Da Wikipedia:
Gli individui affetti da sindrome Klinefelter sono maschi (perché con almeno un Y, che porta il gene per la determinazione del sesso maschile) aneuploidi, cioè con un assetto di cromosomi alterato. Il quadro clinico è caratterizzato da: insufficiente virilizzazione, testicoli piccoli, sterilità, azoospermia, elevata statura, aumento delle gonadotropine plasmatiche. Una minoranza dei soggetti affetti dalla sindrome di Klineferter presenta un ritardo mentale, molti invece hanno difficoltà verbali. I bambini imparano spesso a parlare molto più tardi rispetto ai coetanei e possono avere difficoltà ad imparare a leggere ed a scrivere. I soggetti affetti hanno testicoli piccoli, disturbi della personalità fino al ridotto q.i., ginecomastia (mammelle simil-femminili) pene piccolo, alterazioni ossee, prolasso della valvola mitralica 55%, diabete franco 10%, incidenza del carcinoma della mammella 20 volte superiore al normale, leucemie gravi, disturbi psicologici legati alla loro condizione legata all’abitus enucoide.Qualche giorno fa, a Napoli, una donna ha effettuato un'interruzione di gravidanza perché il feto era affetto, appunto, dalla Sindrome di Klineferter: il caso è finito sulle prime pagine di tutti i giornali, non già per l'intervento in sé (del resto perfettamente in linea con quanto disposto dalla Legge 194), ma piuttosto per l'irruzione nell'ospedale da parte della polizia, che ha sequestrato il materiale abortivo al fine di accertare la sussistenza di un presunto (quanto fantasioso) reato di "feticidio".
Ebbene, questa mattina il buon Giuliano Ferrara, intervistato da Maurizio Belpietro, ha avuto modo di ironizzare sulla vicenda, affermando che si recherà quanto prima ad effettuare le analisi per accertare se non sia possibile che soffra egli stesso (fornito, a suo dire, di testicoli piccoli e mammelle grandi) della medesima patologia; con ciò volendo significare, evidentemente, di ritenere la decisione della donna di Napoli inopportuna (e quindi arbitrariamente omicida), giacché coloro che sono affetti dalla sindrome in questione possono evidentemente condurre una vita del tutto normale; cosa della quale lo stesso Ferrara costituirebbe, nel caso di specie, la prova vivente.
Ora, già altri blogger hanno messo in risalto il cattivo gusto di questa esternazione, in modo più preciso e perentorio di quanto potrei fare io; eviterò, quindi, di ribadire il mio sdegno per la volgarità di una simile provocazione, così come mi asterrò, per non contribuire alla becera banalizzazione di una notizia tanto drammatica, dal dispensare (facili) battute sulle altri sindromi dalle quali Giuliano Ferrara potrebbe scoprirsi afflitto una volta ricevuto il risultato delle analisi.
Diciamo, invece, che provo accettare la provocazione; e, accettandola, mi dichiaro disposto ad ammettere (per amor di discussione, ché i testi medici affermano chiaramente il contrario) che la Sindrome di Klinefelter non rechi altri effetti negativi sulla salute di un feto, se non quello di renderlo simile, in tutto e per tutto, al promotore della moratoria sugli embrioni, facendolo quindi capace, una volta venuto alla luce e cresciuto, di concepire un'infamia del genere.
Ditemi la verità: non basterebbe?
io non ho più parole da sprecare per commentare quello che sta facendo questo individuo. Penso a quella madre che viene schernita e presa in giro dopo il dolore più grande che una madre possa provare. Che schifo.
RispondiEliminaMi costringi a linkarti
RispondiElimina:)
M.F
Va detto che se Ferrara avesse davvero la Sindrome di Klinefelter, allora la storia dei tre aborti delle sue fidanzate sarebbe una balla, visto che la patologia in questione rende quasi immancabilmente sterili...
RispondiEliminaquindi se hanno abortito 3 donne su 3 si vede che c'era qualcosa che non andava...???
Eliminano, come ha detto giuseppe, il malato di Klinefelter, è sterile. quindi i 3 aborti delle sue fidanzate (come dice ferrara) sarebbe una emerita .....bugia!
