Niente treno, siamo italiani

I miei genitori hanno una casetta al mare, sul litorale tirrenico tra San Felice Circeo e Terracina, a un centinaio di chilometri da Roma (a occhio e croce si tratta del posto contrassegnato dal segnalino rosso): pur non essendo esattamente la Costa Smeralda, si tratta di un luogo che mi è molto caro, dal momento che ci ho trascorso tutte le vacanze fino all'adolescenza, tornandoci poi almeno una decina di giorni l'anno intorno a ferragosto, prima da solo e adesso, che il tempo è passato portando con sé i consueti cambiamenti della vita, insieme ai miei figli. Tutti le estati, sul litorale compreso tra il segnalino verde (Sabaudia) e quello azzurro chiaro (Sperlonga), affluisce qualche centinaio di migliaia di persone, provenienti prevalentemente da Roma: eppure, se dovesse capitarvi come me di avere la macchina rotta e di doverci andare in treno, scoprireste di essere in un guaio serio, a meno che non abbiate qualcuno disponibile a venirvi a prendere in automobile (e a percorrere molti chilometri) e successivamente a scarrozzarvi in giro. Per arrivare da Roma al litorale di cui vi sto parlando, infatti, sono disponibili un paio di possibilità: un autobus (che arriva fino alla costa ma impiega più o meno due ore e mezza), oppure il treno, con il quale le due località raggiungibili più vicine sono Monte San Biagio (il segnalino blu) o Priverno (il segnalino fucsia), entrambe collocate almeno a una mezz'ora buona di macchina dalla destinazione. Dopodiché, il nulla: ammesso che riusciate ad arrivarci, spostarvi in questa zona è praticamente impossibile se non disponete di un'automobile, di tal che anche fare la spesa o comprare le sigarette possono diventare imprese letteralmente proibitive. Da queste parti, ripeto, passano svariate centinaia di migliaia di persone ogni estate: più esattamente una cifra vicina al milione, a sentire gli esperti di turismo; eppure a nessuno è venuto in mente di predisporre un treno che raggiunga da Roma una località qualsiasi della costa, e una metropolitana leggera che parta da quel punto e percorra continuamente tutto il litorale da un estremo all'altro. Si tratta di una soluzione che in qualsiasi altro paese normale sarebbe già stata realizzata da un pezzo, anche allo scopo di valorizzare una delle poche capitali al mondo che possano disporre di un litorale così vicino e così frequentato. Invece siamo in Italia, e quindi le alternative si riducono ad un perentorio aut aut: o vi rassegnate a girare con l'automobile (percorrendo, tra l'altro, una strada come la Pontina, che a detta degli esperti è una delle più pericolose del paese) oppure ve ne andate in un'agenzia di viaggi e scegliete un altro posto per trascorrere le vacanze. Possibilmente all'estero, così potrete finalmente lasciare la macchina a casa.

Questo post è stato pubblicato il 19 agosto 2009 in ,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

9 Responses to “Niente treno, siamo italiani”

  1. vivo ad anzio, che è sempre su quella costa, qualche km più su. una 60ina da roma. la linea ferroviaria che abbiamo, la nettuno-termini, è la peggiore delle ferrovie regionali, vince ormai da anni il premio caronte, il binario è unico per gran parte della tratta, sporcizia, abbandono, e via discorrendo. qualcosa si sta risolvendo negli ultimi tempi, speriamo vada meglio. noi siamo più vicini a roma, ma la situazione non è molto diversa, anzi. anche quella di anzio e nettuno è zona turistica, molti sono i romani che in estate hanno la casa al mare e vengono qui, non saprei dire le cifre, ma sono tantissimi. essendo anche vicini, il pendolarismo è forte, e molti preferiscono abitare qui piuttosto che a roma (con che coraggio, ma vabbè) .
    si parla di metropolitana leggera anche qui da anni, ma ormai ne ho perso la speranza. ogni volta che viene proposta, non si può fare. il doppio binario per esempio, non è attivo nemmeno tra anzio e nettuno, e saranno si e no 3 km. gli autobus, vabbè, pure quelli... tanto per dirne una, non esiste una tratta tra torvajanica e ostia, dovresti fare 4 km a piedi. ampie porzioni di anzio non sono servite, e se lo sono devi fare 5 km, cambiare linea e rifarli al contrario sulla strada parallela.... e sono solo alcune cose sui trasporti della provincia romana...

