenimento in vita a tutti i costi, senza alcuno scrupolo nel mettere al mondo un individuo atrocemente disabile, per di più violando la volontà di chi ha deciso di abortire.
2. Ripeto: attualmente è teoricamente possibile rianimare un feto di 22 settimane, ma il risultato è comunque (in ogni caso) quello di mettere al mondo una specie di vegetale. Considera (lo dicono gli anestesisti con cui ho parlato, non io che non sono un tecnico) che il risultato descritto dal Corriere è perfino lusinghiero, rispetto a quanto potrebbe accadere nella normalità dei casi.
3. Io non sto cavalcando alcunché, e non mi pare le le mie considerazioni manchino di equilibrio: piuttosto, mi sembra che ne siano privi (e qua il post vuole arrivare) gli anatemi di chi è disposto a somministrare inenarrabili sofferenze a un individuo, piuttosto di vedere affermata la propria ideologia. Secondo me, ciecamente.
Però così Giuliano Ferrara è contento. Che cattivo che sei a non considerare il suo benessere.
RispondiEliminaE' da barbari quello che sostiene la chiesa cattolica, "difendre la vita ad ogni costo". A costo di indicibili sofferenze dei genitori e del nuovo nato.Ma questo a loro non interessa.Sono come gli stregoni delle tribù africane o amazzoniche,che incutono il terrore per conservare il potere.
RispondiEliminaCristiana
http://dicolamia.typepad.com
Interessi di potere, non neonatali, of course.
RispondiEliminaCome Marina, vorrei linkare questa utilissima informazione.
RispondiEliminaGrazie!
Mi sembra di ricordare che negli Stati Uniti Reagan impose per un certo periodo la rianimazione dei bambini nati con gravissime lesioni e che normalmente non avrebbero ricevuto cure, perchè ritenute cruente e inutili.
RispondiEliminaSi creò anche un clima di timore di delazioni, con frequenti ispezioni negli ospedali.
Il risultato veniva riassunto, nel testo che avevo letto, con l'episodio di un medico schockato che riferiva di aver passato un tempo interminabile a rianimare un piccolo nato morto.
Probabilmente il testo era "Etica e trapianto degli organi", di David Lamb
O forse era un libro di Peter Singer, Ripensare la vita
RispondiEliminaQualche riferimento qui:
http://www.utilitarian.net/singer/by/1993----.htm
One result of the Baby Doe case was that the U.S. government headed at the time by President Ronald Reagan, who had come, to power with the backing of the right-wing religious 'Moral Majority', issued a regulation directing that all infants are to be given necessary life-saving treatment, irrespective of disability. But the new regulations were strongly resisted by the American Medical Association and the American Academy of Pediatrics. In court hearings on the regulations, even Dr C. Everett Koop, Reagan's surgeon-general and the driving force behind the attempt to ensure that all infants should be treated, had to admit that there were some cases in which he would not provide life sustaining treatment. Dr Koop mentioned three conditions in which, he said, life-sustaining treatment was not appropriate anencephalic infants (infants born without a brain); infants who had, usually as a result of extreme prematurity, suffered such severe bleeding in the brain that they would never be able to breathe without a respirator and would never be able even to recognise another person; and infants lacking a major part of their digestive tract, who could only be kept alive by means o a drip providing nourishment directly into the bloodstream.
Come ho già scritto da me, a leggere certe notizie e certe prese di posizione mi si rivolta lo stomaco. Questi missionari del valore del dolore (altrui) mi ricordano molto quelli al seguito dei conquistadores, che battezzavano i bambini indios prima di passarli a fil di spada, così andavano in paradiso.
RispondiEliminaragazzi, non offendetevi, ma mi date l'impressione di essere un pò tanto dogmatici nei vostri ragionamenti.
RispondiEliminaho anche letto Peter Singer, quando studiavo filosofia del diritto all'università e vi devo dire che mi pareva un mucchio di cazzate, comunque mi è servito a passare l'esame, meglio che niente.
"Anonimo", perchè secondo te quello che è successo a Napoli è solo una questione dogmatica?
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