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RispondiEliminaLa ripugnanza che mi provoca questo essere non ha pari.
RispondiEliminapenso che se sua madre avesse saputo che dal suo grembo fosse nato un essere così spregievole, antipatico, fazioso e ipocrita, forse avrebbe potuto prendere questa dura e dolosora decisione.
RispondiEliminase vi incavolate, dovete anche farela fatica di calmarvi, finanziate la ricerca controla malattia è più utile, credo.
RispondiElimina( e non è bello insultare)
Dopo il fatto di Napoli credo che bisogna riflettere sui diritti delle donne, non è possibile vivere in un sistema in cui la donna non possa scegliere se abortire.
RispondiEliminasalve piccoli nazistelli.
RispondiEliminaquesto soppressione si chiama selezione della specie.Possiamo trovare mille giustificazioni,la coscienza di ciascuno di noi è molto indulgente con se stessa. Comunque se vorrete un giorno approfondire l'argomento leggete, qualsiasi scritto va bene, H.C. Chamberlain e J. A. Gobineau
@anonimo
RispondiEliminaamore bello, mi dispiace farti questa rivelazione, ma la maggior parte delle donne vuole un figlio sano. fai una cosa: appostati fuori dalle cliniche abortiste e fai presente a quelle signore che i loro figli malformati li vuoi tu. poi tienteli in casa cosi' sei contento e forse smetti di rompere i coglioni.
Il fatto che le donne a volte riescono ad affrontare la morte per la vita,deve essere un argomento da far riflettere.Forse Ferrara vedendosi il pancione e sapere che è pieno dì..... ci sta male.La 194 fa parte della libertà delle donne,tutto il resto sono solo chiacchiere
RispondiEliminaFERRARA,pur di far parlare di se,per essere eletto direbbe di tutto dippiù.Sta all'elettore italiano lasciarlo al suo lavoro:giornalista,istrione....
RispondiEliminaQuindi NON VOTIAMOLO
Faccia comunque le analisi,se scopre di avere la Sindrome di Klinefelter,prenda atto che i figli delle fidanzate non erano suoi!
La madre dei cretini è sempre incinta: purtroppo quando la madre di Ferrara era incinta la 194 non era ancora in vigore !
RispondiEliminaSai, io sono agnostico e tendo all'ateismo. Però se per caso mi sbagliassi e ci fosse un regista assoluto, non sarebbe carino se mandasse un cancro a Giuliano Ferrara? Una cosa lenta, però, che lo spinga a desiderare un'eutanasia. Desiderare, ma non poterla ottenere. Perché sarebbe vietata, non perché sarebbe contro i suoi principi morali personali.
RispondiEliminaMa forse la morte peggiore è vivere da Giuliano Ferrara, mi sa. Vuoi vedere che quel regista assoluto esiste davvero?
Ferrara divora i feti abortiti...ne ho le prove:
RispondiEliminawww.blogsboc.blogspot.com
Siamo di nuovo in clima di dittatura ed è iniziata la caccia alle streghe.
RispondiEliminaMaledetti!
Ferrara c'ha lui 10 bimbi nel pancione , che nn riesce a partorirli, e rompe le scatole a noi donne!!
RispondiEliminaCiao.
RispondiEliminaHo tre domande da farti perchè non ho ancora trovato risposte che mi soddisfino e magari posso trovare aiuto da te:
Qual'è la linea che definisce quando un feto, nato prematuramente, deve essere assistito affinchè sopravviva?
Come sai, i bambini nati preaturi "naturalmente" spesso hanno un indice di apgard più basso (ne ho uno in casa io) di feti abortiti "per legge". Quindi perchè gli uni si e gli altri li si lasciano agonizzare e morire sul tavolo operatorio?
Seconda questione: se, [per fanta-"scienza"] si scoprisse un gene che ti dice se tuo figlio sarà, ad esempio, omosessuale, giustificheresti il suo aborto terapeutico?
Ultima: ma abortire un bimbo perchè "malato", non è un po fare selezione della razza?
Grazie dei chiarimenti.