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  2. Laicisti e ateisti, sempre a criticare la città del Papa, rinunciate a satana e accettate l'unica Verità. Ah, dimenticavo: e comunisti.

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  3. Ho fatto le vacanze per un sacco d'anni a Salto di Fondi, fino al 1995-1996. Quello che tu hai scritto oggi coincide con i miei ricordi d'allora, e la cosa mi fa piangere il cuore.

    E tra l'altro, non avendo la macchina, non posso decidere in autonomia di rivedere quei posti, proprio per i casini da te descritti.

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  4. Non sono un esperto di mezzi pubblici, ma credo sia parecchio complicato aprire nuove "rotte" per treni e corriere. In ogni caso, la tua osservazione è giustissima e perfettamente esemplificativa di quello che viviamo in Italia (salvo rarissime eccezioni): se non hai l'auto, spostarsi è un vero incubo! Andare al lavoro, andare in vacanza, andare in piscina, ecc: un incubo, ancora maggiore se vivi in centri medi o piccoli. Qui in Veneto abbiamo un tessuto urbano estremamente frammentato: tanti paesini e qualche paesotto. L'errore è considerarli singolarmente: tutti insieme fanno quasi 5 milioni di abitanti e per attraversare l'intera area ci impieghi appena un'ora e mezza circa: e queste non sono le dimensioni di una metropoli (meno densamente abitata)? Sfortunatamente la rete di trasporti extraurbani non è per nulla paragonabile a quella di una metropoli. Abbiamo una rete ferroviaria non fitta e, una volta sceso dal treno, non sempre sei nelle condizioni di muoverti dalla stazione con altri mezzi. Se vuoi muoverti di notte con i mezzi pubblici, invece, non c'è proprio speranza. E chi non ha l'auto? Ebbene sì, in Italia c'è qualcuno che non ha l'auto, spesso semplicemente perché non può permettersela. L'auto costa in media più di 7mila euro all'anno (fonte: www.yeslife.it/Mia-cara-auto-ma-quanto-mi-costi): un sacco di soldi!!! Credo proprio che potenziare i mezzi pubblici, sia una scelta giusta: per difendere il diritto alla mobilità per la gente con redditi più bassi, perché fa risparmiare soldi anche a chi ha un reddito alto, perché è, dal punto di vista ambientale, la scelta migliore.

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  5. @Anonimo: e quale sarebbe la verità?

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  6. non è un caso se l'italia ormai da tempo è surclassata da spagna e francia come presenze turistiche. Lo so che il litorale laziale è territorio dei romani, ma se rimane tale è anche per la mancanza di infrastrutture

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  7. con territorio dei romani intendevo che è fatto per la maggior parte di seconde case, non fraintendete :-)

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  8. Eh, in effetti, pensavo di scrivere anche io un post sulla stazione di Anzio, dove mi sono trovata a passare qualche giorno or sono. E sono rimasta un po' sconvolta, lo ammetto.

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  9. eh io pure da qualche anno vado più o meno nello stesso luogo (per motivi di familiartità acquisita) e anch'io mi sono fatto la stessa domanda: almeno una linea locale da terracina a san felice, tie'. il fatto è che il territorio è così fittamente costruito che un treno o lo fai passare sottoterra (cosa pressoché impossibile perché interromperesti la falda acquifera) o se no dove lo fai passare? bosognava farlo prima dell'urbanizzazione: ma dimenticavo, siamo pure sempre in italia...

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