Con stima, Kocc
"se si scoprisse un gene che ti dice se tuo figlio sarà, ad esempio, omosessuale, giustificheresti il suo aborto terapeutico?"
RispondiEliminaDeterminate patologie diagnosticate durante la gestazione non permettono di prevedere con certezza quanto queste incideranno sulla vita del futuro individuo e a quale sofferenza andrà incontro; da qui la libertà, per il genitore, di correre il rischio di trovarsi, poi, di fronte a una situazione insostenibile oppure no.
Nel caso dell'omosessuale (ammesso che uno se ne faccia un problema) non vedo a quali privazioni e sofferenze dovrebbe andare incontro.
L'unica sofferenza possibile è data dall'atteggiamento di coloro che vorrebbero relegare l'omosessuale alla clandestinità oppure "curarlo".
Perché, invece dell'omosessuale, non eliminiamo chi lo discrimina?
Ehm, non intendo fisicamente, s'intende! (anche se a volte un pensierino…)
Caro Marcoz, forse non mi sono spiegato bene: Intanto ho ben scritto fanta-scienza perchè voleva essere un esemio, mi chiedevo se, nella libertà dell'individuo, che può pensarla un po' come gli pare,si troverebbe giustificato un aborto perchè il figlio (ripeto fanta-scienza) potrebbe essere, ad esempio, omosessuale. Cioè mi chiedo se ritieni oppotuno eliminare un bimbo perchè down, e quindi questa per te è una giustificazione valida, se la troveresti altrettanto valida la scelta di un genitore di abortire il figlio perchè (per la terza volta fanta-scienza) omosessuale. Il problema, per me,non è il motivo per cui si abortisce e volevo sapere quale era l'opinione delle menti pensanti del blog. con stima, kocc
RispondiEliminaPoi vedo che oltre che sostenere l'aborto Marcoz, proponi anche di eliminare chi non la pensa come te... almeno come "pensierino"...
No caro Koccbarma, non chi non la pensa come me ma chi mette in atto una violenza psicologica, casomai.
RispondiEliminaQuesto è il primo punto.
Secondo.
Sono PER l'aborto? Rispondo con un fatto. Mia moglie ha avuto due figli in età piuttosto avanzata: a parte gli esami di routine abbiamo deciso di non procedere ad ulteriori esami che risultassero minimamente invasivi per non correre nel rischio di interruzioni della gestazione anche se statisticamente poco probabili. Insomma, ci saremmo tenuti i bambini che venivano e che una semplice ecografia non avrebbe potuto determinare sicuramente sani.
Però di fronte all'evidenza di un problema mi sarei posto il problema di un aborto terapeutico; onestamente, non sono in grado di dire ora, con assoluta certezza, per cosa avrei optato.
Terzo.
Il paragone con l'omosessuale non regge, forse non mi sono spiegato bene.
Porsi il problema della vita che potrà fare e di quali sofferenze dovrà sopportare un individuo è la questione.
Ripeto, io non conosco omosessuali che soffrono se non per il motivo che ho già detto.
Non vedo perché dovrei impedire a un gay di nascere.
Considerazione.
Le patologie sono diverse e diverse le conseguenze che non possiamo conoscere in anticipo. Prendendo come esempio la Sindrome di Down, io ho avuto un compagno di classe down, autonomo, forte come un toro e anche più arguto di me, sotto diversi aspetti; ma ho anche visto ragazzi down assolutamente incapaci di passare una giornata senza l'assistenza di qualcuno e con diversi seri problemi di salute fisica.
Chi prendere a modello per decidere? Non saprei. È una questione che solo il genitore, in coscienza, può valutare.
Questo blog merita un link.
RispondiEliminaP.S.
appoggio in pieno la campagna "contro gli anatemi della cei..."
Ferrara non ha bisogno di sottoporsi ad ulteriori analisi.........
RispondiEliminaCazzo, metti un disclaimer almeno...
RispondiEliminanon è che uno puo' passare da queste parti, magari con un sandwich in mano e beccarsi sto'... ma che cazz'è?
strutto? sugna?
E' da più di un mese che ho linkato questo blog di Metilpareben, sul mio.
RispondiEliminaApprezzo moltissimo quanto scrive e quanto diffonde.
Grazie, dunque, Metilpareben!
Stesera ho sentito "l'ingombrante fagotto Ferrara" dire che la sindrome oggetto di tante polemiche e' una malattia normalissima. Io credo che il problema non sia Ferrara. Il problema è che un giornalista del servizio pubblico, stasera fosse davanti a lui con un microfono in mano a chiedergli una dichiarazione. Perchè di gente che dà i numeri ce n'è moltissima, ma non possiede un giornale, non va in televisione e magari viene curata invece che ascoltata.
RispondiEliminaIntervengo sulla questione posta da Koccbarma.
RispondiEliminaSE in futuro sarà stato scoperto che l'orientamento sessuale di un nascituro è definito da un gene; SE la scienza sarà in grado di individuare la presenza di questo gene in un nascituro entro le prime settimane dal concepimento, non sarà giuridicamente possibile decidere di abortire il feto poiché l'omosessualità, già dal 1980, è considerata dalle associazioni internazionali mediche e dal una condizione umana al pari della eterosessualità e non una patologia.
Per cui non si potrà abortire un feto omosessuale per motivi "di salute", non più quanto si potrà abortire un feto eterosessuale per gli stessi motivi.
Faccio infine notare che ancora nel 1980 il Dsm II inseriva l'omosessualità egodistonica tra le malattie. Ma nel 1994 pure questa variante, dettata da una società fortemente omofoba che può condurre "al malessere" certe persone omosessuali dal carattere fragile, è stata depennata.
La egodistonia del proprio orientamento sessuale non è, come chiaro a tutti, un tratto genetico. E' un'influenza sociale su una condizione (eventualmente) genetica o biologica o culturale.
Dice bene il proprietario del blog: se in futuro la scienza potesse individuare i geni che portano un nascituro a essere intollerante e discriminatore, dunque un pericolo sociale, sarà semmai lì che si porrà il dilemma etico: abortire il feto geneticamente portato alla sopraffazione dell'altro oppure no?
Secondo me anche un po' di sano conflitto è fondamentale in una società complessa. Basta saper reagire al coglione di turno che cerca di sopraffarti, come dire.
Ferrara ha detto : "parto con un mio assegno di 250 mila euro la cui foto verrà pubblicata, così come la foto dei miei testicoli".
RispondiEliminapure la foto dei suoi testicoli :-(
non tutto il male viene per nuocere: ci ha tutti risvegliato dal torpore della politica politicante e inconcludente
RispondiEliminaCari anellidifumo e Marcoz, intanto non vedo perchè mi si debba dare del coglione perchè dico la mia; In fondo fate battaglie per la libertà... forse non è la libertà di espressione, per tutti almeno.
RispondiEliminaLa mia provocazione sulla questione fanta-scientifica dell'omossesualità che giustificherebbe un aborto direi che ha colto nel segno:
1. perchè come dice Marcoz
"È una questione che solo il genitore, in coscienza, può valutare", quindi un genitore potrebbe, proprio secondo la tesi di Marcoz, valutare di abortire per quel motivo.
2. Giova ricordare che i feti abortiti perchè ritenuti "malati" sono una quantità percentuale irrisoria. La stragrande maggioranza dei bambini non nati non rientrano nella categoria, sempre per dirla con le parole di Marcoz, con condizioni di salute che "incideranno sulla vita del futuro individuo e a quale sofferenza andrà incontro". Poi come padre di un bimbo disabile ti assicuro che di solito la sofferenza non è del bambino ma è l'incapacità della società di dare risposte adeguate. Il mio Ale è di sicuro il bimbo più felice della terra.
Anellidifumo, come dici tu
"Secondo me anche un po' di sano conflitto è fondamentale in una società complessa", sono più che daccordo con te, anche se poi ti contraddici nel dire "Basta saper reagire al coglione di turno che cerca di sopraffarti", visto che da parte mia non c'è nessuna intenzione di sopraffare alcuno, non è nella mia indole, ma solo d discutere. Quindi faccio fatica a capire la violenza del tuo insulto se non nel tuo tentativo di "sopraffarmi"...
con stima, kocc
Koccbarma, sono sicura che la tua scelta, tocchi tutti noi nel profondo.
RispondiEliminaQuesto non significa che l'aborto debba essere gestito da un patriarcato ignobile, IPOCRITA, che cerca solo il consenso della chiesa per il proprio POTERE.
Sono convinta che una donna, affronti un aborto con grande disperazione, non certo a cuor leggero.
Sono convinta persino che il Cristo non sarebbe così spietato e certamente non nasconderebbe tutti gli scheletri nell'armadio per pontificare agli altri.
Ferrara è un povero di mente.
Della chiesa cattolica, sappiamo abbastanza: la caccia alle streghe ne è solo un aspetto. Hanno ucciso e predicano l'amore per la vita:
è assolutamente indegno.
Ti auguro Buona fortuna.
Koccbarma,
RispondiEliminavoglio essere chiaro: se fosse possibile analizzare e intervenire geneticamente su di un embrione anche solo per avere un figlio biondo, non ci troverei niente di male (al limite la troverei una sciocchezza); e neppure usarlo per la ricerca su malattie: nonostante mi sia sforzato più volte, nell'embrione non riesco a vederci una persona ma solo un agglomerato di cellule.
E ora cerco di rimanere più aderente alla tua "provocazione" (la scelta "in coscienza" la riferivo in particolare alla vicenda che ha portato alle farneticazioni di Ferrara, quando ci si trova di fronte a dilemmi di una certa gravità, a gestazione avanzata).
Premettendo che l'omosessualità non può essere considerata una malattia, come ti è già stato fatto notare, per di più invalidante (può esserlo solo a livello psicologico, per l'omosessuale e per la sua famiglia, a causa del CLIMA DISCRIMINATORIO di certe teste di cocomero, le quali, per soddisfare i propri ideali filosofici, non esitano a voler impedire al prossimo la realizzazione in piena libertà della propria esistenza), premettendo questo, dicevo, non vedo perché uno dovrebbe porsi il problema. Il malato, per me, è chi sarebbe capace di mettere sullo stesso piano una futura lesbica e un futuro individuo affetto da qualche malformazione o patologia di cui non si può prevedere l'entità del danno. Però capisco che sia difficile distinguere la qualità di vita che può fare un gay da chi nasce soffrendo, per esempio, di spina bifida (no, non è un'impressione: c'è del sarcasmo).
Inoltre, che tu sia padre di un bambino disabile (la cui felicità, come quella di tutti quanti, purtroppo, sarà soggetta ad alti e bassi inevitabili) la trovo una cosa apprezzabile ma non me la sento neppure di mettere questa scelta su di un piedistallo.
Hai "tirato" una monetina e forse il caso, o una patologia non particolarmente devastante, ha voluto che al bambino non fosse preclusa un'esistenza sufficientemente serena, nonostante i problemi (ragiono in termini generali non conoscendo la situazione nel dettaglio) Comunque sia, la tua è stata una lecita scelta personale.
Ma che dire di quei casi in cui la monetina dà un responso totalmente diverso? Mi riferisco, per esempio, a creature che nei primi anni di vita, quando sopravvivono, passano da un ospedale all'altro per una serie di operazioni chirurgiche; che il fatto che comunichino col mondo esterno può essere un'illusione; che se si rompono una gamba a causa dell'osteoporosi di cui soffrono a 10 anni te ne accorgi perché diventano blu per il dolore (quello lo sentono eccome!), visto che non possono dirtelo a parole (e sto parlando della stessa bambina, non di casi diversi).
Di fronte a queste due possibili alternative (e alle sfumature tra i due estremi), tutti i discorsi sull'etica, su Dio, su l'embrione/ feto che è una persona o no, eccetera, vanno a quel paese.
Nel momento in cui si deve decidere l'aborto o no di un feto malato (il cui livello di gravità, ripeto, è ignota) non si potrà mai essere certi di fare la scelta più sensata.
Sei per la vita sempre e comunque? Libero di farlo. Non si può pretendere da tutti la stessa cosa.
Saluti
Caro Koccbarma, senza entrare più di tanto nel merito della questione aborto ci tenevo a dire una cosa. Sono (sinceramente) contento delle tue considerazioni sulla serenità di tuo figlio, ma da fratello di persona disabile (persona adulta, ormai quasi anziana) non mi sento di sottoscrivere la tua affermazione secondo cui ".... di solito la sofferenza non è del bambino ma è l'incapacità della società di dare risposte adeguate". A volte è senza dubbio così, a volte decisamente no, con tutte le sfumature intermedie. Piu' in generale, alcune delle patologie che si possono evitare con l'aborto terapeutico sono gestibili, altre meno, altre ancora sono oggettivamente gravissime e insostenibili.
RispondiEliminaPenso che giustificherebbe ampiamente
RispondiEliminaAMPIAMENTE ;-)
ciao marina
cazzo, voi si che siete eleganti e commentate lucidamente, senza volgarizzazioni, senza offendere chi non la pensa come voi, con analisi serene e pacate... bravi bravi. da ammirarvi a tutti.
RispondiEliminaumberto
W FERRARA!
RispondiEliminatra i 24 e i 30 ho partorito 3 figli SANI e belli ma questo conta poco. durante la seconda gravidanza ho "dovuto" fare l'amniocentesi. sembrava che qualcosa non andasse. per tre settimane ho riflettuto, oggi a distanza di 5 anni non so ancora cosa avrei fatto. vedendo mia cugina che ha partorito un meraviglioso bimbo down ero ancora piu combattuta. i tempi di attesa per le sue terapie erano di 2/5 anni. altrimenti a pagamento. lei poteva pagare per fortuna. ma io? in quel momento mio marito aveva perso il lavoro. certo che le terapie aiutano molto bambini "diversamente abili" ma solo quelli che se le possono permettere.con tutto questo con una madre che deve lasciare il proprio lavoro per dedicarsi al bambino che per quanto sia un gran dono da parte di Dio o chissà chi altro è pur sempre un bambino che ti impegna molto ma molto di piu di uno sano. l' unica cosa che sapevo era che avrei voluto saperlo, per decidere e cmq avere la possibilità di scegliere. che poi ferrara dica che possono essere dati in adozione. si son d'accordo, forse il giorno in cui partorirà lui in prima persona saprà che non si fa cosi a cuor leggere. è forse peggio di un aborto nei primi 90 giorni. ma se venisse letto qualcuno gli dica di velocizzare le adozioni per chi non puo avere un figlio naturalmente, soprattutto quelle nazionali! forse non sa bene quali siano i tempi e le procedure.... MA PERCHè NON LA SMETTE??? all aborto ci pensassero le donne.
RispondiEliminaKokkbrama,dalle tue affermazioni si può ben capire che navighi proprio nell'ignoranza.
RispondiElimina1) L'aborto di cui ha parlato Ferrara è a proposito di feti malati,le cui patologie possono comportare gravi conseguenze per la futura vita del bambino (e non mi riferisco solo alla singrome di Klinefelter).
2) L'omosessualità non è una malattia.
3) Non si può prevedere l'omosessualità,in quanto "orientamento sessuale".a parte il fatto che un feto non ha ancora sviluppato capacità mentali,pensi davvero che potrebbe sviluppare un orientamento sessuale?
Il tuo ragionamento non ha fondamenta.
Se vuoi porti contro l'opinione del blogger,almeno basati su considerazioni sensate .
Il problema dell'aborto è che invece di effettuare aborti terapeutici in condizioni tragiche, viene fatto di più che la selezione della specie; questo è un vero e proprio CONTROLLO QUALITA'(comunque non mi riferisco al caso citato in particolare, comunque il rispetto è dovuto).
RispondiEliminaDa persona affetta da Sindrome di Klinefelter con all'attivo una domanda di adozione, posso assicurarvi che se questo individuo (che non merita di essere chiamata donna o tanto meglio madre) avesse portato a termine la gravidanza, io e mia moglie saremmo stati i primi a chiederne l'adottabilità. Noi Klinefelter siamo migliori di quelli considerati "normali". Quell'individuo ha commesso un omicidio e prego sia dannata ogni giorno della sua vita.
RispondiElimina